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@alphaman La terza l'ho segnalata in primo luogo perché anche troppo bella (gran foto), ma poi mette in evidenza un particolare fotograficamente affascinante ma potenzialmente, agli occhi di una adolescente magari l'anno dopo, imbarazzante, i pelucchi.
@serpico Detto tra di noi, il pericolo pedofilo esiste ma a mio avviso difficilmente arriva in queste forme. Il pedofilo non è un personaggio che gira affamato con l'impermeabile per la strada girando con le foto dei bimbi che ha visto in giro, ma te lo trovi nella società dove meno te lo aspetti. Invece è proprio con il bullismo e cyberbullismo che si rischiano le peggiori sofferenze ed è proprio li che i giovani debbono essere controllati e supportati; è un rischi di ordini di grandezza superiore rispetto alla pedofilia, sopratutto se uno evita i social mainstream. Ovviamente, sono censurabili anche le altre foto meno forti quando chi pubblica non si protegge dietro ad un nickname.
user158139
inviato il 25 Ottobre 2018 ore 11:07
Io non avrei pubblicato nessuna delle tre, ma soprattutto la terza.
Prima di divulgare una foto o firmare una liberatoria, la prima cosa sarebbe conoscere bene l'ambiente frequentato da quel bambino/adolescente, ma se già era difficile in passato, oggi lo è molto di più, e praticamente impossibile è prevedere come sarà tra qualche anno. Se non un fattore di blocco totale, questa considerazione dovrebbe essere comunque sempre alla base di questo tipo di decisioni, in primis a carico dei genitori, ma anche del fotografo (se non è direttamente il genitore); credo sia fondamentale quanto meno per cercare di farsi un'idea sulla tipologia di foto divulgabili o meno
Difatti è questo che ritenevo interessante approfondire. Ho visto infinite e ripetitive discussioni sul come ottenere una liberatoria, su cosa far scrivere, approcciando il problema sostanzialmente come una gran rottura di scatole, ma in questi pochi mesi che frequento juza di rado ho visto discussioni sui buoni motivi per NON firmare una liberatoria , sopratutto nel caso di minori.
Dove lavoro, ma è un caso un po' particolare essendo un museo di scienze naturali, abbiamo avuto modo di fotografare bambini per reclamizzare le nostre attività didattiche; in genere in questi casi il problema è almeno parzialmente attutito dal fatto che si cerca di coinvolgere l'intera classe o gruppi di classi della medesima scuola, pur chiedendo la liberatoria ai genitori, non certo al dirigente scolastico
user109536
inviato il 20 Febbraio 2019 ore 7:26
Regola per me inderogabile: non pubblico mai foto di bambini, ne della famiglia, ne di amici e nemmeno di bambini che vedo in viaggio che non fotografo.
“Resta il fatto che noi da genitori compiamo delle scelte in vece dei nostri figli, e nel farlo dovremmo badare ai loro interessi, e non ai nostri che sono avere un modello gratis per le nostre foto. Per quanto mi concerne la domanda che mi pongo è questa: mio figlio, da adulto alla mia età, sarà contento che io abbia postato quella foto ?”
Il succo sta proprio qui. Stai prevaricando quella che è la sua libertà personale
O.T. sul battesimo che proprio mi sfugge: se ci credi, bene che ti hanno battezzato, se non ci credi, da puccolo ti hanno fatto il bagnetto su un posto strano e stica..i, non vedo proprio il problema.
Per scelta a casa non mettiamo foto dell'erede su internet, io non pubblico i miei ritratti tranne i rari casi, poi molti di quelli a cui ho fatto foto le hanno usate su FB, ma per quello fanno come vogliono...
“ non stai bene e se si dovesse creare problemi la bambina anni dopo, non sta bene neanche lei „
allora dev'essere un nuovo morbo molto contagioso Quando ero bambino io (fine anni '60) quel genere di particolari non avrebbe sollevato nessunissimo problema, ma oggi l'aspetto "estetico" della propria immagine sembra essere diventato effettivamente vitale per gran parte degli adolescenti; che poi questo sia dovuto alle spinte generate da una società bacata sono il primo a crederlo, ma sta di fatto che lo è anche l'incapacità di reagire o sopportare il bullismo, soprattutto quello indiretto (diffusione di determinati discorsi, immagini ecc.). Non ho ricordi di miei coetanei che si siano suicidati a 14, ma anche a 13, 12 e persino 11 anni per aver subito bullismo; e si che ce n'era anche ai miei tempi, e pure pesante. L'aspetto nuovo di tutto questo è la fondamentale incapacità, da parte di una fetta sempre maggiore di adolescenti, di affrontare e superare, o bypassare, i problemi classici di quell'età, e l'immagine di sè è uno dei principali elementi che caratterizza proprio quel periodo della vita. Se si è modificato, o drammatizzato, il rapporto dei giovani con la propria immagine, anche il rapporto dei fotografi, con quella stessa immagine, dovrebbe partire da nuove riflessioni.
