| inviato il 25 Giugno 2019 ore 16:21
“ Rinunciare a qualcosa è una scelta, lo stile può esserne "l'invisibile evidenza". „ Bella frase.
Che poi, rinunciare serve per semplificare (all'inizio aiuta), ma nessuno vieta di tornare sui propri passi.
Tempo fa collaborai alla traduzione di una serie di articoli di Alain Briot, tra cui, appunto, quello dedicato allo sviluppo di uno stile personale: Achieving your personal style.
Fabrizio, fammi sapere se non mastichi l'inglese che te lo mando. |
| inviato il 25 Giugno 2019 ore 16:28
“ Ma ciò che mi chiedo è: chi ha indubitabilmente uno stile personale riconoscibile, lo persegue o ha negli anni lasciato indietro alcune modalità espressive (soggetti, tecniche, post), per privilegiarne altre?
Il vero senso del mio quesito iniziale (compreso solo ora più chiaramente anche da me) è: chi ha sviluppato uno stile ha guadagnato qualcosa o ha rinunciato a qualcosa? „
Mi sento di sottolineare un aspetto che può indurre a erronee interpretazioni, la cui distinzione va rimarcata.
Ovvero un conto è lo stile personale, da non confondere visto che è ben altro dalla tecniche e modalità realizzative.
Per chiarire meglio ad es. Galimberti che realizza ritratti con mosaici di polaroid, quello non è uno stile, ma è una tecnica.
Così pure gli alti contrasti e la quasi assenza dei grigi e lo sgranato delle foto di Giacomelli sono la sua tecnica usata, ma lo stile che si è creato esula da solo questo aspetto, riversando nelle prorprie immagini anche tanto altro.
Lo stile è la firma personale che qualsiasi fotografante, fotografo e aspirante tale agogna di arrivare a concretizzare.
Quello di riuscirvi a certi livelli è destino riservato purtroppo ad un esiguo numero di pochi eletti, rispetto agli "aspiranti".
Quanto sul qualcosa su chi lo ha realizzato/trovato, di perso o rinunciato direi proprio nulla, semmai solo aspetti positivi e di arricchimento da guadagnare nel raggiungimento di tale aspirazione, mi viene spontaneo da sostenere.
Comunque non è cosa che si studia a tavolino o con propositi da applicare, ma solo con la strenua pratica del percorso fotografico e di crescita che riguarda a 360° l'individuo.
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user90373 | inviato il 25 Giugno 2019 ore 16:29
“ @ Cosmosub
...... ma nessuno vieta di tornare sui propri passi. ...... „
Infatti, trattasi di libera scelta, nessun obbligo. |
| inviato il 25 Giugno 2019 ore 16:36
Volevo imparare a scrivere e mi sono messo di impegno davanti a carta e penna.
All'inizio non sapevo bene come fare. Confesso anche che non sapevo ancora bene cosa dire... la pagina bianca ti dà la brutta sensazione dell' horror vacui.
Poi ho iniziato un po' scopiazzando. Provando a imitare la scrittura di autori che avevo letto ed amato. Oppure certi stili di narrazione ben conosciuti, anche molto diversi tra loro.
E sono andato avanti così parecchio. Concentrandomi di più su "come" scrivevo le cose piuttosto che su "cosa" scrivevo.
Guardando all'indietro, questo prevalere del "come" sul "cosa" mi sembra un'ingenuità della quale spero di essermi liberato.
Non so dire come sia successo ma ad un certo punto il "cosa" ha prevalso sul "come". Mi sono reso conto che non mi bastava un solo stile di scrittura per dire tutto quello che volevo assolutamente dire.
Perché ogni racconto era legato ad emozioni, situazioni, soggetti diversi. Con alcuni funzionava uno stile di scrittura più enfatico, con altri ci voleva a tutti costi uno stile secco ed essenziale.
Non potevo scrivere tutto allo stesso modo!
E così vado avanti... convinto che tutto questo sia in continuo mutamento dentro di me. Che ogni risultato raggiunto sia in realtà solo provvisorio.
E che oggi scrivo diversamente da come scriverò domani. Perché domani sarò diverso da come sono oggi.
Il testo qui sopra è assolutamente inventato.
Chi legge è pregato di sostituire "scrivere" con "fotografare".
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| inviato il 25 Giugno 2019 ore 16:37
Secondo me, partire dall'idea di svilupparsi uno stile contrasta con l'avercelo, uno stile...
A mio modo di vedere anzi, lo stile è sempre frutto di una precisa concezione e visione della vita, di un modo di sentire le cose, di un gusto più o meno preciso, di un approccio alla vita stessa piutosto che un altro.
In questa chiave, la rinuncia non è tale, ma semplicemente è un andare in una direzione e non in un'altra, perché ci appartiene.
Penso che a volte si inverta quello che dovrebbe essere un naturale corso delle cose: ovvero, se ami la natura e starci in mezzo, è normale che fotograferai quella. O se magari hai una curiosità di tipo, diciamo così, antropologico, è probabile che farai tutt'altro.
