| inviato il 15 Novembre 2018 ore 14:55
Quello sarebbe interessante, alcuni gia' lo propongono in seguito a richieste sui commenti. |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 15:05
“ Secondo me sarebbe anche interessante vedere qui su Juza un riquadro, opzionale, della foto "originale", prima della post „
Ai vari fotografi famosi, anche a pellicola, chiedi la pellicola originale o la foto finale.
Poi mi immagino i commenti: questa è graphic art non è più fotografia e via dicendo. |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 15:18
Per questo tipo di scambio e confronto, tenete presente che in area "Tecnica, composizione..." c'è settimanalmente un gioco (a dire il vero assai poco competitivo...) dove ci si confronta su casi concreti di post-produzione.
Grande disponibilità e zero gelosie.
Tutti possono partecipare anche per fare domande.
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 15:46
Ale Z ho visto ma quello che per me conta e non so se sia una cosa condivisa o meno è come elaboro io i miei scatti in base ai miei gusti ed a quello che vorrei trasmettere a me stesso e, cosa più difficile, agli altri.
Elaborare uno scatto di un'altra persona è sempre un qualcosa di "forzato" (per carità si può fare tranquillamente) ma foto-elaborazione e stampa li ritengo una filiera da fare di persona tranne l'atto della stampa perchè fatta in casa purtroppo diventa troppo impegnativo e personalmente mi farei prendere troppo la mano con costi alla fine enormi. Ecco perchè se interrompo la "filiera" lo faccio felicemente ed affidando il file da me elaborato al laboratorio di stampa di fiducia. |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:10
Antonio, io ho un pensiero ancor più radicale del tuo: la "filiera", come la chiami tu, inizia con lo scatto. Nel senso che ripresa e post-produzione sono collegate e interdipendenti.
Sono d'accordo che ognuno debba trovare la propria strada. Ma per salire sull'automobile del proprio modo di fare fotografia, bisogna prima fare "scuola guida".
E il gioco della post-produzione è una buona scuola guida. Proprio perché ti trovi a confrontarti (per gioco) con gli scatti fatti da altri.
È un po' come avere un cliente che ti chiede di postprodurre. Stimolante e interessante. .
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:11
Su una foto discreta applichi una post prod. fatta bene la foto diventa bellissima.
Oggi nell'era digitale non esiste foto senza Post Produzione.
Se ci fate caso di fotografi che cambiano da canon a nikon o fuji o Olympus ecc.ecc , se si vanno a vedere i loro scatti alla fine sembra che non sia cambiato nulla a livello di qualità dei file , Questo merito delle loro capacità di post produrre bene una foto.
Chiaramente poi stanno a fare tutte le loro considerazioni in merito al sistema usato dicendo i pro e i contro ma non riveleranno mai i loro trucchi del mestiere e i passaggi fatti tra i vari software che vanno a compensare tutti le varie problematiche riscontrate al momento dello scatto
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:24
“ Antonio, io ho un pensiero ancor più radicale del tuo: la "filiera", come la chiami tu, inizia con lo scatto. „
Ok ma questo lo davo per scontato. Cioè non mi toglierei mai il piacere di scattare in prima persona
“ Nel senso che ripresa e post-produzione sono collegate e interdipendenti. „
Sono collegate dall'elaborazione corretta dipende l'esito finale. Per me invece la post dipende anche e soprattutto da cosa hai ottenuto sul campo o meglio ancora da quella che era la tua idea iniziale.
Ma qui entriamo nel personale.
“ Oggi nell'era digitale non esiste foto senza Post Produzione. „
anche nell'analogico. E' solo cambiato l'approccio camera oscura con "camera chiara". I principi sono gli stessi.
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:29
Io credo che nella post produzione non sia così determinante il software utilizzato, alcuni sono migliori di altri, come per tutte le cose, però qualsiasi software, se saputo utilizzare bene, può portare al risultato voluto.
La cosa più importante sono le idee, il gusto estetico, le scelte, il messaggio che si vuol trasmettere, sapere che cosa vogliamo valorizzare e cosa vogliamo rendere meno importante nella foto.
Il miglior "software" è il nostro cervello, impariamo ad usare bene un qualsiasi programma di post produzione che ci permetta di fare quello che abbiamo deciso di fare, quello è il software giusto
Ciao
Francesco
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:30
“ la post dipende anche e soprattutto da cosa hai ottenuto sul campo o meglio ancora da quella che era la tua idea iniziale. „
La seconda che hai detto... 
Cioè SIA la ripresa SIA la post serebbe bene dipendessero da quello che hai in mente.
Ma queste sono ovvietà...
Lavorare sulla foto di un altro ti dà accesso solo alla "seconda parte" del processo. Ma questo non è per forza un limite, può essere uno stimolo.
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 16:47
E soprattutto, studiare il colore e gli accostamenti, la parte artistica che e' data per scontata la maggior parte delle volte, ma che resta quella determinante e che ci fa gustare l'immagine con gli occhi. |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 17:38
Ai vari fotografi famosi, anche a pellicola, chiedi la pellicola originale o la foto finale.
amerei vedere entrambe, guarda cosa si faceva ai tempi dello sviluppo in camera oscura, sono tutti processi, acidi, schiarite etc applicate nella post produzione old school
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 18:30
Ma sapere con che marca di pentole è stato cucinato un ottimo piatto, frega qualcosa a qualcuno ?
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| inviato il 15 Novembre 2018 ore 18:56
Non è la stessa cosa Max. È come chiedere che qualità di pecorino si sia usato per un'ottima carbonara semmai... Il che è utile in molti casi... (la carbonara è solo un esempio eh) |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 19:16
La qualità o come lo si è usato, in che quantità e a che punto della preparazione? |
| inviato il 15 Novembre 2018 ore 19:41
_axl_ di tutte le foto famose di quei dettagli ne troverai pochi, dato che interessa il risultato e non il procedimento. Poi se segui diversi autori lo sviluppo è sempre lo stesso e capisci come si ci arriva da solo. |
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