user92023 | inviato il 24 Ottobre 2018 ore 13:44
Vero quanto afferma l'amico Paolo, cio' che mi lascia regolarmente perplesso, e' l'andamento ondivago della pubblica opinione del forum. Proprio in questi giorni discutevo, a proposito dell'eventuale 7 D Mk. III, con un forumista che divinava, come "indispensabile " -per lui!- una manciata di pixels in piu'. Sulle ottiche, poi, il discrimine e'sempre la risolvenza che, a volte assume le sembianze di attitudine a coprire i sensori super densi. Poi, cambia l'onda e, inopinatamente, scatta l'orientamento opposto! E allora la nitidezza diventa un problema, e le ottiche si ammantano di vaporosita', lirismo, poesia, madri della commozione, ed altre amenita' similari.
Ma sara' cosi' difficile "accettare " che le situazioni sono mutevoli e, DI CONSEGUENZA, mutevoli sono i mezzi per fronteggiarle?
Bisogna scomodare per forza i vecchietti etnici da National Geographic? Non puo' capitare di fotografare un anziano scrittore per la controcopertina di un suo libro? Oppure non puo' capitare una bella diciottenne che il 105 ART lo regge senza fare una piega...pardon, una ruga?
Tutto deve sempre essere catalogato/incasellato erga omnes? Ritratto? "Talpone"! Almeno fino a ieri...perche' adesso che Canon ha deciso di emulare/scopiazzare Sigma ART e Zeiss-Cosinon, scatta il cambiamento a favore, QUESTA VOLTA, del "razor sharp". Tra l'altro, senza che si sia visto dal vero, in assenza di recensioni credibili e verificate, si e' gia' "statuito" che il Canon "asfalta" (e NON uso il condizionale!) Il Sigma ART. Ma, all'orizzonte, gia' si profila il nuovo ART 40/1.4 che "altrettanto sicuramente asfaltera'" i Canon ER 50/1.2, ed EF 35/1.4 II.... E allora sara' la rivincita del "talpone"?
Bah! Ciao. G. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 15:10
Vero quanto afferma l'amico Paolo, cio' che mi lascia regolarmente perplesso, e' l'andamento ondivago della pubblica opinione del forum. Proprio in questi giorni discutevo, a proposito dell'eventuale 7 D Mk. III, con un forumista che divinava, come "indispensabile " -per lui!- una manciata di pixels in piu'. Sulle ottiche, poi, il discrimine e'sempre la risolvenza che, a volte assume le sembianze di attitudine a coprire i sensori super densi. Poi, cambia l'onda e, inopinatamente, scatta l'orientamento opposto! E allora la nitidezza diventa un problema, e le ottiche si ammantano di vaporosita', lirismo, poesia, madri della commozione, ed altre amenita' similari.
Ma sara' cosi' difficile "accettare " che le situazioni sono mutevoli e, DI CONSEGUENZA, mutevoli sono i mezzi per fronteggiarle?
Bisogna scomodare per forza i vecchietti etnici da National Geographic? Non puo' capitare di fotografare un anziano scrittore per la controcopertina di un suo libro? Oppure non puo' capitare una bella diciottenne che il 105 ART lo regge senza fare una piega...pardon, una ruga?
Tutto deve sempre essere catalogato/incasellato erga omnes? Ritratto? "Talpone"! Almeno fino a ieri...perche' adesso che Canon ha deciso di emulare/scopiazzare Sigma ART e Zeiss-Cosinon, scatta il cambiamento a favore, QUESTA VOLTA, del "razor sharp". Tra l'altro, senza che si sia visto dal vero, in assenza di recensioni credibili e verificate, si e' gia' "statuito" che il Canon "asfalta" (e NON uso il condizionale!) Il Sigma ART. Ma, all'orizzonte, gia' si profila il nuovo ART 40/1.4 che "altrettanto sicuramente asfaltera'" i Canon ER 50/1.2, ed EF 35/1.4 II.... E allora sara' la rivincita del "talpone"?
Bah! Ciao. G.
Caro Gianni non posso che quotare ogni singola parola ... ma ti assicuro che il trafiletto centrale è semplicemente da antologia!
Ciao, Paolo. |
user92023 | inviato il 24 Ottobre 2018 ore 15:31
Grazie Paolo! Sei sempre gentilissimo! A presto! G. |
| inviato il 24 Ottobre 2018 ore 19:36
Mah, forse è una ricerca legata a chi ha usato a lungo la pellicola, sempre alla ricerca della massima nitidezza. Fatto sta che in analogico mi sono spinto fino al 6x7 con Bronica GS-1, una spettacolare macchina completa assolutamente di tutto, tranne il motore, che poi abbandonai per l'impossibilità di trovare ottiche e accessori.
Preferii il 6x6 con un sistema, sempre Bronica, dal 40mm al 500mm.
Poi, in tempi digitali riuscii a compormi un sistema completo 6x6 Rollei 6008.
In entrambi i casi nitidezza e colori meravigliosi, quasi sempre dia.
Personalmente mi piace il ritratto che spacchi il capello, etnico, giovanile o quale che sia.
In digitale, stessa ricerca, Sigma Merril e quattro, big mpxl, 5DSr, a7r2. Poi mf Pentax 645Z.
Per incrementare ulteriormente la resa mi sono concentrato sul monitor. Ne ho provato diversi, di varie marche e caratteristiche.
Ora, col consiglio e il benestare dell'amico Giuseppe (Ulysseita) ho raggiunto la pace dei sensi (almeno momentaneamente  ) con due monitor 4K da 27". Quando azzecco gli scatti giusti con una qualunque delle macchine citate, questi monitor fanno sanguinare gli occhi per la nitidezza che riescono a mostrare, che si tratti di street, ritratto, paesaggio urbano, avifauna etc.
Questa della fruizione è una scelta importante. E' inutile avere cura di ottiche, corpi macchine e post produzione per poi tralasciare l'ultimo anello. Dunque stampe grandi, scansioni adeguate con ottiche macro di livello e fotocamere big mpxl, proiezione dia fino al 6x6 con proiettori di classe su grande schermo, o con video full hd, visione a monitor con 4k almeno 27".
Poi se la nitidezza è troppa, si fa sempre in tempo a toglierla, ma meglio averne in abbondanza in partenza  |
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