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Fotografare da libero professionista


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avatarjunior
inviato il 26 Novembre 2012 ore 14:01

Ciao a tutti, vi pongo un paio dei miei crucci:

1) un fotografo inquadrato come libero professionista, può realizzare foto ad eventi e vendere le stampe (o i file) ai partecipanti che le richiedano?
Leggendo qua e la in internet mi pare di capire che non sia possibile, in quanto il libero professionista vende la sua "manodopera", e non qualcosa di realmente tangibile come la stampa di una foto.
Ma se invece fosse l'associazione che organizza l'evento ad ingaggiare il fotografo per realizzare un servizio, sarebbe corretto?

2) il libero professionista che realizza servizi fotografici, in che modo può offrire al cliente un servizio di stampa foto? Fin'ora l'unica soluzione (fiscalmente corretta) che mi sembra valida è quella di ordinare stampe e/o fotolibri online (mi piace molto digitalpix) e far spedire e fatturare a nome del cliente....il problema è che in questo caso il guadagno sarebbe pari a zero o poco più, perchè con fattura nero su bianco, il cliente avrebbe chiare le spese e quindi il ricarico!

Grazie !


avatarjunior
inviato il 26 Novembre 2012 ore 14:48

Puoi rilasciare una fattura di prestazione occasionale, se vuoi fare le cose in regola...non necessita di partita iva, è esente da iva ma non puoi superare un tot l'anno (mi pare sia di 5000€) e devi versare il 20% allo stato.

Se fai una ricerca su google trovi tutte le info...

avatarjunior
inviato il 26 Novembre 2012 ore 17:44

Si avevo letto qualcosa a riguardo, ma nel mio caso avrei partita iva, quindi non so se posso, e sopratutto è molto spinosa la questione "prestazione occasionale", che se non ho capito male implica che la persona richieda esplicitamente l'intervento di tal fotografo, senza che quest'ultimo si sia fatto qualsiasi tipo di pubblicità. Ma dal momento in cui, con p.iva, avrei pubblicità/sito/ecc ecc, temo di non poter risultare come "occasionale"

avatarjunior
inviato il 27 Novembre 2012 ore 9:50

Mi sembrano le solite questioni cavillose italiane...

Una volta il fotografo era inquadrabile solo come artigiano.
La fotografia era legata molto al prodotto stampato, la tecnologia prevedeva l'utilizzo di attrezzature che richiedevano abilità manuali prioritarie rispetto a quelle intellettive.

Da circa 15 anni il fotografo può essere anche libero professionista.
Ora discriminare un inquadramento rispetto al prodotto finale mi sembra assurdo e anacronistico.

Un libero professionista non potrebbe consegnare un libro che ha impaginato con sue immagini, mentre potrebbe consegnare un DVD con i suoi identici lavori o inviarli online al cliente? Mi sembrano questioni di lana caprina Confuso
ciao



avatarjunior
inviato il 27 Novembre 2012 ore 11:42

Il problema è che anche se sembrano cavilli da niente, in realtà vanno a mettere i bastoni tra le ruote a chi cerca di iniziare in regola. Praticamente per vendere foto o si investe un capitale e si apre come artigiano (ma capitale ed esperienza, per un giovane, sono fuori portata...) o si cercano gli escamotage all'italiana...
comunque, rimanendo in tema di chiarezza, ancora non ho trovato un documento specifico che affermi che il fotografp libero professionista non puo fare determinate cose continuerò a cercare.... (ps. la confcommercio alla quale mi sono rivolta non sapeva nemmeno di quest'inquadramento!)

avatarjunior
inviato il 27 Novembre 2012 ore 17:12

Dunque, cerca e ricerca ho trovato qualche info sopratutto sul sito della TAUvisual.

In generale mi pare di capire (sottolineo PARE) che in realtà l'unica differenza tra fotografo libero professionista ed artigiano è che il primo è esente da iva, irpef e tenuta contabilità (inoltre non ha studio fotografico nè capitale in attrezzature) mentre il secondo si.
Per cui il libero prof. fatturerà normalmente ma specificherà in fattura l'esenzione da imposta.

Qualcuno può confermare o smentire?

avatarjunior
inviato il 27 Novembre 2012 ore 20:49

Infatti è la prima volta che sento questo "problema".
TAUvisual è la più seria associazione del settore e sono ormai 25 anni che c'è.
Questo te lo posso confermare. ;-)
ciao

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 13:59

Nessun altro sa dirmi qualcosa sulla vendita stampe da libero professionista?

