RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Ho capito che la foto deve essere bianca e nera.


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Ho capito che la foto deve essere bianca e nera.





avatarjunior
inviato il 02 Maggio 2018 ore 18:15

Come mi ero ripromesso oggi sono stato alla mostra a milano palazzo reale sugli impressionisti e le avanguardie.
Ho guardato la mostra con molta attenzione ed oltra al lato prettamente pittorico ho provato anche ad analizzarne gli aspetti che potevano essere utili alla fotografia.
-Primo punto: la composizione; ovviamente per un pittore e' piu' facile comporre in quanto puo' adattare perfettamente i soggetti e gli sfondi a suo piacimento, cosa che in fotografia e' piu' difficile avendo a che fare con soggetti reali e non modificabili del tutto
-2 punto il colore, e qui casca l'asino. Con una fotografia non si potra' mai replicare il colore di quei dipinti, cosi' reali, cosi' dettagliati e sfumati, cosi' giusti. La fotografia a colori purtroppo se messa a paragone risulta sempre artefatta e “manipolata”.
Per questo tornando al titolo, forse, la fotografia ha la sua massima espressione nel b/n?

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 8:20

Non mi ritrovo nelle tue considerazioni perché entrambe partono da un presupposto che mi pare fuorviante. Cioè che la fotografia debba imitare l'approccio alla realtà che ha la pittura, quando invece è assai differente.

Come possono i colori di una fotografia essere più artefatti e manipolati di un colore per definizione fatto a mano (manipolato) dal pittore?
Semmai il colore della fotografia è più "meccanico" cioè riprodotto mediante un procedimento che inizialmente prescinde dalla "mano".

Ma la cosa più importante mi pare questa: lo specifico della pittura è partire dalla tela bianca (come la scrittura parte dal foglio bianco), quello della fotografia è partire da una riproduzione meccanica di una porzione del mondo reale.
Con due presupposti così diversi, se una delle due arti si impegna nel territorio dell'altra non può che essere destinata a fallire.
Occorre valorizzare lo specifico dello strumento che usi, non fare il verso all'altro.


avatarjunior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 8:35

certamente. entrambe le arti però hanno, almeno nella loro iniziale intenzione, l'obiettivo di rappresentare il mondo. (poi ovviamente entrambe sono evolute in forme di rappresentazione non solo del mondo reale ma anche del pensiero)
e il mio paragone vuole essere puramente di resa finale, quello che per me come risultato è migliore. ed è la pittura.
per tutta una serie di motivi e limitazioni certamente, ma come risultato finale non c'è paragone. Per questo credo che col bianco e nero, in fotografia, si riesca a raggiungere il risultato più adatto al mezzo a disposizione

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 8:53

entrambe le arti però hanno, almeno nella loro iniziale intenzione, l'obiettivo di rappresentare il mondo.


NO! LA fotografia può anche rappresentare il mondo, la branca documentaristica, la per la maggior parte lo interpreta; la pittura lo interpreta. Nell'immagine manufatta la rappresentazione del mondo, che comunque poi era fortemente interpretato, era dato da una particolare branca di disegnatori, la pittura ha cercato l'interpretazione del mondo solo dopo la nascita della fotografia aprendo uno scontro che portò all'astrattismo.
Ti consigli di leggere "Fotografia e arte" di Aaron Sharf

Nella pittura i colori non rappresentano mai la realtà ma sempre un'interpretazione della realtà

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 9:06

Consiglio la lettura di "meglio ladro che fotografo" di Ando Gilardi.
Ad un certo punto, raccontando di un suo periodo di fotografo di opere d'arte, propone un'interessante provocazione (tipica del personaggio).

In realtà, a parte rari casi ovvero quando li si ammira dal vivo, noi non guardiamo quadri, ma foto di quadri.

La stessa Gioconda, che conosciamo tutti, chi l'ha mai vista davvvero? Restauratori, curatori, personale tecnico del Louvre forse... Ma anche da turisti noi abbiamo visto un quadretto (piccolo) da lontanissimo, dietro vetro antiproiettile e pieno di riflessi. La Gioconda che conosciamo è una FOTO della Gioconda.

