| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 17:29
“ ma assolutamente no! quanda si parla di qualsiasi problema si usa il termine "alimentare". "alimentare la manodopera delle mafie" ad esempio. Il sistema più efficace per mettere un freno a questa storia è smettere di alimentarlo „ Secondo questa logica, se uno ruba in un negozio bisogna punire il negoziante che ha esposto la merce? Ma che ti sei bevuto? Se io sono un fotografo professionista ho tutto il diritto di crearmi un sito internet dove esporre i miei lavori per promuovere la mia attività. Questo non autorizza un terzo a scaricare le mie fotografie ed utilizzarle abusivamente per scopi commerciali. Ti suggerisco di dare un'occhiata alla Legge 22 aprile 1941 n. 633 - Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio e altro. C'è tanto da leggere.... |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 17:33
Qualche pagina prima, ho letto un post dove si proponeva l'idea di una difesa legale da parte di Avvocati “specializzati” messi a disposizione dal sito Juza. Sarebbe un ottimo servizio |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 17:36
E chi paga? Il Ministero della Difesa? |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 17:47
Skylab59, è proprio questo il punto: esiste la legge ma non viene applicata. Per questo dicevo che bisognerebbe usare altri mezzi (legittimi e legali) di auto difesa. Spu77anare chi commette l'illecito è un sistema che in molti casi si rivela efficace...striscia la notizia ci campa da 30 anni su questo concetto! Se le aziende sanno che c'è pericolo di compromettere la propria immagine pubblica forse cominciano a "stare più attente", perché non si parla più di perderci 4 spicci di risarcimento a babbo morto...e questo porta vantaggi anche al professionista. Ma se non c'è informazione, non c'è alcun rischio e la legge non viene applicata...allora viva il xaos! |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:03
“E chi paga? Il Ministero della Difesa? MrGreen” Se il furto della foto è chiaro e documentato la causa per un avvocato esperto è una passeggiata. Il mio per una raccomandata si fa pagare 200,00 euro, che paga il “cliente” |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:18
“ Se io sono un fotografo professionista ho tutto il diritto di crearmi un sito internet ed esporvi i miei lavori per promuovere la mia attività. „ se sei un professionista sai cosa puoi pubblicare e cosa no. fatti un giro sul sito di qualche professionista e vedi quante foto pubblicano.... il minimo indispensabile. e guarda anche in che dimensione. non è così che aumentano i profitti. ripeto, coi like non si fanno i soldi. un professionista deve ragionare nell'ottica di produrre foto e monetizzarle. sostituisci foto e fotografo con sedia e falegname. fai più soldi se fai cento sedie e ne metti una sola fuori dalla bottega? o se prendi tutte le 100 sedie e le distribuisci in giro per la città e speri di ritrovarle la sera quando ripassi a prenderle? io dico la prima, anzi, nella seconda non solo non ci guadagni, ma ci rimetti perchè di sedie non ne ritroverai nessuna. la gente ruba? si! è giusto? no! ma il tuo giudizio sull'atto gli impedisce di farlo? “ Secondo questa logica, se uno ruba in un negozio bisogna punire il negoziante che ha esposto la merce? Ma che ti sei bevuto? „ se sono in treno e in stazione dal finestrino mi propongono l'ultimo iphone a 50 euro e mi faccio fregare, oppure mando soldi ad un principe nigeriano per riscuotere un eredità milionaria... ok loro sono dei t*fatori... MA IO SONO UN POLLO! E ME LA SONO CERCATA! l'equivoco è pensare che si diventi fotografo facendo vedere quanto sono belle le nostre foto. ci si illude di diventare fotografi perchè famosi. non funziona così! volete pubblicare? ok, fatelo. ma oltre a qualche like e qualche complimento non aspettatevi altro... i professionisti non lo fanno. "ma io una volta ho venduto una foto da internet" una foto? 100 euro? quanti anni sono passati? 5? 100 euro in 5 anni ti permettono di campare i tuoi figli e ammortizzare il 10mila euro di attrezzatura? non voglio per forza essere quello cattivo e smorzare gli entusiasmi, ma non riesco nemmeno ad illudere la gente. ad ognuno il suo mestiere. se volete diventare fotografi professionisti, ABBANDONATE TUTTO QUELLO CHE STATE FACENDO E DEDICATEVI ALLA FOTOGRAFIA FULL TIME. capirete che pubblicare tutto per farvi pubblicità non vi porta soldi. e quando farete la fame mi darete ragione. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:25
