| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 13:32
esatto Hbd….infatti sta venendo fuori il sensore organico proprio per sport…. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 14:35
Donagh ma parli di 1dx o di 1dx2? : 1dx 1 ho provato per un po di settimane
1dx2 mi piacerebbe provarla sisi sperando che non abbia il consumo esagerato monitor posteriore tipo 5dm3..
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 15:03
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esatto Hbd….infatti sta venendo fuori il sensore organico proprio per sport…
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La gamma dinamica del sensore digitale delle eos va ben oltre a quello che si riesca ad ottenere con un jpeg salvato dalla fotocamera. Non a caso viene messo a disposizione il formato raw, che consente di sfruttare meglio le potenzialità del sensore: anche per questo chi lavora con scenari ad elevato contrasto utilizza la modalità raw, proprio perché ha molto più margine per recuperare dettaglio su tonalità chiare, medie e scure, rispetto al jpeg.
Con uno stile immagine studiato per i video si recupera qualcosa, ma siamo sempre molto lontani dalle potenzialità di un file raw...
Che poi i costruttori lavorino per migliorare le prestazioni dei sensori non è certo sorprendente: se intendono vendere nuovi modelli devono fornire dei contenuti aggiuntivi. Tuttavia, rimane valido quanto scritto sopra.
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 15:19
“ " Non sono fotografo da tavolino e meno tempo dedico alla post dopo e meglio è. "
Pensa se lo stesso ragionamento l'avesse fatto Ansel Adams Sorriso „
L'esempio di Ansel Adams vale con riserva, perché è conosciuto come fotografo, ma il mestiere che gli dava da mangiare era la stampa di alta qualità, che svolgeva per le mostre e i musei. Insomma oltre (ovviamente) per sé, stampava per conto terzi e quindi era un "postproduttore" professionista.
Lessi la sua autobiografia (mi costò 335 mila lire nel '84) e ciò che ricordo, non era ricco ma aveva un casa rurale di proprietà e il lavoro non aveva bisogno di cercarlo, ma difficilmente gli mancava. Dichiarava che senza la stampa "conto terzi" non avrebbe potuto permettersi le sue scampagnate fotografiche.
A distanza di tre decenni magari sbaglio in qualche dettaglio, ma non credo di tanto. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 15:33
“ L'esempio di Ansel Adams vale con riserva, perché è conosciuto come fotografo, ma il mestiere che gli dava da mangiare era la stampa di alta qualità, che svolgeva per le mostre e i musei. Insomma oltre (ovviamente) per sé, stampava per conto terzi e quindi era un "postproduttore" professionista.
Lessi la sua autobiografia (mi costò 335 mila lire nel '84) e ciò che ricordo, non era ricco ma aveva un casa rurale di proprietà e il lavoro non aveva bisogno di cercarlo, ma difficilmente gli mancava. Dichiarava che senza la stampa "conto terzi" non avrebbe potuto permettersi le sue scampagnate fotografiche.
A distanza di tre decenni magari sbaglio in qualche dettaglio, ma non credo di tanto. „
Una volta foto e stampa erano una cosa sola, semplicemente. E lui è stato il primo a spremere al massimo la qualità ottenibile dalle foto.
Non si è accontentato di dire "io faccio tutto in fase di scatto, perché non sono un fotografo da sgabuzzino".
Avrebbe potuto farlo, come moltissimi altri fotografi dell'epoca, e sarebbe stata legittima la cosa. Però si è sforzato di ottenere il massimo, e l'ha raggiunto.
Idem la stragrande maggioranza dei grandi fotografi attuali: provate a chiedere in giro se qualcuno scatta in jpg, vi ridono dietro. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 15:40
Io lo dico da un po' cmq Canon non avrà dinamica,secondo alcuni,rumore ecc ecc ma x me anche se sono in Nikon ora resta una delle più belle rese fotografiche che ci può essere e aver provato la 5dmkiv con il nuovo 85 con luci di m..a poi me lo ha confermato un altra volta...anche xké il giorno prima avevo provato la sony nelle stesse condizioni!
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 15:40
anche Scott Kelby nel suo libro per quanto bravo dice che a volte deve affidarsi a Photoshop |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 15:50
Esistono campi fotografici professionali in cui il formato jpeg è ancora molto utile, come quello della fotografia di certi eventi sportivi:
- limiti minori in termini di saturazione del buffer.
- minore occupazione di spazio sulle schede di memoria.
- minori tempistiche per inviare file a chi ha commissionato il lavoro, se le foto devono essere rese disponibili il prima possibile.
