| inviato il 20 Gennaio 2019 ore 11:15
“ tutto vero sulle regole, ma bisogna nn esserne prigionieri... le regole devono stamparsi sul DNA... poi si fotografa e basta.. „
Difatti ho detto che per superarle, che presuppone il concetto di non esserne prigionieri, occorre conoscerle. Conoscerle e saperle applicare per poterle superare, agli estremi di ciò c'è l'gnorarle e andare a caso e,dal lato opposto, l'esserne prigionieri e restare chiusi nel tecnicismo esasperato |
| inviato il 20 Gennaio 2019 ore 11:23
“ Difatti ho detto che per superarle, che presuppone il concetto di non esserne prigionieri, occorre conoscerle. Conoscerle e saperle applicare per poterle superare, agli estremi di ciò c'è l'gnorarle e andare a caso e,dal lato opposto, l'esserne prigionieri e restare chiusi nel tecnicismo esasperato „
quoto la quote |
user28347 | inviato il 20 Gennaio 2019 ore 12:24
giusto mario e tutti,come nel jazz bisogna sapere tante regole e poi improvvisare quando è ora |
| inviato il 05 Febbraio 2019 ore 23:09
Ficchiamoci in testa che FB non è altro che un sito di pubblicità.
Talvolta palese ma nella maggioranza dei casi occulta, fatta passare per conversazione tra pari.
Nell'ambito dei gruppi dedicati all'hi-fi, il cosiddetto spallonaggio è la regola imperante. |
| inviato il 05 Febbraio 2019 ore 23:10
“ Ma la ricevuta fiscale la rilasciano almeno a fine corso o no????
No perchè altrimenti si parla di LAVORO in NERO e allora che ti buttino fuori o no basta chiamare la Guardia di Finanza.... e vedere se buttano fuori pure loro!!!!!!
Altra cosa è dire che si tratta di Lavoro Occasionale (nel Lavoro Occasionale il legislatore ha ben previsto un tetto massimo per rientrare appunto in questa tipologia di lavoratori e certamente questo tetto non è Euro 100.000,00 l'annoMrGreenMrGreenMrGreen). Chi si sponsorizza in codesta maniera è tenuto per legge a FARE SEMPRE LA RICEVUTA FISCALE.
Altrimenti non facendola chiaramente non arriverà mai al tetto oltre il quale decade la tipologia del Lavoro Occasionale e quindi non pagherà MAI le tasse dovute... la legge lo OBBLIGA a rilasciarla a tutti (non è optional a discrezione del famigerato guru di turno). Quindi la colpa è, anche e più che mai, dei "corsisti" che a fine sessione non richiedono MAI la ricevuta fiscale poichè questa è sottoposta a tassazione...... la famigerata IVA...... cioè prezzo di accordo per il corso + 22%.
AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA..... „
questi non la fanno neanche per matrimoni & simili, figurati per i "corsi"... |
| inviato il 07 Febbraio 2019 ore 14:18
Sono incuriosito da questo argomento. Personalmente seguo due canali su Youtube su diversi tutorial su Photoshop e li trovo parecchio interessanti perché non solo ti spiegano come usare un comando specifico ma ti fanno capire come funziona e qual è il concetto che c'è dietro così che davanti alla tua propria foto non applichi un comando imparato a memoria ma sai esattamente cosa stai facendo e quindi lo "dosi" nel modo giusto.
Naturalmente questi due canali sponsorizzano il proprio corso di Photoshop a pagamento. Entrambi hanno il sito web ma solo uno di essi riporta il nome della SRL con relativa partita IVA e certificazione Adobe. L'altro non lo indica ed è anche un utente di questo forum. Con questo non significa che non ce l'abbia e non fatturi i corsi, semplicemente sul suo sito non è indicato. Se devo essere sincero preferisco un po' di più le spiegazioni di quest'ultimo anche se entrambi li trovo parecchio competenti. Credo che anche il secondo sia in regola perché è proprio alla luce del sole... mi pare strano... poi non so...
Ma voi a chi vi riferite? Senza fare nomi ma io mi riferisco a due ragazzi che sono fratelli gemelli nel primo caso dove c'è nome srl, partita IVA e certificazione Adobe mentre nel secondo caso è un ragazzo toscano... Voi vi riferite ad uno di questi due casi? L'idea che ho del secondo è che secondo me è in regola proprio come il primo ma non essendo indicato non posso metterci la mano sul fuoco... |
| inviato il 07 Febbraio 2019 ore 14:34
Io personalmente mi riferisco a gente che "lavora" in sotterraneo su gruppi facebook, spesso con corsi one to one tipo con skype o comunque con tutta roba organizzata in modo non troppo ufficiale. |
| inviato il 07 Febbraio 2019 ore 15:12
Ok quindi nulla a che vedere con quelli che seguo io... ma infatti mi sembrava strano perché quelli che seguo io oltre ad essere molto competenti sono proprio alla luce del sole... |
user12181 | inviato il 08 Febbraio 2019 ore 11:23
Per quanto concerne le regole, gira e rigira, si finisce sempre per imbattersi nella definizione kantiana di genio
«Il genio è il talento (dono naturale) che dà la regola all'arte. Poiché il talento, come facoltà produttiva innata dell'artista, appartiene esso stesso alla natura, ci si potrebbe esprimere anche così: il genio è la disposizione innata dell'animo (ingenium), mediante la quale la natura dà la regola all'arte.»
