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La Kodak Ektachrome tornerà in produzione quest'anno (parte 2)


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avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 9:27

Capisco il tuo punto di vista Paolo.
Ma nel ritorno della Kodak questo è un passaggio molto delicato da condurre in porto.
Una buona pellicola sufficientemente versatile e con prezzo di vendita abbordabile per una platea più possibile ampia. Se la risposta sarà superiore alle aspettative potrebbero produrre altri formati e, tra qualche anno, sviluppare altre emulsioni.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 10:47

No Simone caro, non puoi capire ... credimi se ti dico che sono amareggiato!
Hanno annunciato questa pellicola due anni addietro con l'assicurazione, roboante, che sarebbe stata sul mercato agli inizi del 2017 e poi, di rimando in rimando, siamo giunti a Ottobre del 2018.
A questo punto, e partendo dal presupposto, pure abbastanza ovvio direi, che le linee di produzione fossero pronte per Gennaio o Febbraio del 2017 cosa eravamo autorizzati a sperare ... Oddio ... così sui due piedi non lo so ... ma almeno dovevamo pensare che iniziassero con una qualsiasi delle emulsioni di cui già disponevano prima del fallimento per poi, eventualmente, decidere il da farsi in corso d'opera ... ti pare?
E invece niente di tutto questo ... un anno e mezzo è trascorso senza nessuna nuova, se non delle generiche rassicurazioni sul fatto che la stavano sviluppando davvero questa nuova pellicola.
A questo punto, di nuovo, noi potenziali utenti cosa dovevamo pensare?
Che diamine, ovviamente dovevamo pensare che se tutto questo fior fiore di chimici stava impiegando tutto questo tempo essi stessero sviluppando qualcosa di realmente nuovo ... non pare anche a te?
E invece?
E invece abbiamo visto come è andata a finire ...

avatarsupporter
inviato il 26 Settembre 2018 ore 10:50

E invece abbiamo visto come è andata a finire ...

Purtroppo... :-(

avatarsupporter
inviato il 26 Settembre 2018 ore 10:56

Ok, ora manca solo riesumare la Kodachrome.

Davide, chi non ha mai utilizzato le Kodachrome 25/64 normali o pro, non sa cosa si è perso!
Lasciamo stare la 200, ma soprattutto la 25,era la mia pellicola...mi piacerebbe caricarne qualcuna nelle mie Canon F1/FTB rimaste, spedire il rullo via posta e aspettare impaziente che ritorni..


Nostalgie di un vecchio eh, ma quanti bei ricordi.


P.S. A scanso di equivoci, felice del digitale.

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 12:11

Purtroppo gli amanti della diapositiva non sono sufficienti numericamente a far si che la produzione si autosostenga.

Immaginiamo un neofita o anche medio fotoamatore ma che ha sempre usato il digitale e vuole provare le dia.
- compra un rullino da 20€ di una pellicola superprofessionale a bassa sensibilità.
-la espone in modo e condizioni non adeguate (che sarebbero accettabili con la macchina digitale ma NON con quella pellicola).
- ottiene un risultato peggiore di quello del suo cellulare.
-dice addio per sempre, vista la spesa sostenuta, alla diapositiva.

Se parte da una pellicola più "facile" e soprattutto economica è più probabile che insista...;-)

avatarjunior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 12:42

Come già detto da Paolo, le diapositive erano la nicchia già nei tempi d'oro della pellicola..... figuriamoci ora. Considerando tutto, è un miracolo che siano ancora in produzione. Ora in analogico quello che và meglio è il b/n, ha un mercato molto interessante. Segue il negativo colore che si difende, anche se la scelta non è enorme, ma gli appassionati del colore analogico per la stampa stanno abbastanza tranquilli. Siamo noi "proiezionisti" ad avere ogni giorno il terrore di leggere della completa dismissione dell'invertibile colore..... Quindi nel bene o nel male, benvenuta ektachrome. Almeno ho una certa sicurezza che per qualche altro tempo potrò ancora scattare e proiettare il colore..... Come ho già scritto,della Fuji non mi fido!!!!! Non mi stupirei se frà un anno (o meno) leggessi dell'uscita di scena di velvia e provia.... Ma ad ogni modo, aspettiamo di vedere all'opera la neonata della Kodak. Ciò che leggiamo sulla carta alla fine ben poco corrisponde all'utilizzo pratico. Potrebbero esserci sorprese ;-)

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 14:02

Purtroppo gli amanti della diapositiva non sono sufficienti numericamente a far si che la produzione si autosostenga.