Con le reflex di fascia professionale attuali e le ultime schede di memoria, i primi due punti stanno divenendo meno critici, mentre sul terzo vi è poco da fare: se la foto va utilizzata il prima possibile, con un jpeg si hanno dei vantaggi innegabili.
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 16:35
“ Una volta foto e stampa erano una cosa sola, semplicemente. E lui è stato il primo a spremere al massimo la qualità ottenibile dalle foto.
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Generalizzi troppo. Professionisti che usano soltanto il jpeg ne stanno parecchi. Certamente non è il tipo di foto abbisognante perfezione o il meglio possibile. Comunque Ansel era un professionista e grazie anche alla sua esperienza come stampatore, poté sviluppare il sistema zonale che, appunto, presuppone ripresa e stampa da parte dello stesso operatore.
L'esempio per Giuliano non vale, poiché non fotografa per professione a da come si evince dai suoi ritratti e in generale, la fotografia è un compendio della sua vita di relazione per cui non avere tempo per lavorare i raw, è ragionevole.
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 16:41
“ anche Scott Kelby nel suo libro per quanto bravo dice che a volte deve affidarsi a Photoshop „
Direi più di una volta, se non erro... |
user72463 | inviato il 11 Dicembre 2018 ore 17:28
Scott kelby ha scritto diversi libri sia su Photoshop che su lightroom, ritiene la post produzione fondamentale nella fotografia digitale (imho a ragione) |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 18:12
ah non lo sapevo, io ho il suo 1° volume della fotografia digitale (del 2003), e ne parla in diverdi capitoli di Photoshop
cavolo però 700 cucuzze di programma  |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 18:22
“ Generalizzi troppo. Professionisti che usano soltanto il jpeg ne stanno parecchi. Certamente non è il tipo di foto abbisognante perfezione o il meglio possibile. Comunque Ansel era un professionista e grazie anche alla sua esperienza come stampatore, poté sviluppare il sistema zonale che, appunto, presuppone ripresa e stampa da parte dello stesso operatore.
L'esempio per Giuliano non vale, poiché non fotografa per professione a da come si evince dai suoi ritratti e in generale, la fotografia è un compendio della sua vita di relazione per cui non avere tempo per lavorare i raw, è ragionevole. „
Non ho parlato di professionisti, ho parlato di grandi fotografi. Sono due cose non necessariamente legate.
E Giuliano, per l'ennesima volta, fa bene ad accontentarsi del jpg, se a lui va bene così. Non ho mai detto il contrario.
Quello che sbaglia, secondo me, è pensare - e soprattutto scrivere - che la qualità di questa o quella macchina è rappresentata dalla qualità del jpg. È su questo che sono sempre intervenuto, non sul fatto che lui scelga di usare i jpg. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 19:19
Perchè hai la testa dura.
Io ho sempre affermato che i jpg Canon sono qualitativamente inferiori a quelli di altre Marche, in primis la Fuji S5 pro.
Tu manco l' hai avuta e quindi ascolta chi le cose ce l' ha, chi l' ha provata e confrontata.
Poi mi dai dell' assolutista ed esci con frasi che non dovresti neanche permetterti di usare nei miei confronti.
Io fotografo come mi piace, ci sono 1970 foto nelle mie gallerie e tutti possono osservarle / criticarle come meglio credono.
Sono tutte jpg ed a me ( più molti altri che le comprano) vanno bene così .
Non vedo eclatanti miglioramenti se le avessi scattate in Raw ed elaborate 3 ore a tavolino.
Qualcuno scrive che perdo il 50 / 90% di quello che la macchina potrebbe dare?
Io rispondo che sono c...zzate.
Se la foto è fatta bene prima i miglioramenti dopo sono piccoli.
Invece qui c' è gente che pontifica ma che non é neanche capace a comporre, a presentare qualche foto decente.
Possono usare tutti i Raw che vogliono, alla fine conta il risultato finale.
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 19:33
“ Se la foto è fatta bene prima i miglioramenti dopo sono piccoli.
Invece qui c' è gente che pontifica ma che non é neanche capace a comporre, a presentare qualche foto decente.
Possono usare tutti i Raw che vogliono, alla fine conta il risultato finale. „
Anche questo è inequivocabile...in primis si dovrebbe pensare alla luce ed alla tecnica di ripresa e poi al resto...ergo secondo me in certi generi,tipo paesaggio senza filtri oppure scene assurde come differenza di amma dinamica il raw aiuta...ma se uno ad esempio fa street in bianco e nero il raw pyò anche bypassarlo e pensare solo a cogliere i momenti e alla tecnica di ripresa... o sbaglio? |
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