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"... la maggior parte scatta fotografie inutili" - G. Berengo Gardin - Che ne pensate?


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avatarjunior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 19:13

....o uccellini?

user146073
avatar
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 19:46

Gardin dovrebbe ringraziare che ai suoi tempi la fotografia era elitaria
Oggi non sarebbe diventato Gardin


E così da A. Adams a S. McCurry, sorvolando Bresson, Doisneau, Leibovitz, Salgado e ...
debbono ringraziare che la fotografia ai loro tempi era elitaria.
Ma per favore

avatarsupporter
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 20:00

Proprio, ma per favore ... d'altronde se la si pensa così, non si può far altro che prenderne atto.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 20:17

opinione personale:

-GBG è un grande fotografo, lo è stato, lo è oggi, e lo sarà.
-Lui non si ritiene un artista, ma è un artista, un grande artista.
-Generazioni di fotografi hanno cercato di emularlo, a fatica, lui è sempre un passo avanti.

E' un peccato che ad icone della fotografia come lui, da cui tutti hanno da imparare, venga pesata la frasetta, il sospiro, che può avere mille interpretazioni. Ci meritiamo una bella tempesta magnetica solare di un paio d'ore che azzeri i nostri HD, perchè la fotografia quella stampata su un pezzo di carta pochi la praticano. Quando la fotografia costava come processo (rullo sviluppo e stampa) si facevano solo foto "utili" ;-);-)
rob ;-)

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 20:31

Rob, delle mie di utile ho trovato solo la carta! Triste;-)

user170782
avatar
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 20:54

MrGreenMrGreenMrGreen

user170782
avatar
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 20:59

La storia che prima, un prima vago che vale per ogni aspetto della vita, ci fossero meno persone a fare determinate cose sta in piedi molto poco. Da un punto di vista numerico è vero, ma bisogna anche dire che c'erano meno stimoli, meno maestri, meno materiale da studiare. Emergere era comunque difficile, anche se le difficoltà erano diverse da quelle di oggi. Oggi tutti possono imparare a leggere, scrivere, suonare, ma non tutti diventano attori teatrali, romanzieri e poeti, compositori. Ci vuole sempre quel quid in più. Oggi, a differenza del mitologico prima, è purtroppo più facile imporre al pubblico come talebti puri degli anonimi personaggi

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 21:01

Nel rilasciare l'intervista il fotografo sembra molto tranquillo.Si potrebbe ipotizzazare che andando a pesare le parole ,piuttosto che il concetto,in modo politicamente corretto,l'espressione sarebbe da riformulare in" fotografie relativamente utili"....
ma che sono "utilissime" se una fotografia osservata, che sia ritratto o paesaggio,a cui ispirarsi induce poi un introito in termini di mercato e giro di acquisti.Puo' succedere che tante fotografie siano osservate soltanto per pochi attimi,oppure che non vadano a testimoniare usi e costumi ,oppure a descrivere quel' com'era o com'è.
Il concetto di fotografia come testimonianza storica e del dolore nella sofferenza di popoli che vanno scomparendo, nella visione di Salgado, che traspariva dagli stralci di una breve intervista, della quale si è dibattuto forse è ancora piu' ristretto....
La fotografia artistica non preclude la testimonianza,in questa sorta di interazione fra arte e fotografia è proprio la futilità e la banalità dell'uso del fotografico, che ha stimolato l'interesse per il mezzo da parte di chi concettualmente cercava di proporre qualche forma d' arte.

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 22:19

"La fotografia è diventata di tutti, tutti possono fare fotografia... è diventata un male perchè la maggior parte fa brutte fotografie... fa fotografie inutili soprattutto..."





100% corrispondente al vero ed aggiungo più aumentano quelli che fanno brutte fotografie,più i fotografi diminuiscono,più foto inutili ci sono in giro,social,media,web,più lavoro

