| inviato il 17 Marzo 2019 ore 14:19
Capita che in un sabato pomeriggio di metà Marzo ci si ritrovi a passare per LA Morra, vagabondando per le terre da Barolo un po svagati. Ad un tratto l'idea: E se andassimo a trovare il commendatore? . Ma come? Cosi'? Senza essere annunciati?…Massi, dai, lo conosco bene, proviamo a vedere se c'e'. E via cosi', senza telefonare, senza la solita trafila, ci presentiamo alla sua porta. Lo troviamo intento a godersi il sole di Marzo. Due parole, uno scambio di battute, ci fa entrare nella sua “sala di degustazione”… Quattro chiacchiere ancora e, lentamente, posa tre bicchieri sul tavolo. Altre chiacchiere e compare una bottiglia… Barolo del 2011 (quello della vigna nuova, non ancora perfetta), Altre chiacchiere e ne compare una del 69? ….
Chiacchiere ancora. La magia si ripete e fa comparire una Barolo 2011 riserva “rocchetta”. La miglior vigna in assoluto. Il Barolo richiede tempo. Ci rendiamo conto che son passate tre ore ed e' già sera. Scappiamo veloci, con qualche bottiglia concessa quasi a malincuore, come riserva per il viaggio di ritorno.. Ah dimenticavo di dire che il Commendatore, nel darmi una delle sue migliori bottiglie ha voluto autografarla… |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 15:05
fantastico cavolo, ti invidio! |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 17:30
beh a furia di collezionare vini, qualche bottiglia decente ce l'ho..
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| inviato il 17 Marzo 2019 ore 17:40
il vino non lo si colleziona ....si beve. |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 17:47
dipende.. arconudo. il vino sicuramente si beve, ma in alcuni casi lo si colleziona.
Per fortuna dispongo di una cantina vera, scavata nel tufo nel 1500 ed ancora in opera oggi. Conservare vini ha un perche'… |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 17:53
é come avere davanti una donna nuda e leggere il giornale. buona lettura. |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 18:02
manno...e' come avere davanti una trentina di donne nude e sceglierne una…lasciando le altre per dopo…. |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 18:04
che poi… non e' detto che si debba bere sempre tutto… certi vini, come i barolo della Ravera hanno bisogno di tempo per evolvere… berli giovani e' un peccato. |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 20:09
Per curiosità...una volta stappato quello del '69...era commestibile? |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 20:22
Io non me ne intendo per niente e avrei paura di aprire una bottiglia così vecchia. Ma parlo da completo ignorante. |
| inviato il 17 Marzo 2019 ore 20:39
@Daneel: degustare un vino così invecchiato richiede dal punto di vista sensoriale, una preparazione, un allenamento e una sensibilità che non si possono improvvisare...la complessità del bouquet e il gusto (abbastanza lontano da ciò a cui si e' abituati) fanno si' che ad un palato "inesperto" un vino del genere risulti quantomeno "strano"... Da responsabile controllo qualità di una grande cantina, ho avuto modo di degustare, tra gli altri, un Taurasi del '68 e sono pronto a scommettere che la maggior parte dei sedicenti "intenditori" di vino, in una degustazione "alla cieca" l' avrebbe buttato nella sputacchiera... Già il colore, con i tipici riflessi aranciati (dovuti all'ossidazione dei tannini e degli antociani) avrebbe scoraggiato la maggior parte degli ignari degustatori... @Salt: strano che il commendatore non si sia riservato la bottiglia del '69 (che secondo me, aveva bisogno di almeno un' ora, se non due, di ossigenazione!) per i fuochi d'artificio finali! Comunque complimenti per la cantina! |
| inviato il 18 Marzo 2019 ore 7:33
si' in effetti, non sono vini facili da assaggiare. Poi parliamo di barolo.. tiene bene il tempo. Anzi, alcuni baroli son difficili da bere se troppo giovani. Per esempio il commendatore ha messo in vendita il 2011. Le annate piu recenti non son ancora "pronte". Ad ogni modo e' chiaro che una bottiglia di 50 anni non possa essere "fresca". Serve giustamente tempo, serve un decanter serio per preparare il vino. Comunque, come si vede anche dalla fotografia il contenuto e' in buone condizioni. Il livello non e' sceso troppo, il colore e' ancora ben presente. Insomma son occasioni rare, non sono vini per tutti i giorni. Le bottiglie cosi vecchie ma a mio avviso anche alcune bottiglie "importanti",anche se recenti, son soprattutto delle esperienze personali di crescita. Delle scuole insomma. Per bere con soddisfazione quasi sempre a me basta molto meno |
| inviato il 18 Marzo 2019 ore 20:10
Io avevo una "mini verticale" di 6 bottiglie di sassicaia c'era anche L annata 88' Alla fine ho sbevazzato tutto.Ho tenuto la bottiglia vuota dell 88 Di Barolo mi era piaciuto il "Brunate" di Voerzio.. strepitoso Beviamo Beviamo |
| inviato il 18 Marzo 2019 ore 20:51
Voerzio… hai detto niente… |
user109536 | inviato il 19 Marzo 2019 ore 4:47
Ma cosa significa vino difficile da bere ? O é buono o non é buono e anche se é buono può anche non piacerti. |
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