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 15:15

In generale mi pare di capire (sottolineo PARE) che in realtà l'unica differenza tra fotografo libero professionista ed artigiano è che il primo è esente da iva, irpef e tenuta contabilità (inoltre non ha studio fotografico nè capitale in attrezzature) mentre il secondo si.
Per cui il libero prof. fatturerà normalmente ma specificherà in fattura l'esenzione da imposta.

Le tasse il libero professionista le paga come l'artigiano! La differenza semmai è nei contributi INPS.
Il libero professionista li paga in percentuale sulla fattura: nessuna fattura = nessun contributo INPS.
L'artigiano paga sempre un minimale inps di circa tremila euro l'anno, indipendentemente dalle fatture emesse: nessuna fattura = tremila euro inps.
Se devi vendere stampe,se hai dipendenti,se assomigli in qualche modo ad una piccola impresa artigiana, non hai scampo: devi inquandrarti come artigiano! Altrimenti prima o poi arriva l'Agenzia delle entrate e li son dolori.....Triste
Se non hai una struttura "fisica" ma sei un artista, nel senso che ogni tanto fai foto in giro per eventi e vendi i singoli file come espressione della tua arte o vieni contattato come inteprete di un evento che si esprime con le immagini, allora puoi regolarizzare la tua attivita' come libero professionista.:-P
La mia spiegazione è un po' banale ma dovrebbere rendere bene il concetto .Comunque vedi comunque qui
e qui

Ciao


avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 17:20

Avevo già guardato entrambi i video!
Personalmente non sto cercando scappatoie....cerco solo di capire entro quali limiti dovrò lavorare come libero professionista.
Il mio caso per ora sarebbe: - servizi fotografici a privati (ai quali vorrei vendere le stampe relative al servizio) e fotografia ad eventi sportivi, nei quali vorrei far foto da vendere poi su richiesta ai partecipanti all'evento.

Cosa posso, e cosa no?

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 17:51



Come libero professionista non puoi vendere stampe ma puoi vendere foto degli eventi sportivi (solo i file delle foto).
Le stampe semmai potresti farle fare da qualcun'altro con il quale collaborare.
Per quanto rigurda le scappatoie....non fraintendermi,non era mia intenzione consigliarti di evadere ma non è neanche giusto pagare le tasse più del dovuto.In Italia molti sono evasori ma ci sono anche molti cittadini onesti che pagano più tasse del dovuto per ignoranza fiscale o perchè chi siede negli uffici dell'Agenzia delle entrate non sempre è preparato come dovrebbe.









user1856
avatar
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 18:25

Puoi rilasciare una fattura di prestazione occasionale, se vuoi fare le cose in regola...


no, non può se è libero professionista.

n generale mi pare di capire (sottolineo PARE) che in realtà l'unica differenza tra fotografo libero professionista ed artigiano è che il primo è esente da iva, irpef e tenuta contabilità (inoltre non ha studio fotografico nè capitale in attrezzature) mentre il secondo si.
Per cui il libero prof. fatturerà normalmente ma specificherà in fattura l'esenzione da imposta.


stai facendo molta confusione tra i due inquadramenti e il fatto di irentrare nei contribuenti minimi o meno.
cerco di fare un po' di chiarezza (anche se un commercialista sarà senz'altro più preciso) :

ARTIGIANO:
ha la forma di un impresa.
paga circa il 21% di inps con un minimo di circa 3'000 annui (ovvero se fatturi zero comunque paghi)
paga le tasse sulle fatture emesse anche se il cliente non ha pagato (molto male...ma così è...)

LIBERO PROFESSIONISTA:
paga il 27,72% di inps senza minimale (quindi se fatturi zero paghi zero ma se fatturi più di 12'000€ allora paghi più dell'artigiano)
paga le tasse sui pagamenti ricevuti (ovevro fatturi ma il cliente non paga? non paghi tasse).


