user158139 | inviato il 06 Novembre 2018 ore 21:48
“ Seagate serie Exos „
Domandona 1: ma è vero che dischi più lenti (5400rpm, come i WD Red) sono soggetti ad usura minore rispetto a quelli più veloci (7200rpm, come i Seagate Exos)?
Domandona 2: l'affidabilità nel tempo di un disco è inversamente proporzionale alla dimensione? Cioè, un disco da 8TB è meno affidabile (in termini di probabilità di fault) del corrispondente (stessa marca e serie) da 3TB? |
| inviato il 06 Novembre 2018 ore 22:19
@Boustrophedon Sì, in effetti ho già aderito a Prime e Amazon Photo. Il problema è che la fibra ancora non è attiva perché devono essere fatte le concessioni con le ditte di telecomunicazioni. Non so quanto ci vorrà, spero max sei mesi, ma nutro qualche dubbio...
@Earthquake51d Ho sentito parlare bene degli Exos. Ovviamente, di conseguenza, costano il giusto. Oggi sono andato in due catene dell'elettronica che sul sito mi davano disponibili un sacco di cose (Synology, Lacie, ecc.) e invece non ho trovato nulla se non le banalità. Ormai dobbiamo adeguarci ad acquistare tutto sul web.
Comunque vi ringrazio perché i vostri consigli mi sono stati preziosi. |
| inviato il 06 Novembre 2018 ore 23:32
Prima di diventare fotoamatore ero informatico dipendente, ahimè ho tritato tanti di quegli hard disk e sistemi vari...nelle varie elucubrazioni sono arrivato al raid hardware della datatale costato un occhio della testa, dopo varie e rocambolesche avventure posso dire tranquillamente che un raid hardware non serve a nulla è solo fonte di innumerevoli problemi quando si rompe..che le soluzioni proprietarie come sinology o qnap quando si rompono ti fanno bestemmiare tutti i santi del calendario ...per me le soluzioni sono state diverse. Intanto la semplicità un disco esterno che sincronizzo col Mac in pratica utilizzo un software (freefilesinc) che mi duplica sul disco esterno determinare cartelle del Mac e la stessa cosa la fa col mio nas qnap e con un'altro sistema un microserver hp dove risiede un firmware non ufficilale “Xpenology” che al suo interno sincronizza le cartelle con le photo su Amazon prime e quelle con i video su google drive... il tutto gestibile anche da remoto compresi accesso, accensione e spegnimento...in questo modo ho tre copie autonome e accessibili anche esternamente e se un disco viene meno si cambia e via avendo tre copie hai anche il tempo di ripristinare un qnap, un home server come il micro di hp... ed avere sempre accesso ai file... il vero caposaldo di tutto questo è Amazon prime che a fronte di 36 euro annue da un archivio foto illimitato, veloce e praticamente fruibile ovunque e con qualsiasi sistema a patto di avere una connessione internet |
| inviato il 07 Novembre 2018 ore 12:39
“ Prima di diventare fotoamatore ero informatico dipendente, ahimè ho tritato tanti di quegli hard disk e sistemi vari...nelle varie elucubrazioni sono arrivato al raid hardware della datatale costato un occhio della testa, dopo varie e rocambolesche avventure posso dire tranquillamente che un raid hardware non serve a nulla è solo fonte di innumerevoli problemi quando si rompe..che le soluzioni proprietarie come sinology o qnap quando si rompono ti fanno bestemmiare tutti i santi del calendario ...per me le soluzioni sono state diverse. „
Non posso che quotare quanto detto da Mairotto...
sono tecnico informatico in un'azienda e lavoro in informatica da 18 anni... posso dire con certezza assoluta che le soluzioni complesse di data storage è bene lasciarle ad appannaggio esclusivo dell'uso aziendale, per uso domestico il RAID (che sia il "temibile" 0, o l'1 o il 5 o qualsivoglia... )non ha senso se ci si vuole bene.
Al limite posso reputare accettabile per uso domestico un RAID 1 (ma solo se uno non ha una copia dei dati sempre in linea sul proprio pc e non può permettersi di stare fermo nemmeno il tempo di acquistare un nuovo disco e la contestuale copia dei dati). Ma va comunque preso con le pinze, perché come detto da Mairotto, se va a puxxane il nas, ci possono essere problemi ad accedere ai dati presenti nei dischi anche smontandoli e utilizzandoli con un adattatore sata-usb o simili.
