| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 16:41
@Enrico guarda che la tua foto ha solo bisogno di una passata in PS, prova solo con correzione auto di Camera Raw
Prova Dehaze |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 16:49
Per quanto riguarda Matteo Beretto: ho una opinione, o fai la post volutamente lisergica oppure le migliori sono quelle quasi naturali: della serie ti deve lasciare confuso, si che l'ha fatta, ma non sai dove
|
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 17:06
bah sul settore di quella gente che fa quel tipo di foto si potrebbe dire molto, per poi cmq arrivare sempre agli stessi punti. Del loro stile trovo discutibile tutta la gestione dei colori, anche nelle notturne di paesaggio vedi della roba aberrante frutto magari di ore di post, ma roba del tipo paesi con le luci verdi o una gestione ignobile del bilanciamento del bianco, se poi glielo fai notare ti sfottono pure. Purtroppo i social media hanno permesso di dare adito a chiunque sia in grado di vendersi anche senza competenze alcune, ma magari dotata di un notevole bagaglio di presunzione.
Sulle foto specifiche di stelle la mia opinione è che se si vuol fare astrofoto vera non si fotografa la via lattea, si prende un telescopio e si fa seria astrofoto di cielo profondo con tutte le competenze che richiede. se si fa fotografia di paesaggio è giusto attenersi a quello che realmente si vede o comunque andarci vicino, ricordandosi poi che la gente non la devi sbalordire con dei colori strani, ma con dei racconti o con quello che le tue foto dicono, perchè l'effetto wow dura il tempo di un like, se una foto è bella perchè dice veramente qualcosa resta (anche se non è tecnicamente perfetta).
Purtroppo è poca la gente che la pensa così a fare dei corsi o tutorial mainstream, non per cattiveria, ma perchè semplicemente non deve dimostrare niente a nessuno... al contrario di qualcun altro... o al contempo ritiene sbagliato improvvisarsi insegnante (perchè cmq non si smette mai di imparare).
Sulle complicazioni della fotografia notturna io ho avuto il "problema" inverso, ovvero che per tanti anni per via degli impegni accademici ho fatto quasi solo quello, infatti ho accumulato anche un discreto bagaglio con tecniche di lightpainting, proprio perchè ci sono passato mi sento di suggerire a chiunque inizia di non farsi imbambolare da chi va fiero di passare ore al pc perchè non è quello il modo di lavorare bene, meglio passare qualche ora con una amico in cima un monte a fare bene una foto in da subito che poi stare ore da solo al pc. Anche se poi va beh sulle prime quando si deve imparare un po' le tecniche di post base il tempo lo si perde, ma poi una volta che la cosa va in porto ci metti 5 minuti ad elaborare una via lattea, non 5 ore. |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 17:54
personalmente la difficoltà maggiore che incontro nel fotografare la via lattea è il trovarsi soli in luoghi remoti e bui. ;-)
io ho utilizzato una a6000 e lo stacking per ridurre il rumore, poi vado di Pp.
E sto ancora cercando il corretto flusso di lavoro
Vi posto un esempio di questa estate
500px.com/photo/269800013
|
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 20:29
non male come esempio, però i colori trovo siano da rivedere un po'. Sullo stare da soli in luoghi bui è tutto verissimo scherzi a parte, con l'abitudine passa l'ansia, ma soprattutto se si è in luoghi sperduti non si è a proprio agio le prime volte. Poi però con il tempo e un po' di esperienza si riesce a gestire tutto, importante dotarsi di una buona torcia di marca (sulle cinesate ci sarebbe da aprire un libro). |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 21:19
La via Lattea si postproduce, dopo averci preso la mano e sapere dove agire, in 5 max 10 minuti. |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 21:22
Con il tempo ci si abitua a non aver "paura" del buio e della solitudine durante le notturne. Una buona lampada è necessaria così come una anche piccolina a luce rossa. Con l'esperienza si impara poi a riconoscere vari tipi di rumori notturni che sono veramente tanti |
| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 4:25
Seguo interessato, nessuno zona Trentino per uscite "didattiche"? |
| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 9:09
Molto interessante, io scatto praticamente solo di giorno, ho fatto un paio di foto notturne in vita mia, il mio problema è la postproduzione di una foto notturna, non so proprio come partire...sono convinto che uno che sa come metterci mano potrebbe tirare fuori qualcosa di decisamente più bello dai miei raw delle stelle |
| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 9:39
Seguo interessato. Io non faccio astro in senso stretto ma foto notturne con elementi di paesaggio naturali e umani. Di come risultano le stelle mi importa poco se vengono delle piccole corte strisce pazienza. Anche per mia esperienza la LENR non ha più senso. Se con Aps-c facevo anche 4 scatti per poi mediare, cin FF al massimo ne faccio 2, ma spesso 1 solo mi basta, mi sembra preferibile un solo scatto lungo, tendenzialmente ETTR trascurando eventuali luci artificiali per le quali farò ulteriore scatto più breve per poi unirlo agli scatti lunghi la cui esposizione avrò abbassato in LR. Le foto con via lattea e paesaggio naturale fotografato al tramonto tendenzialmente non mi entusiasmano come gli star trails che mi annoiano un po', li trovo effetti che alla lunga annoiano. Ma ripeto che sono uno che non fa astro. |
| inviato il 08 Gennaio 2019 ore 10:21
Tendenzialmente non mi entusiasmano quelle foto il cui intento è palesemente di stupire facendoti esclamare dei Wow che si raffreddano dopo poco tempo. Vedere un paesaggio illuminato quasi a giorno con una fantasmagorica via latta che appare appiccicata mi lascia perplesso. Ci deve essere un senso nelle cose al di là dell'intenzione di stupire con effetti speciali. La luminosità del paesaggio terrestre a mio modo di intendere deve trovare giusto equilibrio con quella del cielo. Anche gli star trail di 360 gradi sono effetti speciali un po' fini a se stessi |
| inviato il 10 Gennaio 2019 ore 0:05
Discussione molto interessante e dai toni pacati, un piacere da leggere.
A proposito di post: dopo aver fatto uno o due scatti, come fate la post? Cioè, a grandi linee, come vi comportate?
Qualcuno utilizza Lightroom? |
| inviato il 10 Gennaio 2019 ore 8:28
Mai usato lightroom. Posso però dirti che il primo passo importante da fare è regolare il wb. X il resto elencare tutti i passaggi da fare diventa veramente complicato. In rete trovi diversi tutorial a secondo dell'oggetto fotografato. Altrettanto importanti sono poi la riduzione del rumore e la saturazione. |
| inviato il 10 Gennaio 2019 ore 10:52
Premettendo un'altra volta che non faccio astrofotografia ma foto notturne, ho fatto delle prove di lunghe esposizioni (sul terrazzo di casa specifico) in una serata di luna piena con un color checker X-Rite e da quelle a me risultava un WB di 3550 K. Potrebbe essere una questione di inquinamento luminoso? (anche se Como non è Milano come illuminazione, non so).
Però devo dire che se vado in aperta campagna in luna piena a fare delle foto notturne ai monti Lariani, con esposizioni anche di 3 o 4 minuti, ottengo una foto così luminosa da sembrare scattata di giorno ed i cui colori a 3550K paiono giusti mentre a 4000K sono decisamente troppo giallognoli, dunque non capisco i 4000K che anche qui sono saltati fuori e che ho trovato in alcuni libri. Una volta ho chiesto ad un tizio che stava facendo astrofotografie all'osservatorio di Sormano e lui mi diceva che fa il WB sul bianco di eventuali nuvole presenti nel cielo... risposta che mi ha lasciato un po' perplesso, risulta a qualcuno che sia corretto? |
user81826 | inviato il 10 Gennaio 2019 ore 11:36
Personalmente col tempo ho sviluppato una mia idea, che alcuni condivideranno ed altri no, sull'uso dell'astroinseguitore e dello stacking, e alla fine li utilizzo seppur con dei paletti personali. Allo stesso modo ho la mia idea sulle multi-esposizioni effettuate in tempi diversi (es: tramonto+notturna) che ritengo ben diverse da ricostruzioni al computer.
A chi interessato suggerisco di dare un'occhiata a Sean Parker, un fotografo americano dell'area di Tucson che può fornire spunti interessanti.
Riguardo al bilanciamento del bianco non credo ci siano delle regole precise, anche perché almeno io non ho pretese di realismo in senso assoluto (questo non vuol dire che non apprezzi una resa realistica). Per la mia esperienza mi trovo spesso sui 3800+-300 K, cerco di mantenere sia l'aspetto più freddo del cielo profondo che quello più caldo dovuto all'inquinamento luminoso, almeno nella fase iniziale in cui tendo a "neutralizzare" il file; successivamente dipende tutto da quale carattere voglio dare alla fotografia, che vuol dire potenzialmente anche l'introduzione di dominanti non presenti in realtà, o comunque meno accentuate).
Generalmente comunque tendo a mantenere il bilanciamento neutro e la saturazione bassa, tipo qua (si, la foto lascia molto a desiderare, è solo per farmi capire  ):
www.juzaphoto.com/hr.php?t=2826606&r=83373&l=it
Seguo volentieri la discussione, sperando di imparare qualcosa.
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
