user72446 | inviato il 10 Ottobre 2018 ore 11:02
Grazie! li cerco |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 11:42
Sono passato qualche giorno fa in un negozio che stampa massivamente foto che molto probabilmente non è uno dove andrebbero gli utenti di Juza, e che verosimilmente stampa foto di gente che arriva con lo smartphone, ed ho guardato alcune foto che aveva messo come esempio, ed anche alla vista di un totale ignorante come me avevano grossolani e macroscopici errori sull'uso della luce, ovvero gli errori che fa mediamente chi usa uno smartphone acriticamente. Ripeto, non dettagli, ma errori gorssolani.
Le curve di miglioramento tecnologico degli strumenti bene o male, prima o poi hanno un limite, ad oggi anche i PC non migliorano più alla velocità di una volta, per cui è probabile che in prospettiva, non so quando, vi possa essere un livellamento verso l'alto degli strumenti di ripresa. Ma dubito davvero che parimenti ci sia un livellamento della capacità di gestire aspetti composizionali e di gestione dell'illuminazione che sono tipici prima di tutto dei professionisti ma in secondo luogo anche di chi ragiona un pelo su come scatta.
Del resto oggi con una gopro si fa un video in alta risoluzione, ma per essere un regista di grido non mi pare che basti quella.
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| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 12:20
Il futuro della fotografia?
Tornare alla diapositiva ... dalla quale peraltro non ci si sarebbe mai dovuti allontanare! |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 13:01
Loiety, il discorso cellulare non cambia da quello delle classiche fotocamere, ci sono fotografi professionisti e non che riescono ad ottenere ottimi risultati con lo smartphone. Sicuramente se stampi le immagini in formato grande la resa è pietosa. Basta conoscere fin dove ci si può spingere per ottenere buoni risultati. Paolo non penso che il futuro sia tornare alla diapositiva ma non escludo che possa trovare un suo mercato di nicchia. |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 13:31
Diapositive: ho a casa montagne, davvero montagne di dia, che sostanzialmente non guardo più da 15 anni. Le ho scansite con uno strumentino discutibile, ed ho scoperto che alcune non le avevo MAI guardate. MAI. Le dia hanno anticipato l'attuale abitudine di scattare compulsivamente. Quando ero bimbo con mio padre facevamo le foto in bn per svilupparcele, e pensavamo molto di più rispetto a quando ho cominciato ad usare le dia. |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 15:28
Io la vedo in maniera diametralmente opposta.
Credo, con un certo rammarico, che il futuro della fotografia sia sempre più "smarth" e che inevitabilmente i "nuovi" fotografi amatoriali resteranno tali a prescindere dagli strumenti utilizzati e tenderanno per induzione e per facilità di gestione, ad utilizzare strumenti sempre più leggeri e meno invasivi da portare con sé e magari anche multifunzionali.
Esempi clamorosi del passato:
- Ford, l'inventore delle automobili di massa, disse che mai e poi mai l'automobile avrebbe potuto sostituire il cavallo.
- Kodak ha messo sul mercato il primo sensore digitale non credendo che potesse avere un futuro pratico. Tagliandosi di fatto le gambe sulla produzione di pellicole fotografiche determinando la fine commerciale di un immenso colosso quale era a livello mondiale.
Tutti sappiamo come sono andate le cose in entrambi i casi, non credo che si possa ostacolare l'avanzamento tecnologico solo perché siamo abituati a pensare alla fotografia di qualità ottenibile solo in un determinato modo e con hardware che conosciamo.
Per quanto ve ne sia affezionato penso che presto il"cavallo" soccombera'.
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| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 15:29
Diapositiva? Digitale? Analogico? Sono solo tecnologie. Come già detto la buona fotografia è fatta idee, soggetti, luce, composizione. Al so la della tecnologia usata. Per comodità io uso il digitale, la diapositiva la lascio nei cassetti del passato. Anche perché lascia meno possibilità creativa rispetto alla stampa cartacea, camera oscura o al digitale con la Camera chiara |
user90373 | inviato il 10 Ottobre 2018 ore 15:44
Strumenti che liberano la creatività? Oppure creatività che libera dagli strumenti? Potrebbe essere la stessa cosa, ma forse non lo è. E poi, cos'è la "creatività" in fotografia? |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 16:17
Paolo non penso che il futuro sia tornare alla diapositiva ma non escludo che possa trovare un suo mercato di nicchia.
