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Vegani e vegetariani nuove realta' evolute avanzano


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avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 13:12

Ilmagomaghetto@ con questa frase
Chi e' intervenuto mostra grande sensibilita' ed e' da questa che bisogna partire ,svilupparla il piu' possibile in una massificazione di salvaguardia dei nostri sentimenti migliori.

mi hai fatto venire in mente un'altra frase che spesso si sente nei vecchi film di fantascienza:
"questi extraterrestri hanno una tecnologia nettamente superiore alla nostra"
è sintomatico che spesso abbiamo fatto dire questa idea agli attori, perchè crediamo in assoluto che il progresso sia l'avanzamento della tecnologia (per lo +, se non essenzialmente).
Meno frequente è la frase "questi extraterrestri hanno una sensibilità nettamente superiore alla nostra" poichè di fatto ancora non abbiamo l'idea che il progresso sia in gran parte una crescita della sensibilità.
Siamo + dell'idea del futurismo di Martinetti, fatta di roboanti motori, piuttosto che di sistemi articolati a consumi prossimi allo zero ma che funzionano.
di fatto a questi, che sono + complicati e articolati, ancora non ci crediamo e l'uomo di strada tende ancora a percepire come vero progresso il gas di scarico di una marmitta e ciò che ad esso è correlato.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 14:58

Ooo, per quanto riguarda il tuo ragionamento circa la differenza tra una talea di patata e una ipotizzabile di aragosta credo abbia ragione, ancora una volta, proprio Mancuso quando dice che, non potendo spostarsi, scappare o nascondersi di fronte ai predatori, le piante hanno dovuto elaborare una strategia evolutiva che gli consentisse di sopravvivere anche in presenza di forti menomazioni fisiche a cui non potevano sottrarsi; questa strategia comporta che non abbiano organi differenziati e, soprattutto, "organi vitali", dove la perdita di uno solo porta alla morte certa. Questo ha anche un risvolto opportunistico perché gli consente anche due differenti sistemi di riproduzione: sessuato, quando occorre la maggior differenziazione genetica come nel caso di conquista di nuovi territori e situazioni ambientali, asessuato quando si tratta di colonizzare velocemente un ambiente a cui la pianta madre è già perfettamente adattata e dove le differenze genetiche potrebbero generare anche individui meno adatti di lei e ritardare il processo di colonizzazione.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 14:58

Meno frequente è la frase "questi extraterrestri hanno una sensibilità nettamente superiore alla nostra" poichè di fatto ancora non abbiamo l'idea che il progresso sia in gran parte una crescita della sensibilità.
Siamo + dell'idea del futurismo di Martinetti, fatta di roboanti motori, piuttosto che di sistemi articolati a consumi prossimi allo zero ma che funzionano.


In questa tua osservazione ,acuta ed asciutta nella sua coerenza, c e' tutto quello di cui si ha bisogno per capire .

Dal momento della nascita in poi prende sempre piu' forma quella capsula d 'egocentrismo genetico, in prima fase culla della nostra stessa sopravvivenza , poi inesorabilmente agganciata alla nostra progressivita' nei traguardi tecnici.

Allenare la sensibilita' come un piccolo atleta sara' possibile ?

Quest area delle piu' inesplorate del nostro universo,potrebbe regalarci straordinarie nuove prospettive.








avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 15:03

Il paradosso del non considerare la sensibilità come fattore di progresso credo sia più "moderno" di quanto possa sembrare; direi che va di pari passo con la progressiva importanza dello "sviluppo" come obiettivo unico.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 15:10

Il paradosso del non considerare la sensibilità come fattore di progresso credo sia più "moderno" di quanto possa sembrare; direi che va di pari passo con la progressiva importanza dello "sviluppo" come obiettivo unico.


Vero in questo momento storico ,eppure qualcosa comincia ad intravvedersi , per tornare al fattore alimentare oppure all esempio portato da Ooo ,vi sono forme di sensibilita' che si stanno sviluppando, certo la strada e' lunga e impervia ,il risultato auspicabile ( quello di un consumo "armonico" e meno crudele possibile con la natura ) non e' detto sia raggiungibile e non lo sara' in tempi brevi ma qualcosa c e' ,ha preso voce , e' in lento cammino

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 15:11

ancora condivido Daniele. è probabile che la modifica di pensiero su cosa sia il progresso sia avvenuta in era industriale verso la fine del 17OO.
Persone di potere hanno inculcato nella testa della gente che il progresso è equivalenza di sviluppo, crescita economica, produzione di oggetti (detti beni), creazione di nuovi bisogni da soddisgare (come si fa senza l'occhiale da solo griffato) ecc... ecc...
La spiritualità è andata perduta. Presa in monopolio da noi dalla religione, chi non si trovava in quella è rimasto orfano e senza parrocchia spirituale.
Si possono condividere con molta facilità beni commerciali con la compravendita, ma è più difficile scambiare altri beni come la sensibilità, la spiritualità, il senso della misura nell'utilizzo delle risorse.

tuttavia Ilmagomaghetto, anche io sono ottimista, ma ho la sensazione che siamo poco al di sopra dell'anno zero. occorre non demordere.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 15:14

Si possono condividere con molta facilità beni commerciali con la compravendita, ma è più difficile scambiare altri beni come la sensibilità, la spiritualità, il senso della misura nell'utilizzo delle risorse

e guarda caso uno dei flagelli dell'età moderna, al di là degli elementi "di facciata", è la solitudine interiore

