| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 15:44
“ Un esempio pratico di quello che si afferma e molto pratico è questo.
Qualcuno pensa che per saper usare bene Photoshop bisogna avere una specializzazione in programmazione di C++?
Pensate che un programmatore sappia usare meglio Photoshop solo perchè conosce il linguaggio con il quale è stato scritto? E' un'eresia totale pensare che sia utile studiare il linguaggio di programmazione per poterlo usare.
Non solo, confonde ulteriormente le idee.
Non si può studiare tutto. Non si può sapere tutto.
Ma è sicuramente la scelta più sbagliata quella di portare via tempo alle cose che contano veramente.
Pensare che leggersi qualche articolo scritto su dei blog su come è fatto un sensore, possa portare qualche vantaggio alla vostra fotografia è altrettanto un'eresia.
Lo stesso tempo perso per leggere articoli inutili, se investito sfogliando delle foto, o guardando una mostra, sarà sicuramente tempo molto più ben speso, che porterà sicuramente un contributo equivalente alla formazione. „
Quoto.
Purtroppo caro Made viviamo attualmente in un mondo (anche in questo forum) dove si dà più importanza ad una raffica di 600 scatti al secondo o l'eye-AF xyz piuttosto che pensare a cosa e come fotografarlo con UN semplice scatto e luce giusta (esiste anche il flash oltre ai fantomatici ISO) ed a decidere con quale supporto (stampa, serigrafia, video) rendere al meglio la propria idea.
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| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 15:51
Beh penso francamente che la soluzione più adatta e spendibile per chiunque, fotografo e non, sia di saperne abbastanza sia di tecnica, cioè lato tecnico-pratico, che avere una formazione che non necessiti solamente ed esclusivamente di nozionismi sempre più affinati per progredire.
Benissimo la teoria. Ottima la pratica. Ancora meglio entrambe e avanzare infine col proprio stile e apporto a questa arte. Poi se volete andare alla zeiss per contribuire TECNICAMENTE allo sviluppo di ottiche, o alla canon o sony per creare un sensore all'avanguardia e ipertecnologico benvenga!! Verreste anche pagati molto..Ma se la in laboratorio si resta chiusi e non si posta nulla o non si fotografa mai si resta meri ingegneri e tecnici e non fotografi. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 16:06
I sensori sono il supporto su cui si registra l'immagine ripresa al momento dello scatto, così come accadeva per le pellicole. Si doveva conoscere le caratteristiche di queste ultime per fare una scelta funzionale al genere di ripresa cercato. Oggi non puoi sostituire i sensori sul medesimo corpo macchina. Ci hanno costretto a avere diversi corpi macchina ciascuno col suo sensore, diverso dagli altri. Ho 3 Nikon, con sensori da 16, 24 e 46 megapixels; senza essere uno scienziato, ma da fotografo, ne conosco le caratteristiche intrinseche. Questa conoscenza è essenzialmente empirica, dato che faccio fotografie e non sono un ingegnere elettronico. Quel che conta è studiare, risultati pratici alla mano, come i miei sensori si comportano, e non solo con riguardo al rumore generato settando la macchina su 6400 iso (per inciso, quanto a quest'ultimo aspetto ho constatato, checché ne dica lo scienziato, che il sensore meno denso ad alti iso mi dà meno rumore di quello più denso). Questa conoscenza empirica mi basta per operare una scelta oculata dell'attrezzatura a seconda delle situazioni fotografiche che devo affrontare. E vivo contento. |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 16:36
La mia D700 i 6400 iso se li fuma infatti ed è una macchina del 2009 |
| inviato il 17 Ottobre 2018 ore 21:35
“ " Vorrei far notare che l'attrezzatura fotografica ha un ruolo un "pochino" più importante del pennello o della penna"
Secondo me, in certi casi proprio per nulla „
Pierfranco Fornasieri: E infatti usi macchine economiche e di basso livello...Leica!! |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 0:30
"Se in una macchina da 24Mpx imposto un'acquisizione a 16Mpx ottengo una frequenza spaziale più bassa e quindi meno rumore?"
