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Leggere una fotografia


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avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 11:38

@mirko
Credo potrebbe essere una domanda da porre ad un fotoreporter: senz'altro alcuni sarebbero parte attiva e consapevole di questo avvicinamento di cui parla l'autore.

Cmq, dimenticavo, grazie Fabrizios53 di aver condiviso, molto utile.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 12:07

@Frenkie Herr Mayer

Detto questo c'è un momento in cui ho avuto un brivido di orrore: " Ci vuole una grazia particolare per utilizzare come si deve il formato quadrato, oppure una generosa follia: quando fai una bella foto rettangolare ti senti un artista; quando fai una bella foto quadrata, puoi sentirti Dio."


Io lo trovai molto affascinante invece.
Cercai di approfondire nei limiti delle mie capacità.
Pensare che la fotografia non sia interdisciplinare credo sia semplicistico.

Leonardo scrisse" Nessuno che non sia matematico legga le mie opere", e sosteneva come fondamentali le connessioni tra matematica e pittura. Scienza e creatività, un paradosso apparente?
Boh se lo diceva Leonardo almeno un approccio agnostico merita. MrGreen
Il rettangolo si scompone in quadrati, Fibonacci, sezione aurea.
Quadrato e cerchio, le proporzioni e l'uomo Vitruviano.
Si può odiare la matematica, ed anche ignorarla volutamente.
Lo stesso per la psicologia, e per le molte altre discipline che sono in relazione con uno spazio da riempire, con la percezione dello stesso, delle suo forme, dei suoi colori, volumi e contenuti.
Ma questo non impedisce che tutto ciò sia in relazione.

Provare a capire aiuta, riuscirci è cosa diversa.





avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 12:13

Diciamo che ho l'orticaria per l'incasellamento in definizioni oggettive di tutto quello che è creativo.

Spesso il definire è qualcosa di difficile, però è quella cosa che ci contraddistingue rispetto agli altri animali ;-)
Comunque, quello affermato nell'articolo mi sembra una considerazione semplice, ma non banale, e non una definizione nel senso stretto: se ci pensi, quali sono le foto che ti piacciono di più? Direi quelle che ti ricordi :-P

@Frenkie
Volevo dirtelo dalla precedente discussione: la regola dei terzi non è l'assoluto della composizione e spesso non è neanche corretto applicarla.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 12:19

Scienza e creatività, un paradosso apparente?

C'è una profondissima connessione tra la matematica, che peraltro non è una scienza, e la biologia e la fisica: il fatto che tutto giri intorno al logaritmo naturale, per esempio, senza saperne il perché, a me fa quasi paura

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 12:34

@Frenkie
Volevo dirtelo dalla precedente discussione: la regola dei terzi non è l'assoluto della composizione e spesso non è neanche corretto applicarla.


A tal riguardo, dato che quello delle "regole" di composizione è un tema abbastanza ricorrente, mi piace sempre riportare quanto scritto dal grande Andreas Feininger sul suo libro già citato anche in questa discussione:

A mio avviso, in fotografia, anche le poche regole compositive accettabili sono soltanto dei suggerimenti che il fotografo deve tenere come riferimento, libero di seguirli o di trascurarli. Anche le regole più collaudate possono avere eccezioni valide, a volte anzi infrangere le regole è il mezzo migliore per fare una bella foto. Sempre che il fotografo sia cosciente di quello che fa.

La «sezione aurea» non è una panacea, anche se il suo uso assicura all'immagine proporzioni gradevoli. Anzi, col suo effetto di serenità e armonia può condurre a risultati fiacchi e noiosi. [...]

L'orizzonte, o un'altra linea importante, non dovrebbe mai dividere un'immagine in due parti uguali, perché ne risulterebbe un effetto monotono. Ma se un fotografo con la sua foto volesse proprio rendere l'idea della monotonia? [...]

Nel ritratto, quando il soggetto non guarda l'apparecchio fotografico, si dovrebbe lasciare maggior spazio nella parte dove si dirige lo sguardo che nell'altra dietro il capo della persona ritratta. Cosa non necessariamente vera, soprattutto se si vuol dare un senso di tensione. [...]

