| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 2:04
Ciao ragazzi, vorrei farvi una domanda. Ma il sensore rischia di rovinarsi se usato ad alti iso, dai 6400 in su a lunghe esposizioni come 30 secondi? Mi é partito per sbaglio uno scatto di 30 sec a 6400 mentre la mia mirrorless era apoggiata sulla scrivania di fronte alla lampada... risultato, una foto tutta completamente bruciata ovviamente.. Ma la domanda é, si rischia qualcosa al sensore facendo fesserie del genere? |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 2:14
No non succede niente per la questione iso Facendo un tempo lungo la macchina scalda... ma si autoprotegge e ti impedisc di scattare a una certa Lo vedi ancora di più ad esempio in una normale a6300 quando fa video 4k con memorie scarse.. si interrompe sola con avviso E chiaro che nel tempo scalda che scalda se ne possono partire dei pixel ... che vengono poi esclusi... ma ce ne sono milioni.. E questo è nell' uso normale Poi se ti metti d'impegno a fare cose strane tipo non so sparare raggi laser sul sensore ecc tutto si può rovinare, |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 7:18
Vivi tranquillo e fotografa ! |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 8:14
Ma dico…....se fai all'amore ti prende la paura che ti si consumi il cosino ? Godi del momento e via! Idem con la fotocamera. Comunque, a parte gli scherzi, l'energia usata per gli scatti, la fornisce la batteria e la luce che entra nella fotocamera, il sensore fa solo da collettore della luce che riceve e trasformazione in segnale analogico di tale luce con l'energia della batteria, di suo, il sensore, come energia, consumo, non ci mette niente e quindi non si consuma. Per il riscaldamento, il sensore riscaldandosi butta fuori del rumore in immagine, ma l'immagine spuria che butta fuori e che si sovrappone all'immagine reale, come energia, è sempre fornita dalla batteria, non c'è nulla di energetico perso dal sensore. Sempre per il riscaldamento, ci sono protezioni termiche sulla fotocamera, pari come sui phon da capelli da 20 euro, e se il trabiccolo si scalda, il sensore termico lo blocca per non far strinare qualcosa. Scatta tranquillo come e quando ti pare e pensa SOLO a quello che vedi nel mirino quando scatti e non a quello che c'è dentro il trabiccolo che hai in mano. |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 9:44
Grazie ragazzi per le rassicurazioni. Altra cosa che mi viene da pensare é comunque quanto siano messi sotto stress i sensori delle mirrorless, visto che uno "specchio" non fa mai riposare il sensore, e lo stesso é sempre esposto alla luce di continuo. Quindi si penso siano abbadtanza robustetti. Peró alla lunga, non si rischia di avere un incremento di dead pixel , sfruttando il sensore ad altissime sensibilità e magari sbagliando scatti, quindi sovraesponendo di brutto e bruciando l 'immagine? Ovviamente non parlo di luce di sole diretta, quello é un altro discorso completamente diverso |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 10:38
"Peró alla lunga, non si rischia di avere un incremento di dead pixel , sfruttando il sensore ad altissime sensibilità e magari sbagliando scatti, quindi sovraesponendo di brutto e bruciando l 'immagine? " Se inquadri il sole d'agosto a mezzogiorno per 20 secondi, probabilmente buchi o deformi le tendine dell'otturatore e poi fatto il buco nella tendina, ci sta che tu faccia anche un buco nel sensore. Ma in uso normale di fotografia, incluse le lunghe esposizioni ad alti ISO non succede nulla al sensore. In bassa luce, il sensore tira fuori poco segnale, ed è l'amplificatore di quel poco segnale che aumenta l'amplificazione, è l'amplificatore che va sotto stress non il sensore. Tutto invecchia, anche noi, e le fotocamere non fanno eccezione, si rompe l'elettronica, i leverismi dello specchio, gli interruttori e levette esterne, etc, e sicuramente anche dei sensori. Ma quanta gente conosci o hai sentito dire che ha dovuto cambiare il sensore per usura? Nessuno. Le telecamere e le ML dovrebbero fare stragi di sensori se questi si usurassero con l'uso, ed invece non accade. Ero alla LTR, servizio assistenza Nikon, circa 3 mesi fa, e c'era uno che consegnava una D4 (o D4s, non ricordo bene) ad un tecnico per la revisione di routine che fanno normalmente alle loro fotocamere. Il tecnico gli ha detto che si ricordava di quella fotocamera, alla quale avevano sostituito l'otturatore dopo poco più di DUE MILIONI di scatti, l'anno prima, ed adesso la prendeva di nuovo in revisione dopo che l'otturatore nuovo aveva fatto altri 1,2 Milioni di scatti. Quello che dava in revisione la D4 ha una agenzia di fotogiornalismo sportivo, grossa, diversi fotografi, e con le fotocamere, con ciascuna fotocamera, ci fanno 1 - 1,3 MILIONI di scatti l'anno, incuriosito glielo ho chiesto. Il sensore della D4 aveva dunque circa 3,5 MILIONI di scatti: quante ore di esposizione aveva, e quante volte si era beccato il sole in faccia, o quante volte aveva scattato al buio, ad ISO alle stelle, quel sensore lì lo possiamo tranquillamente ipotizzare. La roba oggi non si rompe praticamente più, la gente dà via le fotocamere perché le considera obsolete, o perché gli è cascata in terra, ma di sensori strinati in uso normale, non c'è traccia. |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 11:11
