| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 13:57
Sinceramente a me non disturba È uno stile, quello che oggi va per la maggiore.... Ogni periodo ha il suo.... Finto per me va associato a ben altro.... |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:03
Perdonami ma lo stile é ben altra cosa. E la frase "quello che oggi va per la maggiore" va bene per le sfilate di moda Ciao |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:10
Chiamalo come vuoi... Stile, trend.... E per favore risparmiamoci sofismi.... Una volta se non facevi paesaggio con la velvia non eri nessuno.... Era il trend.... Oggi se guardo quei colori li trovo desueti, irreali....spesso ci si abbinavano filtri warm orribili...ci sono foto di Art Wolfe (quindi non il primo deficit.iente) degli anni novanta che viste oggi risultano fin grottesche..... Qui sul forum non esistono mezze misure...e che si parli di attrezzatura o fotografia di ragioni sempre per estremi..... |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:13
“ Quella da effetto wow è ormai tutta legata a situazioni altamente condizionate dall'uomo „ Ecco, il problema dello snaturamento è proprio questa spasmodica ricerca dell'effetto wow |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:17
Su questo concordo.... Ma è legato al modo in cui oggi si fruisce la fotografia.... Non a progetti, ma singole immagini dall'alto impatto visivo.... È certamente un male, ma è così.... |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:23
Non sono sofismi. Lo stile è l'essenza della fotografia e l'ambizione di qualsiasi fotografo. Avere un proprio stile ti rende riconoscibile. Seguire il trend è un'altra cosa. Mc Curry insegna. Hai le idee un pochino confuse. |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:23
Trovo abbastanza sterili i commenti su di un'eventuale pp eccessiva o tale da rendere artefatta la foto: non la trovo così esagerata anzi assolutamente funzionale a raccontare la meraviglia di trovare un primate con colori simili nel buio di una fitta foresta pluviale. E qui viene il punto: la fotografia naturalistica o wildlife è fatta di molte l, moltissime pratiche (purché etiche e rispettose che la natura ritratta e per chi guarda le foto). Alcune di queste si affidano alla ricerca di situazioni più spontanee, e sono costrette a limitare il controllo sulle variabili (luce, posizione scatto, sfondo) pur avendo dalla loro la rapidità di preparazione. Altre richiedono un'elevata preparazione e conoscenza dei luoghi e dei soggetti....ma garantiscono un elevato controllo delle variabili. Tra i due estremi vi sono infinite combinazioni. Il rispetto di ogni parte coinvolta nello scatto rende tutte queste pratiche ammissibili. Se questo fotografo ha studiato la specie che voleva ritrarre, organizzato la logistica per arrivarre, studiato i punti di ripresa e la luce disponibile...e su questa specie lo ha fatto tra i primi... è evidentemente un fotografo estremamente capace e con il tempo/risorse a disposizione per utilizzare in quel contesto le pratiche che gli hanno permesso di raggiungere il risultato migliore. Trovo davvero inconcepibile la visione tardo colonialista del fotografo naturalista come l'avventuriero armato di machete che si fa strada nella.giungla, nelle paludi e nei ghiacci...la cui qualità come fotografo di genere è misurata sulle fatiche e gli affanni che ha subito per ottenere i suoi risultati. Trovo molto più etico affidarsi ad un guida locale piuttosto che buttarsi in un contesto sconosciuto come un elefante in cristalleria. |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:29
Arconudo Ok, ora che hai fatto un bello sfoggio di competenza semantica è possibile ritornare al sodo? Ps McCurry (come tanti in altri ambiti) ha solo diffuso su larga scala uno stile (appunto) già diffuso tra altri fotografi...ma siamo fuori tema... Ribadisco che l'aggettivo "finto" riferito a questo scatto è decisamente eccessivo.... Il fatto poi che a te possa non piacere è insindacabile... Ognuno ha i suoi gusti e la sua propria sensibilità.... Ps Concordo con l'intervento di Luve |
user17361 | inviato il 21 Ottobre 2018 ore 14:36
@Non a progetti Concordo, infatti oggi giorno credo che i concorsi debbono valutare i progetti come accade nel concorso della Sony, il Sony World Photography Awards dove nella categoria professional valuta un progetto fotografico nel suo insieme, e tra l'altro non è un caso che gli attuali fotografi naturalisti ritenuti da tutti come dei guru, nei loro siti presentano dei progetti. Sotto i siti web di Steve Winter e Charlie Hamilton James date un occhiata, loro raccontano con le immagini. stevewinterphoto.com/ charliehamiltonjames.com/ Guardate la gallery del martin pescatore di quest ultimo, di foto WoW ai martini ormai son capaci tutti, ma la storia di questo uccello raccontata con tutte foto Wow solo pochi eletti. |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 17:12
Io trovo questa discussione fantastica, davvero fantastica...... o forse sarebbe meglio dire fantasiosa ! La maggior parte degli utenti che critica lo scatto in questione non fa fotografia naturalistica...... e allora mi chiedo se non sarebbe più logico e saggio chiedere, informarsi e valutare le idee degli altri piuttosto che lanciarsi a sentenziare su un argomento che non si conosce. Mi chiedo come uno che fa Street possa stabilire che quella foto è fasulla, come chi fa still life o sport possa definire quella foto non wildlife e chi fa 4 scatti in un capanno possa giudicare chi della fotografia naturalistica ne ha fatto un mestiere........ o chi non fa concorsi che metta in dubbio la serietà di uno dei più titolati ed ambiti concorsi fotografici del mondo. Curioso, davvero curioso...... |
user17361 | inviato il 21 Ottobre 2018 ore 17:47
Fabrizio la tua mi sembra frustrazione pero' Ho visto le foto vincitrici con la mia ragazza e anche lei mi ha chiesto se quelle scimmie fossero davvero così sgargianti, che le dovevo dire non sei del mestiere non parlare?? |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 17:49
Vedi Fabrizio, non sono assolutamente un esperto in materia di fotografia naturalistica, ma penso che tutti noi abbiamo, con modi civili e pacati, il diritto di chiederci, come quella foto è stata realizzata e soprattutto esprimere un giudizio. Se sto partecipando ad un concorso di fotografia naturalistica e vedo una foto del genere, penso che il foografo sia stato veramente bravo a trovare dua (rare) scimmie in un momento così particolare, quasi intimo. Personalmente, se non avesse calcato così tanto la mano con i colori e con lo sfondo, non avrei minimamente giudicato negativamente la foto. |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 18:07
Per intenderci, quando vedo quei paesaggi con cieli irreali, penso esattamente la stessa identica cosa. Non è sicuramente la realtà. Ad esempio, in una delle mie ultime uscite a Rocca Calascio, io non ho praticamente scattato (cielo completamente anonimo), alcuni miei amici hanno tirato fuori dei cieli da fine del mondo, per me inguardabili. Ma ora le foto piacciono cosi. |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 18:23
Si, ho capito......ma non al WPY..... non passerebbero il vaglio della giuria |
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