| inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:22
Flash alogeni da 2000W al chiuso, sole all'aperto!  |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:53
Sarebbe interessante. Penso condizioni atmosferiche buone e uso di maf a zona prefocheggiando.
Non so se fosse fattibile in notturna, magari con illuminazione scadente o in palestra.
Appena riesco, dopo aver trovato qualche scatto ad alti iso, provo a cercare qualche scatto d'annata
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| inviato il 16 Marzo 2019 ore 9:55
@black, giusto, I flash.... Sì vede che non lo uso... Non mi viene neanche in mente.... Anche se penso che, magari non in sportiva, sia un argomento da studiare prima o poi, anche se con luce ambiente già c'è da lavorare parecchio... |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:13
Beh,
allora, visto che sono 50 anni che faccio foto sportiva (sci soprattutto) vi racconto qualcosa, rispondendo a Jacopo Pasqualotto.
Negli anni 60 non c'era l'AF, non c'erano le raffiche e gli iso erano al massimo 200 (e si chiamavano ASA).
Poi con il sistema del tiraggio si poteva arrivare a 800-1.600 ASA, ma con una grana da paura.
Allora si faceva così:
AF --> sistema predittivo: si pensava a dove sarebbe passato l'atleta, si metteva a fuoco il punto (se non c'era un riferimento se ne trovava uno che ad occhio fosse alla stessa distanza) e si faceva click. Un solo click.
RAFFICA --> c'era, ma era di fucileria. Anche nel 700 c'erano le raffiche di fucileria, ma non era il singolo che sparava con il mitragliatore a raffica, era la somma di più fucilieri che sparavano quasi contemporaneamente. Allora si faceva lo stesso. Non si fotografava mai da solo ma almeno in 2 e meglio in 3-4. Su 3-4 foto, ogni tanto, una veniva bella ed a fuoco ...
Preciso che c'era negli anni 60' qualche motore (io però non li ho mai usati al tempo), ma andavano al massimo a 2 FPS. Praticamente come non averli, anche perchè poi l'atleta andava fuori fuoco, visto che non c'era l'AF ad inseguimento, ma solo il sistema predittivo.
ISO --> ci si rassegnava a tempi lunghi. Il 1/500 od anche il 1/250 (non cerano i passaggi intermedi di oggi) non erano una rarità, anzi. 1/500 era la norma. E la grana c'era tutta, poco da fare. Ma non si ingrandiva come oggi e soprattutto si stampava e la stampa (anche oggi in digitale) attutisce di gran lunga la grana (oggi il rumore).
Le cose sono cambiate negli anni 90', dove le fotocamere analogiche top di gamma erano molto simili alle ns. digitali.
Io faccio sci (ed un pò di calcio).
Ebbene, spinto da amici di foto analogica, ho voluto fare in una gara di gennaio un confronto tra le mie top di gamma digitali e la vecchia top di gamma analogica, con la stessa ottica tra l'altro in quanto compatibile con entrambe.
Il risultato è stato imbarazzante ... e le foto erano in BN perchè non ci sono rulli DIA da 400 ISO a colori ...
Oggi nello sport si vive di crop (il 100% è la normalità, ma a volte devo arrivare anche al 300% sia pur con una pesante PP).
Con la pellicola in formato 135 invece è impossibile, in pratica, fare anche un piccolo crop.
Bisognerebbe usare il medio formato, ma - mi spiace - non sono capace di fare sport con le mie fotocamere 6X6 o 6X9 ...
Non mi ci vedo proprio a seguire uno sciatore a 80 km/h con una HASSELBLAD con il 500/8 ...
Proverò però se ho tempo nelle prossime gare le "nuove" (per me almeno) pellicole DELTA, che dovrebbero avere molta meno grana.
P.S.
Non conoscevo le caratteristiche della D200.
Se gli ISO a cui arriva sono così bassi è un problema.
Pensa che anche sulla neve scatto spesso fino a 1.600 ISO, basta sia coperto il cielo ...
Ed in pieno sole o quasi capita comunque di essere a 200 ISO, od anche a 1.000 come è capitato a me qualche settimana fa quando ho dovuto fotografare a 1/4.000 se no avevo l'atleta mosso (non lo potevo seguire)..
Fate il calcolo delle combinazioni a EV15 e poi vedete cosa succede, tenendo anche conto che sulla neve si è sempre a 0,7+ di compensazione esposizione se non si vuole sottoesporre di brutto il soggetto.
Nel calcio invernale, od in notturna, poi i 12.000 con punte di 25.000 non sono una rarità ...
Preciso che si scatta sempre in M ed AUTO ISO.
Purtroppo lo sport, mi sembra di averlo già detto, è il più costoso dei settori fotografici e richiede sempre il massimo, se possibile.
