| inviato il 24 Marzo 2019 ore 13:44
Siamo il primo o secondo paese per consumo di acqua in bottiglia.
Un litro di acqua in bottiglia costa circa 1000 volte in più rispetto a quella di rubinetto. |
| inviato il 24 Marzo 2019 ore 13:52
Oltre che preoccuparmi, io lavoro attivamente su questo www.demeto.eu come Direttore tecnico di una delle principali società del consorzio Life.
E' al momento il progetto di ricerca europeo più titolato, abbiamo vinto anche un award per il 2018.
La plastica è stata una invenzione meravigliosa ma l'uso ed abuso ci è sfuggito di mano, a noi tutti.
Ovviamente essendo un business enorme, secondo solo al petrolio, chi ci vive, guadagna e specula non si fa scrupoli.
Abbiamo abusato di una tecnologia e fatto già un gran danno, al dilla di studiare possibilità di recupero e di instaurare un green cycle, il problema da risolvere é principalmente culturale, la gente deve fare un uso consapevole.
Come esempio più banale, già qui dato, se l'acqua del rubinetto e' buona (tipo io che vivo a Roma) beviamo quella, se ci piace gassata compriamo un erogatore di CO2. |
| inviato il 24 Marzo 2019 ore 13:54
“ ma farete lo stesso tanta plin plin. „  |
user12181 | inviato il 24 Marzo 2019 ore 15:12
Nel mio piccolo cerco di fare qualcosa, durante le mie passeggiate raccolgo regolarmente e porto a casa i rifiuti di plastica (anche di cartoncino, in Valgrosina una volta anche una pomata per le mammelle delle mucche, abbandonata su un masso), tranne i sacchetti che pendono lugubri dagli alberi a più di dieci metri d'altezza (vista veramente deprimente, mi ricorda gli impiccati delle "Grandi miserie della guerra" di Callot). Due giorni fa, durante una delle mie passeggiate sul Barro, ho raccolto ai Piani di Barra diversi pezzi di filo di decespugliatore (ci ho messo un po' a capire cosa fossero), un asciugamano pulito e diversi sacchetti. L'ultimo pesava un po', insospettito, ho guardato dentro, c'era quel che appariva essere una cacca, all'apparenza umana, in stato di avanzato deterioramento, non puzzava neppure (perché sì, ho annusato un po', sono un tipo pedante…), in fondo fra tutti era il rifiuto più innocuo, pur con qualche percentuale di plastica anch'esso. Ho messo il sacchetto fecale insieme a tutto il resto dentro un altro sacchetto, ma non ho trovato cestini o bidoni dei rifiuti, nonostante il posto sia attrezzato con panchine. Non avendo intenzione di portarmi a piedi fino a Galbiate la cacca suddetta, ho messo tutto in un secchio dove c'era la cenere delle grigliate, che ho trovato accanto alla baita gestita dai volontari dell'associazione EcoBarro. Di più non potevo fare... |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 10:05
Io e una mia amica abbiamo fatto partire una iniziativa(puliAMO l'ambiente) con cui vogliamo lanciare il messaggio che non c'è bisogno di chiamare il wwf per pulire una spiaggia,ognuno di noi può farlo(chiedendo i permessi al comune)e coinvolgere amici e parenti. A chi interessa questa iniziativa ci trovate su instagram: puli_amo_ambiente
Mai perdere la speranza! |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 10:58
Lodevole iniziativa.
Resta sempre da chiedersi perché persone come te debbano sempre rincorrere quelli che non sono proprio ma proprio capaci di infilare 4 cartacce e due mozziconi in un sacchettino e portarseli a casa, mi rendo conto che non è facile, o quelli che lanciano sacchetti della spazzatura dal finestrino dell'auto, probabilmente sono giustificati dal fatto che il ritiro a domicilio da loro non passa.
È un mondo difficile.... |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 11:28
Io vivo da parecchi anni in un grosso paese circondato dai boschi e mi capita spesso di riportare in paese i rifiuti altrui, ma il massimo dell'ixxxzia mi è capitato di vederlo un paio di anni fa: sacchetti di plastica per la raccolta delle feci dei cani, ovviamente pieni e ben chiusi, lanciati a 3-4 metri sui rami di alcuni pecci all'inizio di un sentiero boschivo A POCHI METRI DAL PAESE E DAL PRIMO CESTINO PER I RIFIUTI.
Altre volte vedo i medesimi sacchetti, ovviamente pieni, lasciati ai bordi del sentiero nel bosco, solamente perché ci si trova lontani qualche chilometro dal primo cestino di raccolta.
Ma piuttosto di un'ixxxzia del genere non sarebbe stato meglio lasciar defecare il cane direttamente nel bosco, solo portandolo fuori dal sentiero?