Con una fotografia non si potra' mai replicare il colore di quei dipinti


Sicuro?

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 9:06

Diciamo che è il "limite" anche se mobile (vedi la post) della fotografia.
Il pittore di sicuro ha un approccio più elastico che gli permette di aver maggior libertà sulla rappresentazione degli oggetti. Questo è ancora più vero nei dipinti moderni dove ci si è liberati dalla raffigurazione prospettica e si è andati a esplorare forme che poi sono diventate peculiari del medium pittorico (vedi cubismo ecc.).
Ma appunto il presupposto è diverso. Altrimenti il fotografo sarebbe un pittore frustrato (ogni tanto mi chiedo se lo sono in effetti.. Sorriso) che riverserebbe tutta la sua vena espressiva nella post. Cosa che spesso accade in ambito "dilettantesco".
Il fatto è che l'aggancio al reale è molto più forte in fotografia visto che c'è il presupposto che l'oggetto ripreso sia esistito davanti alla macchina fotografica (col fotoritocco le cose si complicano un poco ma non divaghiamo...).
Quindi l'aspetto meccanico di riproduzione può essere un limite ma va anche sfruttato. Si veda come tanti grandi fotografi sono andati verso una virtuale spersonalizzazione (vedasi Walker Evans tanto per citare un fotografo seminale).
Per cui per ritornare al bn vs colori...
In effetti chi cerca un approccio più "artistico", o meglio meno agganciato alla realtà spesso predilige il bn.
Ma chi cerca un aggancio maggiore predilige il colore. Questo approccio si può ulteriormente dividere nei fotografi che fanno staged photography e che quindi hanno tutto sotto controllo, per cui creano dei veri "quadri" digitali (vedi Jeff Wall, Gregory Crewdson per rimanere a quelli più "realisti").
Es
www.collater.al/gregory-crewdson-e-le-sue-foto-che-sono-quasi-un-film/
Ma c'è anche chi riesce a estrapolare porzioni di realtà colorate e "autosufficienti" nel frame.
Vedi i cosiddetti maestri del colore & C. come William Eggleson, Stephen Shore, Meyerowitz, Saul Leiter, Gueorgui Pinkhassov, Harry Gruyaert ecc.
Es
www.grandi-fotografi.com/stephen-shore
In effetti più che di "comporre" si parla di "risolvere" o "strutturare" o "prelevare" la foto...

Certo, almeno a me, vedere come riescono a creare delle immagini così consistenti questi fotografi fa venire la voglia ti prendere l'ultimo modello della reflex appena acquistata e di passarla sotto uno schiacciasassi insieme al computer su cui è installato Photoshop... MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 9:06

il mio paragone vuole essere puramente di resa finale, quello che per me come risultato è migliore. ed è la pittura.
per tutta una serie di motivi e limitazioni certamente, ma come risultato finale non c'è paragone. Per questo credo che col bianco e nero, in fotografia, si riesca a raggiungere il risultato più adatto al mezzo a disposizione


Il risultato migliore, da che punto di vista?
Non certo dell'aderenza alla realtà del colore percepito dall'occhio umano tra scena reale e scena "riprodotta".

Non vorrei che questa tua "delusione" rispetto al colore fotografico dipendesse dal fatto che, mentre concedi alla pittura tutta la libertà di interpretare il colore come vuole, pretendi invece dalla fotografia una riproduzione assolutamente sempre e in ogni caso fedele. Cosa che naturalmente non avviene.
Passare al b/n per questo motivo, mi pare fuggire dal punto della questione. Semmai ci sono altri motivi per preferire il b/n.

Personalmente preferisco "sposare" lo specifico del mezzo che uso piuttosto che contrastarlo. Mi sembra più proficuo.
E quindi parto dal presupposto che ci siano ad esempio dei colori "pittorici" e dei colori "fotografici". Passami la semplificazione...