Immaginiamo un neofita o anche medio fotoamatore ma che ha sempre usato il digitale e vuole provare le dia.
- compra un rullino da 20€ di una pellicola superprofessionale a bassa sensibilità.
-la espone in modo e condizioni non adeguate (che sarebbero accettabili con la macchina digitale ma NON con quella pellicola).
- ottiene un risultato peggiore di quello del suo cellulare.
-dice addio per sempre, vista la spesa sostenuta, alla diapositiva.

Se parte da una pellicola più "facile" e soprattutto economica è più probabile che insista...;-)


Condivido, io ho pochissima esperienza con le DIA!! Ho sempre usato (e continuo a usare) i negativi, solo qualche volta ho usato un paio di velvia (ma parecchi anni fa) poi visti i prezzi e vista la facilità di uso ho continuato ad affiancare i negativi al digitale. Però sinceramente scattare qualche rullino di diapositive non mi dispiacerebbe...a patto di non spendere una fortunaMrGreen

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 14:38

Se parte da u na pellicola più "facile" e soprattutto economica è più probabile che insista...



Beh ... insomma ... è un discorso sempre alquanto relativo caro Simone!
Innanzitutto il prezzo di 10 sterline equivale a qualcosa meno di 12 euro, sempre che adottino il cambio ufficiale e non il solito cambio all'italiana dove cioè arriverebbe a 13 o 14 euro, e comunque lo sviluppo costa sempre uguale a quello di una Velvia che invece, come prezzo corrente del rullino, si assesta intorno ai 18 euro l'uno.
Alla fine, ammettendo un prezzo di 12 euro per la nuova Ektachrome e 8 euro per lo sviluppo, con la Ektachrome si spenderebbero 20 euro, mentre con la Velvia ne occorrerebbero 26 ... sei euro in meno ... e se dobbiamo dirla tutta pure il doppio della sensibilità!
Certo, sei euro su un prezzo totale di venti euro sono il 30% in più, e non è certo poco, ma francamente la differenza che esisteva fra una Velvia 50 e una E 100 G valeva ben più di sei euro di sovrapprezzo con la metà della sensibilità Cool almeno per me.

Per quanto invece riguarda un eventuale nuovo utente di provenienza digitale che dire: è certamente vero che la nuova Kodak sarà una pellicola più facile rispetto a una Velvia 50 o 100 ma alla fine ciò si traduce in una tolleranza maggiore, riguardo agli errori di esposizione, che al massimo può arrivare a 1/3 di stop in sottoesposizione ... e 1/3 di stop, per un digitalista che è abituato ad approssimazioni nell'ordine di quattro o cinque diaframmi, è sempre troppo poco dai ...

avatarsenior
inviato il 26 Settembre 2018 ore 18:29

Paolo, continui a dire che hanno due anni di ritardo, che avevano pronesso di metterla in vendita a gennaio-febbraio 2017 ma ti sbagli. Come ho scritto qualche pagina indietro, Kodak ha dato l'annuncio a gennaio 2017 (credo di aver riportato il lnk, comunque è facilmente verificabile facendo uba ricerca nel web) dicendo che sarebbe entrata in produzione entro fine 2017; qubdi il ritardo è di 9 mesi, non 2 anni.
Poi sembra che stiamo parlando di grave n pessimo prodotto quando invece, almeno dando alle specifiche tecniche, non è così. È allineato agli altri presenti sul mercato in quanto a grana, ha un difetto di reciprocità peggiore di velvia 100 e provia ma migliore di velvia 50, ha caratteristiche di saturazione e contrasto "diverse" da queste uktune, non migliori o peggiori, quello dipende dai gusti. Incontrerà i tuoi? Direi di no! I miei? Bho, forse no (almeno non per molte applicazioni) ma comunque ben venga, magari piacerà a chi amava la astia, o magari sarà qualcosa di ancora diverso. E l fatto che non piaccia a noi non significa che sia un cattivo prodotto o un prodotto inutile o un fallimento commerciale.

