| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:20
Mi sembra di capire che ci sono due correnti di pensiero: chi non vuole rischiare niente di niente e non pubblica se non dietro firma della liberatoria e chi interpreta in modo meno restrittiva la legge facendo affidamento sul fatto che per il soggetto ripreso sia difficile dimostrare che una foto ha recato a lui danno e per questo la strada della giustizia civile sia poco attraente. Può essere una sintesi soddisfacente? |
| inviato il 26 Aprile 2018 ore 23:26
“ Mi hanno ribadito che si possono fotografare solo persone pubbliche (mi hanno citato ad esempio Manuela Arcuri (sic!)). Non ho puntato la macchina verso luoghi sensibili nè ho ripreso gli agenti o la loro macchina di servizio. Ho visto carabinieri fare storie a chi fotografava incidenti stradali (anche la targa delle auto non sipuò riprendere). Pertanto anche se la normativa è a favore delle circostanze, di fronte alla minaccia di una denuncia, uno si tira subito indietro. „ Se è così, ti hanno detto una sciocchezza. Anche riguardo alla targa delle auto, nulla vieta di riprenderla (ma di pubblicarla sì). |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 0:20
“ Mi sembra di capire che ci sono due correnti di pensiero: chi non vuole rischiare niente di niente e non pubblica se non dietro firma della liberatoria e chi interpreta in modo meno restrittiva la legge facendo affidamento sul fatto che per il soggetto ripreso sia difficile dimostrare che una foto ha recato a lui danno e per questo la strada della giustizia civile sia poco attraente. „ Tre correnti, c'è anche chi, come me, che decide in basexall'uso previsto |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 5:49
@ Francesco: nel mio caso è si anche se lo scopo non era pubblicare ma personale.Non é che sia andato da loro a chiedere di farsi fotografare ma mi è capitato nelle stazioni che si avvicinassero per una sigaretta poi qualche chiacchiera nell'attesa del treno. Tutte situazioni che capitano un po' a tutti, poi c'è chi si allontana e chi come me non si pone problemi per qualche chiacchiera, una sigaretta e qualche moneta. Pubblicarli sui social non rientra nel mio scopo ma li ho pubblicati su fotolibri "personali" cosa ben diversa. Scene d'indifferenza o disagio sociale che si vedono nelle grandi città ne ho pubblicate (una forse!!!)ma non ci sono volti per identificare i soggetti presenti nella scena. |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 6:29
"Mi hanno ribadito che si possono fotografare solo persone pubbliche (mi hanno citato ad esempio Manuela Arcuri (sic!)). Non ho puntato la macchina verso luoghi sensibili nè ho ripreso gli agenti o la loro macchina di servizio. Ho visto carabinieri fare storie a chi fotografava incidenti stradali (anche la targa delle auto non sipuò riprendere). Pertanto anche se la normativa è a favore delle circostanze, di fronte alla minaccia di una denuncia, uno si tira subito indietro."...che dirti io ho fotografato a pochi passi da loro anche se non erano il mio scopo è non mi hanno nemmeno preso in considerazione. In ogni caso dipende dalle circostanze perché in alcune non so se sia vietato ma evitare è meglio. Le targhe delle macchine non devono essere riconoscibili poi sta a te giocare sul taglio o altre soluzioni (se sono ben leggibili). Ci sono posti dove molti fotografi (amatoriali) son stati fermati cosa che a me non è successo e c'è sempre un perché. Il treppiede ad esempio crea molti problemi per cui non bisogna mai portarselo dietro (anche perché non serve!!!) altrimenti s'innesca un meccanismo burocratico che non ne esci più...provateci!!! |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 7:23