Proprio oggi l'associazione di fotoreporter di cui faccio parte mi ha scritto a seguito di un incontro con Vito Crimi con cui stanno studiando alcune modifiche sostanziali alle leggi sulla proprietà intellettuale, i diritti d'autore e l'albo dei giornalisti, fino a quando lo Stato non prenderà posizione siamo impotenti di fronte ai furbetti. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:29
“ siamo impotenti di fronte ai furbetti „ appunto. prevenire è meglio che curare (lamentarsi) @blackdiamond, tu quante foto non vendute (ma vendibili) pubblichi on line a piena risoluzione? |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:32
“ un azienda deve creare una campagna pubblicitaria e gli serve una foto. qiual'è lo scopo del fotografo? farsi commissionare il lavoro, fare la foto e poi venderla. „ E come riesce il fotografo a prendere il lavoro secondo te? Come promuove la sua attività? Come risponde alla richiesta di referenze da parte del cliente? Invia il CV? Non diciamo assurdità, dai! “ se sei un professionista sai cosa puoi pubblicare e cosa no. fatti un giro sul sito di qualche professionista e vedi quante foto pubblicano.... il minimo indispensabile. e guarda anche in che dimensione. „ Ti RI-suggerisco di dare un'occhiata alla Legge 22 aprile 1941 n. 633 - Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio. “ non voglio per forza essere quello cattivo e smorzare gli entusiasmi, ma non riesco nemmeno ad illudere la gente. ad ognuno il suo mestiere. „ Non so quale sia il tuo di mestiere, ma ti posso assicurare che i fotografi non sono tutti patetici polli in cerca di fama sui forum che stai dipingendo. È evidente che non sai di cosa parli. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:43
Ubrigantu... manco mezza In parte capisco Alberto Caldani quando dice che grazie alla condivisione ha venduto ma in realtà è comunque un rischio troppo grande, io da un paio di anni ho trovato un agenzia Statunitense con cui collaboro e una PR che mi trova contatti internazionali e dopo una serie di lavori di basso livello per farmi conoscere ora faccio reportage per il New York Post, la Bild o il Daily Mail e sono loro a cercarmi quando ne hanno bisogno, questo era il metodo di lavoro di una volta e per fortuna sotto molti aspetti ancora funziona, inoltre i miei lavori vanno sul cartaceo quindi su internet non c'è copia delle mie foto che non possono essere rubate in nessun modo. Non mi chiedete i nomi delle agenzie o della PR perchè non li condivido manco morto |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 18:51
@Makexaos, ti ha risposto blackdiamond. e cmq ho fatto il fotografo (full time) per oltre 30 anni, ed è per questo che so di cosa parlo. |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 19:31
Scusate non faccio il professionista, ho però il fratello che da 30 anni ci campa. Penso che il come pubblicizzare il proprio lavoro dipenda molto dal tipo di fotografia che che si pratica. Ad esempio un matrimonialista come Ana Rosso vedi www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3000613&l=it , penso che difficilmente uno le rubi le foto e far girare su Twitter Youtube e nei siti vari le porterà solo tanto lavoro. Se uno fa foto da Stock certo che deve stare molto attento. Prego continuate |
| inviato il 19 Dicembre 2018 ore 23:58