In effetti non esistono regole di composizione, e meno che mai regole inviolabili. Ci sono soltanto dei principi; anche questi però vanno intesi solo come idee-guida, passibili di interpretazioni e revisioni. Se un fotografo sente fortemente la composizione, gli suggerisco di esprimersi liberamente nelle sue fotografie senza curarsi delle opinioni altrui.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 12:58

Mirko quando si parla di reporter si entra in un meccanismo di lavoro molto complesso. È vero che oggi giorno è tutto diverso da una parte può sembrare alla portata di tutti a differenza di anni fa ma non è così. Anni fa le testate giornalistiche provvedevano a molti aspetti legati anche alla burocrazia e comunque il lavoro andava quasi sempre in porto. Oggi giorno il meccanismo è cambiato, chi si dedica a questo tipo di lavoro è un grosso numero di persone che chiamo cani sciolti che spesso si avventurano in situazioni davvero pericolose che non sempre vanno a buon fine. Aprire un post a parte per approfondire in merito...ci sono.;-)

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 13:24

@Vincenzo
condivido quello che dici, per quanto ne sappia davvero niente all'atto pratico.
Non è il mio mestiere.

L'inciso qui era solo in relazione ad un piccolo esempio relativo al tema di una lettura di una fotografia (documentativa)

Sulle problematiche delle foto giornalismo il mio interesse e la mia partecipazione sarebbe probabilmente marginale, e le mie conoscenze limitate a quanto possa rinvenirsi in modo supino in rete.
Che poi possa essere interessato... sono curioso per natura! MrGreenMrGreenMrGreen

@Ironluke
Quanto hai postato può essere interessante per comprendere che molte c.d. "critiche" fondate sui soli aspetti formali, sono probabilmente molto sopravvalutate, non cercando la funzionalità delle scelte, ma solo il rispetto di regole, divenendo spesso fine e non mezzo per il raggiungimento di un ulteriore passaggio, il contenuto, e che potrebbero essere agevolmente superate se non accadesse spesso un sostanzialmente irrigidimento di posizione, come verità rivelata.

@jack
la matematica è una opinione! MrGreen
Vero quello che dici, ma non basterebbero tre-quattro topic di esperti (ed io non lo sono) sull'argomento.
Sarebbe divertente però!
;-)



avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 13:28

@Iron
Fotografia totale?

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 13:32

@Iron
Fotografia totale?


No, è tratto da "Principi di composizione".

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 13:36

Ognuno legge una fotografia in base al suo gusto e cultura (in senso lato) ed in ciò non c'è nulla di assolutistico, ma solo diversità che arricchisce se ne teniamo conto; se abbiamo punti di riferimento per avere una nostra opinione sul mondo, sull'arte etc. non considereremmo chi non la pensa come noi come 'nemico intellettuale' che minaccia il nostro traballante sapere. Tutti possiamo aver ragione anche da punti di vista opposti. Ricordate la storiella buddhista dell'elefante fatto toccare a dei ciechi? Per qualcuno era una coda, per un altro zanne d'avorio etc. Tutti avevano ragione dal loro punto di vista. Non è da tutti trascendere le diversità nell'unità. I punti di riferimento di cui parlo sono inerenti alla nostra visione del mondo, le regole come ci fa notare Ironluke, tramite Feininger, vanno conosciute ma poi vanno viste come suggerimenti.
Sono contento che la discussione di 16 pag, questa e tutte le altre che l'hanno preceduta siano discussione sul contenuto; sul mezzo ce ne sono onestamente troppe, non tanto di tecnica utile a tutti ma sulle novità pompate da questa società basata sul consumo veloce.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 13:46

I punti di riferimento di cui parlo sono inerenti alla nostra visione del mondo, le regole come ci fa notare Ironluke, tramite Feininger, vanno conosciute ma poi vanno viste come suggerimenti.