Ernest Haas e Alex Webb hanno una "riproduzione realistica" del colore?
La risposta è no. In entrambi i casi (con risultati molto differenti) si tratta davvero di un colore che è frutto del mezzo che usano.
Ma i risultati sono straordinari.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 9:35

Personalmente preferisco "sposare" lo specifico del mezzo che uso piuttosto che contrastarlo


Sono d'accordo con Ale. Per quanto i rimandi non possano che esserci, la fotografia ha fatto il suo bel lavoro per affrancarsi dalla pittura già molto tempo fa, e bene ha fatto.
E non è un caso che nella modernità, in qualche caso, si sono invertite le parti: credo che tutti abbiano incrociato, in qualche mostra o galleria, opere pittoriche che chiaramente vogliono farsi "fotografiche".

E comunque, senza un affrancamento prima e un "rimescolo" poi, avrebbe ancora ragione Baudelaire, nel ritenere il fotografo semplicemente un pittore incapace... Sorriso

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 9:40

La pittura è addizione, la fotografia è sottrazione.
Il bianco e nero è uno degli strumenti che ha il fotografo per fare una sottrazione, ma lo è anche il colore. Enfatizzarne uno compirta una riduzione relativa del peso degli altri.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 9:44

E' solo un processo temporale. Poi capirai che la fotografia è anche colore, e li inizieranno altri problemi. Intanto approfittane a comprendere la struttura ed il linguaggio del bianco e nero..

avatarjunior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 10:14

non sono un buon fotografo, ma sono un buon conoscitore sia della storia dell'arte che di quella fotografica.
La pittura nasce come esigenza documentaristica e di rappresentazione del mondo. era l'unico modo per farlo.
Poi con l'avvento della fotografia, il mondo della pittura incomincia ad interpretare il mondo (impressionisti).
Ancora dopo con l'avvento della tv, la fotografia che era il mezzo principe di rappresentazione e documentazione, vede la sua forza venire meno e quindi anche in questo caso la fotografia inizia a interpretare e non solo a documentare (in realtà aveva iniziato anche prima).
tornando ai colori, ovviamente la mia è una presa di posizione soggettiva basata sulla mia esperienza e sulle mie capacità e preferenze visive.
Purtroppo la fotografia a colori, non si affrancherà mai della pittura. Avrà' sempre la pittura come punto di riferimento.

avatarjunior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 11:44

Come si posizionano ad esempio quelle fotografie hdr per niente aderenti alla realtà, volutamente sparate..? Un quadro analogo potrebbe essere considerato ottimo, capolavoro, interpretazione della realtà del pittore e per questo insindacabile.. Mentre le foto di quel genere raramente, per quanto so o leggo, ricevono commenti positivi..

Dove sta la differenza, se sempre di rappresentazione si tratta..

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 12:33

Francesco, se vedi come io disegno, capisci che Baudelaire aveva ragione da vendere.... MrGreen

Massimiliano, sono d'accordo con quanto dici a cui aggiungerei una funzione simbolica e metaforica della pittura (quindi non documentarista/realista), almeno per tutto il lunghissimo periodo in cui in Occidente è stata legata alla religione.

Non sono convinto invece che
Purtroppo la fotografia a colori, non si affrancherà mai della pittura. Avrà' sempre la pittura come punto di riferimento.

Proprio perché non vedo nella pittura (a colori, ma si dipinge anche in b/n) una spasmodica ricerca della verosimiglianza. Così come non vedo nella fotografia a colori una spasmodica ricerca di un'interpretazione emotiva e "pittorica".
Ci sono esempi che danno ragione a te ed altri a me...

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 13:06

Nella pittura i colori non rappresentano mai la realtà ma sempre un'interpretazione della realtà

Quoto.

La fotografia non mostra la realtà, mostra l'idea che se ne ha.
Mi riquoto

Alla fine tutto torna, più o meno.



avatarjunior
inviato il 03 Maggio 2018 ore 14:10

La vulgata secondo la quale la pittura abbia cercato di interpretare il mondo solo dopo l'avvento della fotografia mi vede molto scettico.
Penso all'arte egizia o neolitica, giusto per citare due epoche abbastanza lontane dalla prima lastra fotografica.
Parimenti non mi sembra che nemmeno agli albori la fotografia sia stata mero documento.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me