| inviato il 27 Ottobre 2018 ore 11:05
In questo sito siamo in tanti a pubblicare immagini, a commentarle, a chiedere e dare consigli su prodotti, tecniche, etc. ma cos'è per ognuno di noi la fotografia? Per molti un lavoro, per altri una passione ma si scatta tanto per farlo (o per doverlo fare) oppure c'è qualcosa che ci spinge a raccontare e condividere una storia? Quando e perché una fotografia vi gratifica? Qual è lo scopo (se c'è) delle vostre fotografie? Ve lo siete mai chiesti? ... e vi siete mai dati una risposta sincera? Mi piacerebbe conoscere meglio questo "lato intimo" del fotografo di cui se ne parla poco... C'è qualcuno pronto a "raccontarsi" ? |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 9:51
Ciao Sonnyrey, ho scoperto il tuo quesito curiosando tra gli articoli e leggendo con molto interesse quelli che hai pubblicato sulla tua amata e tanto martoriata terra! Ho seguito con apprensione le sorti e le vicende che si sono alternate nel corso di questi mesi sulla questione calda e discussa del "modello Riace" e l'ho sempre presa come esempio, tutte le volte che i drammatici fatti di cronaca a riguardo mi hanno davvero intristito e molto turbato... Non è più possibile aggiungere commenti all'articolo su Riace, ma colgo l'occasione per farti i complimenti sia per le immagini che hai scelto sia per il testo! Bravo!!! Molto forte anche l'articolo su Gioia Tauro!!! Li condividerò entrambi su facebook, con molto orgoglio! T'invio una riflessione che scrissi tempo fa, nel fare a me stessa e ad altri la stessa domanda che tu hai posto qui, augurandoti di continuare a nutrire in modo sempre più forte la tua "visione", per rendere testimonianza coraggiosa e amorevole a tutto ciò che ti circonda, amaro o dolce che sia... Mi succede spesso di entrare nelle foto che osservo con tutta me stessa per cercare "risposte"... A volte sono una sorta di rifugio, di consolazione, altre volte scuotono lasciandomi senza parole, ma il cuore mi batte sempre forte... Tutto quello che mi circonda è un'immensa sorgente di sorprese da catturare in modi diversi e con il fiato sospeso! Un brivido di luce che mi attraversa e diventa eterna magia... Ciao, Flo |
| inviato il 21 Novembre 2018 ore 23:39
Grazie “ Flory „ per le belle parole... Come avevo già messo in conto, l'argomento proposto non "attira" l'attenzione di molti |
| inviato il 22 Novembre 2018 ore 23:31
Ciao Sonnyrey, speriamo che piano piano possano arrivare altre risposte...  |
| inviato il 23 Novembre 2018 ore 11:35
Comprai la prima macchina fotografica a 14 anni, qualche foto , poi la fidanzata, la moglie i figli ora i nipoti, ho ricordi di tutta una vita, 6 anni fa persi mia moglie, ma i ricordi dei nostri viaggi in tutta Europa tappezzano la casa (eravamo camperisti) mi buttai nella fotografia, nelle oasi naturalistiche per mesi tutti i giorni per non pensare ne è uscito materiale per mostre, ho iniziato a fotografare per giornali locali, ora spesso faccio pure articoli a firma mia, fotografo per vari enti del mio paese e pure x i paesi vicini da anni, a scuole, asili, chiesa, comune, polizia, le mie foto sono andate ovunque, USA, Giappone, Argentina, Palestina, in questi giorni sto preparando un'esposizione sulla ginnastica artistica, sono stato presidente del circolo fotografico del mio paese per dieci anni lavorando anche per la Regione Piemonte, (film commission). Sono al punto in cui se non fotografo la mia giornata sembra vuota in poche parole è l'unica ragione di vita che mi rimane. |
| inviato il 23 Novembre 2018 ore 14:16
ho iniziato a fotografare grazie a mio padre, usando le sue fotocamere ovviamente analogiche....all'inizio era solo la classica foto ricordo del viaggio, della vacanza.... poi (con l'età) è aumentata la passione e la curiosità di provare e sperimentare (bn, colori, diapositive, sovraesposizioni, sottoesposizioni,...)...ricordo le uscite fatte col taccuino in cui segnare tempi e diaframmi usati per i vari scatti, il movimento per riavvolgere il rullino, l'attesa prima di vedere i provini e capire se la foto era riuscita proprio come l'avevi immaginata, la delusione o la gioia per aver realizzato quella specie di miracolo...ovvero "fermare" il tempo! Poi l'avvento del digitale...il cambio di mentalità, la possibilità di scattare praticamente all'infinito e di modificare la foto fino a stravolgere la sua stessa essenza... Chiedi di sapere il perchè di tutto questo: onestamente non me lo sono mai chiesto seriamente...ma faccio mia la frase di Avedon... il perchè è che non so immaginare una realtà in cui non si possa fotografare... |
user90373 | inviato il 23 Novembre 2018 ore 14:51
Per me è una valvola a doppio effetto, levetta a Dx per scaricarmi, levetta a Sx per ricaricarmi. |
| inviato il 23 Novembre 2018 ore 19:00
