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avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 9:55

Remember.... ti ha già risposto Ironluke Sorriso
Trattasi solo di interpretazione della frase.

Il discorso è semplice: se si nega che serva un apparecchio allora ok, qualunque ragionamento può andare dove vuole.
Se invece si suppone che la fotografia necessiti di un apparecchio specifico, allora davanti alla lente qualcosa ci va: poi, che quel qualcosa sia un gatto a 12 zampe inventato e costruito da te o diventi dopo (in post) un gatto a 12 zampe è un'altra faccenda.
______________________

Comunque (impressione mia) questa discussione ha un po' un problema di metodo.

E cioè si sovrappongono due questioni differenti
1) l'espressione e l'uso delle tecniche nell'arte contemporanea
2) la natura delle diverse tecniche

Lo dico con un esempio banale: io ho alcune opere di Mimmo Rotella.
Io o i galleristi con cui ho trattato non credo le chiameremmo "quadri". Semplicemente perché sono un'altra cosa e non quadri.
E Rotella non si offenderebbe per questo, anzi!

Per cui, se parlo con qualcuno dell'opera di Mimmo Rotella probabilmente parlerò appunto di "opere" e non di quadri, e degli eventuali spunti tecnici (misti) che offrono.
E ciò non pregiudica che Rotella sia abitualmente esposto dove si espongono quadri. Quella, a mio avviso, sarebbe una schematizzazione inutile.

Se poi, con lo stesso gallerista, parlo invece di "pittura" in quanto tale (ed è un altro discorso), semplicemente non stiamo più parlando di Mimmo Rotella. Ed entrambi daremo inoltre per scontato che non parliamo di scultura.

Francamente, distinguere pittura da scultura (come tecniche, non osservando un'opera ibrida) non credo sia ottusa categorizzazione, ma un modo semplice e ovvio per discutere capendosi. Se se ne ha voglia ovviamente.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 10:00

PS: a proposito, visto che Wiki non piace, anche la Treccani, alla definizione di fotografia, suggerisce la necessità di un apparecchio

Procedimento che...permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l'immagine di...

Così, per dire: neanche la Treccani è il Vangelo ;-)

user90373
avatar
inviato il 24 Luglio 2019 ore 10:17

Va per la maggiore che l'opera sia tutta frutto dell'immaginazione del "chi" (con chi intendo quel preciso chiunque). Si creano così fotografi che fanno gli artisti ed artisti che fanno i fotografi essendo molto spesso ne l'uno ne l'altro chè, se è ancora da ben definire chi-cosa sia un fotografo (e fotografia) immaginiamoci chi-cosa possa esser un artista (e arte).

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 11:51

Francamente, distinguere pittura da scultura (come tecniche, non osservando un'opera ibrida) non credo sia ottusa categorizzazione, ma un modo semplice e ovvio per discutere capendosi. Se se ne ha voglia ovviamente.


Queste distinzioni hanno un fine pratico, non so, se uno colleziona è utile distinguere per tecnica anche per capire il mercato. Se hai una galleria è utile per definire una clientela.

Ma se sei tu che vuoi produrre qualcosa, boh, terrei lontane le distinzioni. Ma ognuno fa come crede.

Mi viene in mente Gomorra di Roberto Saviano, nessuno sapeva in quale categoria metterlo, i WuMing parlarono di "oggetto narrativo" e di corrente della Nuova epica italiana, ma Saviano non aveva alcuna preoccupazione di questo tipo mentre scriveva, ha inventato una forma nuova.

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 11:54

Queste distinzioni hanno un fine pratico, non so, se uno colleziona è utile distinguere per tecnica anche per capire il mercato. Se hai una galleria è utile per definire una clientela.

Ma se sei tu che vuoi produrre qualcosa, boh, terrei lontane le distinzioni. Ma ognuno fa come crede.


E' quello che sto dicendo ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 17:28

Non lo sono "direttamente" nel senso che, appunto, c'è di mezzo l'apparecchio fotografico.


Discordo.
Come posta da Wiki, non è precisa e si presta a diverse interpretazioni.
Come si potrebbe allora obiettare che pure negli altri casi non è diretta, perchè c'è di mezzo un pennello.

E invitando a rileggerla senza neretto... lascia intendere o si presta ad intendere altro.
Tipo un volto, una persona, un luogo o un paesaggio davanti ad una fotocamera non li puoi inventare, mentre davanti ad una tela o un foglio di carta, sì. E siamo tutti d'accordo su questo.

Ma il riportare generica immaginazione che non è a noi ascrivibile, come del nostro operato, il mio esempio continua a smentirlo.
Allora dovevi specificare meglio assai, tipo "date l'intrinseche caratteristiche del medium utilizzato".

In conclusione se si voleva indicare definizione inconfutabile, confermo che andava scritta meglio e senza spazi interpretativi, cosa che appunto quella della Treccani infatti dimostra.

Per il resto mi riservo lettura ed eventuali interventi in orari successivi, devo volare (metaforicamente parlando).

