| inviato il 28 Agosto 2018 ore 17:23
Ciao a tutti! Negli ultimi mesi mi sto innamorando della fotografia Macro, anche se ho ancora tantissimo da imparare..una cosa che volevo provare a comprendere chiedendovi un consiglio: per cercare di dare profondità di campo al soggetto in macro diminuisco l'apertura del diaframma, ma quale parte devo mettere a fuoco per avere profondità? Ad esempio se fotografo una libellula dal davanti e voglio che sia a fuoco dalla testa fino alla fine del corpo, devo mettere a fuoco la parte centrale? Spero di essere stato chiaro.. Grazie mille a tutti!!!! |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 17:58
Ciao. La profondità di campo la regoli con il diaframma, con la lunghezza focale e con la distanza dal soggetto ripreso. Ci sono delle app sul cellulare che ti aiutano a capire (impostando i vari parametri) di quanto si estende la profondità di campo rispetto al punto di messa a fuoco, sia davanti che dietro al punto stesso. Mi viene in mente DOF Calculator oppure app simili. Ne trovi a decine tutte gratis. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 18:26
La Profondità di Campo in Macro è sempre piuttosto critica,essendo particolarmente ridotta.la si controlla aprendo o chiudendo il diaframma.Oggi leggo che è sconsigliato andare oltre f16.Per il tuo quesito sull'esempio della libellula,puoi fare vari scatti al soggetto,prima la testa,poi il busto e poi il resto e assemblare i vari scatti in Post.Mi sembra si chiami Focus Tracking. Il problema sara convincere il soggetto a stare immobile.Puoi fare delle prove.Un buon supporto ti sarà di aiuto,oppure devi avere una mano ben ferma,altrimenti,ecco il mosso. Buone foto. Magari postacene qualcuna. Ciao,Alessandro |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 20:13
Se tu usi diaframma 16 con una libellula ripresa di fianco e perfettamente parallela al sensore riuscendo a mettere a fuoco musetto e coda....che é gia difficile, 99 su 100 avrai l'occhio fuori fuoco anche se sporge solo di qualche millimetro. Quindi se vuoi tutto a fuoco, minimo 2 scatti. Lascia perdere app o controllo profondità di campo empirico. In macro non servono a nulla. E anche nel resto, secondo me ! Se poi hai l'occasione, investi qualche euro in un workshop, ma serio. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 20:17
Quelle foto bellissime che vedi con tanta roba a fuoco molto spesso sono l'unione di molti scatti |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 20:22
Per Andros51. Non si chiama Focus Tracking ma Focus Stacking, ciò è la sovrapposizione di tanti scatti dal primo punto di messa a fuoco all'ultimo punto che si desidera appaia nitido e questo con diaframmi medio/ampi per non incorrere nel fenomeno di diffrazione con diaframmi piccoli. Ciao, Gian Carlo |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 20:47
Grazie Gian Carlo,non mi veniva in mente la dizione giusta.Mastico,ma non digerisco l'inglese,e la memoria è quella che è.Grazie per la precisazione. Ciao,Alessandro. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 20:57
“ Ciao. La profondità di campo la regoli con il diaframma, con la lunghezza focale e con la distanza dal soggetto ripreso. „ mi permetto di non essere completamente daccordo. la pdc in macro si gestisce con il diaframma e con la distanza dal soggetto. non si gestisce con la lunghezza focale. Una altro parametro per gestire la pdc anche nella macro è la dimensione del sensore. con un unico e singolo scatto (quindi escludendo il Focus Stacking), per avere la massima pdc sul soggetto si deve: 1. chidere il diaframma il + possibile 2. tenere il soggetto il + lontano possibile 3. utilizzare un sensore che sia il + piccolo possibile. a dimostrazione di quanto la dimensione del sensore sia rilevente hai tutte le foto macro a scatto singolo fatte con camere che hanno un sensore molto piccolo. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 21:10
La pdc infatti è date dal diaframma ed il rapporto di ingrandimento (distanza e lunghezza focale sono un modo per dividere in 2 valori questo) proprio per ciò un sensore più piccolo darà una profondità di campo maggiore per la medesima inquadratura e diaframma, perché per avere la stessa inquadratura è utilizzato un rapporto di ingrandimento minore. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 21:15
“ per avere la stessa inquadratura è utilizzato un rapporto di ingrandimento minore „ esatto. nessuno teme di non avere sufficiente pdc fotografando con una ff un elefante a figura intera, si fa piuttosto facilmente. se il rapporto dimensionale tra libellula e sensore, fosse lo stesso che c'è tra elefante e sensore ff (quindi una microfotocamera) ugualmente sarebbe semplicissimo mettere tutta la libellula a fuoco. |
| inviato il 28 Agosto 2018 ore 23:54
Ciao... Fotografando a mano libera, scatto singolo, imposta un diaframma tra F10 ed F13 e cerca di mantenere il più possibile il parallelismo con il soggetto. Metti a fuoco sull'enorme occhio della libellula e scatta. Occhio anche ai tempi di scatto, per evitare il micromosso. Considera, comunque, che se scatti dal davanti, come hai scritto, tutto il corpo della libellula non ti rimarrà mai a fuoco, quindi, spesso è meglio l'inquadratura laterale. |
| inviato il 29 Agosto 2018 ore 6:51
Grazie mille a tutti! Valuterò quindi di cimentarmi con il foto stacking se uso il treppiede o di accontentarmi in altre occasioni.. C'è anche chi mi ha suggerito di dotarmi di luce a led per le macro in modo da illuminare meglio il soggetto ed evitare di alzare troppo gli iso (spesso gli insetti si nascondono tra le foglie)..credete sia fondamentale come acquisto? |
| inviato il 29 Agosto 2018 ore 7:37
ciao la macro è bella (sono agli esordi come te), ma è molto difficile da un punto di vista tecnico. La messa a fuoco deve essere superprecisa, il mosso va eliminato anche quando c'è vento, la profondità di campo non è mai sufficiente, bisogna valutare l'utilizzo di tecniche impegnative come il focus stacking o il controllo di uno o più flash. Mi sono fatto l'idea che sia necessaria molta, moltissima esperienza per avere uno scatto decente, con una difficoltà maggiore al crescere del formato. Comunque dalle tue foto vedo che sei già molto bravo... giustamente utilizzi il fuoco selettivo, mentre se decidi di aumentare la profondità di campo le cose si complicano. L'aps-c forse per la macro è il compromesso migliore. |
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