user109536
inviato il 20 Febbraio 2019 ore 9:23
Che riflessioni ? Dalla fine degli anni 60 ne sono cambiate di cose e quindi in modo generale dobbiamo modificare tutti i nostri comportamenti. Per il problema specifico le foto di bambini non si pubblicano e in determinati caso nemmeno si scattano. Provate a farvi beccare in USA o Canada a scattare foto di bus scolastici: il minimo che può capitarvi e che gli accompagnatori vi chiedano di non farlo ma può anche arrivare la polizia.
Io credo che alcune volte non pubblicare foto dei bimbi, solo come soggetto fotogarfico sia un peccato. Danno una ricchezza, un messaggio molto meno "impostato" e formale di un ritratto di un adulto. Le risate sono spontanee, i pianti pure. I bimbi sono belli proprio perchè, nel bene o nel male, non hanno filtri. Certo c'è un limite. Chi lo pone? il tutore, o la legge in certi casi. Immagino che io non possa pubblicare foto di nudità di minori neanche se sono il genitore, a differenza invece di un ritratto o di una situazione innocente. Io ho pubblicato un paio di foto di mia figlia, perchè mi piacevano come foto, un momento di semplice bellezza (per me certo) www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=1790832 e una solo divertente, ma dove per ovvi motivi non è riconoscibile www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1610084&l=it Su facebook pubblico poche cose solo quelle più interessanti, ma mi sto stancando di FB.
Sul futuro dei bimbi e di come loro prenderanno la cosa, non saprei, certo che la condivisione ci sta sfuggendo di mano. Ciao LC
Madrano, la legislazione italiana non è uguale a quella canadese o americana; il fatto che tu decida di comportarti, in Italia, secondo regole di altre nazioni è già una tua riflessione, non un obbligo, anche se mi trova d'accordo nel caso quelle Leggi siano più restrittive delle nostre su tematiche di questo tipo.
Rimane il fatto che devo dare ragione a Simgen sulla morale a due facce degli americani, dove il medesimo fatto viene considerato con giudizi diametralmente opposti se eseguito privatamente o se gli viene dato un "respiro" pubblico (e soprattutto mediatico). Visto in quest'ottica, l'intervento della polizia se scatti foto allo scuolabus sembra voler tutelare più il "diritto" che il genitore esercita sull'immagine del figlio che non la sicurezza del figlio stesso, e allora quella americana non mi pare più una legislazione migliore di quella europea
Forse ci facciamo un po' troppi problemi per cose normali... una psicosi collettiva alimentata dai massmedia che da quando esistono cose buone non le hanno mai fatte...
Intanto ammetto di essere stupito per il revaival di questo topic, ma è il bello della rete ed ho trovato le ultime riflessioni interessanti. Per rispondere in misura differente a Simgen e a Luca, io mi appiglierei a quanto ha detto Daniele. Purtroppo il modo di approcciare il problema è stato profondamente mutato dall'avvento dei social. E sopratutto in una età molto delicata come l'adolescenza in cui un giovane vive grandi conflitti nella costruzione della propria immagine, averne una già costruita, spesso sulle ceneri di una figura di bambino che si vorrebbe superare, trovarsi una immagine già completamente costruita con la sequenza della propria crescita esposta al mondo può rendere molto più complicato il percorso dei nostri ragazzi, con casi non rari di esiti drammatici. Mi direte, i suicidi avvengono per i video o foto imbarazzanti fatte dagli amici, non per i primi piani con sfocato a palloni dei genitori. Vero, ma alla fine è una scusa che noi ci diamo sopratutto per esibire il nostro estro fotografico, se esiste. Io non penso primariamente alla questione normativa, che ovviamente protegge dai casi estremi, quanto all'opportunità.
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