Ubrigantu, a quale domanda avrebbe risposto Blackdiamond? Ci ha raccontato una sua esperienza. Tu saprai anche di cosa parli, ma non lo sa il resto del mondo. Non puoi aver fatto il fotografo professionista per 30 anni senza conoscere le leggi nazionali e i diritti internazionali sul diritto d'autore. Inoltre sostieni pure che internet non sia un mezzo che un fotografo moderno (degli ultimi 15 anni almeno) debba sfruttare per proporsi e sponsorizzarsi...bah! Un conto è il tizio che pubblica sul social network la foto dello scontrino della spesa per mostrarlo agli amici, altro discorso è l'azienda "X" che ruba per proprio tornaconto d'immagine/economino "immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale" (cito Legge 22 aprile 1941 n. 633) da su un sito che dichiara esplicitamente la proprietà dell'opera, come il sito internet di un fotografo, oppure come nel caso delle fotografie firmate di RobertMarc. Io sono il primo a dire che il fotografo deve stare attento a dove e come pubblica i propri lavori (l'ho scritto anche nel mio primo intervento a pag 3), ma non si può fare di tutta l'erba un fascio. Certi ragionamenti mi sembrano avulsi dalla realtà attuale. |
| inviato il 20 Dicembre 2018 ore 3:00
“ Ad esempio un matrimonialista come Ana Rosso vedi www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3000613&l=it , penso che difficilmente uno le rubi le foto e far girare su Twitter Youtube e nei siti vari le porterà solo tanto lavoro. Se uno fa foto da Stock certo che deve stare molto attento. „ Naturman, tu pensi che nessuno le possa rubare una foto come lo pensano anche gli altri di sé stessi. Il punto è un altro: che si fa se succede? Se qualcuno rubasse (scaricasse dal sito web) una foto ad un fotografo come Ana Rosso, ne cancellasse il nome e la usasse per propri scopi commerciali senza alcuna autorizzazione da parte dell'autore, tu cosa ne penseresti? a) Saresti d'accordo con le leggi italiane ed internazionali che tutelano i diritti di opera intellettuale (tra cui: italiana sul diritto d'Autore; Universal Copyright Convection; Accordo TRIPS ) quindi appoggeresti le ragioni del fotografo; b) Penseresti, come qualcuno qui, che il fotografo è un pollo disperato in cerca di fama che se la va a cercare; dunque ha ragione chi, non rispettando la legge e i diritti del pollo, ruba la foto e la usa per un proprio tornaconto economico. Ormai ho il terrore delle risposte che potrebbero arrivare... |
| inviato il 20 Dicembre 2018 ore 5:53
vedo che i miei commenti non li hai capiti, però mi hai dato del drogato. ti riassumo il succo. professionista: al professionista nessuno ruba le foto, perchè essendo professionista ha fatto gavetta, conosce le dinamiche della fotografia, sa come procacciare i clienti in tutti i canali di cui il web è solo la minima parte per cui sul web (vedi la risposta di blackdiamond alla tua domanda: "e allora come fa un fotografo a farsi conoscere?"). i professionisti sul proprio (non obbligatorio) sito web pubblicano le foto già monetizzate allo scopo di far sapere: "guarda per chi ho lavorato!"... e "guarda dove ho già pubblicato".... ancora "ho vinto i segueti concorsi" tutte in dimensioni minime (di solito 600/800 pixel per il lato maggiore) foto che non si possono rubare perchè inutilizzabili e che nel caso venissero rubate rappresentano un danno economico minimo risibile.... quelle non vendute? blackdiamond ti ha risposto anche li. nessuna on line. o come dice Naturman i cerimonialisti possono pure pubblicare su facebook, perchè la foto di "gino e teresa sempre insieme" a chi vuoi che interessi e voglia rubarla se non gino e teresa che l'hanno già pagata. ecco che nel suo caso l'accortezza è quella di pubblicarla dopo essersi fatto già pagare e non caricarla a tutta risoluzione. se sei un fotoamatore: 1.NON HAI MOTIVO DI PUBBLICARE ON LINE PER FARTI CONOSCERE PERCHè NON è COSì CHE SI DIVENTA FOTOGRAFI. 2.se lo fai, sai che la situazione è questa e ne accetti le conseguenze. e non solo, pubblicando a massima risoluzione e senza freni, sapendo i ladri e furbetti che ci sono, ALIMENTI i loro furti, inflazionando il mercato e il potere contrattuale dei fotografi professionisti essendo di fatto (anche se involontariamente) un loro concorrente sleale. in pratica offri gratis foto di basso livello, l'azienda viene da te e accetta una foto nonn perfetta gratis? o viene da me che mi deve pagare il giusto? non è questione di tutelare la proprietà intellettuale del fotografo della domenica, la questione è tutelare IL LAVORO DEL FOTOGRAFO che è inflazionato in parte per colpa dei ladretti furbetti, ma anche e soprattutto PER COLPA NOSTRA! poi....se sei un professionista e pubblichi foto invendute a tutta risoluzione gratis sui social.....SEI UN POLLO! |
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