Io credo che l'errore fondamentale sia questo, con una precisazione.
La precisazione è che bisogna sapere se chi presenta una foto è un principiante, e quindi ragionevolmente ha una conoscenza molto approssimativa delle elementari regole compositive (ed allora può essere utile un invito a utilizzare certi formalismi al solo fine conoscitivo), ma non è detto.
Se invece si può presumere che si tratti di un autore esperto, o anche soltanto... più navigato, il discorso cambia.
Dopo aver constatato la parte formale dovrei pensare perchè abbia eseguito le proprie scelte, e non che non le conosca , che non sono ne giuste ne sbagliate, ma solo funzionali.
Queste serve molto più a chi fruisce di una immagine che a chi la presenta.
Un dialogo sereno di posizione e visioni diverse, quando argomentato (diversamente che con un a me piace così o similari), è un arricchimento per autore, osservatore, lettore.
Citando l'articolo originale:
ogni parola aggiunta, sia una critica negativa o un elogio, è indubbiamente un dono supplementare, di cui essere grati sempre, perché l'osservatore spende un po' del suo tempo per focalizzare e descrivere la sua reazione di fronte all'immagine, e si espone pure a eventuali 12 controcritiche, anch'esse faticose e feconde: credo infatti che il pieno rispetto di un commento non stia nell'accettarlo passivamente, ma nel recepirlo, farlo proprio e poi, eventualmente, controargomentarlo. Così si cresce insieme, autori e fruitori.


Ed ecco perchè dico sempre che è più utile commentare, ai fini di imparare e, successivamente crescere, che ricevere commenti.
Intanto perchè posso scegliere l'interlucutore.
Poi perchè posso scegliere l'immagine, la miriade di immagini che ci sono!
Altro che un piccolo port pesonale di 50 scatti!
Se poi scrivo una sciocchezza, in modo educato, mi sarà fatto rilevare ed avrò modo di ragionare sulle controargomentazioni per imparare ed eventualmente fare mie!
A chi si lamenta che non migliora perchè nessuno riceve commenti, come l'altro post, suggerisco di andare a commentare non per dire bella o voto di scambio, ma per capire, formulando educatamente delle osservazioni.
Alcuni saranno disponibili, altri no.
Il mondo è grande qualcosa di utile piano piano si trova.


avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 14:05

Un dialogo sereno di posizione e visioni diverse, quando argomentato, è un arricchimento per autore, osservatore, lettore.
Esatto! Nessun errore fondamentale; chi ci presenta una foto, come giudicare se principiante o grande artista? Se sappiamo leggere un'opera e vediamo le altre dello stesso autore, come in ogni mostra d'arte, valutiamo con le nostre capacità 'culturali e di gusto'. Le regole valgono per tutti: l'artista che le infrange deve superarle altrimenti vale poco.
Questo post oltre a fare un bignami dell'articolo, già citato nell'altra discussione, è un invito ad approfondirlo leggendolo tutto. Certo che riassunto così è come leggere la storia sul bignami che ti dice cos'è successo ma solo dalla lettura di un bel tomo di uno storico capisci, tra un fatto ed un'altro, il perché quel fatto è successo, in tutte le sue sfumature. Se qualcuno va a leggerlo è un arricchimento per il principiante come me ma anche per l'artista che se è tale ci scopre qualcosa che lui già pratica ma senza saperlo esplicitare. Un grande come Giacomelli non è che ti spiegava con paroloni le sue foto, i suoi dipinti o le sue poesie. Questo ci dice perché l'opera è superiore a qualsiasi lettura ma il critico può essere ben utile a se stesso oltre che agli altri in quello che lui, soggettivamente, vede nell'opera che tu non ci vedevi; utile anche se tu non sei d'accordo ma dal suo spunto voli pindaricamente ad altre conclusioni.

avatarjunior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 14:18

Volevo dirtelo dalla precedente discussione: la regola dei terzi non è l'assoluto della composizione e spesso non è neanche corretto applicarla.


Ciao Jack, ho utilizzato l'esempio della regola dei terzi perchè è quello più basilare che mi viene in mente, e che ho applicato su degli scatti che, a mio parere non erano particolarmente riusciti, nè dal punto di vista formale, nè da quello semantico.
Sono consapevole che non si tratta dell'assoluto compositivo. Sono consapevole che questo è una mera chimera, e che le "regole" di composizioni sono suggerimenti.
Sezione Aurea, linee divergenti e convergenti, spazi negativi e spazi positivi, proporzioni, dinamismo/staticità.
Sono tutti elementi che contribuiscono alla composizione per renderla più efficace.