Io vivo di fotografia. Penso che questo post sia la chiave di un argomento profondo e di enorme valore. La fotografia per me è racconto. Racconto di quello che vivi. Espressione. Arte. Sono rimasto colpito da un discorso di Scianna dove dice (al contrario della solita frase fatta) che il fotografo non scrive con la luce, ma racconta ciò che la luce scrive, ciò che il mondo ti regala. Il mio obiettivo è sempre il racconto. Quando scatto penso SEMPRE a cosa voglio dire a chi osserva. Mi preoccupo meno di teste tagliate o cose del genere. Ormai ho talmente fatto il callo che mi viene automatico impostare l'inquadratura. Le foto devono raccontare, farti sentire quello che hai visto, farti immaginare il suono di quello che racconti, come gli odori, i sapori ecc. Basta andare ad una mostra di qualche artista importante e si capisce al volo cosa significa "sentire" un'immagine (non per dire che i non importanti siano scarsi, ma perché è facile che in grandi artisti ogni foto ti faccia "sentire" la scena). Altra cosa, la stampa. La stampa ti da altre sensazioni. Se non stampi non le avrai mai. Prendo sempre come riferimento i 5 sensi. La vista (questa è la prima, da fotografo) Il tatto (quando tocchi una stampa, e per il fotografo anche toccare la macchina fotografica) L'udito (quello che ti immagini sentire guardando un'immagine) L'olfatto (i profumi che si respirano nella scena) Il gusto (questo è il più difficile secondo me, però sempre con riferimento ai precedenti) Il sentire i sensi in un'immagine crea qualcosa che non si descrive, si sente e basta. Per me è questo. Spero di aver scritto in maniera comprensibile |
| inviato il 23 Novembre 2018 ore 19:34
Ho iniziato a fotografare da grande. 8 anni fa ho avuto un bimbo e ha comprato qualche cosa per fotografarlo. Tutte le foto erano mosse, e quindi ho iniziato a chiedermi il perché. Ho studiato i concetti di apertura, tempi e iso, e ho capito che fotografare non era semplicemente premere un pulsante. La cosa pazzesca, che mi ha fatto innamorare di questa arte, è stato capire che, padroneggiando quei concetti ( e altri) la realtà poteva essere percepita diversamente. Oggetti insignificanti potevano diventavare bellissimi, luoghi squallidi e degradati si trasformavano in posti fiabeschi. Cieli notturni con flebili stelle diventavano fantastiche immagini della galassia che ci ospita. La fotografia mi ha insegnato a cercare e a vedere la bellezza dove altri con i loro occhi, non la vedono, ma poi, guardano lo scatto, e allora capiscono e si meravigliano. |
| inviato il 24 Novembre 2018 ore 1:13
Ciao Ettore, Patrick, Enzillo... E' davvero emozionante leggere i vostri commenti... Grazie!!! Vedi, Sonnyrey, il tuo quesito sta prendendo sempre più forma... Sì, Patrick, devo convenire con te su tutto! Per quanto riguarda il discorso sulle sensazioni che regala la stampa delle fotografie, è assolutamente sacrosanto... In effetti, difficilmente mi è capitato di stampare le foto che di solito ho realizzato durante le escursioni in montagna, ma quando ho avuto l'occasione di farlo per condividere alcuni scatti in eventi organizzati da gruppi di amici, appassionati di fotografia a livello amatoriale, ne ho apprezzato in modo totalmente differente il valore... Mi ritrovo davvero tanto in quello che dici, cioè nel "sentire" con tutti i cinque sensi (e forse anche il sesto senso ) l'atmosfera che s'irradia dall'immagine stampata! Un caro saluto a tutti... |
| inviato il 01 Dicembre 2018 ore 9:19
che bei commenti... mi rendo sempre più conto che la fotografia è qualcosa di importante per tanta gente... Leggo frasi bellissime che condivido al 100% ... “ Enzillo „ la penso proprio come te quando dici "mi ha insegnato a cercare e a vedere la bellezza dove altri con i loro occhi, non la vedono" ... Possono essere diverse le strade che ci hanno portato verso questa direzione ma alla fine siamo tutti coinvolti allo stesso modo. Scatto dopo scatto (anni dopo anni) penso sempre che la foto più bella la devo ancora scattare e nn posso far altro che continuare la mia ricerca innamorandomi sempre di più di questa bellissima arte |
| inviato il 01 Dicembre 2018 ore 10:51
un passatempo.. |
| inviato il 01 Dicembre 2018 ore 10:59
Volevo aggiungere alla discussione un bellissimo commento di Ferdinando Scianna. Dice che il fotografo non dipinge con la luce. Il fotografo cattura, con la sua visione, quello che il mondo gli comunica utilizzando la luce Mi sento di condividerlo.. Per chi può, in questo periodo a Forlì, c'e la sua mostra. E' all'interno dei musei di San Domenico. Io sono andato due volte ed è bellissima e profonda e, cosa davvero bellissima, nell'audioguida è proprio lui in persona che racconta. Ovviamente, a parte la storia, conoscendo il personaggio, è molto interessante cogliere diversi punti riflessivi che costantemente vengono da lui richiamati durante l'ascolto. Punti riflessivi proprio in tema di questo post |
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