| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 20:18
Un saluto a tutti. Quello della messa a fuoco credo sia uno dei temi più ricorrenti, quindi scusatemi se sarò ripetitivo. Mi piacerebbe avere un parere sul metodo che sto utilizzando, oltre a qualsiasi altro consiglio che correte darmi. Finora ho utilizzato una Nikon D3100 con obiettivo da kit 18-105. Utilizzo il treppiede e generalmente scatto a 18mm con un'apertura compresa tra F9 e F11. Da quel che ho capito, queste impostazioni dovrebbero di base garantirmi una buona profondità di campo: é corretto? Passando alla messa a fuoco, cominciano i veri problemi. Di solito apro il Live View e, manualmente, regolo la messa a fuoco dell'oggetto più lontano della scena. Controllo poi, ingrandendo su ogni punto, che sia tutto accettabilmente a fuoco. In questo modo riesco a ottenere foto abbastanza nitide, ma mi chiedevo se quello che faccio ha effettivamente senso: non vorrei trovarmi di fronte a un bellissimo paesaggio, adottare questa tecnica per poi rendermi conto che ha funzionato in altre foto soltanto per caso. Potreste darmi un parere? Finora ho scattato molto poco e non ho avuto la possibilità di fare molte prove. Grazie! |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 20:58
Mettendo a fuoco l'oggetto piu' lontano rischi di trovare poco a fuoco quelli presenti vicino. Potrebbe non essere un problema in caso di paesaggi presi da uno sbalzo o in caso di oggetti vicini di scarso peso e interesse. Anche prendendo in considerazione l'iperfocale potresti ritrovarti qualcosa non a fuoco come vorresti. In certi casi si usa fare piu' scatti con messa a fuoco su piani diversi ,( gia 2 possono bastare) che poi vengono fusi insieme. Comunque aspetta anche consigli da paesaggisti sicuramente migliori di me |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 20:59
Metti a fuoco su quello che è il soggetto principale, che può trovarsi all'infinito ma anche più vicino. Oppure, se ti s3ve di avere una buona nitidezza dal primo piano all'infinito usa la tecnica sull'iperfocale (migliaia di discussioni al riguardo, tutte da 15 pagine e ricche di incomprensioni, tecnicismi, litigi, ecc.). |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 21:08
Si naturalmente l'iperfocale va bene al 99% dei casi, basta non essere uno che non va a cercare il pelo nell'uovo . |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 21:33
Intanto grazie delle risposte. Sull'iperfocale effettivamente mi sono informato, ma non avendo il barilotto serigrafato mi risulta un po' complicata...Devo esercitarmi, comunque. Mi pare di capire che una soluzione potrebbe essere il “focus stacking”, magari mettendo a fuoco prima il primo piano e, in seguito, a infinito, per poi unire il tutto in post produzione. |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 21:47
A parte quando scatto foto in notturna dove vado di maf manuale su infinito, per il resto nelle foto di paesaggio uso diaframma chiuso e maf sul soggetto "principale". |
| inviato il 02 Febbraio 2019 ore 22:21
Grazie anche a te Irenix. |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 13:01
Almeno che non hai soggetti veramente vicini, io metterei a fuoco più o meno a 1/3 della distanza. Per farti un esempio, prendendo la tua foto di Castel Sant'Angelo avrei messo a fuoco sulla seconda statua partendo da destra. O ancora, se hai un paesaggio con una roccia a 5 metri un albero a 20 e le montagne sullo sfondo, metterei a fuoco sull'albero, poiché in questo modo avresti una buona pdc soprattutto se usi focali ampie (sotto i 35mm) e diaframmi chiusi (f8-f11), ma sicuramente non metterei mai a fuoco le montagne sullo sfondo. |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 13:41
Non c'è una regola univoca, sta a te la scelta, messa a fuoco sul soggetto principale, iperfocale, focus stacking, metodo merklinger, regola di Scheimpflug... la scelta sta all'autore della foto ricordando che tutto a fuoco lo si può ottenere solo con la regola di Scheimplug |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 13:46
Ti hanno già risposto esaustivamente. Però metti bene a fuoco ciò che hai vicino, a costo di avere una nitidezza "imperfetta" sullo sfondo. Meglio così che il contrario. |
user117231 | inviato il 03 Febbraio 2019 ore 13:54
Metti a fuoco qualcosa che si trova a circa 1/3 di distanza dal bordo inferiore del fotogramma. Poi f/9 o f/10 o f/11 faranno il resto.. mettendo a fuoco tutto fino all'infinito. .. Come tutte le cose, è più semplice a farsi che a dirsi. E non ti serve nemmeno il LIVE VIEW. |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 14:41
“ Meglio così che il contrario. „ Sempre? |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 14:58
Mi pare di capire che una soluzione potrebbe essere il “focus stacking”, magari mettendo a fuoco prima il primo piano e, in seguito, a infinito, per poi unire il tutto in post produzione. E non ti viene il dubbio che avere sempre fotografie completamente a fuoco possa arrivare a stancarti? In linea di principio la messa a fuoco si regola sul soggetto della fotografia che stiamo riprendendo, così facendo il resto, è ovvio, verrà inevitabilmente sfocato e la sfocatura sarà più o meno accentuata a seconda della PdC, chiaramente, ma comunque sarà sfocato, in questo modo però esso avrà pure l'enorme merito di permettere di concentrare l'attenzione sul soggetto ... che è poi il fine ultimo delle nostre fotografie. |
| inviato il 03 Febbraio 2019 ore 18:36
Ringrazio tutti per i preziosi suggerimenti. Nella foto di Castel Sant'Angelo, che è stata citata, avevo messo a fuocomanualmente sul castello utilizzando il Live View. É stata la mia prima foto, per cui neanche mi ero posto più di tanto il problema: mi sembrava corretto mettere a fuoco lì. Capisco però il motivo per cui fosse ragionevole mettere a fuoco sulla seconda statua. Peccato non aver provato per vedere la differenza... La messa a fuoco su “infinito”, invece, l'ho trovato come suggerimento in alcuni video su YouTube. In particolare l'autore di un video confrontava quello che definiva come “range of focus” nel caso di fuoco alla distanza iperfocale, al doppio di tale distanza e a infinito utilizzando diaframma F11 a 20mm. Secondo questo fotografo il “range of focus dell'iperfocale sarebbe stato da 0,6m a infinito, mentre nel caso di messa a fuoco su infinito il range sarebbe stato da 1,20m a infinito. Una differenza accettabile, che mi portava a pensare che il fuoco su infinito a diaframmi chiusi e focali ampie potesse essere sempre una buona soluzione. Il video in questione é Mastering Focus di Nige Danson. Non mi resta che fare un po' di pratica seguendo i vostri consigli ;) |
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