Nulla vieta di riuscire a realizzare immagini altrettanto valide che non seguono alla lettera queste regole.

Vorrei ricordare, però, che la fotografia è un'arte visuale, e pertanto si conforma, anch'essa, alla necessità di essere esteticamente appagante.
Fatta eccezione per quelle occasioni in cui il pensiero, concetto, messaggio supera il medium visivo.

L'orizzonte, o un'altra linea importante, non dovrebbe mai dividere un'immagine in due parti uguali, perché ne risulterebbe un effetto monotono. Ma se un fotografo con la sua foto volesse proprio rendere l'idea della monotonia? [...]


In questo caso, come in molta arte performativa, sperimentale, ecc. ecc. il pensiero che produce l'opera d'arte, soverchia la centralità dell'oggetto, di fatto diventando un'espressione concettuale oggettivata.

Ma questi discorsi, si applicano a livello d'esperienza e capacità d'espressione artistica mooooolto elevati, che temo non abbiano molto appiglio alla realtà di un forum di fotoamatori.

Qui ci sono utenti esperti, fotografi che hanno trovato la loro cifra stilistica, fotoamatori evoluti, ingegneri elettronici/informatici, esperti di gestione del colore (Raamiel), professionisti di vario genere e varia specializzazione. Poi ci sono molti utenti novizi, persone che si affacciano alla fotografia per la prima volta.
E poi ci sono gli esaltati che pensano di essere degli artisti, ma se lo dicono da soli, nessun'altro riconoscerebbe in loro del valore artistico.

Quindi partendo dal livello basso della piramide, fino a quello più alto, le fotografie vanno lette su tutti gli aspetti, poi uno se vuole può esprimere delle osservazioni sulla composizione o sul messaggio, o su ciò che si vuole.


Io lo trovai molto affascinante invece.
Cercai di approfondire nei limiti delle mie capacità.
Pensare che la fotografia non sia interdisciplinare credo sia semplicistico.


Non volevo assolutamente esprimere che uno psicologo non possa essere un ottimo fotografo. E sono perfettamente d'accordo con te, la fotografia è in un certo senso uguale alla vita. Quindi iper-interdisciplinare.
Quello che volevo esprimere è che l'articolo è orientato da una certa impostazione, come se io scrivessi un articolo simile sarebbe orientato secondo alcune mie consapevolezze e convinzioni.

Ho detto che mi è venuto un brivido, perchè a mio parere, quella frase, relativa alla proporzione rettangolare e a quella quadrata, è una metafora che, per me, è completamente priva di qualunque senso. E' in un certo senso un "aria fritta".

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 14:26

@Frenkie Herr Mayer

Avevo visto delle sue foto, ma non sapevo cosa facesse.
Nemmeno mi interessava.
Non guardo mai alla soggetto ma solo ai contenuti di quello che leggo.

relativa alla proporzione rettangolare e a quella quadrata, è una metafora che, per me, è completamente priva di qualunque senso. E' in un certo senso un "aria fritta".

E' un tuo parere, e lo rispetto.
Utile per te è se sia argomentato nello smentire.
Il testo argomenta e dà indicazioni anche per cercare di capire e approfondire.
Per me ha molto senso, invece. Però condivido anche le premesse, e forse è stata una conferma ben scritta e motivata ai miei convincimenti sui formati e sull'uso degli stessi.



avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2019 ore 14:28

@Mirko: tempo fa nello studio di un'amico vidi immagini molto belle appartenenti ad uno dei suoi lavori di reportage e che non comparivano sulle testate dove fu pubblicato il lavoro e gli chiesi come mai le avesse scartate per metterne altre (apparentemente) meno valide. Mi fu spiegato che la scelta delle immagini è uno dei passi da non trascurare. Un servizio comporta mediamente al max 15 foto circa quindi bisogna lavorare sulla documentazione/racconto/testi e non sulle belle Immagini...quelle sono un optional. Se guardiamo questo tipo di fotografia in questa direzione allora possiamo cominciare a capire l'importanza del linguaggio delle immagini come sia ben diverso e distaccato da altri generi fotografici.

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