| inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:12
World Press Photo |
user92328 | inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:22
“ Si prendono casi particolari per dimostrare tesi generali, non funziona. È stato già detto, è una questioned di semantica. Sia l'amatore che il professionista sono fotografi, la qualità, tipologia, va poi specificata con un aggettivo. Se spesso per uso comune e semplificazione si sottointende "professionista", questo non prova in alcuna maniera che senza aggettivi si parla di professione. Se masterchef fosse stato per professionisti magari avrebbero specificato cuochi professionisti, ma questo non prova nulla. Per provare esiste il dizionario e la logica della lingua MrGreen Tutti questi discorsi poi per cosa? perché dà fastidio chi firma le foto... „ Condivido.... |
user92328 | inviato il 10 Dicembre 2018 ore 22:46
Comunque, a me mi piace pensarmi più come un cercatore/cacciatore di immagini, luce e colori, e non il classico fotografo, colui che fa le foto su richiesta e pagato per fare quello che ti chiedono.... no, io sono un fotografo libero, libero di scattare a mio gusto e piacere..... ma anche io mi faccio un mazzo cosi per studiare fotografia tutti i santissimi giorni, ed ormai da parecchi anni.... |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 2:48
“ Se masterchef fosse stato per professionisti magari avrebbero specificato cuochi professionisti, ma questo non prova nulla. Per provare esiste il dizionario e la logica della lingua MrGreen „ Per tua informazione in analoghi circuiti televisivi esiste infatti un programma presentato da tale Alessandro Borghese, che guarda caso si chiama "Cuochi d'Italia"... Prova ad indovinare a chi è riservato... E che rende erronea la tua ipotesi come l'intero post dal quale l'ho estrapolata, ed il perfetto parallelismo esistente tra fotografo e cuoco. Inoltre la tua tesi si basa interamente su quanto descritto sul dizionario Garzanti, ma come già altri hanno fatto notare che applicare una definizione da vocabolario con la realtà del quotidiano porta ad un'infinità di esempi fuorvianti... ma anche se questo non bastasse ed il tuo credo si basa alla lettera sulle autorevoli definizioni... Allora leggiti pure questo link, che rende la materia non certo una scienza esatta come da te prospettata, ed il Garzanti non certo il Vangelo, e così da rendere ciò che caparbiamente sostieni... come materia di chi si ostina a volersi cimentare con le vetrate, rigorosamente senza ventose : www.treccani.it/vocabolario/fotografo/ Se poi non ti bastasse, la prossima volta che girovagando con attrezzatura al seguito, fai un test e con chiunque ti capiti a tiro prova a enunciare "Salve, sono un fotografo", e poi richiedi a tutti costoro come hanno interpretato la cosa, nel mondo reale. Ma volendo potresti sempre obiettare loro che si sbagliano, in quanto la Garzanti... In quanto all'apporre firme sulle proprie foto è cosa da ritenersi non solo normale, ma aggiungo proprio sacrosanta e a qualsiasi livello. Anche "foto di" non fà una piega. Mentre aggiungere il termine di fotografo o photographer... ormai paradossalmente è diventato una inequivocabile prerogativa e segno di distinzione del mondo amatoriale... che fa alquanto sorridere. Il molto qui amato Settimio Benedusi (), ha scritto con completezza proprio su questa cosa, centrando perfettamente il punto. Gli eventuali interessati con una semplice ricerca la possono ritrovare. Immagino già quanti si precipiteranno. Quanto al fenomeno Kruger, che proprio recentissimamente un utente qui sopra mi ha rivolto dicendo di sentirne l'odore... Dico solo che in quei giorni o era alle prese con un brutto raffreddore, influenzale o da fieno, o se così non fosse sarebbe il caso di prenotarsi una visita presso un otorinolaringoiatra di sua fiducia, per farsi verificare lo stato del suo senso dell'olfatto. Ma nessun problema, può capitare a tutti a volte di cannare sul web. Comunque il suddetto fenomeno è assai diffuso, come peraltro in molti altri settori, e rientra nel campo del psicologico e nelle insidie dell'Ego. Comunque come una donna non perdonerà mai quando viene rifiutata... la stessa reazione la si ha nel dire ad un fotografo e/o fotoamatore che le sue immagini rimandano direttamente a sedersi su di un sanitario. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 6:44
troppi fattori per giudicare dalla firma il motivo della sua apposizione debolezze umane... emulazione, presunzione, gioco.... come chi portava l'orologio sopra il polsino, chi si fa la moto coi colori del pilota del momento poi esiste il marketing, la proprietà intellettuale blah blah.... metterci il nome, la mail, il sito, ph, foto di puo' essere esaltazione del proprio ego o semplice marketing. certo io e mccurry nn abbiamo bisogno di firmarle , ma per motivi opposti |