il problema penso che possa essere il riscaldamento del sensore. il calore è il primo nemico di tutti i complementi elettronici. va da sé che con un evento episodico o un uso normale non succederà nulla di apprezzabile, ma è ragionevole affermare che facendo molti video la vita del sensore si abbrevia. è una questione di come e quanto, non so se esistono test in merito |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 12:08
Il sensore sicuramente si scalda ma il problema del surriscaldamento è dato dal processore d'immagine che comunque non ha MAI problemi quando si fotografa ma casomai quando si girano filmati molto lunghi al massimo della risoluzione possibile. Comunque tutte le macchine fotografiche hanno dei sistemi di autocontrollo che bloccano la macchina nel caso in cui si superino determinate temperature, quindi la risposta è sempre e comunque no... non influenza in nessun modo una lunga esposizione o gli alti iso. |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 13:40
“ Ciao ragazzi, vorrei farvi una domanda. Ma il sensore rischia di rovinarsi se usato ad alti iso, dai 6400 in su a lunghe esposizioni come 30 secondi? Mi é partito per sbaglio uno scatto di 30 sec a 6400 mentre la mia mirrorless era apoggiata sulla scrivania di fronte alla lampada... risultato, una foto tutta completamente bruciata ovviamente.. Ma la domanda é, si rischia qualcosa al sensore facendo fesserie del genere? „ Se così fosse, vi sarebbe una sistematica moria di sensori, per le mirrorless. Infatti il sensore è attivo quasi sempre (tra mirino elettronico e schermo lcd con live view) e, quando le condizioni di illuminazione sono scarse la fotocamera imposta una sensibilità iso elevata, per avere una visuale accettabile sul mirino/schermo (infatti anche per questo si nota rumore). Nulla di preoccupante, quindi. La fotocamera ha comunque dei meccanismi di protezione interni, per evitare che vengano raggiunte temperature eccessive. Senza uno studio sul ciclo di vita delle varie componenti, a fronte di stress termici (che al limite avrà effettuato il costruttore, ma difficilmente copre tutte le situazioni in cui si andrà ad utilizzare l'attrezzatura), non si può inferire nulla nemmeno per un utilizzo intensivo lato video/lunghe esposizioni, per quanto concerne la durata nel tempo di una fotocamera. |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 14:00
Vai sereno, il 99% delle preoccupazioni dei fotografi sono boiate. Anche che si bruciasse qualche pixel, non è certo limitante, non ce se ne accorgerebbe nemmeno, salvo con crop al 100%, e basterebbe veramente un click per far scomparire anche buchi di centinaia di pixel. |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 14:16
"Comunque, a parte gli scherzi, l'energia usata per gli scatti, la fornisce la batteria e la luce che entra nella fotocamera, il sensore fa solo da collettore della luce che riceve e trasformazione in segnale analogico di tale luce con l'energia della batteria, di suo, il sensore, come energia, consumo, non ci mette niente e quindi non si consuma. Per il riscaldamento, il sensore riscaldandosi butta fuori del rumore in immagine, ma l'immagine spuria che butta fuori e che si sovrappone all'immagine reale, come energia, è sempre fornita dalla batteria, non c'è nulla di energetico perso dal sensore." Forse è meglio concentrarsi solo sulle fotografie, che non sulla fisica: si rischia di cadere male. La domanda è interessante e, ovviamente, la risposta è: ma certo che si rovina! Come qualsiasi cosa colpita dalla luce, la quale trasporta energia. Il punto è capire quanta energia colpisce il sensore: nelle normali condizioni è irrilevante, ma se ci punti un laser addosso, specie quelli ad alta potenza, non sarei così tranquillo; ma quando mai ti capita? Perciò scatta sereno! |
| inviato il 23 Gennaio 2019 ore 14:18
Le uniche situazioni in cui ti devi preoccupare per il sensore sono quelle in cui ti preoccuperesti anche per gli occhi, ovvero sole diretto (specialmente con lenti molto luminose) e raggi laser. |
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