| inviato il 20 Luglio 2018 ore 10:27
Durante escursioni in montagna mi trovo spesso all'interno di boschi bellissimi con un'atmosfera magica, colori tenui, luci affascinanti. Scatto qualche foto ma il risultato è sempre molto diverso dalla realtà e non riesce quasi mai a trasmettere quell'atmosfera.
Le foto risultano sempre disordinate nel caos degli alberi, dove il sole riesce a filtrare si ottengono aree sovraesposte mentre le zone ombreggiate sono sempre troppo scure.
Vorrei chiedervi se ci sono trucchetti tecnici per riuscire a gestire le luci, e compositivi per mettere ordine al caos di alberi e riuscire a catturare l'atmosfera del bosco.
Grazie !!!  |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 12:03
Fermo restando che a mio modestissimo avviso in questi casi un ruolo importante lo gioca la gamma dinamica del sensore, il rimedio, almeno per quanto riguarda la gestione delle luci/ombre, potrebbe essere l'utilizzo dell'HDR, sia con tre o più immagini a diversa esposizione da fondere poi in pp, sia direttamente in macchina, ovviamente se l'apparecchio lo permette e sopratutto se offre in questo caso una prestazione accettabile. |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 12:13
In effetti, HDR o montaggio manuale con maschere di luminosità (personalmente lo preferisco), la soluzione ottimale è sempre quella dei tre scatti con esposizione differenziata; oppure opti per una soluzione più "tenebrosa" lasciando molte zone d'ombra parecchio scure e gestisci le luci, però questa la vedo bene solo in situazioni particolari (raggi di sole e nebbiolina; cose così) |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 12:37
Quindi mi par di capire che oltre alla macchina fotografica devo portare con me il treppiedi e scattare una foto per ogni situazione di luce (3 o più foto). Il problema più grosso che ho riscontrato però sono il gran numero di alberi (abeti), e quindi riuscire ad ottenere una composizione decente e dare un senso alla foto.
Conviene usare focali corte o restringere l'immagine per ridurre il caos. Ci sono trucchetti compositivi che aiutano ?
Grazie per i consigli !  |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 12:50
Il problema più grosso che ho riscontrato però sono il gran numero di alberi (abeti), e quindi riuscire ad ottenere una composizione decente e dare un senso alla foto.
Hai detto niente.
È il vero problema e credo il solo problema quando si fotografa nei boschi.
Trovare ordine nel disordine è la cosa più difficile.troppo grandangolo ti complica le cose.troppo tele non rende il senso immersivo del bosco.
E poi c'è bosco e bosco.
Quello di abeti molto più ordinato di quello di faggi ad esempio.
La ricetta giusta non esiste ,magari l'avessi trovata ,la condividerei volentieri .
Unico consiglio se c'è la nebbia usa focali lunghe che rende meglio e concentrati su poche piante.
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| inviato il 20 Luglio 2018 ore 12:52
Per quanto riguarda la gamma dinamica, scattando in raw si riescono a recuperare almeno tre diaframmi di sovraesposizione, se non addirittura quattro. Quindi si vede quando le luci cominciano a lampeggiare o l'istogramma uscire sulla destra e a quel punto si sovraespone di tre o quattro diaframmi.
Per quanto riguarda la composizione, invece, lì è solo questione di gusto e di occhio. Temo, comunque, che, con un grandangolo troppo spinto, rischi un inquadratura troppo confusa con troppi soggetti. |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 13:00
Per la mia esperienza (cioè il mio gusto) dentro ai boschi le foto vengono decenti solo con cielo coperto o velato.
Poi c'è il problema non secondario della composizione, come ti hanno già detto non è facile affatto ricavare foto alle interessanti, soprattutto, secondo me, se non c'è un vero elemento di interesse in primo piano (nel caso di uso del grandangolo) o elementi dal forte grafismo o ripetitività (nel caso di utilizzo di un teleobiettivo). |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 14:37
Si sono d'accordo...nuvole e cielo coperto aiutano molto a gestire le luci. Quindi ricapitolando:
- scattare più foto in modo da poter fare HDR per avere una corretta esposizione complessiva
- usare focali non troppo corte per limitare il caos creato dagli alberi disordinati
- cercare un elemento che aiuti a dar senso e ordine alla foto (sentiero)
Come vi sembra questa ? www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2855667&l=it
Grazie ! |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 15:31
Ciao Nick,
secondo me dovresti cominciare conoscendo meglio il luogo. Cercare familiaritá con l'ambiente che ti circonda. Farti ispirare e sviluppare qualche idea. Questi sono aspetti essenziali.
