| inviato il 05 Maggio 2018 ore 14:28
Fa molto figo tirare fuori l'esposimetro a mano, ma... dai retta a me, meglio incorporato.
Perchè mai aggiungere un oggetto da gestire, custodia, cinghietta, batteria (ora qualcuno tirerà fuori quello al selenio  ) e in fin dei conti una complicazione in più? 
“ 6-7 euro per una buona tipo Tachihara „ ? Ne voglio 10 |
| inviato il 05 Maggio 2018 ore 14:51
Per ora sono nuovo con il 35mm. Medio formato e grande formato mai usati. In effetti già sono al corrente che con il medio formato serve una cura maggiore del 35 mm. Il grande immagino che le complicazioni non sono poche. A questo punto da quello che ho capito è passare con il medio formato. E fare esperienza con quello. Però un problema lo trovo. Cioè. Con una dia. Medio formato faccio fatica a trovare proiettori Confuso che si debba vedere con uno schermo retroilluminato?
Secondo me caro Pantom stai mettendo troppa carne al fuoco, ora parli pure di diapositive e proiezione.
A mio modesto avviso dovresti andare per gradi:
1) concentrarti sul formato Leica tralasciando gli altri;
2) stabilire se sei più interessato al Bianco & Nero o al colore;
3) appurare se il tuo campo di interesse volge verso la stampa oppure verso la proiezione;
ecco amico mio, poniti queste tre semplici domande, trova dentro di te le risposte e infine, dopo aver deciso in piena coscienza, poni tutte le domande del caso. |
| inviato il 05 Maggio 2018 ore 15:14
Perché l esterno é piú rapido di quelli incorporati...Per una MF |
| inviato il 05 Maggio 2018 ore 17:39
Gobbo, ma di che mf parli
hai mai provato questa, priorità di diaframmi, misurazione media e spot
o questa, doppia priorità, tempi e diaframmi, programma, misurazione spot, media
o questa, doppia priorità, tempi e diaframmi, programma, misurazione spot, media, matrix, multispot (anche senza pentaprisma, intercambiabile, esposimetro incorporato, utilizzabile anche con pozzetto)
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| inviato il 05 Maggio 2018 ore 17:57
Concordo con Leone Giuliano, io non rinuncerei mai, anche in viaggio (anzi, soprattutto in viaggio), alla rapidità e semplicità della mia Hasselblad 203FE. L'esposimetro è precisissimo, affidabilissimo e l'operatività generale eccezionale; se c'è qualcuno che è lento quello sono io, non certo la macchina fotografica |
| inviato il 05 Maggio 2018 ore 18:51
Aggiungo che non so perchè, ma con le mf (e con diapositive 50iso) e il loro esposimetro incorporato non sbaglio mai l'esposizione, sia in analogico che in digitale .
Col piccolo formato invece, sia in analogico che in digitale, compresi fantascientifici esposimetri di ultimissima generazione, soprattutto Canon, soprattutto serie 5 e 7, non sono rare sottoesposizioni random anche importanti  |
| inviato il 05 Maggio 2018 ore 20:15
Certo, ma tu hai scritto “ 6-7 euro per una buona tipo Tachihara „ invece di 6-700 |
| inviato il 05 Maggio 2018 ore 21:11
uno che conosco nel 91 prese una tachihara non so che formato, mi disse che la aveva pagata 22 milioni di lire. prestata ad un matrimonio. sparita
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| inviato il 05 Maggio 2018 ore 23:31
“ Secondo me caro Pantom stai mettendo troppa carne al fuoco, ora parli pure di diapositive e proiezione.
A mio modesto avviso dovresti andare per gradi:
1) concentrarti sul formato Leica tralasciando gli altri;
2) stabilire se sei più interessato al Bianco & Nero o al colore;
3) appurare se il tuo campo di interesse volge verso la stampa oppure verso la proiezione; „
Proprio quello che voglio evitare in effetti. Fare il passo più lungo della gamba, per poi trovarmi deluso dei risultati. Per ora è da solo un anno che utilizzo il 35 mm. Con buoni risultati ultimamente. Mipia e smanettare per fare la foto. Mentre con il digitale mi viene il nervoso e basta. Chiaramente vantaggi e svantaggi. Pure in manuale con il digitale non mi ci trovo. Penso che farò un po' di esperienza con il 35. Per ora accetto tutti i vostri consigli. Anche per il futuro.
