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la seguente discussione ha il fine di raccogliere indicazioni e suggerimenti, in merito alle impostazioni, software e flusso di lavoro, in modo da sfruttare al meglio le funzionalità video della 6d mark II. Sarebbe utile anche condividere esempi.
Stante il fatto che il formato di compressione ALL-I non è presente, e la nitidezza e dettaglio dei video non sono a livello delle 5d mark IV, 1dx, 1dx mark II - limitazioni con cui si deve convivere - potrebbe essere utile scambiare esperienze in merito. Chiaramente la fotocamera non è progettata per registrare video a livello professionale, ma è anche vero che Vincent Laforet e altri erano riusciti ad ottenere buoni risultati anche con modelli ben più datati, come 5d mark II e 1d mark IV.
Personalmente, imposto la fotocamera come segue:
- modalità di scatto m e sensibilità iso impostata manualmente - fissato un framerate x, il tempo di scatto è il valore disponibile più vicino a 1/(2x). - picture style cinestyle (impostazioni standard) - riduzione del rumore, ottimizzazione automatica della luce, profili di correzione ottica disattivati - regolazione audio in modalità manuale (o disattivato, se non necessario) - bilanciamento del bianco automatico, con priorità bianco: il sistema riesce a gestire molto bene anche contesti di illuminazione artificiale, eliminando le sgradevoli dominanti gialle (a meno di casi estremi). Chiaramente, per risultati più accurati la modalità manuale è preferibile, lavorando con temperatura colore o impostando dei valori personalizzati.
Per l'elaborazione dei filmati utilizzo davinci resolve 15 (attualmente in versione beta). Inizialmente sfruttavo la seguente LUT, che di fatto è quella fornita originariamente da Technicolor, per il picture style cinestyle, ma convertita in vari formati.
Tuttavia, da qualche mese ho iniziato a smetterne di farne uso, dato che preferisco agire sulle single impostazioni di resolve, aumentando la saturazione colori e gestendo l'esposizione delle ombre, tonalità medie e chiare, oltre al contrasto.
In particolare, trovo che le LUT citate tendano a sottoesporre oltremodo le zone in ombra e, nel caso di video di concerti o similari, si perde molto dettaglio, oltre al fatto che il filmato ha un eccessivo contrasto (molto inferiore a quello del picture style standard, comunque).
Rispetto alla 1dx che possiedo, la minore nitidezza e dettaglio dei video è evidente, e la cosa obbliga ad utilizzare maggiori filtri per compensare al problema, aumentando sensibilmente il tempo di conversione del video.
Sono graditi altri pareri, da parte dei possessori della fotocamera in oggetto.
" Tuttavia, da qualche mese ho iniziato a smetterne di farne uso, dato che preferisco agire sulle single impostazioni di resolve, aumentando la saturazione colori e gestendo l'esposizione delle ombre, tonalità medie e chiare, oltre al contrasto. "
Applicare la lut significa riportare il video al suo stato originale?
Le impostazioni standard sono quelle che si hanno all'atto dell'installazione del picture style cinestyle sulla fotocamera. Poi, chiaramente, si è liberi di modificare i valori di nitidezza, saturazione e quant'altro.
E' meglio tenere disattivate tutte le correzioni relative all'ottica, oltre a ottimizzazione automatica della luce e riduzione del rumore.
La priorità tonalità chiare può tornare utile in scenari con contrasto estremo, ma se la si attiva il rumore visibile nelle zone in ombra aumenta. Non andrei oltre iso 200-400 con tale impostazione abilitata.
Le LUT operano in un certo modo, che non è sempre il più indicato, a seconda del risultato che si voglia ottenere.
Lo stato originale del video è quello con cui viene registrato. Non si tratta di un formato raw da demosaicizzare ed elaborare in fase di lettura.
Tuttavia, in post produzione si può decidere come agire in termini di correzione colore e altri fattori.
Se utilizzi Resolve, il video che segue potrebbe risultare molto utile:
Ti ringrazio. Sul mio pc Davinci non è compatibile ma domani mattina comunque guardo il video. Tenere attiva la riduzione delle aberrazioni cromatiche che problema può dare? È l'unica correzione dell'ottica che mi sentirei di tenere attiva.
La 6d mark ii registra filmati ad una risoluzione massima di 1920x1080 (tralasciando i timelapse), ovvero meno di 2 megapixel.
Con tali livelli di ingrandimento i problemi di aberrazioni cromatiche delle ottiche sono praticamente trascurabili, a meno di casi molto particolari.
In compenso, se per qualsiasi motivo la correzione delle aberrazioni introduce artefatti, o varia le cromie in modo sgradevole, tale problema può essere una seccatura da eliminare, in post produzione.
Peraltro, ora che vi rifletto, non sono nemmeno sicuro che tale funzione abbia effetto, nei filmati.
Uso una M6 (APS-C) che più o meno ha lo stesso approccio al video della 6D. Per Cinestyle ho costruito una curva "S" cercando di far attenzione a non sovrassaturare i colori. . Se necessario effettuo delle leggere correzioni di esposizione in maniera selettiva (Bianchi, Ombre etc.) . In funzione del fatto che Cinestyle lavora con basso sharpen ne aggiungo un po se necessario.
Non ho ancora effettuato una scelta sul frame rate (24-25-30-50-60), per il momento preferisco lavorare a 30 o 60 FPS che mi danno una buona fluidità sul PC.
Ho appena acquistato un filtro ND Variabile (Zomei) per poter utilizzare Diaframmi Aperti quando voglio bassa profondità di campo ma non l'ho ancora provato in condizioni di forte illuminazione.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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