| inviato il 15 Novembre 2018 ore 21:44
"La qualità o come lo si è usato, in che quantità e a che punto della preparazione?" Beh dipende quante cose metti nel paragone, ma insomma il succo culinario è quello, non è la pentola ma sono ingredienti e danno altro sapore alla base di un buon (si spera) piatto! |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 7:56
@TheBlackbird “ Non è la stessa cosa Max. È come chiedere che qualità di pecorino si sia usato per un'ottima carbonara semmai... Il che è utile in molti casi... (la carbonara è solo un esempio eh) „ No, perche' se io so cucinare inserisco un ottimo pecorino via dal fuoco, se lo incorporo sul fornello il risultato cambia. E' il manico che fa il piatto... non il software! ...e la carbonara cambia gusto! |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 8:17
Allora compriamoci tutti una bella 4000d, un Yongnuo 50 1.8 e scattiamo in JPEG. Tanto e' il manico che conta no? |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 8:30
Il manico conta in ripresa e PP. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 8:36
Boh, volendo tutto questo può stare nel commento della foto: io pubblico pochissimo, ma nelle mie foto ho scritto sia i software che le funzionalità che ho utilizzato. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 9:23
Il sw e il tipo di operazione a mio avviso sono due piani differenti. I sw non sono tutti uguali, alcuni hanno algoritmi migliori in certe operazioni, altri in altre, c'è quello che lavora meglio la nitidezza, quello che tratta meglio il rumore, etc ... senza contare il rapporto tra tipo di raw e singolo sw. Però alla fine può essere interessante capire se si è lavorato sul rumore, sulla nitidezza, sulla correzione dell'esposizione e via dicendo, operazioni che poi sono possibili con tutti i sw. Non lo so se tutto è davvero interessante. A mio avviso è interessante capire se uno ha operato una specifica singola operazione per QUELLO scatto. ovvero una operazione caratterizzante e speciale. Tutto sommato a prescindere dal sw utilizzato. In questo senso l'informazione è possibile farla come dice Alvar. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 10:01
Esatto Loiety! A volte si usano software diversi e mogliori di altri per sole operazioni mirate. Questo tutto in base all'esperienza di Post che si possiede. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 11:02
Axl, perché fingi di non capire? Non conta solo lo strumento, ma le capacità e il gusto di chi lo usa. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 11:55
Secondo me forse sarebbe meglio sapere più che il software utilizzato il metodo base di chi questi workflow ne fa uso. Mi spiego meglio con un esempio: leggevo in giro che allo stato attuale i software hanno diciamo tutti una propria impronta nella pp e si differenziano in alcuni aspetti di valore aggiunto..ad esempio uno eccelle nella zona tonale, uno nel denoise uno nella gestione ombre/luci piuttosto che nelle maschere.ecc però ci sono passaggi che spesso facciamo inconsapevolmente che danneggiano la foto iniziale nel senso che introducono artefatti, rumore ...insomma degradano ad ogni passaggio il ns sviluppo. Io ritengo importante sapere il workflow base per evitare o ridurre al minimo i passaggi diciamo distruttivi...tipo ad esempio...apri file, prima denoise poi aggiusti i colori, poi maschere poi...eccc |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 12:04
Credo che nessuno faccia un tutorial e ti dice passo passo la tecnica usata della pp ma si limita a dire sul generico LR e magari usa C.O. o viceversa o usa altri ingegnosi programmi. In sostanza uno preserva per se stesso sempre i suoi segreti nascosti. Anche piccoli ed immaginabili software fanno il loro dando quel plus in più. Poi dipneden dal genere fotografico. Per i paesaggi si usano spesso software HDR per i ritratti software che curano la skin tone, per il bianco e nero ci sono una miriade di programmi tra i quali anche il rinomato Siver Efex della Nik Collection. Insomma la pp. la si fa con ampia scelta a secondo gusti personali. Io che sono pieno di bontà ad elargire conoscenze a tutti francamente alla fine della pp. cancello persino gli exif. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 12:23
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| inviato il 16 Novembre 2018 ore 12:24
Fatevi un bel corso da Mario Mulinai e capirete molte cose. E' un'ottima base da cui partire. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 12:28
Un bravo psicologo può essere utile ma non sufficiente. Meglio uno psichiatra. |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 13:20
“ Fatevi un bel corso da Mario Mulinai „ Ma se lo imparato io facendo da prof. :) |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 13:32
Axl, perché fingi di non capire? Non conta solo lo strumento, ma le capacità e il gusto di chi lo usa. ma non fingo di non capire, sinceramente non condivido, ecco. Dai a Valentino Rossi un Ciao e vediamo che combina... C'è un (giusto) limite a tutto E' corretto quello che dici, ma non è un dogma, non rendiamolo assoluto in quanto tale |
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