Ma infatti Vincenzo io non mi riferisco tanto all'uso professionale della diapositiva, impensabile al giorno d'oggi, quanto piuttosto alla filosofia di uso di questa tipologia di materiale sensibile 
Per quanto riguarda il mercato di nicchia invece che dire ... anche in epoca di fotografia chimica la diapositiva ha sempre rappresentato solo e unicamente un mercato di nicchia, oggi è di fatto solo la nicchia della nicchia  |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 16:20
Diapositive: ho a casa montagne, davvero montagne di dia, che sostanzialmente non guardo più da 15 anni. Le ho scansite con uno strumentino discutibile, ed ho scoperto che alcune non le avevo MAI guardate. MAI. Le dia hanno anticipato l'attuale abitudine di scattare compulsivamente. Quando ero bimbo con mio padre facevamo le foto in bn per svilupparcele, e pensavamo molto di più rispetto a quando ho cominciato ad usare le dia.
Strano.
A rigore di logica sarebbe dovuto essere il contrario ... visto che con la diapositiva, al contrario del B&W, non hai alcuna possibilità di aggiustamente a posteriori
Francamente in quarant'anni di diapositiva sei il primo cui sento fare una affermazione del genere  |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 21:22
Esistono smartphone con controllo manuale di tempi, diaframmi, iso? Hanno zoom ottici? Danno file lavorabili al pari di una media apsc? Hanno mirini tanto luminosi da vedere bene l'inquadratura in una giornata di sole sulla neve o di notte?
Se non riescono a far quanto sopra, non scherziamo e usiamoli per telefonare, se almeno quello riescono ancora a fare!
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| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 21:37
Ma la telecamera dello smartphone non dovrebbe essere vista come nemica ma come amica! E' a tutti gli effetti una fotocamera, con i suoi limiti e pregi. E' il fotografo che deve saper utilizzare i mezzi a propria disposizione per scattare la foto che ha in mente! Senza entrare nel filosofico:
Se dai ad un tuo amico la reflex settata in automatico, ti scatta foto da favola?
Se dai ad un tuo amico il telefono ti scatta foto da favola?
In entrambe le domande c'è solo un'unica riposta:
Si, se conosce la tecnica e tutto quello che ci sta dietro
No, se non ha la minima idea di come gestire la luce
Ricordiamo che non è il mezzo che ci rende bravi!
In pratica io avrei paura degli smartphone solo se fossi una compatta 
Edit: esempio ancora più semplice... tutti in casa abbiamo una cucina.. non per questo siamo tutti chef stellati o sappiamo tutti cucinare, perchè non tutti abbiamo studiato o avuto la passione per dedicarci alla cucina. Ecco così sarà per la fotografia: a portata di tutti ma per otterenere Foto ci vorrà sempre la amata tecnica, cultura ecc.. come qualunque passione o professione! |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 22:03
Come ho scritto nella mia guida che puoi leggere qui guida la fotocamera è semplicemente lo strumento
"...non è lo strumento costoso che ti permette di fare fotografie belle.
Come l'acquisto di una macchina sportiva non ti rende un pilota professionista, o che comprare una padella da 500 euro non ti rende un cuoco professionista. Il tuo obiettivo deve essere fin da subito quello di ottenere buoni risultati indipendentemente dalla fotocamera che utilizzi.
La fotocamera è lo strumento che si deve adattare alle vostra esigenza e alla vostra idea. |
user90373 | inviato il 10 Ottobre 2018 ore 22:11
@ Cristian Barucca
“ La fotocamera è lo strumento che si deve adattare alle vostra esigenza e alla vostra idea. „
Il più delle volte si è convinti di aver idee grandi e di conseguenza esigiamo una macchina grande per poter fare foto grandi. |
| inviato il 10 Ottobre 2018 ore 22:15
Insomma è un po' come il pennello grande per la grande parete ecco! |
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