| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 9:03
Se devi fare un upgrade di corpo macchina la 6d mkII va benone
io un giorno decisi di provare la "foto de panza" senza conoscerne gli interessanti risvolti scoperti in questo post, l'esperienza fu divertente e mi riprometto di riprovarci; stando seduti in una metropolitana di londra ritraevo i soggetti più bizzarri che si sedevano di fronte
più che il display orientabile della 6dmkii (comodo senza dubbio)
il collegamento con il cellulare e l'utilizzo del relativo display per lo scatto remoto è probabilmente impercettibile dal soggetto ritratto
Ciao!
Marcello |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 10:13
Un giorno arriverete a fare street coi droni per la paura di esser beccati.
Senza quel brivido del punta e scatta, cosa ve ne fate della fotocamera in strada?
Il fine per me è fare foto, non la specifica foto. Quella è solo una conseguenza dell'atto |
user72446 | inviato il 15 Ottobre 2018 ore 10:20
Si ma sei mai stato a Roma in certi quartieri? .........
Oppure ad Istanbul a sparare in faccia alle donne con il velo con marito al fianco......!!!
Credo che non siano piu' i tempi........(e' un parere personale) |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 10:37
“ Un giorno arriverete a fare street coi droni per la paura di esser beccati.
Senza quel brivido del punta e scatta, cosa ve ne fate della fotocamera in strada?
Il fine per me è fare foto, non la specifica foto. Quella è solo una conseguenza dell'atto „
Per me, come ho già detto diverse volte, il problema non è la paura "del punta e scatta". Tant'è che praticamente tutte le mie foto da 9 anni a questa parte le ho fatte solo in quel modo. Ma ci sono situazioni in cui puntando attiri l'attenzione e puoi perdere la spontaneità della scena. Avendo ora preso un grandangolo (che mi mancava nel corredo) non vedo perché non integrare anche questa modalità. In più modi si riesce a scattare e più si è versatili, e anche quello fa parte del divertimento  |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 12:16
“ " Un giorno arriverete a fare street coi droni per la paura di esser beccati.
Senza quel brivido del punta e scatta, cosa ve ne fate della fotocamera in strada?
Il fine per me è fare foto, non la specifica foto. Quella è solo una conseguenza dell'atto"
Per me, come ho già detto diverse volte, il problema non è la paura "del punta e scatta". Tant'è che praticamente tutte le mie foto da 9 anni a questa parte le ho fatte solo in quel modo. Ma ci sono situazioni in cui puntando attiri l'attenzione e puoi perdere la spontaneità della scena. Avendo ora preso un grandangolo (che mi mancava nel corredo) non vedo perché non integrare anche questa modalità. In più modi si riesce a scattare e più si è versatili, e anche quello fa parte del divertimento „
+1 |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 13:47
non bisogna mai dimenticare a mio avviso un fatto importante non solo dell' Hip shooting, di qualsiasi altra tecnica, quello che riprendiamo, in questo o in quel modo deve avere un senso una bellezza estetica, deve emozionare...
L'Hip shooting non è un fine ma un mezzo, vale sempre e solo quello che hai portato a casa...... |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 16:21
Se avessi paura farei il paesaggista
Ho bisogno di adrenalina quando scatto. |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 17:41
Personalmente trovo le foto fatte con questa tecnica abbastanza ripetitive: orizzonti storti, soggetti decentrati e spesso un solo elemento per dar senso a una composizione caotica. Su instagram si vedono migliaia di esempi di foto a personaggi più o meno strani fatta con questa tecnica e, anche leggendo questa discussione, il termine "hip-shooting" è associato a queste foto.
Concordo con RobBot (che secondo me ha postato alcuni esempi che mostrano come sappia padroneggiare alla perfezione la tecnica) quando dice che non è altro che un modo per ritrarre una scena altrimenti difficile. Il fatto di aver scattato dal basso, non crea per forza l'idea che lo scatto sia stato rubato. Spesso scatto dal basso per evitare di interrompere una scena o per trovare un punto di ripresa privilegiato, ma la percentuale di scatti che tengo alla fine è bassissima. Per me un orizzonte storto è giustificabile solo se il soggetto ripreso è talmente forte da annullare completamente l'importanza della composizione.
L'hip-shooting diventa un mezzo per portare a casa la foto, ma non annulla automaticamente ogni regola che mi fa scartare una foto scattata in modo diverso. Posto un paio di foto come esempio di quello che cerco di ottenere come risultato finale, tutte a 24mm
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2402126&l=it
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2402108&l=it
L'ultima un po' atipica perchè scattata sempre senza mirino, ma con una focale più lunga (100mm)
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2393627&l=it
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| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 18:33
“ L'hip-shooting diventa un mezzo per portare a casa la foto, ma non annulla automaticamente ogni regola che mi fa scartare una foto scattata in modo diverso. „
concordo in pieno |
| inviato il 15 Ottobre 2018 ore 18:51
Personalmente quando scatto “alla cintura” non lo faccio per non essere visto ma perché mi interessa quella prospettiva, in tanti miei scatti considero l'orizzonte storto un difetto ma in alcuni é parte dello scatto, insomma imho non esistono regole se le scelte sono prese in modo consapevole ;)
In un certo tipo di steet penso sia normale tralasciare alcuni aspetti per concentrarsi su soggetto ed attimo, sono tante le cose da gestire e spesso un po' di fortuna aiuta ;) |
| inviato il 19 Ottobre 2018 ore 19:31
Mi ero dimenticato il mio selfportrait, più di pancia di così?
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user72446 | inviato il 20 Ottobre 2018 ore 1:24
Sei a firenze in questa foto per caso? |
| inviato il 20 Ottobre 2018 ore 16:09
Si riflesso della stazione alla fermata della tranvia |
user72446 | inviato il 20 Ottobre 2018 ore 20:44
Avevo indovinato. Spesso ho cacciato li anche io :) |
| inviato il 21 Ottobre 2018 ore 17:02
Io nella street uso un misto di hip shooting (con 'l'invisibile' Ricoh GR II) e di fotografia normale con la reflex.
Con entrambe le tecniche ho fatto stampare il mio primo libro di street Italy On the Road. Il filo conduttore l'ho trovato solo, dopo anche riprendendo vecchie foto che avevo scattato quasi a caso e che poi ho accostato ad altre, spinto proprio dalla necessità di dare al libro un ordine al caos che è la vita pulsante. Fosse proprio questo, sia pure a-posteriori, il messaggio della street Photography?   |
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