Il web é ricco di malintesi e luoghi comuni. Ad esempio se un ambiente ha come peculiaritá quella dell'essere caotico, per quale motivo lo si dovrebbe rappresentare ordinato?
Inoltre, tornando all'approfondimento del territorio, ti renderai conto che per sviluppare la tua idea, dovrai ricercare determinate condizioni metereologiche, magari di tormenta, di neve, autunnali, la presenza della nebbia, etc...Giocare con la profonditá di campo, con diverse focali e molto altro ancora. E' un ambiente incredibilmente stimolante, a patto che si abbia la voglia di approfondirlo. |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 16:05
Il momento migliore è quando il bosco è attraversato da banchi di nebbia illumminata da sprazzi di luce. La nebbia semplifica lacomposizione e dona atmosfera all immagine, come già detto meglio non usare grandangoli spinti, e direi che ha senso tenere il diaframma aperto e focheggiare un soggetto a 2o 3 metri di distanza.
Attento all inquadratura .
Qualche rametto ribelle ti autorizzo a toglierlo in post |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 16:20
Esporre per le parti più luminose del sottobosco e poi schiarire le ombre in PP?
Questa l'ho fatta alle 12.16 di una giornata di luglio senza nuvole con una compatta (no raw) misurando e bloccando l'espsizione (-0.7 EV) su un'inquadratura più bassa che escludeva il cielo.
Il cielo è bruciato come la corteccia dell'albero a sinistra e le macchie di sole nel sottobosco, ma penso che con una reflex con misurazioni spot e un po' di lavoro in PP l'unica parte "bruciata" sarebbe stata il cielo.
P.S. Si lo so il soggetto/composizione è banale, questa è una foto ricordo senza pretese artistiche, era solo per fare un esempio con le luci. |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 16:21
Ciao Beckerwins, il posto lo conosco veramente bene...lo frequento tutte le estati ormai da anni. L'ambiente di per se non è caotico, quando sono sul posto riesco a trovare l'ordine e leggibilità con l'occhio, il problema è che con la macchina fotografica tutto questo non riesco a trasmetterlo.
Grazie Alessandro...una possibilità è quindi quella di mettere a fuoco un soggetto più vicino con diaframma aperto in modo da sfocare il resto e limitare la confusione ? |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 16:41
È normale che quello che vedi non venga reso allo stesso modo in foto. Con gli occhi hai una visione binoculare e qui di in 3D mentre la foto ha due sole dimensioni, quindi è piatta, ne consegue che rendere l'idea di spazio e profondità è difficile e in un bosco, in cui ci sono molti elementi che sembrano intrecciarsi (in due dimensioni) è ancora più difficile. |
| inviato il 20 Luglio 2018 ore 16:41
“ Ciao Beckerwins, il posto lo conosco veramente bene...lo frequento tutte le estati ormai da anni. L'ambiente di per se non è caotico, quando sono sul posto riesco a trovare l'ordine e leggibilità con l'occhio, il problema è che con la macchina fotografica tutto questo non riesco a trasmetterlo. „
Presumo tu abbia incontrato differenti condizioni metereologiche, che sappia dove filtra la luce e se arriva la luce calda di alba o tramonto.
In effetti il bosco di cui parli non mi sembra particolarmente caotico. Perché non cominci a mostrare delle riprese in condizioni diverse (con luce piú calda, con nebbia, in controloce, con molto sfocato, etc...)? Voglio dire, non é che esista un unico espediente tecnico che possa permetterti di tirare fuori una buona fotografia sempre e comunque. Ad ogni modo nell'immagine che hai presentato l'angolo in alto a destra catalizza molto lo sguardo. Croppandola su quel lato un pó migliora. Continua a frequentare il luogo, provando soluzioni differenti. Si scopre sempre qualcosa di nuovo. E' forse uno tra i piú grandi stimoli che la fotografia concede. |
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