“ Le targhe delle macchine non devono essere riconoscibili „ Hai qualche riferimento normativo? “ Il treppiede ad esempio crea molti problemi per cui non bisogna mai portarselo dietro (anche perché non serve!!!) altrimenti s'innesca un meccanismo burocratico che non ne esci più...provateci „ Per il treppiede il discorso è completamente diverso: si tratta di occupazione di suolo pubblico, e ci sono i regolamenti comunali che potrebbero disciplinarne l'utilizzo. Questa cosa mi ha sempre lasciato perplesso: girando per le città si vede tutto e il contrario di tutto, dai venditori ambulanti abusivi a auto in divieto di sosta o in doppia fila, da artisti di strada ad installazioni abusive, ma se ti fermi 1 minuto con il treppiede potrebbero venire i vigili a sanzionarti (esperienza personale, non mi hanno fatto la multa ma mi hanno intimato di riporre il treppiede). Sull'utilità del treppiede, immagino che il tuo sia un giudizio personale... |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 7:53
Decisamente sì, la discussione si è completamente volta su se stessa ed è entrata in loop con ripetizioni continue degli stessi concetti, ora si è inserito anche il treppiede, a proposito nella street non è inutile è dannoso. Le forze dell'ordine che non possono assolutamente richiedere, senza un preciso ordine del giudice, di vedere e/o far cancellare le foto nel caso di Pablo46 hanno compiuto un chiaro abuso. |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 8:00
"Hai qualche riferimento normativo? "...sul web e non solo li trovi facilmente (intesa per la pubblicazione!!!). "Sull'utilità del treppiede, immagino che il tuo sia un giudizio personale."... Certamente. Ma non penso che sia una buona idea usare il treppiede nella street |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 8:15
Il treppiede nella street mi pare così assurdo che neanche lo avevo preso in considerazione... Avevo inteso ne facessi una questione più generale, scusate l'OT. Quanto alla targa, è un dato personale al pari del volto di una persona, quindi dovrebbero valere le medesime considerazioni, con i distinguo più legati agli aspetti artistici e culturali che caratterizzano la foto di un volto rispetto a quello di una targa (che di interessante ha ben poco). |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 9:45
Assurda la cosa del cavalletto. Occupano più spazio, e spesso per più tempo, gli scemi che si fanno i selfie con lo stick. Non si smette mai di imparare....... |
user117231 | inviato il 27 Aprile 2018 ore 9:58
Vi racconto un anedoto veneziano. .. Me ne stavo bello tranquillo nelle vicinanze del ponte degli Scalzi. Dopo ormai circa 7 ore di girovagare per Venezia. E mi sono messo a giocare con i settaggi della fotocamera, allora era una D800... fotografando i passanti a pochi metri da me. Ovviamente tutti si accorgevano di essere fotografati. Quando hai per le mani una D800+battery grip+zoom 24-120... impossibile nascondersi. Uno di questi è tornato indietro con uno sguardo al limite della follia, e io tra me e me, in quei pochi secondi che lui mi veniva incontro, ho pensato " Aspetta che prima mi tolgo dalle mani l'attrezzatura...che costa un botto... ". Mi è arrivato faccia contro faccia. E assolutamente incacchiato mi ha intimato di cancellare subito la foto. Ho cancellato. La ragione era dalla sua parte. .... Ma quello è un fumantino...io sono un fumantino. Prima che al prossimo fumantino finisce che ci meniamo per una cacchio di foto ... ho deciso di mettere via la Street !!! |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 11:32
“ La ragione era dalla sua parte. .... „ Premesso che hai fatto bene a cancellarla è comunque bene ricordare che la ragione non era dalla sua parte ma dalla tua |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 11:34
FELIX DOVEVI GRAFFIARLO!!! |
| inviato il 27 Aprile 2018 ore 12:04
@I_Felix “ Arriverà un giorno che manco più i fiorellini si potranno fotografare... servirà una licenza apposita da pagare al comune assieme all'abbonamento per respirare l'aria. Cool „ In realtà ci siamo quasi, in teoria alcuni monumenti non possono essere fotografati senza autorizzazione (ovviamente per scopi commerciali) ed in teoria non potresti posare il cavalletto senza un permesso (come prima sempre se per scopi commerciali). A questo punto mi pongo la domanda, se io oggi faccio la foto X ad un monumento usando il mio cavalletto, un domani questa foto diventa famosa e ci guadagno, a quel punto gli enti mi possono fare causa ? il morale della favole è che non si capisce nulla. |
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