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 15:29

Sono d'accordo con Voi che dopo questa bulimia tecnologica ci si debba riportare in un binario di normalità , dove le cose vengano apprezzate per ciò che valgono , per quel poco che può servire resto sempre dell'idea che "l'esempio trascina "e di questo ho fatto il mio modo di pormi , purtroppo ben poco si può fare quando si hanno di fronte questi adoratori di feticci , parlo da prete ma vi garantisco che non lo sono .
Bene avete fatto ad osservare la mancanza di etica in generale , questa presuppone una base di consapevolezza e di rispetto delle diverse esigenze e sensibilità , e quindi un impegno a livello personale nel rispettare la vita e le idee altrui , merce rara al giorno d'oggi , comunque non demordiamo e continuiamo a esprimere liberamente il nostro modo di vedere le cose .
un saluto
Silvano

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 15:35

che poi, quando se ne parla a pensiero comune, significa che l'era è già cominciata, ecco l'ottimismo.MrGreen
la tecnologia va incrementata ma diretta verso nuove mete.
Spostarsi dalla centrale nucleare verso un nuovo fiorire di tecniche e tecnologie atte a migliorare la vita senza mangiare l'uovo in culo alla gallina, ovvero senza preparare il deserto ambientale ai nostri nipoti dei prossimi secoli.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 16:30

Discussione con diversi spunti interessanti.
Detto ciò ricordo che nel mondo ci sono più di 800 milioni di persone che soffrono la fame.
Questo dovrebbe essere il primo dato di riferimento per tutti noi. non quanto soffre l'aragosta nell'acqua bollente.

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 16:35

non credo che una cosa escluda l'altra.
non è il podio di chi soffre di più.
non è che non si debba parlare del cancro poichè gli accidenti cardiovascolari sono al primo posto tra le cause di morte e il cancro solo al secondo posto.
Quindi non è che siccome ci sono milioni di umani che soffrono la fame non si debba parlare dell'aragosta che è cotta viva.
Tuttavia non sarebbe male se si aprisse un topic inerente la sofferenza per la fame nel mondo, e questo topic non lo offuscherebbe, nè quello offuscherebbe questo.

il bello dei topic è che spesso sono tematici e possono includere anche considerazioni correlate. Qui in questo che si occupa di animali pe es. si è citata anche la fame nel mondo, la solitudine interiore, il concetto di progresso, ecc...

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 17:11

Quindi non è che siccome ci sono milioni di umani che soffrono la fame non si debba parlare dell'aragosta che è cotta viva......




Purchè non si cominci ad equiparare la morte del pesce a quella del pescatore.

In ogni caso considero questi argomenti piuttosto importanti, nei prossimi anni se ne parlerà sempre di più

avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 19:23

Non e' contrapposizione ,non e'una lotta , qualsiasi intervento deve setacciare la memoria storica ,visionare rapidamente in background le piu'umilianti nefandezze umane e considerare il grado di pericolosita 'generato dalle nostre mancanze ,piano piano lentamente potremo diventare pronti per un nuovo inizio ,la svolta epocale nel pensiero sara'soltanto quando riusciremo ad annientare l intima voglia di prevalere su cio'che cammina con noi.

Divagando credo che fin da bambini bisognerebbe ci insegnassero ad abbracciare un albero ,o sedersi davanti ad un fiume e ringraziarlo ripetutamente per portarci la vita, fermarsi al mare e baciarlo perche'ci offre risorse stupende e via via di questo passo fino ad accompagnarci per mano in un percorso di crescita collettiva che non vuole assolutamente dire dimenticare tutte le tragedie umane che ci circondano ma vuol dire solo capire da dove si deve iniziare.




avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 19:33

Non e' contrapposizione ,non e'una lotta , qualsiasi intervento deve setacciare la memoria storica ,visionare rapidamente in background le piu'umilianti nefandezze umane e considerare il grado di pericolosita 'generato dalle nostre mancanze ,piano piano lentamente potremo diventare pronti per un nuovo inizio ,la svolta epocale nel pensiero sara'soltanto quando riusciremo ad annientare l intima voglia di prevalere su cio'che cammina con noi....


....distopico anche se apparantemente utopico. E abbastanza inquietante.
Puzza di nuovo regime.


avatarsenior
inviato il 06 Agosto 2018 ore 19:49

credo in effetti che la partecipazione positiva a discussioni come queste possa essere un incoraggiamento, magari a chi per timidezza pensa che siano tutte scemate le propulsioni che prova verso gli animali e le considerazioni che fa sulla pessima vita che conducono in batteria.
"Beh, se altri ne parlano allora non sono l'unico scemo che mi pongo certe questioni" questo può pensare, magari il giovane o la giovane, il tmido o l'introverso.
Quindi parlarne è un bene, ed è una buona direzione, a mio avviso parallela a quella di chi riflette sulla fame del mondo.
Quindi non c'è un depistaggio ma semmai un rafforzamento, come dire che un argomento di fatto sostiene anche l'altro perchè entrambi hanno l'aspetto empatico della considerazio al di fuori dell'egoismo, verso l'altro, che esso sia mucca, orango o uomo.
percorsi diversi questi tre, ma il movimento che li percorre in tal caso si somiglia.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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