Poi è chiaro, se uno ha tutta questa voglia di perder tempo e prendesi potenziali incazzature dietro a questi sistemi, è liberissimo di farlo, ma per me che devo affrontare tutto il giorno, tutti i giorni, problemi informatici di ogni tipo, a casa, l'unica soluzione che accetto è la soluzione semplice.
Quindi ok (anzi, consigliato) il NAS, ma con dischi indipendenti. E 3 copie di dati separate in dispositivi diversi (di cui uno da collegare solo quando occorre fare il backup), più una copia in cloud, se la nostra banda in upload lo consente.
Ovviamente le copie non gestite a mano ma tramite software dedicati (e opportunamente configurati), come ad esempio GoodSync (a pagamento) oppure il vecchio ma gratuito ed efficace Cobian Backup.
Per i dischi... nel NAS di casa, è dal 2013 che ho su dei WD Red (non i PRO) senza alcun problema.
I Seagate (in generale) non li ho mai trovati affidabili, quindi onestamente non li ho nemmeno presi in considerazione per i miei dati.
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user158139 | inviato il 07 Novembre 2018 ore 14:28
Leo, io ho due pc e un macbook; per ovvi motivi tutti i dati sono un NAS Qnap in Raid 1, con backup giornalieri gestiti direttamente dal NAS:
- su Amazon Photo per le foto;
- su Google Drive e Dropbox per gli altri files.
Del macbook ho un clone su hdd locale gestito con Carbon Copy Cloner, che aggiorno ad ogni installazione/aggiornamento di nuovo software, di uno dei pc invece ho un'immagine aggiornata giornalmente con Macrium Reflect su un altro hdd collegato al NAS via usb.
Giusto per completare: accedo ad internet solo tramite una VPN con sede nelle Isole Vergini Britanniche, sia da casa sia dalla rete cellulare, il mio indirizzo di posta principale è su ProtonMail, ho pi-hole su un Raspberry dedicato per filtrare il traffico indesiderato dei vari device verso le rispettive "case madri". Ho attivato la two-factor authentication ovunque possibile.
Per alcuni mesi ho tenuto un ulteriore backup locale selettivo, poi mi sono reso conto che forse stavo esagerando
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| inviato il 07 Novembre 2018 ore 14:48
“ Leo, io ho due pc e un macbook; per ovvi motivi tutti i dati sono un NAS Qnap in Raid 1, con backup giornalieri gestiti direttamente dal NAS:
- su Amazon Photo per le foto;
- su Google Drive e Dropbox per gli altri files.
Del macbook ho un clone su hdd locale gestito con Carbon Copy Cloner, che aggiorno ad ogni installazione/aggiornamento di nuovo software, di uno dei pc invece ho un'immagine aggiornata giornalmente con Macrium Reflect su un altro hdd collegato al NAS via usb.
Giusto per completare: accedo ad internet solo tramite una VPN con sede nelle Isole Vergini Britanniche, sia da casa sia dalla rete cellulare, il mio indirizzo di posta principale è su ProtonMail, ho pi-hole su un Raspberry dedicato per filtrare il traffico indesiderato dei vari device verso le rispettive "case madri". Ho attivato la two-factor authentication ovunque possibile.
Per alcuni mesi ho tenuto un ulteriore backup locale selettivo, poi mi sono reso conto che forse stavo esagerando
MrGreen „
Tolta la prima parte relativa al sistema di storage... che rimane comunque un sistema semplice e "sbattimento-free", per il resto onestamente... mi pare che sei entrato in un ambito decisamente "particolare"! Certamente si tratta di una gestione di traffico e privacy molto interessante!
Però... ok la sicurezza dei dati e della privacy, ma così lo ritengo un attimo esagerato! (ovvio, parlo esclusivamente per me!)
Non sento ne ho mai sentito l'esigenza di passare tramite una VPN per le mie attività personali domestiche! (Ovviamente in azienda è un altro paio di maniche...)...
Tanto meno ho necessità di usufruire di un provider di posta come ProtonMail... le uniche cose che mi piacciono che provengono dalla Svizzera sono il cioccolato e Michelle Hunziker!!!!
Comunque, penso che stiamo andando un po' OT!
