| inviato il 14 Settembre 2018 ore 17:39
EmDrive è composto da un magnetron che genera microonde e da un risonatore che accumula l'energia delle loro oscillazioni. Questo crea una spinta che non può essere spiegata dalla legge della conservazione dell'energia. Come osservato dagli scienziati, un motopropulsore realizzato sulla base di tale motore permetterebbe all'umanità di raggiungere i confini del sistema solare in pochi mesi. In precedenza gli specialisti della NASA avevano pubblicato un lavoro scientifico nel quale affermavano che EmDrive effettivamente produce una spinta "permanente", la quale non consuma carburante, né produce un fascio di radiazioni, il che è in contrasto, come sostengono gli esperti, con la legge di conservazione della quantità di moto. edit: non so perche' ma si e' perso un bel pezzo del post. riassumo in due righe.. In pratica i Cinesi sembra che abbiano realizzato un prototipo di questo motore. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 19:39
si hai ragione |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 19:56
se dovesse funzionare veramente dobbiamo amettere che di fisica non abbiamo capito una mazza.  |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 20:01
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| inviato il 14 Settembre 2018 ore 22:02
Non so perché ma sono sicuro che i cinesi saranno i primi ad andare su Marte, e noi aspetteremo che la NASA ce lo dica |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 22:08
non so perchè ma irrazionalmente ho un pensiero che alcuni alieni siano dei cinesi che vengono dal futuro. completamente irrazionale ma c'è. |
| inviato il 14 Settembre 2018 ore 22:46
“ Nello studio i ricercatori spiegano di aver testato l'EmDrive in un vuoto quasi assoluto simile a quello che incontrerebbe nello spazio. Gli studiosi hanno messo il motore su un pendolo di torsione, lo hanno acceso e determinato la spinta prodotta in base a quanto si è mosso. Ne è emerso, secondo le stime dei ricercatori, che l'EmDrive sarebbe in grado di produrre 1,2 millinewton per kilowatt di energia. Non è granché paragonato alla spinta di motori più tradizionali, ma è tutt'altro che insignificante considerando la totale assenza di carburante. Tanto per fare un paragone, le vele o altre tecnologie simili generano solo una frazione di quella spinta, tra i 3,33 e i 6,67 micronewton per kilowatt. „ in pratica si sa che la macchina prodotta funziona, ma non si sa perchè lo faccia. |
| inviato il 15 Settembre 2018 ore 0:30
“ se dovesse funzionare veramente dobbiamo amettere che di fisica non abbiamo capito una mazza. „ Per quanto mi riguarda anche se non funzionasse... |
| inviato il 16 Settembre 2018 ore 8:16
La Fisica che conosciamo noi oggi funziona, altrimenti non avremmo la nostra tecnologia attuale. Quell'affare lì viola la legge di conservazione dell'energia, che è una delle fondamentali nella nostra Fisica, è dunque è una emerita bufala. Detto questo, ci manca un motore efficiente per affrontare viaggi interplanetari seri, ad oggi siamo con una biciclettina da bimbetto, sgangherata e con le ruotine bucate, per fare il giro del mondo. |
user117231 | inviato il 16 Settembre 2018 ore 8:49
Funzionerà veramente. E sarete costretti ad ammettere.. di aver creduto per secoli a dei limiti autoimposti. .. Brutta bestia la presunzione umana. Sono più le cose che non sappiamo.. di quelle che sappiamo. Ma non lo si ammette per arroganza. A nessuno piace ammettere di essere ignorante. |
| inviato il 16 Settembre 2018 ore 9:49
“ Quell'affare lì viola la legge di conservazione dell'energia, che è una delle fondamentali nella nostra Fisica, è dunque è una emerita bufala. „ forse non hai capito una cosa fondamentale di tutta la faccenda. quell'affare è stato dimostrato che funziona. si può dire che non si è riusciti a spiegare come funziona, che funziona per motivi assolutamente diversi da quelli prospettati e che quindi non viola nessuna legge della fisica, MA FUNZIONA. si tratta solo di capire perchè funziona. |
| inviato il 16 Settembre 2018 ore 9:58
“ Funzionerà veramente. E sarete costretti ad ammettere.. di aver creduto per secoli a dei limiti autoimposti. „ La scienza non si impone limiti, se non quello derivante dal fatto che una Legge della fisica non può funzionare e non funzionare contemporaneamente nelle medesime condizioni. Se quella tecnologia dovesse funzionare sarebbe per due possibili alternative: - funzionerebbe solo in condizioni differenti da quelle presenti sul pianeta Terra (ma eventualmente possibili al di fuori), condizioni nelle quali la violazione delle Leggi della fisica potrebbe essere solo apparente e dovuta alla presenza di variabili nuove - funzionerebbe anche sul pianeta Terra, ma in realtà non viola alcuna Legge della fisica; semplicemente non abbiamo ancora compreso il reale meccanismo che sta alla base del suo funzionamento. Se non funzionerà sarà solo una delle tante ipotesi che la fase di verifica ha stroncato |
| inviato il 16 Settembre 2018 ore 10:21
Proprio per quello, un giorno verrà dimostrato e dovremo rivedere concetti assodati... funziona così la scienza altrimenti é fede |
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