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2019 ore 17:45

Discordo.
Come posta da Wiki, non è precisa e si presta a diverse interpretazioni.
Come si potrebbe allora obiettare che pure negli altri casi non è diretta, perchè c'è di mezzo un pennello.


A dire il vero a me quella frase pare chiarissima. Il pennello è semplicemente una conveniente appendice, e soprattutto non è necessario: potresti stendere colori in altro modo, anche solo con le dita; senza che ci sia di mezzo l'apparecchio fotografico, invece, non potresti fare la tua foto.

user90373
avatar
inviato il 24 Luglio 2019 ore 23:20

Se prendo un foglio di carta sensibile, ci metto sopra una foglia abbastanza sottile da esser semitrasparente, metto sopra un vetro, accendo una luce per tot tempo, sviluppo il foglio et voilà la foto è fatta senza fotocamera o altro strumento apposito. Resta il fatto che la foglia esiste. Potrei anche andare con una luce concentrata e scrivere qualcosa sul foglio e, ancora, con un pennello intinto nel fissaggio, tracciare linee, simboli, lettere accendere la luce e sviluppare il foglio, tutto ciò sarebbe fotografia? Forse no, ma certamente più di certe immagini nate dal ventre di un computer inseminato con i numeri.

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2019 ore 0:07

Se prendo un foglio di carta sensibile, ci metto sopra una foglia abbastanza sottile da esser semitrasparente, metto sopra un vetro, accendo una luce per tot tempo, sviluppo il foglio et voilà la foto è fatta senza fotocamera o altro strumento apposito.


Va notato che, pur essendo procedimenti fotografici, cose di questo genere sono tanto peculiari rispetto all'utilizzo di un apparecchio fotografico che ci si è presi la briga di dar loro un nome diverso invece di chiamarle semplicemente "fotografie" come tutte le altre.

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2019 ore 0:38

Potrei anche andare con una luce concentrata e scrivere qualcosa sul ...


Sto preparando una fanzine, sono quasi tutte immagini "tradizionali", eccetto tre fotografie-disegno sul sensore usato come una tavola grafica che comunque restano fotografie benché gli abbia dato un nome particolare per dare l'idea di come nascono (altrimenti sarebbero scambiate per disegni).

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2019 ore 1:13

Iron, come ho letto il tuo post dopo il mio ultimo, la prima cosa che mi è venuta in mente sono i Rayogrammi... ma subito dopo, Perazzetta nella sostanza mi ha anticipato.


Comunque, non per tirarla all'infinito... a spaccare il capello in 4, o che io mi voglia inutilmente arroccare pur di non riconoscere un mio presunto scivolone. ;-)

Ma anche se tu con Francesco la vedete diversamente, rileggendo il quote qui su di inizio pagina... la vostra interpretazione dà per scontato qualcosa che non è scritto e specificato in tale frase, cosa che non è ammissibile in quella che dovrebbe essere una definizione da dizionario, ovvero inequivocabile e senza spazi interpretativi... Non parliamo mica delle leggi italiane. Sorriso

Perdonate se la ripropongo, ma:
"Nonostante il fatto che le fotografie non siano direttamente frutto della nostra immaginazione e del nostro operato", potrebbe essere letta come frutto di una immaginazione indiretta, secondaria, di sponda, o non assimilabile principalmente ad essa, o quasi venisse usata una immaginazione ed un operato di serie B...

Dovevano specificare "per il mezzo, o dato dalle caratteristiche del medium utilizzato"... perchè altrimenti suona o potrebbe suonare, come se quelle due qualità quasi non siano in ballo nel o per realizzare fotografie.

Ricapitolando, in definitiva:

Non essendo direttamente frutto della nostra immaginazione... forse ci potrebbero giungere da vibrazioni che viaggiano nell'etere, o direttamente dallo spirito divino, o dall'operato di qualche entità. Sorriso ;-)

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2019 ore 2:20

Iron, come ho letto il tuo post dopo il mio ultimo, la prima cosa che mi è venuta in mente sono i Rayiogrammi... ma subito dopo, Pezzella nella sostanza mi ha anticipato.


Il tema era la tua fotografia del set prima descritto, sulla quale avevi posto un quesito: ammetterai che farla senza la fotocamera sarebbe stato piuttosto problematico! Sorriso

avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2019 ore 3:15

Già... Però, una scatola di scarpe con foro stenopeico, con sul fondo una lastra 13x18, avrebbe potuto avere un suo plus di fascino... Rispetto al banale file digitale, che ho prodotto. Sorriso


avatarsenior
inviato il 25 Luglio 2019 ore 9:52

Già... Però, una scatola di scarpe con foro stenopeico, con sul fondo una lastra 13x18, avrebbe potuto avere un suo plus di fascino... Rispetto al banale file digitale, che ho prodotto. Sorriso


Ma una scatola da scarpe con foro stenopeico è un apparecchio fotografico!

user90373
avatar
inviato il 25 Luglio 2019 ore 10:17

Fare è diverso da creare, per fare c'è bisogno di strumenti per creare no; da quel che si dice le entità in grado di creare dal nulla non sono poi molte, anzi si sospetta sia sempre la stessa ma con nomi diversi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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