| inviato il 07 Dicembre 2018 ore 9:09
“ sembra quasi considerare la paesaggistica fotografia di secondo rango „ Eh... non sarebbe il primo né l'ultimo a pensarla così. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 20:02
Scrivo due considerazioni da profano dell'arte fotografica. Secondo me esistono foto di paesaggio con punctum. Se il punctum è qualcosa che si propone agli occhi del fotografo, come nel saggio di inizio 3d, si potrebbe interpretare come un qualcosa che rompendo gli schemi si rivela in un attimo, alterando, precisando o confondendo il significato corrente della foto, (legato allo studiium), o magari trasformandola in qualcos'altro, tipo un gioco grafico o di luci che "nasconde" i reali oggetti presenti nella foto Quando si veicola un messaggio che trascende il contenuto standard della foto e per questo motivo balza agli occhi. Di Edgeworth un esempio potrebbe essere una foto di un retrovisore di un auto, in un paesaggio californiano o della Florida, al tramonto. Foto vista un milione di volte oggi, ma quella, a mio avviso, aveva "punctum". |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 21:27
Ciao Giulianb e grazie per avere rispolverato questa un discussione di alcuni anni fa. Sono andato a rileggere alcuni interventi a campione non la ricordavo più, e vi ho ritrovato l'interesse che mi aveva spinto ad aprirla 4 anni addietro. Penso che moltissimi degli interventi fossero davvero intelligenti e 'punctuali' e forse mi converrà rileggere tutto dall'inizio e sono sicuro che a distanza di anni troverò ancora più spunti e capirò anche meglio e mi spingerà ad approfondire meglio. Giulian riusciresti a mettere un link alla foto di Edgeworth da te menzionata, non centra con queste? whitney.org/exhibitions/lee-friedlander |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 21:29
Certo che esiste, è la parte emozionale, quella che ti colpisce lo stomaco. Non è il mio caso perchè non sopporto la fotografia di paesaggio, ma di di sicuro esiste. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 22:42
Andrea, vero. Bella discussione. |
| inviato il 02 Agosto 2022 ore 23:09
“ Come si potrebbe inserire un "punctum" in una fotografia di paesaggio? „ A me viene in mente questo :
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| inviato il 02 Agosto 2022 ore 23:48
Opps non mi ero accorto che la discussione, molto interessante, fosse così vecchia. [IMG]https://shari-vari.tumblr.com/post/183460107467/apeninacoquinete-anthony-edgeworth-1981/amp[/IMG] . ho provato a linkarla, anche se è di qualità pessima |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 2:29
La qualità non è importante, piuttosto non la capisco. |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 19:21
Non so perché mi ha sempre colpito molto, ne ho una stampa grande su un libro che leggendo negli anni 90. Forse dipende dall' esplorazione dell'immagine. L'occhio vede prima la parte uniforme poi si accorge che nell',angolino c'è un mondo diverso, opposto ma complementare e coerente, che all'improvviso estende la vista e la completa. Certo guardarla adesso, con il tema che è stato esplorato in tutti i modi possibili, comporta una diversa prospettiva |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 19:45
“ Non so perché mi ha sempre colpito molto, ne ho una stampa grande su un libro che leggendo negli anni 90. „ E' una foto molto "on the road", tanto del fascino è dato anche dal supporto chimico e dai colori restituiti (secondo me). |
| inviato il 03 Agosto 2022 ore 19:59
Il Punctum è soggettivo se non sbaglio. Un punctium può essere per me e non oer un altro osservatore. Quindi non è una cosa descrivibile oggettivamente. Il punctum quindi non lo crei consapevolmente |
| inviato il 04 Agosto 2022 ore 12:52
È vero che un buon fotografo non pensa al punctum consapevolmente ma penso che la sua sensibilità gli faccia capire perché quella inquadratura valga uno scatto, è lui stesso che viene colpito ed 'emozionato' dallo scatto, allo stesso modo il buon fotografo non pensa alle regole delle composizione, le ha introiettate. |
| inviato il 04 Agosto 2022 ore 13:08
“ È vero che un buon fotografo non pensa al punctum consapevolmente ma penso che la sua sensibilità gli faccia capire perché quella inquadratura valga uno scatto, è lui stesso che viene colpito ed 'emozionato' dallo scatto, allo stesso modo il buon fotografo non pensa alle regole delle composizione, le ha introiettate. „ Certamente. Il fotografo sente interiormente quando deve scattare. Ma questo non vuol dire che ha trovato il "punctum". Anche perchè Barthes dice: "Una fotografia che vedo solo io, spectator, che mette in ombra quella che vedono tutti e quella che volevi farmi vedere tu, operator." Quindi il Punctum non lo mette il fotografo intenzionalmente. Se lo ritrova ogni spettatore (spectator) e diversamente da uno spettatore all'altro. Uno studium, fatto dal fotografo, bene o male in una fotografia c'è sempre: si fanno sempre foto all'interno di una cultura e con una consapevole intenzione. Il punctum no. Può non esserci. Spesso non c'è. Quasi sempre non c'è. Quindi alla fine è inutile cercare il punctum. Personalmente penso che il punctum sia più facile che emerga per alcuni spettatori in fotografie che magari hanno più livelli di lettura, di interpretazione |
| inviato il 04 Agosto 2022 ore 14:20
"Personalmente penso che il punctum sia più facile che emerga per alcuni spettatori in fotografie che magari hanno più livelli di lettura, di interpretazione" Ok Gaga, dunque sei del parere che, per quanto rare, possano esistere fotografie di paesaggio con qualcosa che punge? Tu hai qualche esempio che potresti proporre qui, di qualche foto di paesaggio che ti ha punto o non te ne sovviene alcuna? |
| inviato il 04 Agosto 2022 ore 14:26
@Arconudo: punto o non punto non esiste alcuna fotografia di paesaggio che sia stata in grado di suscitarti emozioni? Esistono moltissimi 'sottogeneri' di paesaggio e diversi tipi di emozione, anche la rabbia, proprio zero? Nessuna? |
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