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Sulla mediocrità fotografica dilagante


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avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 11:07

No ai finanziamenti pubblici, nell'editoria e nel cinema. Se non hai spettatori o lettori, non hai motivo di esistere, specialmente a mie spese. Per non parlare del parentificio ecc. ecc. Quando non c'erano, praticamente da sempre, si producevano opere pregevoli. Oggi tutte le produzioni finanziate sono sinonimo ed esempio di cattiva qualità.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 12:39

non ho detto che sono a favore dei finanziamenti (che non sono tutti da buttare). ma sto dicendo che la causa di questo declino NON SONO I FINANZIAMENTI.

i finanziamenti sono stati la ricetta sciagurata della politica per risolvere un problema peggiorandolo (come sempre succede) perchè decisa da gente incompetente. ma il declino era già iniziato per colpa dell'editoria stessa.

poi su termine stesso di finanziamento si fa confusione. finanziare lo sviluppo è una cosa e ben venga (produrre un progetto in cambio di royalities sugli utili o restituzione del prestito). finanziare a perdita società (di qualsiasi genere) per garantirne l'esistenza nonostante non ci siano i presupposti è un altra.

gli stessi editori quando pagavano in anticipo un fotografo per permettergli di produrre un servizio facevano un finazniamento/investimento che garantiva sia introiti economici per via delle vendite del numero specifico, e sia un mantenimento della qualità e della fama del giornale (o pagina web se volete) che garantiva anche l'interesse per i numeri succesivi.

se è li che vanno a finire i finanziamenti pubblici e gli editori garantiti introiti restituiscono a rate il finanziamento questo ha generato sia economia, sia cultura ed è costato zero al cittadino(perchè i soldi rientrano, magari su 10, 9 finiscono bene e coprono le perdite di 1 fallito, ma qui poi è un altra storia sulla selezione dei progetti da finanziare).

se invece i soldi si danno a fondo perduto agli editori per mantenere giornalisti scarsi, foto editor incompetenti e che pubblicano contenuti gratuiti allora non si può parlare di "finanziamento" ma di "beneficenza col culo degli altri".

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 12:44

I finanziamenti sono una scelta consapevole della politica per comprare l'informazione.

avatarsupporter
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 12:58

"I finanziamenti sono una scelta consapevole della politica per comprare l'informazione."

Invece senza, tutti sapemmo in partenza che quel certo giornale fa gli interessi del suo editore.
Bella libertà di stampa !
Il problema, come sempre in Italia, per quanto mi riguarda, è la mancanza di rettitudine morale, per cui anche la legge migliore dal punto di vista delle finalità perseguite, soccombe alla corruzione, al familismo, al privilegio, alle rendite di posizione, all'interesse personale di chi, scientemente, l'aggira.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 13:21

L'interesse dell' editore dovrebbe essere solo quello di confezionare un buon prodotto in grado di essere venduto sul mercato. L'editore non dovrebbe avere altri interessi industriali a parte l'editoria e non dovrebbe essere foraggiato dalla politica.
Cosi' come avviene in tutti i paese civili, sig.Tiber!

avatarsupporter
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 14:03

I quotidiani non si vendono più da una vita, per cui nessuno investirebbe su un mercato in perdita, se non per controllare l'opinione pubblica, cosa che, infatti, avviene costantemente.

avatarsupporter
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 14:05

Il problema, secondo me, è l'opposto. Non è la politica che finanzia, ma la legge sull'editoria. Ovvero due cose ben distinte.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 17:14

"i giornali per le notizie locali del "paesello" con le relative fotografie si appoggiano ai fotoamatori del posto e alle associazioni culturali che esse stesse fanno informazione."...i giornali locali non hanno mai pagato nessuno e sopravvivono grazie alle pubblicità delle poche attività rimaste in zona.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 17:18

Guarda Vincenzo ch enon e' cosi'..
i giornali per quanto piccoli siano prendono cifre importanti a fondo perduto.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 17:26

i giornali per quanto piccoli siano prendono cifre importanti a fondo perduto .

è questo il problema infatti e non il finanziamento di per se.

se basta avere un giornale per ricevere un finanziamento a fondo perduto, io che ho deciso questo finanziamento non attiro solo chi ha già un prodotto editoriale che lotta per sopravvivere e il finanziamento lo userebbe per migliorare o mantenere alto il livello dei miei contenuti e dei miei collaboratori...
ma attiro l'imprenditore che costruisce un nuovo giornale a bassissimo costo al solo scopo di raggiungere il finanziamento pur sapendo che con le vendite non avrà mai un pareggio di bilancio.

avatarsenior
inviato il 11 Febbraio 2019 ore 18:00

"Guarda Vincenzo ch enon e' cosi'..
i giornali per quanto piccoli siano prendono cifre importanti a fondo perduto."... Se sia cambiato qualcosa non saprei. Ne conoscevo diversi e di tanto in tanto davo un mio contributo per sostenerli. Non so dirti se prendevano soldi ma faticavano per sopravvivere. Anch'io avevo creato con altri disegnatori diverse testate locali di Satira negli '80/90 ed era tutto autogestito per essere liberi nelle battutacce. Purtroppo con la satira duri poco. Niente fondi, nessuna pubblicità (altrimenti devi tener conto troppe cose!!!), spese e tanti nemici.MrGreen

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