| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 7:28
secondo me il problema principale della fotografia moderna, e delle numerose liti su questo forum è un grande equivoco. molti, troppi, sono convinti che basta avere l'ultimo ritrovato della tecnologia per ottenere "belle foto". inanzitutto il concetto di "bella foto" è da studiare. una bella foto è una foto con una grafica "full hd"? o è una foto che ha un contenuto tale da rapirti, spingerti a riflettere o a suscitarti emozioni e stati d'animo particolari? ovviamente io penso alla seconda. purtroppo con l'aumentare dell'elettronica e l'avvento di una nuova generezione di fotoamatori la cultura fotografica è stata soppiantata dagli "aggiornamenti tecnologici" che secondo alcuni sono la nuova legge della fotografia. volendo riassumerla con una battutaccia politicamente scorretta si potrebbe dire "ignoranza al potere". cito un caso: in un altro topic scrivo il seguente commento: “ l'altro giorno per fare una fotina dentro casa con scarsissima luce (iso 6400) per avere la giusta PDC (a fuoco tutto il soggetto) col m43 ho dovuto chiudere il diaframma fino a f5.6. per fortuna la stabilizzazione mi ha evitato il micromosso visto il tempo di 1/13s e la focale di 90mm equivalente. e pensare che il primo scatto l'avevo fatto a f1.8, ma poi ho dovuto chiudere, scattando aumentando di uno stop fino a f.5.6. chissà come sarebbe stato tutto più facile con un sensore più grande (quindi migliore) e con la stabilizzazione che notoriamente funziona meglio coi sensori più piccoli. concordo con chi dice che PIù GRANDE Eè SEMPRE MEGLIO. l'avverbio DIPENDE in fotografia non va mai usato, è tutto lineare con una sola unica e importantissima variabile: la dimensione del sensore!(ps: c'è dell'ironia in questo paragrafo) esiste la teoria e poi esiste la pratica. la pratica vince sempre! „ tralasciando lo scopo del mio commento, uno di questi nuovi fenomeni tecnologici e utente di questo forum mio carissimo estimatore che non perde occasione di voler dimostrare la sua igno...."superiorità di conoscenza" mi risponde con la sua solita presunzione di chi ha capito tutto a differenza di noi comuni mortali e mi risponde così: “ " e pensare che il primo scatto l'avevo fatto a f1.8, ma poi ho dovuto chiudere, scattando aumentando di uno stop fino a f.5.6. " Una foto in scarsa luce in cui SERVE PER FORZA una profondità di campo di f11? Vorrei capire questa situazione "strana". Ma un flash di schiarita no vero? 1/13s lo puoi fare solo se parli alla persona e la costringi a stare ferma oppure stava dormendoMrGreen. P.S. tra 1.8 e 5.6 non c'è uno stop. „ a parte il "ps"... non conoscere il significato della parola "fino" è grave ma si può perdonare.ma "saccenza" fa rima con "ignoranza". la cosa però che mi fa davvero rabbia è che manca assolutamente la cultura fotografica. e in un blog come questo che tratta di fotografia deve essere usato dagli utenti per accrescere le loro conoscenze, non per diventare più ignoranti, quindi certe idiozie non possono essere permesse. non parlo di sanzioni regolamentari, ma si buon senso. cioè, quando si spara una stupidata, e altri, la fanno notare, bisogna avere l'umiltà e il buon senso di riconoscere i propri limiti e fare un passo indietro e assumere una posizione più mite. altrimenti da qui a diventare un forum di "terrappiattisti fotografici" ci vuole davvero poco. io ho iniziato a fotografare negli anni 60 quando ero poco più di un bambino. non ho imparato da un blog scritto da chi sa chi... il mio maestro era un professionista che mi insegnava a fotografare e per il quale ho fatto gavetta prima e lavorato poi fino a diventare a mia volta un fotografo professionista. una delle prime tirate d'orecchio che mi fece (quando ero ancora un ingenuo bambino) fu proprio sul flash. essendo all'epoca un pivello ingenuo, inesperto e fotograficamente ignorante, avevo sempre associato l'uso del flash alla mancanza di luce. cioè, se la luce non c'è.... la faccio io! la lezione che ricevetti