| inviato il 03 Settembre 2018 ore 14:52
Per adesso l'uso che ne faccio è limitato rispetto alle potenzialità da te descritte Super Flash. Vediamo se più in la riuscirò a fare altro. Un po' mi spiace avete una macchina che non riesco a sfruttare .
Beh Pantom quel che dici non è del tutto vero sai?
Alla fine un proiettore serve innanzitutto per proiettare delle diapositive, e il tuo 5000 lo fa più che bene, per tutto il resto c'è solo da armarsi di pazienza e, soprattutto, trovare un posto dove poter poiettare in assoluta libertà ... eh si, perché alla fine il limite maggiore è sempre e solo lo spazio di cui disponiamo! |
| inviato il 06 Settembre 2018 ore 18:10
Pantom: "Un po' mi spiace avete una macchina che non riesco a sfruttare".
Dispiacere? Certamente no. Oltre a tutti i compiti più complessi che essa è in grado di svolgere lo sai quale è in grado di svolgere meglio? Quello che ad essa affidi tu: la proiezione manuale stand-alone. E lo sai perchè? Perchè mentre le altre funzioni è (quasi) l'unica a cui possono essere affidate, quest'ultima (che dovrebbe essere svolta agevolmente da tutti i proiettori) il tuo (come pochissimi altri) la svolge semplicemente alla perfezione e per molto molto tempo.
Acquistandolo (in condizioni "come nuovo") non hai fatto una semplice spesa ma un investimento che ti garantisce prestazioni di elevata qualità costanti nel tempo, ti toglie da numerosi impicci e ti ripaga con la soddisfazione assicurata dei risultati ottenuti.
Inceppamenti dei telaietti, incastri, traballii vari di caricatori, disallineamenti delle dia, accumulo di pelucchi a go-go, surriscaldamenti del vano di proiezione, popping, allentamenti di cinghie, insicurezza dell'af, necessità di fermare tutto se una lampada si esaurisce, insufficiente flusso luminoso, accecamenti evidenti ai cambi dia, mancanza di pezzi di ricambio, ridotta intercambiabilità dei componenti, elettronica delicata e mille altre rogne che generano frustrazione con conseguente abbandono di tale sistema di fruizione del materiale, per te saranno del tutto sconosciute.
Molti fotoamatori a causa di questi inconvenienti (uniti all'uso di pellicole economiche) hanno abbandonando la diaproiezione relegandola ad una modalità di visualizzazione di bassa lega, mentre in realtà non è affatto così.
Nel tuo caso, la sicurezza di poter godere di un risultato efficace di alta qualità, ti consentirà di concentrarti unicamente in fase di scatto ( che per le dia è fondamentale ) esprimendo al massimo le tue potenzialità.
Ed ora, buon divertimento! |
| inviato il 06 Settembre 2018 ore 20:14
be, se all'epoca pendere parecchio equivaleva ad avere una macchina che si inceppava,si allentavano cinghie e cose simili. Capisco perchè nessuno si acquistava proiettori. che all'epoca economici non erano.
a questo punto mi è andata bene.oggi mi è arrivato il manuale d'uso originale. Ma dice che solo il ektapro 9000 e 7000 possono comunicare fra di loro. Il mio ha solo l'attacco che da Pc comunica al proiettore, cioè un entrata, ma non un uscita. |
| inviato il 06 Settembre 2018 ore 21:48
PaoloMcmlx: "Una storia affascinante caro Mario, che non conoscevo affatto così come peraltro non conoscevo neppure questi splendidi prodotti."
Allora aggiungo anche che Schneider-Siemssen (uno dei più grandi scenografi di tutti i tempi) cercava sempre di aggiungere qualcosa di innovativo per stupire il pubblico agli spettacoli, ma mentre le tecniche olografiche e le luci laser (che lui introdusse per primo nella lirica) le usava per stupire, le lastre retroproiettate le impiegava per garantire un "effetto presenza" che nessun' altra tecnica era in grado di assicurare.
Altro grande scenografo che utilizzava questi proiettori è stato Svoboda; leggi cosa riusciva a combinare:
www.francobrambilla.it/2016/11/20/le-luci-di-josef-svoboda/
Mi sono un po dilungato su questo argomento ma ci tenevo a far luce sul fatto che il campo della diaproiezione non finisce col medio formato (contrariamente a ciò che molti pensano) ma va oltre, anzi dal punto di vista storico, la proiezione di lastre arrivò prima di quella dei formati inferiori e ancora oggi è viva e vegeta dato che il noto produttore tedesco è l'unico che attualmente può fornire un'offerta completa di proiettori (circa 10 modelli), ottiche dedicate (circa una decina di focali diverse, in 2 serie, standard e high-performance, zoom ecc...) e un sistema vasto di accessori che garantisce una perfetta integrazione con moderni sistemi audio-video-luci (basti pensare all'interfaccia DMX512 che nel 35mm è disponibile solo come accessoria e solo per Ektapro serie 9000 e RT-m) oltre ad una garanzia e possibilità di personalizzazione dei prodotti.
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| inviato il 06 Settembre 2018 ore 22:14
Mi chiedo che cosa utilizzassero (sia in termini di proiettori che di supporto e formato, credo pellicola 70mm) i Pink Floyd negli anni '80 e '90 per le retroproiezioni sul celebre schermo circolare.
www.stufish.com/project/division-bell |
| inviato il 09 Settembre 2018 ore 13:51
a questo punto mi è andata bene .oggi mi è arrivato il manuale d'uso originale. Ma dice che solo il ektapro 9000 e 7000 possono comunicare fra di loro . Il mio ha solo l'attacco che da Pc comunica al proiettore, cioè un entrata, ma non un uscita.
Non ti è andata solo bene caro Pantom ... ti è andata di lusso!
I kodak Ektapro 7000/9000 - 7010/9010 - 7020/9020 incorporano la centralina per le dissolvenze incrociate e pertanto possono essere adoperati sia come proiettore master (quello che comanda la dissolvenza) che come slave (quello che la dissolvenza si limita a eseguirla).
I Kodak Ektapro 5000 e 4020/5020 invece non incorporano la centralina per le dissolvenze incrociate e pertanto possono essere adoperati solo come proiettore slave . |
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