| inviato il 20 Settembre 2018 ore 14:04
attenzione a non esagerare 
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| inviato il 20 Settembre 2018 ore 14:32
Eddai ! Che mi sto divertendo un sacco ! ... Non sei curioso di sapere se l'impavido esploratore ce la fa ad uscirne ? |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 23:12
sisi |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 14:08
Ho comperato un polarizzatore LINEARE Hoya da 52 mm per la D200. Dicono che rispetto ai piu' moderni circolari, infastidisca la messa a fuoco delle digitali e/o renda completamente nera la scena ma, di contro, abbia un effetto piu' robusto sulla luce. Avendo solo ottiche manuali, dell'autofocus me ne frego e ho personalmente verificato che non annerisce alcunche'. Detto questo, o0o abbi pazienza, ecco un altro scatto nel quale e' stato prezioso l'uso del polarizzatore per eliminare una montagna di riflessi e ridare contrasto alla scena, letteralmente inondata di luce da sotto.
L'esploratore e' caduto in un'imboscata ed e' stato catturato !!! Ora e' rinchiuso in misteriosi cilindri e sorvegliato a vista da alieni minacciosi.... ILLUMINAZIONE: Tavolo luminoso autocostruito con 4 tubi fluorescenti a luce calda, coperchio di pesantissimo plexiglass bianco, laser da dietro x sagomare la nuca del tizio. SETTAGGI MACCHINA: focale 43mm, 3 lenti close-up 2x, 1x, 4x sovrapposte + polarizzatore LINEARE in testa, WB manuale 3000K, f22. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 14:11
“ Detto questo, o0o abbi pazienza „
fai pure, ormai non mi resta altro che sperare che non se la cavi.
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user92023 | inviato il 21 Settembre 2018 ore 14:44
Cattivista anch'io! G. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 19:33
Ecco l'ultima fonte di luce che dispongo per testare la risposta di questi vecchi obiettivi alle condizioni inusuali di ripresa: Tokina 70-210 f 3,5 e Nikon D200: sullo sfondo l'effetto dei fulmini e' creato da un oscilloscopio impostato per produrre le scie in modo arcuato e prevedibile, la Nikon, in manuale, ha i tempi tarati per catturare le tracce luminose e, contemporaneamente, conservare traccia di quelle passate, per dare l'impressione di una tempesta di scariche elettriche orizzontali. SETTAGGI MACCHINA: F8, Focale 210 mm, WB 3000K, sfuocato leggermente e tirati gli ISO al massimo per dare atmosfera al tutto. Al solito, consiglio un buon monitor A-MVA 2k per apprezzare al meglio l'elevato contrasto della scena.
L'Esploratore Spaziale è riuscito a fuggire: frantumata la prigione che lo rinchiudeva ( il vento di oggi mi ha fatto cadere la provetta ... ), attraverso il portale quantico giunge ad un universo parallelo dove si gode una meritata vacanza alla faccia degli alieni cattivi ! FINE. |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 19:47
potrebbe sempre beccarlo un fulmine.
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| inviato il 21 Settembre 2018 ore 23:07
Grazie 1000 ! Avro' fatto 50 foto prima di beccare una sequenza convincente !!! |
| inviato il 21 Settembre 2018 ore 23:30
Come siamo diversi, io cerco la condizione di luce e atmosferica e una macchina/obiettivo in grado di darmi foto cristalline. Grazie di aver condiviso queste tue esperienze, molto interessanti. |
user65671 | inviato il 22 Settembre 2018 ore 0:13
Contento tè... |
| inviato il 22 Settembre 2018 ore 12:09
Ti ringrazio x l'apprezzamento: tempo fa mi comperai il Canon 180 macro perche' ero alla ricerca spasmodica della foto supernitida, ma mi resi conto che stavo invece perdendo il gusto della composizione e il soggetto soccombeva alla tensione verso la nitidezza assoluta. Ho cambiato registro ed ora sono rinato: ogni foto che facevo era tutta pura ansia da prestazione, adesso ogni foto che faccio e' tutto puro piacere e divertimento. |
| inviato il 22 Settembre 2018 ore 12:53
Sono fasi ciclicamente cambiamo  |
| inviato il 23 Settembre 2018 ore 22:14
Siccome eravate sicuramente in ansia per l'esploratore, eccovelo bello in salvo ripreso dallo spazio oscuro mentre si affaccia all'oblo' della sua astronave, sullo sfondo il malvagio pianeta alieno si allontana per sempre...
Per simulare l'oblo' immerso nell'oscurita' siderale ho piazzato la macchina con il 43-86 quasi attaccata alla lente frontale del Tokina 70-210, a filo con il parasole, immediatamente dietro la lente posteriore del Tokina c'e' l'esploratore e subito dopo la lente dell'attacco del Nikkor-Q 135 f 3,5, oltre il 135 l'altro Nikkor 43-86 seconda serie; quindi 3 obiettivi allineati con i diaframmi spalancati. Sopra l'astronauta, tra i fondi dei primi due obiettivi, a ore 1 ho piazzato una lampada ai vapori di mercurio, che irradia una luce fredda violacea/azzurrognola tipo spazio cosmico, sbilanciandola verso l'obiettivo piu' vicino a me, cosi' da farla riflettere sulla prima lente del 135 e simulare col suo riflesso il pianeta che si allontana. Infine ho tirato gli iso al massimo per dare atmosfera da film anni '70 al tutto. WB 3000k. L'inquadratura e' sbilanciata verso il basso altrimenti i riflessi non venivano dove volevo..... |
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