| inviato il 06 Maggio 2018 ore 0:02
Ciao a tutti, Mi piacerebbe provare a fotografare in IR con la mia reflex analogica (Canon 50e) ma non l'ho mai fatto. Innanzitutto volevo chiedervi se basta acquistare un rullino adatto o se serve come per il digitale anche un filtro da mettere davanti l'obiettivo; E poi volevo capire anche se esistono solo pellicole IR in bianco e nero o anche a colori e quali consigliate. Grazie a chi vorrà illuminarmi Daniele |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 0:07
il filtro non serve perché è proprio la pellicola che è poco sensibile al blu e sensibile sotto il rosso. se vuoi drammatizzare l'effetto puoi usare un filtro rosso davanti che ti aiuta ad avere i cieli neri o tutto quello che è blu. ovviamente questo vale se scatti in giornate di bel tempo in cui ci sono zone più "calde" con più infrarossi che verranno più bianche e con una certa aura. mentre quello che è più blu diventa nero. la vegetazione se emette calore dovrebbe diventare più chiara. anche per scattare dei nudi è molto suggestiva. pellicole ir a colori non le conosco. quella che usavo io teoricamente non esiste più ed è la kodak. qui un esempio con i dettagli anche dello sviluppo www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=268321 non so se si trovino ancora pellicole ir b&n ma suppongo che qualcuno sia tornato a produrle. a me piacerebbe molto tornare a fare qualche rullino. |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 0:30
Ho trovato una pellicola IR della rollei .. ma Non ne capisco molto. Sai dirmi se esiste anche dia IR? Bellissimo il cielo della tua foto .. .. immaginavo che bastasse la pellicola però non sapevo che il filtro rosso enfatizzasse di più l'effetto. Grazie |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 2:18
mmmh non credo esistano ma esistevano delle soluzioni per sviluppare le pellicole b/n come diapositive. te lo sconsiglio vivamente perché se poi vuoi digitalizzarle con uno scanner perdi molto in mezzi toni. |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 7:28
Ok grazie per i preziosi consigli! |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 8:18
Ultima cosa ... da internet dove converrebbe comprare pellicole 35mm? Devo prendere oltre la IR anche qualche altra .. grazie |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 16:09
Esisteva ma non so se si trova ancora una diapositiva Ektachrome infrarossa che si usava con un filtro giallo. Se trovassi la Kodak IR in bianco e nero fai attenzione che deve assolutamente essere caricata e scaricata in camera oscura tema la velatura di tutto il rullino. |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 18:47
“ deve assolutamente essere caricata e scaricata in camera oscura „ grazie per l'info, ma scusa l'ignoranza, cosa vuol dire caricata? grazie |
| inviato il 06 Maggio 2018 ore 18:57
Uso frequentemente e da alcuni anni la Rollei Infrared. Non è una pura IR ma è una iperpancromatica, cioè la sua sensibilità si estende anche alle lunghezze d'onda dell' "infrarosso vicino". Questo significa che la si può usare sia come una normale pellicola b&n (400 ISO) che come IR, ma in quest'ultimo caso hai bisogno di un filtro che tagli tutta la luce visibile; io utilizzo un Heliopan RG715 che appunto taglia la lunghezze d'onda a 715nm. Puoi utilizzare filtri simili in quanto a dove effettuano il taglio delle lunghezze d'onda, tipici sono l'Hoya R72 o simili (identificati dal numero wratten 89b). Ovviamente per le sue caratteristiche non arriva a registrare le radiazioni infrarosse del calore ma, come detto, si limita al "vicino infearosso". Per l'esposizione puoi regolarti impostando l'esposimetro a 25 o 12 ISO, fai delle prove (le prime volte fai un po' di bracketing), dipende anche da come la sviluppi o la fai sviluppare, poi con l'esperienza ti regolarsi sempre meglio. La pellicola ha lo strato anti-alone quindi non produce l'effetto aura sulle alte luci, neanche se sovraesposte. Se vuoi la puoi far sviluppare come diapositiva dall'agenzia Luce di Trieste. Non ha bisogno di essere caricata e scaricata (cioè inserita nella macchina fotografica) in camera oscura, semplicemente in esterni fai ombra col tuo corpo. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 0:41
Le normali pellicole si estraggono dal loro contenitore e, alla luce, il caricatore si inserisce nella sua sede nella fotocamera, poi si estrae la coda sagomata della pellicola e la si fissa al rocchetto di destra. Nella IR Kodak questa manovra deve essere fatta al buio totale perchè il supporto si comporta come una fibra ottica e trasmette la luce dalla coda sagomata a tutto il film contenuto nel caricatore provocandone la completa velatura. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 0:50
Ai tempi del pre-digital le pellicole IR si tenevano in frigo, perché sembrava si deteriorassero più velocemente delle altre. Per curiosità, perché tentare oggi una strada simile? In IR si ottengono risultati decisamente migliori, spendendo meno (sia in termini di tempo che di denaro) con le digitali, mi sembra. |
user23063 | inviato il 07 Maggio 2018 ore 0:55
Venduto un mese fa l'ultimo rullo di Kodak EIR, infrarosso a colori, alla modica cifra di 25€. Online ne vedevo anche a 80-150€, ma credo ancora invenduti. Non che valga quei soldi, ma si paga l'esclusività. Ma da quel che so, esiste (forse) un solo laboratorio in USA che lo sviluppa. L'ultimo in Italia ha chiuso i battenti forse suppergiù nel 2012, e l'ultimo abbordabile credo fosse in Slovenia o dintorni, ma mi risulta non faccia più sviluppo della Kodak EIR. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 3:49
“ Per curiosità, perché tentare oggi una strada simile? In IR si ottengono risultati decisamente migliori, spendendo meno (sia in termini di tempo che di denaro) con le digitali, mi sembra. „ da quel che vedo purtroppo non è così perché i sensori digitali raccolgono qualche frequenza ir giusto per sbaglio mentre le pellicole ir erano/sono proprio sensibili ad uno spettro di ir maggiore e poco sensibili agli azzurri. credo che con un sensore normale non vedi alcuna aura intorno alle zone calde. con la pellicola ir si |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:22
“ da quel che vedo purtroppo non è così perché i sensori digitali raccolgono qualche frequenza ir giusto per sbaglio mentre le pellicole ir erano/sono proprio sensibili ad uno spettro di ir maggiore e poco sensibili agli azzurri. credo che con un sensore normale non vedi alcuna aura intorno alle zone calde. con la pellicola ir si „ Le pellicole IR sono sensibili solitamente tra i 700 e i 900 nanometri, non oltre. In digitale si scatta tra i 720 e i 930, di solito. Il termico non lo fotografi mai, a quelle frequenze - ci vogliono delle termocamere. Gli aloni di cui parli sono dovuti all'assenza del filtro antihalo sulla pellicola, a differenza di quelle normali (su cui è presente). È un difetto, in parole povere. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:30
@Diebu Grazie dell'info sulla rollei infrared... era quella che avevo trovato. Il nome che gli hanno dato è illusorio quindi, credevo fosse una IR. Penso che potrei comunque provarla ma avevo voglia di una vera IR .. Per non dover usare filtri quale IR potrei provare? Il Ford forse? |
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