Uno dei criteri per cui i test di dxo prevedono il ridimensionamento a 8mpx. I test dei falegnami (con tutto il rispetto per la professione) non lo prevedono e fanno prove empiriche con scene diverse, con visualizzazioni al 100% e magari senza neanche considerare la sensibilità dell' apparecchio e la sua miglior prestazione iso. In parole povere, tanti sono convinti di poter confrontare le fotocamere agli stessi iso, come se quel valore contenesse qualcosa di assoluto come i tempi e l' apertura. Nulla toglie che un sensore meno denso possa avere migliori prestazioni di uno più denso, così come non si esclude il contrario. Le due cose sono semplicemente non correlate. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:03
Un artista è un artista. Non vedo la relazione tra conoscere l' artista ed esserlo. Quella è cultura personale. All' atto pratico può solo portare all' emulazione o peggio allo scimmiottamento. L' originalità non si impara, o ce l' hai e ti impegni fin quando non hai una buona idea, o non ce l' hai. Non vedo dove possa essere la crescita. La tecnica non fa male all' artista, può solo giovare, o talvolta essere superflua. Il tutto è così soggettivo in base alla sensibilità dell' osservatore, che per me è piuttosto inutile parlarne e chiunque può esprimere un parere personale senza aver mai scattato una foto in vita sua. La fotografia deve trasmettere qualcosa di suo, se serve un libro intero per convincere l' osservatore che ciò che ha davanti è un' opera d' arte, allora qualcosa non ha funzionato. Per me vale l' approccio inverso: mi colpisce e cerco di capire perchè. Non il contrario. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:06
“ Un artista è un artista. Non vedo la relazione tra conoscere l' artista ed esserlo. Quella è cultura personale. All' atto pratico può solo portare all' emulazione o peggio allo scimmiottamento. L' originalità non si impara, o ce l' hai e ti impegni fin quando non hai una buona idea, o non ce l' hai. Non vedo dove possa essere la crescita. La tecnica non fa male all' artista, può solo giovare, o talvolta essere superflua. Il tutto è così soggettivo in base alla sensibilità dell' osservatore, che per me è piuttosto inutile parlarne e chiunque può esprimere un parere personale senza aver mai scattato una foto in vita sua. La fotografia deve trasmettere qualcosa di suo, se serve un libro intero per convincere l' osservatore che ciò che ha davanti è un' opera d' arte, allora qualcosa non ha funzionato. Per me vale l' approccio inverso: mi colpisce e cerco di capire perchè. Non il contrario. „
Quoto. |
user158139 | inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:17
Alessandro, l'arte si impara da sempre, e infatti tutti i grandi artisti del passato sono andati "a bottega". Picasso faceva dell'esercizio pittorico un'ossessione.
Si impara anche la creatività, o meglio si impara a sviluppare quella che abbiamo tutti.
Taccio per pietà del tuo approccio alla fruizione dell'arte, degna del peggiore Sgarbi (che comunque è diventato Sgarbi facendo bottega da Zeri).
Insomma, di arte non ne capisci molto, vedo. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:31
I grandi artisti del passato andavano a bottega se dimostravano di avere talento, ed il talento o ce l'hai dalla nascita, oppure puoi studiare quanto ti pare, teoria o pratica che sia, ma non creerai alcunché di significativo, neppure per puro caso.
Gli artisti del passato, ad esempio i pittori, i colori li "creavano" loro, e dei materiali per crearli, della loro provenienza, del grado di qualità in funzione della provenienza e della procedura da adottare per realizzarli, ne sapevano assai più di quanto gli odierni sappiano dei "devices" che utilizzano.
L'arte non è improvvisazione; realizzare un romanzo o comporre una poesia non è frutto della sola romantica ispirazione o tenacia; potrei fornire i migliori materiali e strumenti/attrezzi, ma se chi li riceve non ha talento, voglia, passione, curiosità, fame di sapere, quel blocco di marmo che ha di fronte, grezzo era e grezzo rimane. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:31
@Boustrophedon, il mestiere si impara, l' arte no. Se con Picasso fossimo andati anche io e te nella stessa bottega, l' umanità continuerebbe a parlare sempre e solo di lui. Il resto sono velleità. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:36
Io disegno e la fotografia per me è solo un "surrogato"; e con tale termine non intendo sminuire la Fotografia né chi fotografa.
Picasso ha avuto maestri coevi e non; asserire che l'arte non si impara è non corretto; l'arte è un concetto, non è una cosa materiale, e può nascere soltanto se vi è un talento, ed è questo, il talento, che non si impara; l'arte, inteso come processo creativo, si impara. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 1:51
Beh, cambiando i maestri il risultato non cambia. Cambiando l' allievo cambia tutto. |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 2:00
Mi sfugge, sinceramente, quale sia il collegamento con quanto scrissi prima e con il conoscere gli strumenti con cui si ha a che fare per "creare". |
| inviato il 18 Ottobre 2018 ore 2:25
L' arte senza originalità non ha motivo di esistere=senza originalità non è arte=l' originalità non si impara=l' arte non si impara. |
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