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Ma davvero ISO e rumore non sono neppure parenti?


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avatarsupporter
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:07

@Doppio Ing. Angelo_ML
Possiamo pure dire che il sensore si scaldi per la non perfetta conversione energetica tra quanto di luce ed energia sufficiente...


La tua tesi è quindi che un sensore di una fotocamera si scaldi per il residuo di energia restante dall'effetto fotoelettrico, più che per l'elettronica.
Mmmhhh...hai qualche dato o riferimento a sostegno della tua tesi?
Considerando solo a buon senso le energie generate dalla luce che colpisce il sensore esposto ad una scena normale e quelle prodotte dall'alimentazione elettrica che tiene in funzione tutta l'elettronica , mi sembra una tesi molto azzardata.
Come conseguenza, per freddare raffreddare un sensore surriscaldato scaldato, basterebbe tappare l'obiettivo, anche lasciando tutto acceso. Ti pare plausibile?

E' vero che l'effetto fotoelettico interno (quello che avviene nei fotodiodi a semiconduttori), avviene solo su elettroni legati ad atomi perchè un elettrone libero non può assorbire un fotone lasciando energia e impulso conservato. L'atomo a cui è legato però, pur assorbendo l'impulso, ha una variazione di energia cinetica minima perchè è molto più grosso, e quindi il materiale non si scalda.

@Valgrassi
mi sembri in palla con lo stato solido

Che fiuto! MrGreen

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:13

ahahaha Valgrassi il tuo astio contro i civili non lo capisco, e ancora meno capisco come tu possa comparare architettura ad ingegneria ahshaga. I civili hanno fatto scienza delle costruzioni che non e' mica bau bau micio micio, te lo assicuro io che me lo sono messo come esame a scelta...pensa un po :)) Comunque la discriminante, piu' che il titolo la fa il come ed il perche' si e' conseguito.
Ps. Sono ing. dell'automazione ed elettrico.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:16

@Val
Però in un altro thread si parlerà anche del rumore che si genera dopo, vero?? :-P:-P

@Angelo
Beh sì, però immagino che scienza delle costruzioni sia un po' lontana dalla scienza delle costruzioni di sensori MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:18

Paolo sono i simboli chimici di Boro e Fosforo, gli atomi con cui viene drogato il silicio per formare le giunzioni PN


se volete vi spiego come si producono fosfina e diborano necessari all'industria elettronica... MrGreen

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:19

Non voglio fare polemiche Valgrassi. Parlavo del riscaldamento del sensore, non dell'apparecchiatura elettronica. Secondo me il sensore non viene scaldato dalle debolissime correnti e resistenze in gioco. I componenti che riscaldano l'elettronica sono i convertitori non scaldano certo per le debolissime correnti ma piuttosto per l'elevata frequenza di commutazione...stai mischiando due cose diverse.

avatarsupporter
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:20

@Angelo_ML
me lo sono messo come esame a scelta...pensa un po'

allora è vero che sei un po' fuori di testa.MrGreen

Parlavo del riscaldamento del sensore... Secondo me il sensore non viene scaldato dalle debolissime correnti e resistenze in gioco.

Anche io parlo del sensore. Ti invito a riflettere su questo esperimento: prendi un pezzo di velluto nero e lo metti al posto del sensore. Fotocamera spenta. Apri il tappo. La luce colpisce il velluto. Efficienza di conversione: zero. Tutta la luce va in energia termica. Immagina quanto si può scaldare se inquadri, ad esempio, il tuo salotto solo per la luce che ci arriva sopra dall'obiettivo.
Ora togli il pezzo di velluto e accendi la fotocamera, metti in B lascia che il sensore catturi l'immagine.
Veramente ti aspetti che sia più caldo il pezzo di velluto?
Le correnti sono deboli, ma i transistor sono 4x il numero di pixel. Sei ingegnere: fatti una botta di conti.;-)

user151242
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inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:23

Comunque non voglio parlare di cose serie in questo modo. Il tuo modo di approcciare alle discussioni, Valgrassi, e' a mio avviso inqualificabile. Passo e chiudo.

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:31

E quest'altri poi...hanno un mentore su un forum e lo seguono pedissequamente senza sapere e ragionare con la proprio testa...ahhh

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:33

Si ma non sto capendo stai dicendo esattamente la cosa mia...le correnti non e' che si sommano ahahaga vabbe' dai passo e chiudo

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:34

Quello che hai scritto per ultimo e' vero e giustifica la mia tesi e spiega a Valgrassi perche' non e' trascurabile l'effetto del riscaldamento fotoelettrico.

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:39

Oddio poi il tuo ultimo esmpio fa rabbrividire ahahah stai comparando un sensore ad effetto fotoelettrico che e' realizzato appositamente per cattuarare quanta piu' luce possibile, con un pezzo di velluto...ma forse e' vero sono pazzo a scrivere qui con gente del genere. Tanti saluti

avatarsupporter
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:44

@Angelo_ML
Si ma non sto capendo stai dicendo esattamente la cosa mia...le correnti non e' che si sommano

Sto pensando che ti sbagli, ma non ne sono certo (non ho mai avuto bisogno di indagare sul problema).
Per questo sono curioso di sapere cosa ti ha portato alla tua affermazione, se sono intuizioni o una stima quantitativa.
Secondo la tua tesi, in un fotodiodo ideale con efficienza quantica 100%, il sensore resterebbe a temperatura ambiente, nonostante l'elettronica che lo fa funzionare? A livello intuitivo mi sembra molto strano. Per quanto i CCD abbiamo meno elettronica sul chip dei CMOS, non hanno solo i fotodiodi montati sopra.
La tua è una affermazione interessante anche se a me non sembra plausibile, ma potrei sbagliare io.

un sensore ad effetto fotoelettrico
è fatto per convertirla più possibile in elettroni, non per catturarla e basta. Qualunque altro materiale può assorbire luce e con essa la sua energia senza convertirla in elettroni, ma in energia cinetica. Ti sei mai scaldato al sole?

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:46

Scusa ma davvero non voglio parlare piu'. In piu' ti faccio notare che a basse temperatura l'effetto foelettrico aumenta notevolmente la sua efficacia. Detto questo ti saluto.

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:48

Giuro che mi sto perdendo......e non solo perchè è un argomento ostico.
Non capisco più chi dice cosa a chi e perchè.

user151242
avatar
inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:57

Paolo lascia perdere...ma ti rendi conto che ha paragonato un sensore ad effetto fotoelettrico ad un pezzo di velluto nero?? ma ci vuole altro per capire? dai lasciam stare...e Valgrassi poi che scredita le persone in questo modo? cosa altro c'e' da capire?

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