| inviato il 21 Marzo 2019 ore 18:28
Io credo che come altre forme anche la fotografia possa assurgere ad arte, quando l'intento dell'artista trova corrispondenza biunivoca nelle considerazioni che fa l'osservatore. Se dato 100 il numero di osservatori di una foto, a più del 60% non comunica l'idea che aveva l'artista( idea espressa dal titolo) quella non puo' essere considerata opera d'arte.
Esempio tutti i link messi da Filiberto, per me non sono opere d'arte, perchè non hanno titolo e non rappresentano alcunchè. Troppo facile non metter il titolo e lasciare che altri dicano qualcosa a riguardo e poi concordare a posteriori.
vediamo se l'intento del fotografo, coincide con il pensiero che trasmette. Se trasmette A e io penso che sia B, evidentemente lui non è un artista. |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 18:56
Bisogna avere un bagaglio culturalmente variegato per esprimersi in merito con competenza.
Pero' andando indietro un po' nel tempo la fotografia di MAN RAY come la definiamo ?
Chiaramente io non mi ci metto neanche a rispondere .  |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 19:03
Bergat, a mio avviso il titolo è un elemento accessorio, alcune foto lo hanno altre non ce l'hanno. Non capisco per quale motivo sia richiesto il titolo per considerare qualcosa come opera d'arte. Ma anche ammesso che il titolo lo abbia ogni opera comunica diversamente ai vari fruitori, ogni opera ha diversi livelli di lettura, possiamo anche affermare che più un'opera è valida e più livelli di lettura è in grado di offrire. Addirittura poi ci sono opere che proprio nella loro ambiguità trovano La Ragione d'essere, ragion per cui sarebbe sbagliato a priori giudicarle in base ad una ipotetica statistica su una presunta coincidenza tra intento dell'artista ed interpretazione del fruitore. |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 19:08
l'arte è una manifestazione....
la fotografia uno strumento...
come strumento è la pittura, la scrittura canto narrazione....etc etc |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 19:20
Se è prodotta da un artista si. Un artista produce arte, sempre ed a prescindere. Ce lo disse Piero Manzoni, che a Venezia espose le sue scatolette di latta etichettate come "Merda d'artista".
Una volta chiesi ad una maestro zen: " Maestro, cos'è la giustizia ?" la risposta fu: " e' il nome che ho dato allo stecco con cui mi pulisco il culo".. |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 19:40
“ Bergat, a mio avviso il titolo è un elemento accessorio, alcune foto lo hanno altre non ce l'hanno. Non capisco per quale motivo sia richiesto il titolo per considerare qualcosa come opera d'arte. Ma anche ammesso che il titolo lo abbia ogni opera comunica diversamente ai vari fruitori, ogni opera ha diversi livelli di lettura, possiamo anche affermare che più un'opera è valida e più livelli di lettura è in grado di offrire. Addirittura poi ci sono opere che proprio nella loro ambiguità trovano La Ragione d'essere, ragion per cui sarebbe sbagliato a priori giudicarle in base ad una ipotetica statistica su una presunta coincidenza tra intento dell'artista ed interpretazione del fruitore.
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Un giorno chiesero a Fellini cosa volesse rappresentare con un film che aveva fatto. E lui rispose che non lo sapeva. Lui faceva cose a caso. Siete voi critici che poi dite che ho voluto rappresentare questo e questo. Cose a cui io non avevo mai pensato. Ben differente da Antonioni che perseguiva un obiettivo un'idea e la dichiarava e poi la rappresentava a suo modo, e tu vedendo quel film di Antonioni capivi che era stato geniale. Ecco la differenza tra Fellini (manierista) e Antonioni (artista).
Se l'artista dichiarato tale, fa delle cose senza senso, in quanto chi osserva nessuno escluso riesce a capire cosa rappresenta e non riesce a generare emozione, per me quello non è un artista, ma un impostore e oggi come oggi ce ne sono troppi anche nei musei |
user39791 | inviato il 21 Marzo 2019 ore 19:41
È evidente che la fotografia non è arte solo perché è fotografia. È un modo di esprimersi che in mano ad un artista può produrre arte. Come per la scultura, la pittura, ecc. Però ci sono fotografi come Gardin che affermano che la fotografia può essere solo documentazione. |
user117231 | inviato il 21 Marzo 2019 ore 19:46
quattroooooooooo.milioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.di.dollariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ?!!!!!!!!!? 
Ma Gursky che ha detto in proposito ?!  |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 20:08
Del legame con i soldi non so proprio nulla.
Per il resto credo che Gardin abbia ragione per il 99% delle foto ma il restante 1% esiste e lì può esistere l'arte.
Con l'arte si entra nel campo della creatività interiore e quindi nell'irrazionale umano, non finalizzata all'utile quindi o al bisogno, solo esigenza espressiva umana che pone al di fuori di sè immagini interiori.
Difficilissimo ma chiunque si sia emozionato di fronte ad un'opera d'arte sa di cosa sto parlando anche se non lo saprebbe raccontare come non lo so fare io.
La speculazione purtroppo esiste ma con quanto detto sopra non c'entra.
A mio modesto/modestissimo avviso il prezzo dell'opera proposta per prima è esageratamente esagerato, non saprei come conciliare le cose.
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user111807 | inviato il 21 Marzo 2019 ore 20:25
Bergat forse non hai capito cosa intendeva dire Fellini come molti d'altronde.
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| inviato il 21 Marzo 2019 ore 20:28
La fotografia è riproducibile all'infinito. All'epoca, i fotografi "artisti", stampavano poche copie numerate e poi distruggevano il negativo. Più finto ed artificiale di così non si può. Idem col digitale...non fate i pesci: quelli che abboccano, campano poco. |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 20:28
Il fatto è che non lo sapeva neanche lui cosa volesse dire. |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 20:31
@Kwlit: Le polaroid non sono riproducibili all'infinito, valgono per fare opere uniche? |
| inviato il 21 Marzo 2019 ore 20:38
Se poi si discute di immagini, fotografate o dipinte non ha importanza, mi sembra di aver capito che è arte quell'immagine che vi trasmette "qualcosa". Se così fosse, dato che per la pittura esistono copisti in grado di mettere in crisi i massimi esperti in materia, che differenza farebbe appendere al muro l'originale o la copia ? Al Louvre, come tutti sanno, è in mostra "La Gioconda" di Leonardo da Vinci. Tutti i visitatori o quasi, fanno finta di andare in estasi per i colori, lo sfumato ecc. ecc. ecc.. A me, l'unica emozione che dà è di natura storica: osservo un dipinto di Leonardo fatto 500 anni fa. Gli altri sdilinguamenti sono risibili: il colore è cambiatissimo dai tempi di Leonardo ed il quadretto è il cadavere di quello che fu. E' come ritrovare una mummia di una bella donna vissuta in Egitto tremila anni fa ed eccitarsi sessualmente. Se per assurdo un gruppo di esperti certificasse che si tratta di un banale falso, nessuno degli estasiati l'appenderebbe nel cesso di casa....eppure il quadro è lo stesso. Nel mercato dell'arte esistono i veri predatori e sono i galleristi. Acquistate un immagine, fotografia o quadro, oggi e riportateglielo domani, dicendo di aver cambiato idea...e poi state a sentire. |
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