Credo che questo genere di episodi la dica lunga sulla difficoltà di trasmettere un messaggio di cultura sostenibile. |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 14:07
Ellemme: grazie per il consiglio,cambierò il titolo |
| inviato il 27 Marzo 2019 ore 14:11
Schroeder:lo so,è un mondo difficile,ma bisogna provarci |
| inviato il 28 Marzo 2019 ore 18:52
Quando vedo video così mi viene voglia di raccogliere tutta la plastica che ho in casa e buttarla in mare per inquinare ancora di più.
Il problema plastica esiste ma raccontato in modo così fazioso ed esagerato per ricevere like e view mi urta il sistema nervoso. |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 8:50
Già, e spiaggiato in Sardegna, praticamente fuori dalla nostra porta di casa, mica in qualche posto sperduto in culo al mondo; è più facile che il problema venga taciuto quando si presenta nei posti più noti e frequentati che non eccessivamente enfatizzato quando si manifesta in luoghi che nessuno conosce (e per i quali, perciò, non c'è alcun interesse politico-economico a zittire la cosa). |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 10:45
La sintesi è: siamo fottuti.
Resta da vedere come, o quando, o per quali percorsi. Ma il dato è inconfutabile purtroppo. Negli interventi precedenti ho letto cinismo -che è pure il mio- e rassegnazione cosi come intraprendenza e positività costruttiva.
Ammiro gli speranzosi, ma non fiducia che ciò basti.
Noi vediamo le pagliuzze, qua e là, su FB, su qualche giornale o rivista, da qualche sito di news. In realtà il livello di compromissione ambientale è enorme, i c.d. paesi in via di sviluppo fanno scempio senza freni nè controllo, i paesi c.d. sviluppati cercano di aggirare le regole che loro stessi si sono dati. Il cittadino comune è spiazzato, ignorante, indifferente, orfano di una guida.
Antropologicamente parlando siamo animali sociali, che hanno bisogno di un capo branco che li guidi. Oggi quelle guide, peraltro da noi stessi elette, sono impalpabili, sono miopi, sono individui di insulso spessore morale e intellettuale.
E dunque il mondo va, e continuerà ad andare, verso il precipizio. Con buona pace di quei tanti [ma non sufficienti nè abbastanza influenti] che comunque ci provano, nel loro piccolo. Come anche io faccio, cercando di fare nel mio piccolo la differenziata, con scrupolo, spendendo anche qualcosa in più nella spesa. Ma perchè posso permettermelo, innanzitutto, e perchè fa bene alla mia coscienza. Non perchè io creda davvero che questo comportamento cambia qualcosa...
Tanto per dire: ogni c..zo di giorno che vado a buttare l'immondizia devo tirare qualche bestemmia. Abbiamo la differenziata, coi bidoni condominiali. Apro l'umido e trovo scarti organici in buste non biodegradabili. La carta da riciclare viene gettata nell'apposito cassonetto ben compressa dentro bustone di plastica . Per non parlare dei cartoni interi, non schiacciati e quindi capaci da soli di occupare mezzo bidone, di TV o altri apparecchi tecnologici, con tanto di polistirolo lasciato al loro interno...
Ad una recente riunione di condominio l'amministratore ha fatto notare che avevamo avuto diverse multe dall'azienda dei rifiuti per errori nel conferimento. Una delle mie vicine, indignatissima, ha detto che i rifiuti sbagliati "vengono messi nei nostri bidoni da gente di passaggio che, quando trova il cancello condominiale aperto, entra e butta la propria immondizia nei nostri secchi" ERGO lei non intende pagare la sanzione che ci è stata comminata.
Questo siamo, questo è il materiale umano...
Qualcuno ha usato il termine cerebrolesi. Direi del tutto pertinente.
@Lucas74 quanto hai ragione... |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 11:18
ArinZ, come darti torto!?!
Anch'io sono fondamentalmente convinto che il mio comportamento serve ormai solo ad assecondare un moto di coscienza; ho il primo nipote in arrivo, ma mi chiedo che mondo gli stiamo preparando! |
| inviato il 04 Aprile 2019 ore 12:15
Ieri sono sceso in cortile dopo il temporale, con un sacchetto a posta solo per la plastica e non finivo piu' di raccogliere tutti pezzettini,portati dal vento, tanti frammenti c'erano!Le strade sono pulite meccanicamente, molti appartamenti sono in affitto e c'è un andirivieni ,la gente lascia oggetti vari sul balcone e in giro ovunque.
La differenziata da me non semplifica certamente il metodo di raccolta,che cambia da comune a comune...C'è la tessera soltanto per alcuni cassonetti,altrove ci sono i giorni di raccolta per materiali diversi.
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