Se gli ISO sono quelli, converrà specializzarsi nelle foto ad effetto come l'ultima pubblicata molto carina.
Non è detto che tutte le foto debbano essere per forza "congelate" sono belle anche le mosse, sia ben chiaro! |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:40
Interessante post , per me poi che vivo di ritratti e moda ... Dovrò andare a fotografare una corsa di kart e non saprei come agire ,ovvero idee ne ho e ho già visto il tracciato però ... Credo esistano due tipi di foto per queste composizioni , panning e congelamento del mezzo , due situazioni opposte . Per il primo penso di provare con 1/60 diaframma aperto auto iso , per il secondo 1/4000 autoiso diaframma chiuso di uno stop. Fotograferò con un70-210 2,8 sigma degli anni 80 , una lente che mi sta donando molte soddisfazioni su digitale e unNikon 85 1,8 G .
Credo sia necessario un monopiede , raffica per il congelamento mezzo , conD700 area dinamica o punto singolo 9 punti af
Consigli anche da chi ha d700 ? |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:55
@Tonyrigo: grazie x la spiegazione, me la salvo da qualche parte come un manualetto ! |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 10:56
Posso chiamarti nonno Tony, affettuosamente, sia chiaro
Mi immagino noi sbarbatelli della foto sportiva attorno al fuoco con te che ci tieni sulle gambe e ci raccontila storia di com'era ai tuoi tempi
Sempre con massimo rispetto.
Tieni conto che ne avevo 2 di nonni di nome Antonio che in Veneto diventano Toni. |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 11:59
@tony
grazie ancora ma così ci butti giù a tutti, mica avrai paura della concorrenza
a parte le battute, lo sapevo di non avere le specifiche ed anche le competenze non mi sorprendo, però che la foto piu' carina sia quella fatta per sbaglio è impagabile 
autoiso ed M.... in pratica una priorità di tempi e diaframmi 
al panning o "mosso artististico" ci stavo pensando, anche solo per esercizio, ma nel football le fasi di gioco sono molto brevi e le corse lunghe non capitano spesso, poi al momento dello scrimmage non sono in grado di prevedere il gioco, anche se quando c'era danpiterson le partite me le vedevo, infatti domenica durante la partita ad un certo punto ho provato a tenere la reflex all'occhio, chiudere quello nel mirino e tenere aperto l'altro per vedere la scena nel complesso e cercare di capire che gioco avrebbero fatto, perchè anche coi miei miseri 210+crop dell'azione si capisce poco, cmq oggi è una giornata come domenica scorsa, quasi quasi esco dallo studio e vado a fotografare le macchine a 3200 iso
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| inviato il 16 Marzo 2019 ore 12:05
Daunio fondamentalmente dovresti avere una ottica più luminosa , ti dico come va sullo sport e poi ti potrei consigliare proprio la mia ottica che trovi a prezzi ridicoli usata |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 14:31
Il tempo per il panning varia in base a quanto vuoi strisciare e la velocità del mezzo però, Stefano! |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 14:32
Potrebbe andar bene 1/60 come volerci meno oppure invece 1/160... Dipende quanto vanno, quanto sei vicino (che focale usi) e quanto vuoi pannare... (che verbo orrendo ) |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 14:37
Infatti dovrò provare quel giorno immagino che un 40? vada bene per mezzi leggermente meno veloci mentre i kart schizzano nella pista eed è difficilissimo
Ovvio che si prova |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 14:41
Vedevo giusto un panning del bravissimo Turbolumaca l'altro giorno (una macchina da rally gialla) fatto a 1/160... Per dire che quella è adatta per mezzi decisamente veloci e che passano parallelamente alla tua posizione come era in quel caso. Per un kart in rettifilo penso che ci vorrà anche 1/100 a naso, o pure un po' più rapido... In curva lenta potrebbe bastare effettivamente il sessantesimo che preventivavi, ma hai detto giusto: ogni posizione e soggetto fa storia a sé per questa tecnica, e senza provare non si può mai sapere! |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 19:47
X 2 motivi: il primo xche' i mirini delle reflex analogiche, con microprismi ad immagine spezzata, erano molto + nitidi, di quelli attuali - secondo, xche' le ghiera di maf delle ottiche manuali erano + precise e fluido di quelle attuali - va da sé, che in condizioni standard, ossia buona distanza, giocatori che corrono "orizzontali" rispetto al fotografo, metti a fuoco a inizio raffica e fine della storia - con AF, se non hai un af evoluto o manico sufficiente x tenere agganciato il soggetto, rischi fuori fuoco esagerati su molti scatti - poi ovviamente ben venga l'af ma in alcuni casi, forse....  |
| inviato il 16 Marzo 2019 ore 23:48
@ stefano67... io mi trovo meglio con 9 punti...il monopiede lo vedo un impedimento visto che spesso fotografo in verticale |
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