avatarsupporter
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 22:25

Ho letto cose piuttosto sconcertanti su GBG, secondo cui egli parlerebbe per incapacità di comprendere il presente, per elitarismo, che oggi non sarebbe nessuno, che soffre la concorrenza ...etc etc..
Rammento a me stesso, così nessuno si offende, che parliamo di un uomo di 89 anni ancora oggi famoso per frequentare ogni mostra di autore emergente, appassionato della vita, della contemporaneità, basti pensare ad uno degli ultimi progetti sulle Grandi Navi a Venezia realizzato quando era già ottantenne.
Tra l'altro è uno dei pochi autori che vendono ancora oggi libri ed affollano mostre.
Ora, pensare che questa persona, che possiede innumerevoli libri fotografici di grandi maestri e giovani autori, che ha iniziato da fotoamatore e ha poi messo in gioco tutte le sue certezze per cercare di vivere di fotografia, sia un ottuso e rancoroso nostalgico dei suoi tempi, non è né giusto né sbagliato, ma semplicemente RIDICOLO.
Quando parla, pertanto, non interroga gli offesi fotografi della domenica, tra cui mi ci metto anch'io, non affannatevi pertanto a sentirvi chiamati in causa; si rivolge al senso ed al concetto della fotografia moderna, che è qualcosa di più elevato.
La superficialità, mancanza di senso della realtà, la banale e vacua ricerca di contenuti artefatti e meramente estetizzanti, il narcisismo fine a se stesso, che dominano la fotografia che oggi sembra delineare il gusto delle masse, è qualcosa che solo lo studio e la conoscenza culturale, non solo fotografica, può rendere evidente. Tranquilli, non serve essere professoroni per poterlo fare; la più volte richiamata "modernità" - termine che così pronunciato non ha alcuna accezione valoriale e, pertanto, risulta del tutto insignificante - almeno un effetto benefico lo ha avuto, mettere a disposizione di tutte le menti libere e curiose, senza distinzione di classe e censo, ogni contenuto del passato e del presente cui poter attingere.
Bisogna riempire la mente ed il cuore di senso, per poter realizzare una "buona fotografia".

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 23:22

Magari brutte no... Ma inutili si, ma non vuol dire nulla, se faccio una foto a mia nipote che si lecca le dita, per esempio, potrà anche essere fatta col cell e a te non dirti nulla... Quindi forse brutta ed inutile per me sarà un memo di un momento di vita...
Ovvio che dipende dalle aspirazioni, se scatto per me stesso quello che dice bimbumbam gardin non si applica se l'aspirazione di chi scatta è fare "fotografia" non ha tutti torti...

avatarsenior
inviato il 25 Febbraio 2019 ore 23:33

Premesso il rispetto dovuto ad un maestro come Gardin, probabilmente avrà avuto un momento di amarezza da purista della fotografia, ma... Non capisco che fastidio può dare il fatto che oggi più di anni fa, una persona qualsiasi può mettersi dietro ad una macchina fotografica e scattare brutte ed inutili foto!!!
Saranno brutte, saranno inutili, ma a lui in fondo cosa tolgono?
E' come se Federer in un intervista uscisse fuori con: oggi vedo tanti giocatori di tennis che tirano colpi e fanno partite brutte, inutili, oppure un grande pittore ( non faccio nomi per non far torto ) che se la prende con gli imbrattatele del mondo... ripeto, può scappare, ma secondo me non è degna di un grande che appunto nella sua grandezza non fa mai pesare la differenza che c'è tra lui ed uno normale.
Mia personalissima opinione.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2019 ore 0:55

Non ho mai apprezzato chi da giudizi assolutistici su qualcosa o qualcuno. Barengo Gardin è uno di questi. Ha realizzato ottime foto, ma la sua assoluta incapacità di evolversi e rigettare giudizi negativi su qualunque cosa sia novità lo confinano in un angolo fin troppo angusto. Scattare sempre e solo in bianco e nero, si ok non è il solo, sempre e solo con pellicola, rifuggire sistematicamente dalla postproduzione che è vista come il male assoluto della fotografia. Per me sono solo sintomi di una persona che non ha saputo adattarsi ai tempi….
Ho visto non molto tempo fa un programma a lui dedicato. In una scena Sebastião Salgado cercava di spiegargli i vantaggi dl digitale, la pellicola che ai controlli degli aeroporti si rovinava passando dal metal detector, i suoi esperimenti per avere gradazioni di grigio appropriate. Ho avuto la sensazione che ascoltasse con aria assente e disinteressata. Lui aveva già i suoi dogmi.
Per quanto riguarda la frase……..beh, ognuno scatta le foto che vuole ricordare, la fidanzata al mare, il compleanno del figlio, un bel paesaggio….senza per questo voler essere ricordato negli annali della fotografia.
Le mie foto non sono utili sicuramente come le sue, ma sono utili per me, per qualcuno della mia famiglia o poco più e tanto mi basta.
Vede Sig. Barengo Gardin se non ci fossero i fotografi dilettanti, quelli che scattano foto inutili, brutte, chi guarderebbe ammirato le sue? Chi comprerebbe i suoi libri fotografici?

avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2019 ore 1:19

Si continua a non capire il punto della discussione. E' come se Bob Dylan al termine della sua lunga carriera, esprimesse il suo pensiero sul senso e la qualità della musica contemporanea ed io che strimpello la chitarra dovessi sentirmi l'oggetto della discussione, offendendomi perché non capisce l'importanza che ha per me stesso suonare la mia canzone preferita quando sono ubriaco.

avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2019 ore 1:21

Tra l'altro Salgado è amico di GBG e gli ha pure tributato una bellissima dedica ad una delle sue ultime mostre. Quanto alla considerazione che Salgado ha del digitale è che ci scatta e poi riproduce dei negativi che fa stampare ai sali d'argento per ricreare l'effetto della pellicola ...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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