E poi il modo di vedere (pessimista, ironico, malinconico, leggero...) finirà per dettare la scelta di soggetti o delle costruzioni formali, porterà a un certo uso del colore o un altro, a una certa interpretazione della post...
Secondo me lo stile è fondamentalmente questo, e non credo che ci si possa arrivare attraverso manuali o simili.
Poi, che non sia necessario avercelo in fotografia, è un altro discorso, del tutto legittimo ovviamente |
user90373 | inviato il 25 Giugno 2019 ore 16:51
“ @ Francesco.merenda
..... A mio modo di vedere anzi, lo stile è sempre frutto di una precisa concezione e visione della vita, di un modo di sentire le cose, di un gusto più o meno preciso, di un approccio alla vita stessa piutosto che un altro. ........
......E poi il modo di vedere (pessimista, ironico, malinconico, leggero...) finirà per dettare la scelta di soggetti o delle costruzioni formali, porterà a un certo uso del colore o un altro, a una certa interpretazione della post...
„
Lo stile sono me. |
| inviato il 25 Giugno 2019 ore 17:17
La questione dell stile è cosa che per un certo periodo di tempo mi ha quasi ossessionato, anche s.me è capitato di trovare e leggere in rete quegli articoli sul come farsi uno stile in cinque mosse. Oggi sono giunto alla convinzione che uno debba semplicemente assecondare la propria natura ed i propri interessi e poi se son rose fioriranno, lo stile arriva se uno ha una forte personalità e creatività ed ha un urgente bisogno di dire qualcosa, per cui quello che fa gli consente di comunicare quello a cui tiene in maniera "personale e originale" e nel fare questo segue i propri interessi, esplicita il "proprio mondo", non può essere che fare questo sia vissuto dall'autore come una rinuncia, sarebbe una contraddizione in termini. |
| inviato il 25 Giugno 2019 ore 17:22
“ sono giunto alla convinzione che uno debba semplicemente assecondare la propria natura ed i propri interessi e poi se son rose fioriranno „ +1 |
| inviato il 25 Giugno 2019 ore 22:58
Lo stile personale, per me è come la postura dell'individuo.
In un certo modo ti contraddistingue da subito, ma si assesta piano piano, anno dopo anno.
Dopo un po' ti guardi allo specchio e realizzi cosa sei diventato.
Tocca solo capire se quello che vedi riflesso, ti piacerà... |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 12:45
L'importante è esternare le proprie emozioni o stati d'animo con sincerità.......se lo si riesce a fare sarai riconoscibile nelle tue Creazioni.
Francesco |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 12:49
“ Lo stile personale, per me è come la postura dell'individuo.
In un certo modo ti contraddistingue da subito, ma si assesta piano piano, anno dopo anno.
Dopo un po' ti guardi allo specchio e realizzi cosa sei diventato. „
Bel parallelo Maserc. Lo trovo appropriato.
Ciao
F |
| inviato il 31 Luglio 2019 ore 20:47
Ho dato uno sguardo al tuo profilo, ho guardato le Gallerie e mi sono soffermato solo sulle foto di copertina senza entrare in nessuna Galleria: ho visto che fai parecchio Bianco e Nero e che anche dove usi i colori sei tendenzialmente sul "freddo" senza troppe saturazione e/o contrasti forti... questo, unito al fatto che un anno non è niente per parlare di "stile personale" è probabilmente uno dei tanti passi che hai fatto e che farai per raggiungere la tua "personalità" fotografica; che sicuramente nel tempo verrà modificata se non ribaltata, ma che avrà sempre qualche cosa di più caratteristico sul tuo modo di guardare il mondo da dentro al mirino!
Considera anche che gli affermati non fanno solo le foto per cui sono famosi ed affermati, ma avranno dei portfolio con scatti che non ricongiungeresti a loro neanche per sbaglio, però tendono a dare al pubblico quello che il pubblico si aspetta da loro mentre noi comuni mortali non abbiamo nessuno che si aspetta niente, quindi in un certo senso siamo anche più liberi di uscire da schemi che non abbiamo ancora creato (chissà che cos'ho scritto)...  |
user23803 | inviato il 31 Luglio 2019 ore 23:19
L'ultimo intervento di Max, che mi tira in ballo direttamente, mi ha fatto vergognare del fatto di aver lanciato il sasso per poi ritirare la mano.
La discussione sembrava essersi arenata dopo pochi, anche se interessanti, interventi. Poi si è rivitalizzata e non sono più riuscito a esserne partecipe. In primo luogo perché il 1 luglio sono diventato papà per la seconda volta e sono stato, e sono, molto occupato . Poi perché la qualità delle risposte mi è sembrata superiore a dove mi trovo io fotograficamente in questo momento, in termini di consapevolezza e intenzioni.
Ho letto con attenzione tutti gli interventi e mi riprometto di dare riscontro a tutto ciò che è alla mia portata.
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| inviato il 31 Luglio 2019 ore 23:29
E beh intanto auguri per il lieto evento! |
| inviato il 01 Agosto 2019 ore 0:25
Congratulazioni per il lieto evento  |
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