| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 0:29
Casualmente mi sono imbattuto nella pubblicità del software Serge Ramelli per post produzione. Sono andato a vedere il sito e devo dire che sembra offrire buone cose. Qualcuno di voi lo conosce o lo utilizza? Grazie |
user158139 | inviato il 29 Ottobre 2018 ore 9:22
Non mi sembra che Fanelli produca software, forse qualche profilo a latere dei suoi corsi. |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 13:14
Serge Ramelli penso che abbia uno degli stili di post produzione più brutti che esistano, è finto, pacchiano e anche tecnicamente scorretto (tante immagini con aloni e bianchi bruciati senza un buon motivo). C'è decisamente di meglio in giro Se vuoi imparare per bene i migliori tutorial sono questi, solo che sono abbastanza avanzati, non il massimo per un principiante www.outdoorexposurephoto.com/about-sean-bagshaw/ |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 13:44
Conosco il fotografo e conosco i suoi corsi. Direi che il suo punto di forza è sicuramente stato partire 10 anni fa (molto in anticipo quindi rispetto alla diffusione di massa di corsi online) con i corsi di PP gratuiti, principalmente LR. Detto questo condivido con chi ha scritto che il suo lavoro è molto "saturo", ma è una scelta precisa, non certo una mancanza di conoscenza di base.... anzi!!! Per la post puoi usare quello che vuoi. Io consiglio Luminar (una volta che esce a dicembre anche con la "libreria") e Photoshop... Photoshop è unico ragazzi... inutile girarci intorno :) |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 19:32
Ho seguito i corsi gratuiti su Lightroom diversi anni fa. Lo stile non mi piaceva molto, ma mi ha insegnato ad usare Lightroom praticamente da zero. |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 23:08
Concordo più o meno con quanto detto; seguo Ramelli da anni e anni, e va distinto il suo stile di postproduzione dalle sue capacità di sviluppo. Per quanto mi riguarda spiega molto bene come utilizzare alcune (molte) funzioni di Lightroom, e ha uno sviluppo di base molto efficace e generale, che ben si presta a gestire molte foto. Invece la direzione del suo sviluppo e gli ultimi ritocchi che fa sulle immagini, soprattutto le modifiche locali, denotano un gusto parecchio spinto e pacchiano, che non di rado secondo me rovina qualche sua foto. Però non posso che ringraziarlo, secondo me il suo metodo "prepara" il raw in maniera facile, veloce e intuitiva e su quella base è facile applicare poi un proprio stile (o anche stili e preset altrui). Odiando Photoshop, poi, con i suoi metodi sono riuscito (e ancora riesco) ad usare solamente Lightroom per il 99% delle foto, e di questo gli sono proprio grato. " Open up the Shadows, bring down the Highlights ", imposta il punto di bianco e di nero, " add a little bit of magenta " (tira lo slide del magenta a +30 ), etc etc. Credo che sia più bravo come "insegnante", nella didattica, che come fotografo e postproduttore: sa far capire molto bene quello che si deve fare e come agire sui vari strumenti, ma poi li usa in maniera orrenda. Il che va benissimo, preferisco un bravo insegnante che non sa fare a un cattivo insegnante che sa fare: la tecnica ce la mette lui, le idee io. E poi è uno dei pochi francesi non antipatici del mondo |
| inviato il 29 Ottobre 2018 ore 23:58
"Photoshop è unico ragazzi... inutile girarci intorno :)"...sono dello stesso parere ? |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 9:22
Personalmente l'utilizzo esclusivo (poi da vedere effettivamente se è “esclusivo”) di LR o di Luminar o di qualsiasi SW con quella finalità è comprensibile se il volume delle foto da post produrre è significativo. Lo stesso Serge una volta ha detto “non perdete troppo tempo su una singola immagine”... Tuttavia tutto è legato alle esigenze. A mio avviso nella maggior parte dei casi si riesce nettamente a distinguere che livello (non che SW) di post produzione si è voluto applicare... |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 16:50
“ Personalmente l'utilizzo esclusivo (poi da vedere effettivamente se è “esclusivo”) di LR o di Luminar o di qualsiasi SW con quella finalità è comprensibile se il volume delle foto da post produrre è significativo. Lo stesso Serge una volta ha detto “non perdete troppo tempo su una singola immagine”... „ Quando il volume di foto è ampio, più che "comprensibile" a me sembra obbligatorio; non oso immaginare quanto ci possa volere a postprodurre 20, 50, 100, 500 o 1000 foto con Photoshop una per una, senza per altro avere sott'occhio le altre e cercare di dare una impronta comune a tutto il set. E' vero che con azioni e batch anche Photoshop può lavorare in serie, ma lo vedo decisamente svantaggiato rispetto ai raw developer con gestione del database. “ Tuttavia tutto è legato alle esigenze. A mio avviso nella maggior parte dei casi si riesce nettamente a distinguere che livello (non che SW) di post produzione si è voluto applicare... „ O si è potuto, mica sono tutti maghi della postproduzione Io trovo che i metodi di Ramelli, opportunamente modificati e sviluppati in base al proprio stile e/o gusto, siano sufficienti perfino per i fotoamatori avanzati, quantomeno per il paesaggio. E senza dover scomodare PS, maschere, pannelli e quant'altro. Poi oh, io da un posto non torno mai con meno di almeno dieci foto da sviluppare: magari poi ne pubblico una, due o tre, ma almeno su una decina ci provo a vedere cosa esce fuori, fosse solo per ricordo. E una cosa è metterci 10-15 minuti a foto, una cosa è metterci 30-60 minuti... Io utilizzo PS per le notturne con la Via Lattea, perché uso un astroinseguitore e devo per forza di cose fondere due esposizioni: ogni volta che mi tocca farlo, mi sento un po' morire dentro per la fatica e il dolore (chi ha programmato PS doveva essee un gran sadico). |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 19:10
D'accordo al 100pecciento con te. Poi oh, mica si dice che con LR / Luminar vengano male, anzi! Certo che con PS hai - ovviamente - molto più controllo |
| inviato il 30 Ottobre 2018 ore 23:03
“ D'accordo al 100pecciento con te. Poi oh, mica si dice che con LR / Luminar vengano male, anzi! Certo che con PS hai - ovviamente - molto più controllo „ Pure troppo (In realtà ovviamente invidio chi ha la pazienza di imparare ad usare Photoshop, a parlare il Klingon e a colpirsi i testicoli ripetutamente senza urlare di dolore, per citare altre attività simili). |
| inviato il 01 Novembre 2018 ore 5:42
Non amo fare troppa p.p alle foto o disegni, diciamo l'essenziale. Questo permette di avere un'immagine credibile e non frutto di effetti speciali. Molto dipende dallo stile dell'autore e dall'utilizzo della foto. Penso che il rimanere semplici sia una delle cose più difficili. Nonostante tutto non posso fare a meno di Photoshop. Ho provato altri programmi come alternativa ma nessuno mi ha soddisfatto.Photoshop a mio parere non ha rivali riguardo la p.p. |
| inviato il 02 Novembre 2018 ore 7:02
I'm Serge Ramelly, I'm a French photographer living in the beautiful Paris |
| inviato il 16 Novembre 2018 ore 14:29
Qualcuno ha acquistato i suoi preset x Lr ? Come.sono ? |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 20:37
Anche io vorrei sapere se qualcuno ha acquistato il suo famoso pacchetto di preset a 27dollari.. Giusto per capire se ne vale la pena. Grazie! |
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