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 11:32

Che devo dirti Diego caro: io sono certamente iperbolico/istrionico in certe mie affermazioni, e questo è fuori discussione, ma i valori di targa di questa pellicola sono i loro ... e parlano (sparlano?) chiaro.
Poi siamo d'accordo che noi pellicolari siamo dei naufraghi, e si sa benissimo che quando sei con l'acqua alla gola non puoi certo pretendere di essere salvato da un transatlantico ma devi accontentarti anche solo di una zattera ... ma alla fine sempre su una zattera sei ricoverato ... la qual cosa significa che basta solo che la calma piatta del vasto Pelago si incrini anche solo un attimino e ti ritrovi nelle stesse condizioni di prima!
La realtà purtroppo è questa, e non sarà certo migliorata da un prodotto come questo che, diciamocelo, è chiaramente anzi no ... è sfacciatamente interlocutorio.

avatarjunior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 18:14

Il paragone con la zattera è meraviglioso MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Settembre 2018 ore 18:45

Beh Daniele sai com'è ... vivere in un posto di mare ti ispira MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2018 ore 16:08

Paolo, per quello che percepisco io stai valutando questa pellicola sulla base della tuoi gusti (che poi sono anche i miei) e non su basi oggettive. I colori e i contrasti sono questioni di gusti, e su questi non abbiamo "dati scientifici" sappiamo solo che assomiglia più o meno a una pellicola che a te non piaceva (e che io non conosco bene, quindi non mi esprimo) e che ha bassa saturazione e basso contrasto (come ce li aveva la Astia), a molti queste caratteristiche puacciono. A riprova di ciò ci sono nel web moltissimi giudizi di soddisfazione, vuol dire che non tutti hanno gli stessi gusti (i fatti c'è anche chi la Velvia la detesta).
Per il resto, i dati di targa sono uguali o migliori di quelli della nostra amata velvia 50: stessa grana RMS 8 a frobte di uba sensibiltà doppia e nessun difetto di reciprocità fino a 10 secondi (a fronte di 1 secondo della velvia 50). Quindi non direi che è una brutta pellicola, al massimo se non piace agli amanti della Velvia piacerà agli amanti dei bassi contrasti e basse saturazioni tipi Astia. I somma, per concludere, il punto è che non la giudico sulla base dei miei gusti.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2018 ore 19:32

Beh Diego si, hai ragione, i gusti sono gusti e pertanto essendo personali per definizione non sono oggettivi.
Però i dati di fatto sono oggettivi!
I valori di risoluzione della Velvia sono di 80 o 160 l/mm sia nella 50 che nella 100, quelli della Provia 100F sono di 70 o 140 l/mm, quelli della Astia 100F erano 65 o 130 l/mm e quelli della E 100 G erano anch'essi 65 o 130 l/mm.
La grana ha un RMS 9 nella Velvia 50, 8 nella Velvia 100, nella Provia 100F e nella E 100 G, addirittura 7 nella Astia 100F.
La reciprocità è garantita fino a 1 sec. nella Velvia 50, 30 sec. nella Provia 100F, 64 se. nella Velvia 100, non ricordo nella Astia 100F (forse erano addirittura 120), e arriva solo a 10 sec in questa E 100.
Come vedi amico mio la Velvia 50, splendida trentenne, perde solo per la grana, non includo la reciprocità semplicemente perché questo fattore non era stato minimamente considerato in fase di progetto.
Le Velvia 100, una eccellente ventenne, primeggia decisamente per la reciprocità, la risoluzione e, quasi, per la grana.
La Provia 100F, anch'essa ventenne, largheggia per la reciprocità ed è ottima per la risoluzione e la grana.
La Astia 100F primeggiava solo nella grana.

La E 100 invece, come è facile notare, pur essendo venuta 30 e 20 anni dopo, di fatto primeggia IN NULLA!

Se non è un fallimento questo ...

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2018 ore 19:47

Poi, ripeto, sto affogando e allora ben venga la zattera, ma sempre di una zattera stiamo parlando anzi, a ben guardare, forse neppure di una zattera si tratta ... perché a conti fatti mi sovviene il dubbio che in realtà si tratti solo di uno dei tronchi che la componevano!

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