Ovviamente, bisognerebbe intendersi su cosa il "guru" prussiano intenda qui con natura. Beh, basti pensare che la Critica del Giudizio è delle tre quella che più si addentra, pur con le dovute riserve, cautele, marce indietro, nel campo, da lui stesso vietato alla ragione teoretica, della metafisica. |
| inviato il 17 Febbraio 2019 ore 13:03
Ritorno al commento proponente iniziale.. l'unico gruppo a cui partecipo su fb è un gruppo non made in Italy ma partecipato da indiani, giapponesi, americani, su cui ho trovato amici virtuali ma chissà, in un prossimo viaggio mio o loro non si sa mai. Su questo gruppo non ho mai trovato uno "spam" di corsi e ricorsi e neppure di "adescamenti" a procaci modelle per setting o invii dietro pagamento di foto privè.
Penso che dietro ad un milione di se-dicenti fotografi ci sia un giro abbastanza organizzato di vojerismo di bassa lega che è il sostituto moderno delle telefonate erotiche degli anno '90.
Tutto ciò non giustifica levate di scudi pro o contro, se la rete è libera e Instagram o Facebook o altri non ammettono la pornografia più o meno spinta, nessuno di fatto può impedire privè su email o pagine riservate ( a chi paga ).O corsi di fotografia.
Si tratta di scegliere.
Comunque tempo fa era uscito un saggio sulle "modelle" dell'arte dal rinascimento in poi, Gioconda inclusa, e la conclusione era che le "muse" di cotanti quadri non fossero altro che prostitute.
Che può anche voler dire che la contadina o la tahitiana, dopo il ritratto artistico, fossero definite tali dalle comari circostanti ( cit. Faber, Bocca di Rosa ).
Delle tante, l'una, la prostituzione a vario titolo, al fine 99% economico , è l'unica che giustifica corsi e proposte di modelle.
Non me ne vogliano le amiche che in quaranta anni ho fotografato, ma è così che va il mondo.
Lo stesso internet ( dark o web ) esiste come noi lo conosciamo, solo per l'elevatissimo transito in bit , fin dagli esordi, riguardante il sesso o il trading. Che più o meno sono la stessa cosa, con più o meno sabbia. Mia opinione. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 14:37
Condivido la tua amarezza.
Ti dirò di più da quando è scoppiato il boom dei socialnetwork i vari forum di fotografia che frequentavo si sono desertificati ed io ho smesso di condividere le mie foto con gli altri. In juza a tratti sembra di aver trovato in questo senso una "sacca di resistenza"
Condivido sul discorso della (relativa) semplicità della tecnica fotografica che se unità alla mediocrità di molti crea i mostri avidi di denaro o di likes(spesso vanno di pari passo) con relativi tutorial online, workshop ecc.ecc.
Ho un sacco di conoscenti ed ex amici che se la tirano da fotografi dopo aver acquistato qualche migliaia di euro di attrrzzatura proiettando la smania da selfie alla fotografia reale,senza neppure avere mai letto un libro sulla storia sociale della fotografia...
Fotografia reale che condivide con le medesime dinamiche del passato, pagare cagnotte per aver l' accredito al concerto, l esclusiva al matrominio o alla partitella dei bambini, pagare modelle con lo stipendio da precario per fingere di essere fotografi ritrattisti professionisti, pagare per fotografare animali in riserva per fingere di essere naturalisti...tutta una gran finzione..lo era in passato e lo è ancor di più oggi.
Credo siano tutte aberrazioni dei così detti socialnetwork e della fotografia smartphone..webeti fotografi..alla ricerca di guadagni facili facendo leva sul bacino potenziale di altrettanti papabili pigri e passivi discenti che amano trovare la pappa pronta..
MEGLIO LADRI CHE FOTOGRAFI [CIT]
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user1856 | inviato il 30 Maggio 2019 ore 15:29
“ che diciamocelo la tecnica fotografica è lungi dall'essere una disciplina complessa „
certo.
Poi però solo qualcuno sa cose banali tipo polarizzare una fonte luminosa o usare un banco per avere certi risultati...
Pensa se fosse stato complesso... |
| inviato il 30 Maggio 2019 ore 17:47
che poi... la moda imperante dei workshop, se andiamo a ben vedere c'e' sempre stata.
Una volta si chiamava: " andare a bottega". Lavoravi come un somaro a spazzare locali e portare pesi, per una scodella di minestra allungata. Ma avevi l'occasione di "rubare" il mestiere.
Oggi che il ragazzo di bottega ti costa in un anno quanto una ferrari abitata da una modella russa, dedita a gioielli, pellicce e sbronze a base di vodka. Ti tocca inventare qualcosa di piu semplice per spennare qualcuno e tirare su un po' di quattrini. |
| inviato il 30 Maggio 2019 ore 21:35
“ Una volta si chiamava: " andare a bottega" „
Ma almeno andavi da chi la bottega ce l'aveva, quindi almeno il mestiere da rubare lo faceva... oggi uno di quelli che va per la maggiore su facebook è un bimbominkia viziato che nella vita fa (forse faceva, a 'sto punto) il macellaio... |
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