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Questo come maldestro tentativo di controbilanciare e respingere in anticipo l'accusa di aver fatto precipitare il livello della discussione:
P.S.: Riguardo all'esigenza di distinguere tra giudizio di gusto individuale e giudizio di valore artistico, ripeto questo aneddoto (o meglio questo nanetto, per dirla con il succitato Frassica) che ho già raccontato una decina di giorni fa:
Ma che c'entra la modestia? Berengo Gardin è un fotografo eccezionale, forse il mio preferito tra gli italiani. Questo non vuol dire che le cose che dice nelle interviste siano quando meno discutibili.
Non è necessario stimare una persona per apprezzare il risultato del suo lavoro.
Be alle medie qui da noi è d'obbligo la seconda lingua, oltre l'inglese c'è il tedesco, francese o spagnolo a scelta, concordo che la scuola avrebbe bisogno di altro, in primis non essere smembrata....
“ Negli ultimi anni ho notato, su molti mezzi di comunicazione (siti di notizie online, siti web, riviste, pubblicità affisse) una sempre maggiore mediocrità fotografica. Non sto parlando del fatto che manchino foto degne di Maestri come Salgado o McCurry, ma del fatto di trovare foto tecnicamente raccapriccianti: storte, sottoesposte, sovraesposte, sfocate, con verticali convergenti senza senso, con distorsione evidente e non corretta, con aberrazioni cromatiche evidenti, con micromosso, senza un soggetto chiaro, senza impiego di colori completamentari... Insomma, foto qualitativamente a mio parere inaccettabili. La domanda che mi pongo e su cui vorrei alimentare una discussione é: come può un soggetto che commissiona o acquista delle foto del genere, trovarle accettabili e utilizzarle, col rischio di compromettere la propria immagine commerciale e professionale? E come é possibile che la maggior parte delle persone non lo noti nemneno? Personalmente credo che il tutto sia frutto di una scarsa CULTURA FOTOGRAFICA. A scuola si insegna la letteratura (italiana e spesso anche inglese), la pittura, la scultura, il teatro, la poesia... Ma (salvo eccezioni particolari) non si insegna nulla di fotografia. Perché questa forma d'arte é negletta? „
perchè più immagini si vedono in giro,social,web,pubblicità,più i fotografi diminuiscono.Chiunque può fare una foto perfetta ma mediocre,senza alcuna bisogno di una formazione come era la pellicola,oggi basta fare click,pure un pastore tedesco farebbe una foto,se gli dai in mano una reflex prima o poi il pulsante di scatto lo pigia giocandoci.Infine la crisi dell'editoria ci ha messo del suo.Oggi un'inserzionista che compra una pagina sul principale(come numero di copie)quotidiano,mensile,settimanale italiano non ha nessun ritorno a livello economico,come anche in televisione.Ultimo molti giornali/media hanno anche tagliato la figura del photo editor,che una volta era tutta gente che aveva studiato a brera,architettura,storia dell'arte,terzo basta andare su un'agenzia stock e con 10 dollari compri una foto di qualità,ma,in alcune redazioni nemmeno lo sanno o non hanno voglia di cercare tra i milioni di immagini in stock e prendono la prima che capita.
diciamo che, visto lo stato dei giornali, dove non c'e' piu' un lettore pagante, ti devi adattare a guadagnare solo con il contributo statale (molto corposo in verita') che arriva sistematicamente. Due stipendi da direttore e da A/D da 80-100mila euro anno, uno stipendio da redattore, una segretaria,dodici stagisti (dove hai il rimborso del comune e quindi ti costano 100 euro mese),la stampa di 20mila copie e il contributo e' mangiato.
Il resto e' riempitivo… deve costare zero e riempire le 40 pagine del mensile. Articoli nessuno… o del livello: "la pasta a pranzo fa ingrassare?" con relativa fotografie… l'unica cosa che davvero importa e' che sulle foto non ci siano diritti da pagare...
“ Il resto e' riempitivo… deve costare zero e riempire le 40 pagine del mensile. Articoli nessuno… o del livello: "la pasta a pranzo fa ingrassare?" con relativa fotografie… l'unica cosa che davvero importa e' che sulle foto non ci siano diritti da pagare... „
Spesso i giornali per le notizie locali del "paesello" con le relative fotografie si appoggiano ai fotoamatori del posto e alle associazioni culturali che esse stesse fanno informazione. Le redazioni se le informi preventivamente di un'evento mandano il giornalista, ma per situazioni urgenti, strane, improvvise chiamano loro il referente locale o l'associazione locale chiedendo informazioni e foto . . . infatti . . . niente diritti d'autore sugli scatti ma la citazione della fonte . . .
in questa pagina si trova forse la risposta al perche' i giornali siano scesi tanto di qualita' (come i film del resto).
Voglio dire, io sono dell'idea che la stampa debba essere aiutata con contributi pubblici. Senza non puo' esistere la liberta' di stampa. Quello che mi chiedo pero' e' se questi finanziamenti siano ben spesi o se piuttosto non si sia finiti in una spirale negativa che ha trasformato la liberta' di stampa in uno stipendificio.
i finanziamenti non sono il problema, ma una conseguenza che ha peggiorato una situazione già in declino.
i finanziamenti sono arrivati nel momento in cui ci sono state difficoltà economiche che sono tutte "post declino qualitativo". hanno iniziato ad abbassare gli standard prima loro.
perchè dovrei spendere 8 euri per un NG pieno di foto amatoriali e articoli inconcludenti? eppure 40 euro per un libro fotografico di un fotografo bravo le spendo volentieri se mi piace.
ad esempio ammiro lo sforzo di openeyes, rivista che non solo cerca di diffondere la fotografia, ma stampa anche con una certa qualità. ecco che li, anche se ti trovi il fotografo non ecccelso, cmq cogli l'obbiettivo nobile e l'abbonamento lo fai eccome. onestamente però non so come si comportino coi fotografi (non se pagano e quanto pagano). ma da lettore se devo pagare lo faccio volentieri.
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