ORA tra le altre cose, entrambi gli inquadramenti se all'inizio dell'attività rientrano in certe caratteristiche, possono rifarsi al regime dei minimi (dal 2012 detto "dei superminimi")
tale regime fa si che al posto dell'irpef ci sia una imposta sostitutiva del 5%.
Si è anche esenti campo IVA (con pro e contro che ciò comporta... non è sempre un bene).
Le caratteristiche principali per rientare sono:

- max 30'000€ ca di fatturato
- max 15'000 di investimenti in attrezzatura nei 3 anni "fluidi"
- durata max di 5 anni se si hanno più di 30 anni (a 30 anni si arriva a 35 anni che è la causa del fraintendimento di quel 35 anni che molti non capivano... in realtà puoi avere anche 60 anni e rientrare ma solof ino a 65 anni mentre un 18enne potrebbe rientrare fino a 35 anni di età.)

ciò detto, come spese, l'artigiano si deve iscrivere alla camera di commercio (il libero professionista no) e questo è un costo in più dell'artigiano (che di contro si avvale della dichiarazione unica di inizio attività invece di fare domande e domandine a inps, agenzia entrate etc etc).


ORA, come capire (non lo dico io ma l'associazione tau visual) se puoi vendere le foto col tuo inquadramento?
semplice! (a dirsi, meno a farsi)
L'importante è essere congrui e per essere congrui devi vedere se dalle tue parti gli altri fotografic he ti sono concorrenti come tipologie di servizi offerti, sono inquadrati come artigiani o come liberi professionisti.
va da se che è importante (molto) la % delle tue entrate date dal lavoro prettamente di libera professione, rispetto a quello artigianale.

mi spiego.

metti che un cliente ti contatti per delle foto di advertising per la loro azienda.
tu vai lì, studi quello che il cliente vuole, studi come valorizzare l'immagine del cliente, crei il tuo set, fotografi, postproduci e tutto.
mettiamo che questo valga una fattura di 1000 soldi (unità di valore immaginario)
poi gli stampi (tramite stampatore esterno) un canvas che vale 100 soldi.
beh in questo caso è preponderante l'attività di libera professione e quindi puoi farlo.
se invece tutta la parte iniziale avesse avuto un valore sempre di 1000 soldi ma la stampa fosse stata di 1000 canvas per un totale di 100'000 soldi, allora ecco che era preponderante l'attività di azienda artigiana e non avresti potuto farlo a meno di reinquadrarti come tale.


questo per sommi capi.
in ogni caso se scrivi a fotografi.org ti manderanno molto materiale da leggere, molto più approfondito e molto più preciso di quanto ti ho scritto io.
oh, in bocca al lupo! ;-)


Se non hai una struttura "fisica" ma sei un artista, nel senso che ogni tanto fai foto in giro per eventi e vendi i singoli file come espressione della tua arte o vieni contattato come inteprete di un evento che si esprime con le immagini, allora puoi regolarizzare la tua attivita' come libero professionista.


se sei un'artista c'è (mi pare ancora) un terzo inquadramento volendo....

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 19:02

grazie a tutti per le spiegazioni!

In realtà io ho già scelto la via della libera professione, informandomi presso la confcommercio di zona; fralaltro sono già collaboratrice familiare, quindi andrei a pagare 5 % + 18 % di inps.

i miei dubbi erano appunto sulle specifiche di quello che andrò a fare....e sinceramente non capisco perchè non sia possibile far stampe relative ai propri servizi (stampe o fotolibri)!

Nè dove si possa trovare questa informazione...(TAU dà info solo agli associati o ai non associati che versano un piccola somma)

Quindi mi arrabbio con la burocrazia italiana...talmente contorta che nemmeno gli "esperti" sanno cosa fare! (alla confcommercio non sapevano dell'esistenza del fotografo libero professionista...)

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 19:04

Ah aggiungo che parto da zero, con poca esperienza e con listini bassi, quindi non rientro nella categoria delle "1000 tele stampate" ;-)

Essendo un secondo lavoro, molto più sotto forma di hobby, diciamo che sarei già soddisfatta di un paio di servizi al mese ! ;-)

user1856
avatar
inviato il 04 Dicembre 2012 ore 19:10

(TAU dà info solo agli associati o ai non associati che versano un piccola somma)


contattali!
prima ti manderanno un vademecum sotto forma di mail.
poi un libro in pdf che è une stratto di oltre un centinaio di pagine di quelloc he bisogna sapere.

la versione completa è quella che si ottiene con il versamento della quota associativa ma la versione "light" è già un buon inizio! ;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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