fu:"il flash non serve a fare luce. ma a schiarire e gestire le ombre" ovvio che in casi estremi lo si può usare per illuminare... ma se si pensa che la soluzione alla mancanza di luce sia l'uso del flash e il risultato finale su una foto con flash e senza flash sia solo una questione di "esposizione" significa che mancano le basi della tecnica fotografica. e che anzichè pontificare e dare lezioni di fotografia a destra e manca citando dati tecnici di fotocamere, bisognerebbe tornare a studiare la fotografia e l'arte. su questo aspetto, e su altri. il mio vuole essere un invito a evitare certi assolutismi, e soprattutto evitare che su questo forum si possa (come putroppo avviene sempre più spesso) affermare tutto e il contrario di tutto. mettetevi nei panni di chi si affaccia alla fotografia da poco e cerca informazioni su questo sito. vogliamo coltivare capre ignoranti o appassionati di fotografia. confrontarsi su un livello superiore accresce gli altri e noi stessi. fare proseliti senza sapere nulla abbassa il livello culturale di tutti e soddisfa solo l'ego di qualche prepotentello del web che però a parte avere l'ultima parola nei post, finisce per fare fotine inutili, e alla lunga chi confronta questa enorme sapienza nei post con le foto banali finisce per farsi un idea di chi ha difronte e alla lunga non paga nemmeno a questo aspetto. per aprire la discussione a tutti, la questione che pongo è: io sono convinto che studiando di più, e conoscendo di più la tecnica e la cultura fotografica, si riesca a ottenere: a)foto migliori (più belle, più interessanti, originali) b)superare i imiti della propria attrezzatura (non esistono foto impossibili) c)risparmiare un sacco di soldi senza inseguire l'ultimo ritrovato della tecnologia. non si può affrontare ogni difficoltà con una soluzione tecnologica. la fotografia non è un esercizio tecnologico. è immagine, arte visiva! sbaglio?... se si ... dove? |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 9:02
Non sbagli. Io ho cominciato con la pellicola, come molti, ma non tutti quelli che puoi "incontrare" quì e quel poco che ho imparato è stato in quel periodo perché col rullino mica potevi fare 100 scatti nella speranza che qualcuno fosse buono. Poi c'è stato l'avvento del digitale: bellissimo, comodissimo, economico, ma... "pigro" e il che si traduce secondo me (mi ci metto anche io) in imparare molto meno, perché tanto se sbaglio recupero in post e di scatti ne faccio quanto ne voglio, sui grandi numeri qualcosa uscirà fuori. Poi c'è il capitolo stampa, dalla quale una volta non potevi prescindere quindi il concetto di mascheratura/bruciatura, solarizzazione erano cose "artigianali" che dovevi fare chiuso in camera oscura e non funzionalità di un software. Detto ciò, tornerei indietro? Assolutamente no, ma sono contento di avere fatto l'esperienza dell'analogico perché mi ha permesso, nel mio piccolo, di studiare un po'. La tecnologia è bella e utile, ma non gli si può demandare tutta la responsabilità. Buona giornata a tutti |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 9:14
Secondo me, hai sbagliato a citare un'altra discussione e un altro utente, perché così un argomento, forse già trattato, ma comunque interessante, rischia di prendere da subito una vena polemica. Io credo che tu abbia detto delle cose condivisibili, ma credo anche che la passione sia fatta di “scimmie” e, avendone la possibilità, perché non alimentarle? Certamente la rincorsa alla tecnologia più performante non dovrebbe renderci pigri, ma sta a ognuno di noi capire che cosa vogliamo da questa passione e spendere oltre che i nostri soldi anche il tempo necessario per affinare tecnica e capacità. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 9:34
infatti questo non è (più?) un forum di fotografia, men che meno naturalistica, ma più che altro di tecnologia. ad essere ancor più precisi leggendo le discussioni da osservatore esterno lo definirei più un forum sulla gamma dinamica e recuperi ombre da 5 stop, visto che praticamente ogni discussione arriva presto o tardi su questo argomento |
