| inviato il 10 Giugno 2018 ore 10:48
Buongiorno ragazzi, chiedo un consiglio/spiegazione. Allora vi ragguaglio sulla situazione in modo da poter comprendere meglio il mio problema. Ho un macbook pro e ultimamente ho acquistato un monitor esterno Benq 24, ho tarato il monitor e il mac per avere una corrispondenza, alla fine della profilazione con lo Spider, sono usciti due profilazioni colori diverse dalla RGB nominate benq... e apple... Primo problema: i due schermi, sebbene tarati lo stesso giorno con le stesse condizioni di luce, risultano diversi il mac più spostato verso il magenta/ciano più freddo insomma. Secondo problema: lavorando le foto con PS ho impostato il profilo colore di Camera Raw con quello "calibrato" cioè quello denominato benq ho settato lo spazio di lavoro con Benq, quinid c'è massima compatibilità ma quando esporto il File lo esporta con il profilo colore Benq, credo ma non sono sicuro che dovrebbe uscire con AdobeRGB... Non sembra ma sto impazzendo... E se settassi tutto schermo compreso con Adobe RGB? Ciao e grazie a tutti. LC |
user81826 | inviato il 10 Giugno 2018 ore 11:01
Non so se ho capito bene ma provo a rispondere; ho anche io un BenQ 27". Riguardo al primo problema ti dico che è normale che monitor diversi ti diano risultati diversi a parità di profilazione e calibrazione e per lavorare ti consiglio di usare quello più affidabile e dunque capace di riprodurre un gamut più ampio e con errore inferiore (sui vari parametri in gioco). Riguardo invece al secondo punto in Camera Raw non puoi impostare alcuno spazio di lavoro, ce n'è uno preimpostato e che non puoi modificare; quello che puoi modificare è solamente l'anteprima che avresti esportando il file da Camera Raw. In alcuna maniera devi impostare come spazio di lavoro quello relativo al profilo di calibrazione del tuo monitor. Io ti consiglio di impostare Prophoto o RaamielRGB o ancora, al massimo, AdobeRGB. Quando andrai ad esportare poi da Photoshop sceglierai di incorporare un profilo colore che ti interessa in base alle tue finalità. Prendi con le pinze quanto ho detto ma penso che come partenza potrebbe esserti utile. |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 11:13
Paolo grazie infinite della tua risposta. Ok, bene primo punto. Sul secondo aprendo una foto in Camera Raw cliccando su "opzioni di flusso di lavoro" mi permette di gestire vari fattori, come ad esempio ingrandimento, profondità ecc...tra cui spazio di colore che ho impostato in "BenQ bl2420". “ In alcuna maniera devi impostare come spazio di lavoro quello relativo al profilo di calibrazione del tuo monitor. „ scusami ma non ho capito, "in alcuna maniera" è inteso in senso negativo, cioè NON devo impostare come spazio colore quello relativo al profilo calibrazione del monitor? Grazie ancora. Ciao LC |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 11:36
Salve a tutti Continuo a non capire il senso di lavorare con Prophoto un sistema seppur il massimo non ha poi corrispondenza con il lavoro di visione e stampa? |
user81826 | inviato il 10 Giugno 2018 ore 11:55
“ " In alcuna maniera devi impostare come spazio di lavoro quello relativo al profilo di calibrazione del tuo monitor. " scusami ma non ho capito, "in alcuna maniera" è inteso in senso negativo, cioè NON devo impostare come spazio colore quello relativo al profilo calibrazione del monitor? „ Esatto, devi si profilare e calibrare il monitor ma NON devi lavorare in quello spazio, bensì in uno degli standard tra i quali ti consiglio o Prophoto o Raamiel. “ Continuo a non capire il senso di lavorare con Prophoto un sistema seppur il massimo non ha poi corrispondenza con il lavoro di visione e stampa? „ Lo so, è un concetto che passa difficilmente. In parole povere (le uniche che posso darti io), quando vai ad applicare degli algoritmi sull'immagine vuoi muoverti in uno spazio più elastico ed ampio possibile, così da limitare il più possibile di stirare il file oltre il tuo spazio di lavoro rendendo di fatto le modifiche meno efficaci. E' vero che non vedrai tutte le sfumature che andrai a toccare ma all'atto pratico questo non è importante, anche perché poi a fine lavoro ti andrai quasi sicuramente a limitare ad un profilo colore più stretto di quello di lavoro e la conversione ti permetterà di mantenere pressoché (non del tutto ma diciamo in maniera trascurabile) invariata la percezione del colore che avevi nello spazio più ampio. All'opposto se lavorassi direttamente in sRGB limiteresti moltissimo (diciamo così) l'elasticità del tuo file. Spero di essermi spiegato abbastanza ma qualora non fosse così dovresti trovare nel forum discussioni sull'argomento dove gente più competente ha espresso con più precisione questi concetti. |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 12:09