user81826 | inviato il 11 Dicembre 2018 ore 8:30
Non ho capito il discorso della Treccani, dice esattamente quello riportato da qualunque altro dizionario, praticamente lo stesso che ho riportato io. In ogni caso vari post sopra ho anche specificato di essere il primo conscio della "liquidità" della lingua. Su Borghese non so se la cosa è ironica o meno, non riesco a capirlo. Non sta a specificare cuochi amatori d'Italia, dice solo cuochi d'Italia quindi...me la devi rispiegare che non ci sono arrivato. Se fossero professionisti, non credo visto che ricordo una ragazza che era praticamente uscita dalla scuola alberghiera (magari aveva genitori col ristorante quindi è automaticamente professionista, non so), in ogni caso si ritornerebbe al discorso di sempre. L'esempio del tizio per strada è logicamente scorretto, non so cosa si vorrebbe provare. Innanzitutto la risposta non è assolutamente univoca, inoltre andrebbero fatti esempi contestualizzati. Cosa più importante l'italiano prevede sempre la possibilità di sottointendere e spesso ad essere sottointeso è l'aggettivo più usato, più comune, in tale contesto, non l'unico possibile, dunque c'è appunto da contestualizzare. Io, per inciso, non ho mai affermato che statisticamente l'uso della parola fotografo sia più usato per l'amatore, ho anzi riportato che un dizionario lo dà come uso raro. In somma ho solo affermato che è lecito usarlo per la lingua italiana. Se uno volesse fare una finta statistica (visto che ti interessa la vita reale) basterebbe rileggere i commenti di questo post dove comunque molti accettano l'utilizzo della parola fotografo col significato di fotografo amatoriale. Minoranza? Può darsi, ma importa davvero? Dunque rileggi meglio i post per quanto riguarda le mie affermazioni (utilizzo raro, liquidità della lingua, sottointeso, uso comune ecc.) perché evidentemente non li hai letti. Non sta a me dirlo ma anche una riguardata all'uso della lingua italiana e del sottointeso ed anche per capire che se in un contesto (da dimostrare anche questa ipotesi), l'uso della parola sottointende l'aggettivo professionale, questo non esclude in alcuna maniera la liceità degli altri usi, tra l'altro anche piuttosto diffusa. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 9:30
Sindrome o non sindrome trovo la questione senza senso. Trovo la firma all'interno della foto antiestetica e all'esterno facoltativa. Ognuno fa quello chi pare sta sindrome esisterà anche ma si sta generalizzando un po' troppo. |
user90373 | inviato il 11 Dicembre 2018 ore 9:45
Si potrebbe anche discutere su cosa si intenda con "firmare" una foto. Stampare un nome potrebbe non significarlo. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 9:52
Van Gogh firmava così i suoi capolavori
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| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 10:00
“ Quanto al fenomeno Kruger, che proprio recentissimamente un utente qui sopra mi ha rivolto dicendo di sentirne l'odore... Dico solo che in quei giorni o era alle prese con un brutto raffreddore, influenzale o da fieno, o se così non fosse sarebbe il caso di prenotarsi una visita presso un otorinolaringoiatra di sua fiducia, per farsi verificare lo stato del suo senso dell'olfatto „ Come sai, ero io ad averlo detto e all'interno di quella discussione e in quel contesto lo ridirei senza problemi. Del resto, se hai letto, lo ritengo un effetto abbastanza normale e diffuso in ogni campo. Nulla di trascendentale. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 10:16
Il video dimostra come in realtá, oltre a sentirsi grandi fotografi, ci si senta grandi sociologi, psicologi, filantropi, etc... Il discorso della firma ha veramente poco senso, come anche il fatto che venga tradotta in inglese. Si tratta di mode, canoni e criteri che vengono dettati dall'andamento social. Andare oltre, si traduce in una grande forzatura. |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 10:23
D'accordo con Beckerwins, con una precisazione, che peraltro altri hanno già fatto: che qualche volta la firma, o dicitura "fotografo" ovvero sue declinazioni, viene apposta semplicemente nel tentativo - spesso vano - di rivendicare la proprietà intellettuale e impedire che terzi si approprino dell'immagine. |
user90373 | inviato il 11 Dicembre 2018 ore 11:26
Non importa se amatori, dilettanti, appassionati, professionisti l'importante è esser grandi, almeno tanto quanto..... |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 11:54
Se tutti vogliono oggetti firmati, che firma sia! |
| inviato il 11 Dicembre 2018 ore 12:18
Perché siamo tutti convinti di essere dei grandi fotografi? Perchè, non lo siamo? |
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