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Il mondo degli spiriti esiste davvero ? vol. 2


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user14286
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inviato il 06 Maggio 2018 ore 16:35

semplicemente la normalità delle cose.

La TUA normalità delle cose.

avatarsenior
inviato il 06 Maggio 2018 ore 22:25

nel senso che se tu ne descrivessi una di normalità delle cose sarebbe la tua?
Sorriso

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:15

Beh, anche la "normalità delle cose" non sfugge all'obbligo dell'interpretazione per poter essere decodificata; questo comporta che l'aspetto più materiale (il fatto in sè) possa essere considerato come "normalità oggettiva", ma l'interpretazione lascia sempre molto spazio alla soggettività; è in fondo il problema del materialismo come corrente di pensiero che, pur concentrandosi unicamente su basi oggettivamente misurabili, fornisce risposte comunque suscettibili di revisioni "filosofiche" (non solo religiose ed esoteriche quindi), politiche, sociali, economiche ecc.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:34

ma la normalità delle cose la si può riportare in molte maniere.
Se per esempio fai una domanda a persone che hanno avuto una esperienza di vita sufficientemente lunga, diciamo 6Oanni:
Le è mai successo di osservare un fenomeno in cui c'è stato uno spostamento di aria, o d'oggetti, in cui non è riuscito a dare alcuna spiegazione se non al di fuori di qualcosa che pare sfuggire dalle normali leggi della fisica?
Sono convinto che tra coloro che sanno capire la domanda e hanno memoria ci sia una notevole maggioranza che risponderà SI.
Si tratta in questo caso di una mia personale convinzione che la maggioranza risponderà SI, basata sulle mie esperienze di vita. Si tratta quindi di una "normalità delle cose" da considerarsi su basi statistiche, in cui la controprova scientifica non aggiunge nulla rispetto al fatto che si tratti di una "normalità delle cose".
Un po' come se dicessi "è normale che nelle classi c'è un crocifisso".
Se nelle aule scolastiche di solito c'è un crocifisso la cosa è nella normalità delle cose, anche se qualcuno sostiene che si tratta della rappresentazione del Cristo, altri sostengono che sono due pezzi di legno incrociati con una statuina in plastica che rappresenta una persona che sarebbe nata circa 2 millenni fa cui molti altri attribuiscono un significato religioso completamente privo di riscontri scientifici nelle sue opere, azioni, attribuzioni.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 8:53

Ooo, sono perfettamente d'accordo su quello che scrivi; il problema, infatti, non è nell'effettivo verificarsi di situazioni senza spiegazioni apparenti o immediate, ma nell'interpretazione che ciascuno ne dà e nel peso che in una discussione diamo al fatto in sè piuttosto che alla sua interpretazione. Credo che la risposta di Mamba Nero faccia leva proprio sull'interpretazione. Tuttavia, è ovvio che così non se ne esce, perché in questi casi l'interpretazione nasce dalle convinzioni personali, e chi ha maturato una posizione di scetticismo assoluto in una spiegazione non materialistica, non cambierà idea in una semplice discussione.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:02

ma infatti quasi nessuno assiste agli eventi in modo puro.
Di prassi si aggiunge il culturale e l'esperenziale.
Chi per sua convinzione è portato a dare spiegazioni schientifiche riuscirà a spiegarsi schientificamente eventi che di schientifico non hanno nulla, mentre chi tende a dare spiegazioni mistiche le potrà trovare anche dove di mistico non c'è nulla. Interpretazioni errate in entrambi i casi.
Chi vedrà le cose a cerchio chi le vedrà a quadrato, ma in tutti e due i casi non si descrive l'evento ma il nostro modo di interpretarlo, in entrambi i casi riportato in modo imperfetto, solo interpretato.

user148740
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inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:05

Boh forse però la scienza prima o poi scoprirà che abbiamo più di 5 sensi e tutto sarà più chiaro.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:16

il sesto senso ormai è già identificato, occorre parlare del settimo.
il sesto senso è il cinestesico.
si tratta di una specie di senso tattile che non è rivolto all'esterno del nostro corpo ma all'interno.
in teoria potrebbe essere dubbio definirlo un senso, poichè qualcuno può obbiettare che non riporta dati sul mondo circostante.
Ma qualcun altro potrebbe obbiettare che in un apparato cavo quale è quello digerente, è del tutto azzardato dire che la parte del lume, interna, non è parte del mondo circostante ma nostra.
Chi sostiene questo, potrebbe anche asserire che una caramella messa in bocca non è mondo circostante, oppure che un pene che penetra una vagina non è parte del mondo circostante ma proprio. Molto discutibile.

user148740
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inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:21

Quindi da quel che capisco è un senso che in qualche modo registra le nostre sensazioni rispetto all'iterazione con l'esterno? O serve anche per rapportarcisi? E' il sentire con la pancia?
ps ho visto ora che hai aggiunto una parte in cui giustamente fai notare che tutto è mondo anche noi, ma l'ultima domanda mi interessa

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:28

se mangi fagioli e senti scorazzamenti intestinali, quello è il senso c.
se chiudi gli occhi mentre sei in acqua e sei in grado di metterti sull'attenti o con le braccia e le gambe aperte è per il senso c.
se avverti un frullar d'ali al petto (extrasistole) è per senso c.

il senso c. è prima di tutto percepirsi, e le persone non lo utilizzano tutte con la stessa rilevanza.

user148740
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inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:30

E se percepisci lo stato emotivo di una persona senza guardarla?

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 9:33

se percepisci lo stato emotivo senza guardarla ma è presente si tratta di una percezione che può coinvolgere differenti sensi.

pur non parlando di sensi (e neanche di emozione) è una facoltà comune alla maggior parte delle piante.
l'es. delle acacie.
Se una giraffa bruca un'acacia questa innesca subito un processo per immettere nel fogliame una sostanza indigesta e di cattivo gusto, una parte degli elementi prodotti sono volatili e vanno nell'aria, diffondendosi, e avvisando le altre acacie che producono a loro volta tale sostanza così che se la giraffa cambia albero causa disgusto trova lì vicino piante poco appetibili e cambia zona.

è un messaggio chimico d'allerta che ricorda vagamente i nostri neuroni specchio responsabili dell'empatia.

user148740
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inviato il 07 Maggio 2018 ore 10:41

Il mondo vegetale proprio non lo conosco come la maggior parte delle persone nel mondo moderno...
Però per me è affascinante sapere che possa aiutare a comprendere la nostra essenza.
Magari le nostre più recondite sensazioni sono in realtà quelle che più ci guidano in questo mondo

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 12:42


avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2018 ore 14:37

Alcune piante (soprattutto africane) emettono nettare extraflorale, in genere all'attaccatura delle foglie, per attirare le formiche quando sono attaccate da insetti fitofagi, col risultato che le formiche difendono la pianta pur di assicurarsi il nettare.
Alcuni ricercatori americani, che cercavano di capire se l'abnorme sviluppo di radici per contrastare la crescita di altre piante, anche conspecifiche, fosse innescato dal rilevamento della presenza degli intrusi o fosse "inconscio", studiando Cakile maritima (il comune ravastrello delle dune costiere, notoriamente molto "aggressivo" anche nei confronti di conspecifici) fecero una scoperta che non si aspettavano e che andava oltre i loro obiettivi: il ravastrello riconosce gli individui con cui è strettamente imparentato (pianta madre, piante figlie) e desiste da questo comportamento nei loro confronti.

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