user91788 | inviato il 06 Dicembre 2018 ore 10:02
Non sbagli, purtroppo aggiungo. Condivido quanto dici sul fatto che il tecnicismo sta soppiantando la tecnica ma soprattutto la cultura fotografica intesa come mezzo di arte espressiva. L arroganza fa il resto. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 10:11
“ sbaglio? „ sì “ ... dove? „ nel leggere il titolo della sezione. questa è la sezione dedicata alla discussione sulle FOTOCAMERE, non sull'arte o la composizione: è una sezione per il semplice strumento, l'oggetto fotocamera. idem per la sezione obiettivi. al contrario, c'è la sezione "Tecnica, Composizione e altri temi" dove si può discutere dell'aspetto artistico, la composizione, libri, autori, ecc: www.juzaphoto.com/viewforum.php?f=25&l=it e infine ci sono le gallerie dove ci si dedica al commento delle foto. andare in una sezione esplicitamente dedicata alla tecnologia e lamentarsi che si parla di tecnologia... mah! mi sembra pura voglia di far polemica. |
| inviato il 06 Dicembre 2018 ore 10:22
Io personalmente penso che più che altro ci siano diversi modi di porsi di fronte ad un hobby come quello della fotografia. In primo luogo c'è una sorta di "scontro di pensiero" fra chi è nato fotografo in epoca analogica e poi è passato al digitale e chi invece è nato direttamente in epoca digitale Non è una cosa da poco perchè i primi hanno vissuto sulla propria pelle innovazioni epocali come la messa a fuoco automatica ma sostanzialmente sono sempre convinti che sia il fotografo a dover governare la macchina, i secondi sono nati con l'idea che la macchina debba togliere al massimo le preoccupazioni al fotografo e lasciargli solo il compito di comporre. Ci sono ovviamente le eccezioni ma più che altro servono a confermare la regola. E' ovvio che nel momento in cui si parla di hobby costoso ed in certa msiura elitario, ci saranno coloro i quali tendono a sfoggiare più l'apparecchio piuttosto che le proprie foto...ed è rispettabile anche questo punto di vista ed anche divertente, se vogliamo, le giustificazioni adottate per far diventare necessari, anzi, indispensabili alcune caratteristiche sicuramente utili in alcune circoscritte situazioni. Poi con la teoria più cose fa meglio è si vende e si giustifica di tutto...dalla macchina del caffè alla fotocamera ma questo è un altro discorso. Il mio punto di vista personale è che la tecnologia aiuta e molto finchè non diventa pigrizia del cervello. La mia passione, il mio modo di intendere la fotografia, mi porta a rifuggire dagli apparecchi simil cellulare...che risolvono da loro stessi tutte le problematiche di scatto, cerco piuttosto il massimo che posso ottenere (col resto che ci devo mettere io....) all'interno di un sistema che mi appaga e che mi restituisce immagini capaci di darmi sodisfazione. Sarò di bocca buona magari, non lo metto in dubbio, però non riesco a vivere l'ansia da prestazione che spesso divide molti utenti in discussioni interminabili sullo zerovirgola...oltre un certo limite, perchè (e concludo) a mio modo di vedere cè un limite attuale alle prestazioni oltre le quali quello zerovirgola non fa assolutamente la differenza....è solo un di più che gratifica l'ego più che la fotografia pratica. Ma è un limite peronale che per me arriva ad u ncerto punto per altri magari un metro oltre...o un chilometro o chi lo sa. Quel che resta è che ognuno fotografa appagando una propria passione ed è impossibile generalizzare delel conclusioni, renderle assolute, perchè il fine ultimo, il piacere, ha mille sfumature soggettive che nella loro unicità non possono avere valore per tutti. Ognuno scelga secondo la propria tasca ed il proprio piacere, ci sarà sempre una motivazione logica e razionale a mascherare, a giustificare l'irrazionalità di un gesto che molte volte è semplicemente il frutto dell'appagamento del bambino che è dentro di noi. | |

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