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| inviato il 07 Novembre 2018 ore 15:31
quoto Leo secondo me bisogna preferire le soluzioni semplici, il raid come velocità non ha più senso con l'introduzione degli SSD e tanto meno le soluzioni raid0 1,5 o jbod...meglio due dischi capienti sincronizzati ed un nas accessibile da internet che funge anche da mirror per il cloud... due dischi esterni molto economico, un nas si può fare con vecchi microserver hp che consumano qunato una lampadina da 40W o un qnap 20W volendo hai un costo annuale del prime amazon per 36 euro...che tra backup foto, spedizioni e video sul canale prime è regalato e circa 300/400 euro di investimento per due dischi+nas....muore un disco? lo lanci e ricompri....semplice e immediato per tutto....una chicca se avete prodotti apple...si trovano usate le time capsule ormai dismesse da apple a cui è possibile cambiare il disco e portarle a 2 tera...con un costo bassissimo vi portate a casa un server di backup coi fiocchi accessibile anche da remoto e da wifi. |
| inviato il 07 Novembre 2018 ore 18:51
Buonasera, porto la mia esperienza in quanto l'anno scorso avevo gli stessi dubbi...
Ero alla ricerca di una soluzione funzionale x archivio e backup.....alla fine dopo aver riflettuto un po' ho preso un BOX Aikitio da 4 slot e ci ho messo dentro 4hd:
1. Foto
2. Video
3. Varie
4. Time machine x backup
Inoltre su altro Hd esterno ulteriore backup ogni 15 gg
Così ho un'infinità di spazio e non sono soggetto a vincoli..... |
| inviato il 07 Novembre 2018 ore 23:43
In realtà il vincolo è proprio il box...se si rompe sei in un buco nero non hai foto video vari e backup..... proprio quello che dicevo in diversi post qui dentro |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 0:23
La sicurezza dei dati è garantita solo dalla disponibilità di più copie in luoghi diversi.
Scusa @Leopalm79 , ma quando dici: “ Quindi ok (anzi, consigliato) il NAS, ma con dischi indipendenti. „ esattamente cosa intendi? Il RAID 1 o altro, tipo un box multidisco non RAID?
Non male l'idea del time capsule rigenerato... |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 1:12
Leopalm immagino che intenda NO RAID del tutto; né 0 perché se si rompe un dischi perdi i dati anche dell'altro essendo distribuiti tra i due, né 1 sulla qualcosa sarei meno d'accordo visto che se ti si rompe quello di sistema devi riconfigurare poi tutto, ma questa è teoria e sono sicuro che la sua esperienza gli abbia riservato qualche pessima sorpresa, come succede poi spesso nella pratica specie con sistemi proprietari. |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 8:24
Io ti consiglio vivamente un'appliance FreeNAS dove puoi trarre il massimo beneficio da ZFS.
Aggiungi i dischi che ti servono e li configuri in RAIDZ (o RAIDZ2 se ne metti molti); poi suggerirei di aggiungere anche un SSD come device ZIL per massimizzare le performance. |
user158139 | inviato il 08 Novembre 2018 ore 9:04
La questione è che un NAS Raid 1 ti protegge efficacemente da un fault del singolo disco, ma non dal fault del NAS stesso (né, ovviamente, dal fault simultaneo di tutti i dischi). In questo caso - almeno per Qnap - devi avere un pc con Linux e collegare i dischi alla porta SATA, il che ovviamente non è alla portata della maggior parte degli utenti (esistono software che consentono il recupero dei dati su un pc Windows, anche connettendo i dischi via USB, ma non so quanto siano efficaci).
Questo è il motivo per il quale è opportuno/necessario un backup locale, oltre a quello sul cloud, soprattutto se si vuole mantenere l'accesso immediato ai dati.
Non esiste una soluzione sicura al 100%, anche perché la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo |
| inviato il 08 Novembre 2018 ore 9:20
Sono d'accordo con Boustrophedon, se ti si ferma il nas, inteso come box, devi andare a comprarne un altro, nel frattempo non puoi accedere ai dati come faresti con un HD singolo.
a mio avviso la soluzione migliore è un HD con le foto/lavori, un back-up su disco interno e uno su disco esterno da portare via ed esagerando anche un cloud.
Il nas non aumenta la sicurezza.
ps. per archiviare invece uso una dock station e faccio la stessa copia su due HD diversi, in questo modo ho lavori anche di 15 anni fa sempre disponibili in modo veloce e sicuro. |
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