Mi interrsserebbe il colore. Anche se il bianco e nero non mi dispiace a fatto. Lo trovo migliore il bianco e nero su certe foto.
Proiezione o stampa? Diciamo che i laboratori non so quanto posano essere bravi nelle emulsioni. E stampare. Penso che il laboratorio dove mandano i miei rullini Fanno le cose veloci per migliorare la produttività. Ma alle volte mi trovo foto con pellicole come la kodak ultramax meno satura della colorplus. Non sempre ma più volte è successo. Poi sono consapevole che devono lo stesso il lavaggio. Ma da qua a quando avrò il formato maggiore spero di trovare un laboratorio decente.
“ . Già la conduzione di un medio formato non è immediata come il 35mm. Parlo anche solo di utilizzo dei dorsi, caricamento-scaricamento, sviluppo e gestione dei negativi/positivi „
Me ne approfitto prr chiederti quali siano le difficoltà principali. Perché si riaschia di più. E co e evitare di fare danni in futuro.
Grazie a tutti intanto 
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| inviato il 06 Maggio 2018 ore 9:56
A mio avviso caro Pamtom la situazione attualmente è questa: se vuoi le stampe a colori ti conviene continuare col digitale; se preferisci il Bianco & Nero potresti, dopo aver messo insieme una certa esperienza, trovare irrinunciabile la pellicola; se devi proiettare lascia perdere il digitale!
Sappi però che se ti fai prendere dalla passione per la proiezione dovrai dedicare agli strumenti adatti alla proiezione stessa delle cure uguali, se non anche maggiori, rispetto a quelle che dedichi agli strumenti adatti alla ripresa ...
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| inviato il 06 Maggio 2018 ore 11:07
“ Me ne approfitto prr chiederti quali siano le difficoltà principali. Perché si riaschia di più. E co e evitare di fare danni in futuro.
„
Mentre il caricamento del rullo 35mm è sufficientemente standardizzato, quello del medio formato varia un po' a seconda delle diverse tipologie. Se la macchina ha il dorso intercambiabile, nonostante alcune abbiano utili blocchi, è possibile aprire il dorso per errore così facendo prendere luce alla pellicola e così perdendo le immagini (e la costosa pellicola). Poiché ormai vi è poca dimestichezza con la meccanica, all'inizio è bene tenere sempre una pellicola sacrificale con cui, appena si ha un dubbio, fare delle prove. Niente di drammatico, s'intende, ma non è come inserire e togliere una scheda di memoria.
Se fai diapositive, devi ritagliarle e intelaiarle. Anche qui non è una cosa dell'altro mondo. Ma devi procurarti i telaietti (poco disponibili), un paio di forbici lunghe, se non una taglierina. Una pinza da adattare se non una apposita pressa per non spaccarti le mani se devi intelaiarne qualche decina. E comunque i vari modelli di fotocamere, anche coeve, possono differire anche molto in piccoli particolari di funzionamento.
Insomma, la gestione di una macchina mf interamente meccanica (o elettro-meccanica) è molto diverso da quello di una macchina digitale. Lo stesso può valere, ma in misura minore, per le analogiche 35mm. Poi la gestione delle pellicole è più facilitata |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 13:33
A mio avviso caro Pamtom la situazione attualmente è questa: se vuoi le stampe a colori ti conviene continuare col digitale dunque mi sconsigli le pellicole a colori. piuttosto il digitale !?!? Mentre nel caso del bianco e nero è molto meglio. ?!?! Come mai ?!?!
Leone Giuliano. Cavolo la diapositiva sembra una rogna per iniziare. Forse meglio delle prove su pellicola e stamparle. Sperando di trovare un buon laboratorio.
6-7 euro per una buona tipo Tachihara io ho trovato le antiche 9x12 a da 1 a 10 euro. Ma non penso siano nemmeno simili alle tachihara. |
| inviato il 07 Maggio 2018 ore 13:41
Secondo me invece la diapositiva non solo non è una rogna per iniziare ma è la cosa più semplice:
- vedi il risultato effettivo;
- vedi se hai fatto anche un minimo errore di esposizione (Valutare un negativo B&N non è immediato all''inizio e un negativo a colori non lo è mai, secondo me);
- non hai bisogno di stampare;
- e se vuoi proiettare guarda ogni tanto che occasioni escono fuori:
www.newoldcamera.com/Scheda.aspx?Codice=18C1219
un proiettore che con un solo obiettivo costava 8 milioni di lire!!! |
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