“ In parole povere (le uniche che posso darti io), quando vai ad applicare degli algoritmi sull'immagine vuoi muoverti in uno spazio più elastico ed ampio possibile „ Ciao Paolo Continui a parlare di un migliore ipotetico standard… Penso inoltre che se veramente non vuoi trascrivere in malo modo ed avere il massimo di elasticità il file dovresti adoperare il programma nativo di quel file, esempio Capture per Nikon e cosi via… oppure, sempre con il programma nativo portare il file in Tiff e poi lavorarlo con programmi come Photoshop senza aprirlo con camera raw… in questo modo eviti di trascrivere sul file a membro di segugio! Se… il discorso vale per il futuro, io lavoro il file e un domani prossimo i nostri monitor e stampanti riusciranno ad arrivare a quei livelli ben venga ma in questo caso basta e avanza aver messo da parte il raw senza aver intaccato la sua integrità… Come sempre questa è la mia opinione |
user81826 | inviato il 10 Giugno 2018 ore 12:18
Apparte il fatto che la demosaicizzazione del raw andrebbe fatta con il software che offre le migliori prestazioni e non necessariamente con il nativo, a rigor di logica e di pratica, non capisco cosa c'entri. Si parlava di spazio di lavoro e matematicamente quando applichi degli algoritmi per modificare le matrici di dati, lavorando in una certa maniera questi lavorano meglio. Se poi uno vuole lavorare in sRGB ed è soddisfatto va assolutamente bene, però ad esempio sull'uso a stampa secondo me si va a limitare molto (anche a monitor per esportazione successiva in sRGB anche in ogni caso). Se devo fare una stampa di qualità la mando a degli studi che lavorano in Prophoto, neanche in ARGB. |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 12:39
Dai Paolo… Non ho detto che voglio lavorare in srgb… Quando devo andare in stampa mando il file in Tiff "poche modifiche" e giuro che non mi picchia nessuno! A rigor di logica si usa quello che fa meno danni! le case non rischiano il proprio know s×ndo la propria ricerca! Scrivere sopra un file non è una cosa semplice e le industrie lo sanno benissimo, difatti qualcuno aveva avuto la brillante idea di fare uno standard per tutti ma evidentemente a qualcuno non conviene per non castrare il loro standard di livello superiore... Ti prego di non farne una guerra di religione… è soltanto un pacifico confronto, ti invito a provare a lavora in Tiff, l'unico problema è aspettare qualche secondo in più e poi valuti i risultati |
user81826 | inviato il 10 Giugno 2018 ore 12:56
Onestamente non capisco nè il tuo tono né cosa c'entri con il topic in questione ma sicuramente è un mio limite. Quello che ho capito è che suggerisci di lavorare con il software proprietario della casa (se c'è, perché non tutte le case lo hanno) e quindi nel mio caso specifico ad esempio Silkypix con Fuji e poi esportare in tiff (e quale sarebbe il vantaggio rispetto all'uso di COne per la gestione del raw?)per le ulteriori lavorazioni, mentre per quanto riguarda lo spazio di lavoro non mi è chiaro quale utilizzeresti. Consiglio in ogni caso di rimanere alla questione di Lord C. |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 13:01
Spazio colore Adobe Apri il file con Silkpix lo esporti in Tiff e poi lo lavori con Photoshop Ciao |
user81826 | inviato il 10 Giugno 2018 ore 13:14
Perfetto, grazie per la spiegazione. Non condivido il suggerimento ma è giusto che Lord C. riceva diversi punti di vista. Almeno concorderai con me che lavorare nello spazio colore del monitor calibrato non ha molto senso, specialmente se poi il monitor dovrà interfacciarsi ad altre periferiche. |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 13:19
Certo, il mondo non è calibrato con il monitor di Lord |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 17:04
grazie ragazzi per i vostri preziosi interventi. Ciao LC |
| inviato il 10 Giugno 2018 ore 19:35
Lord, se può essere d'aiuto: Primo problema. Tu hai correttamente creato due profili per i due monitor. Ma il sistema operativo carica un profilo alla volta. Quindi se carica il profilo del monitor A, vedrai correttamente con il monitor A, mentre il B non sarà compensato. E viceversa naturalmente. Secondo problema. Il profilo per il Benq va bene solo per pilotare la tua scheda grafica. Per tutti gli altri usi, ad esempio profilo di lavoro di Photoshop, di Camera RAW o profilo con cui esportare i file, devi usare un profilo standard. Come ad esempio sRGB, AdobeRGB, ProPhoto. ProPhoto di fatto è utile principalmente durante l'editing perché in taluni casi riduce i rischi di posterizzazione dei colori molto saturi. AdobeRGB sarebbe il più adatto per la stampa ma solo se il tuo laboratorio lo supporta. sRGB è il più versatile e va bene sia per la stampa sia per la visualizzazione web. |
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