| inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:42
“ Questo nonostante la perfetta cronistoria di paco che ha descritto le mille difficoltà! „
Da quando fotografare è semplice?
La situazione difficile per quale motivo?
Erano in due persone, spazi infiniti per muoversi e gestirsi.
Se la difficoltà è quella di entrare in acqua significa che non hai mai fatto cataloghi estivi in pieno inverno 8 ore sotto al gelo a maniche corte, o in estate sotto 45 gradi con le pellicce tutto il giorno dove il trucco regge 5 minuti e comincia a colare con il sudore.
Sono difficili le situazioni in cui si rompono i pezzi, in cui bisogna gestire personale che rompe le palle o crea scompiglio in mezzo al gruppo.
Erano due persone senza rotture attorno, 9 gradi in primavera, ti sembra uno scenario apocalittico?
Era uno scenario dove con un po' di volontá si poteva osare di più? Si. E grazie al cielo Paco non ha avuto problemi a dirlo. Diversamente se per te questi sono scenari difficili mi lascia dubbioso la cosa.
“ Nella mia esperienza ho scattato ritratti ambientati in tutte le salse, per diletto e per lavoro.... ho detestato quasi sempre le foto dove ho usato il flash grazie ad un paio di assistenti o un paio di treppiedi.
Spesso risultano d'impatto, e va bene quando bisogna sponsorizzare qualcosa, ma a guardarle bene hanno sempre quel che di artificioso e innaturale... „
Avrai scattato anche in molte salse, ma manca l'ingrediente principale. Chi sostiene che la luce flash è artificiale e innaturale significa che non ha la minima idea di cosa sia la luce, e te lo dico con grande rispetto ed amicizia, ma il consiglio che posso darti è di approfondire l'utilizzo di luce artificiale prima di esporre una teoria simile.
Il flash va bene per sponsorizzare qualcosa? 
Comunque la colpa è principalmente mia che rispondo a certe cose. Dovrei leggere e passare oltre.
Questa è disinformazione nei confronti anche di persone giustamente interessate che leggono e cercano di capire perché in queste situazioni è meglio utilizzare un flash che affidarsi al recupero in post produzione.
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| inviato il 18 Aprile 2018 ore 21:03
No Made.
Mi dispiace ma quello che si ritira sono io...
Posso serenamente affermare di non aver saputo mai applicare fino in fondo la luce controllata. Forse anche perché in genere non mi è mai piaciuto il risultato (non solo mio).
Non so per quale motivo ma trovo sempre più naturali scatti in cui si sia tirato (nel limite del possibile) un file che non dove si sia costruita intorno la luce in modo artificiale.
Ma ripeto, è un mio limite!
Tornando a paco ed ai suoi scatti non mi sarei mai e poi pai sognato di portarmi stativi ombrelli e pannelli appresso per fare una foto che, come evidente, offre già molto così. |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 21:51
Mastro la luce è caratterizzata da 3 elementi.
Sia naturale che flash, continua o qualsiasi altra.
La luce può essere morbida o dura.
La luce ha una temperatura colore.
La luce ha una potenza
Tutti e 3 gli elementi sono perfettamente gestibili con il flash. La durezza viene gestita dai softbox, la potenza viene gestita da comode manopole, ed il bilanciamento del bianco gestito da gelatine di conversione.
Se tu prendi un flash e lo vuoi come la luce diurna otterrai lo stesso identico risultato se imposti tutto a dovere.
Ed è semplicissimo.
E se si afferma il contrario è un problema, perché si fa disinformazione. La luce è luce, non conta da dove proviene.
Ho consigliato il flash perché i pannelli se si deve scattare a lunga distanza sono più difficili da utilizzare se riflettenti,la potenza non sarebbe sufficiente, e dato che è un paesaggio servivano riflettenti.
Ma soprattutto ho consigliato il flash perché quando sono le 6.30 e c"è poca luce che arriva e da riflettere il flash gioca un ruolo fondamentale perché può essere gestibile in relazione alla quantità di luce di cui si necessita.
Le foto sarebbero uscite molto meglio e come già detto non sarebbe stato necessario utilizzare nessuna GD. |
user117231 | inviato il 18 Aprile 2018 ore 22:01
Amen.  |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 22:06
Nell ultima foto di paco dove e come l' avresti piazzato il flash? Nascosto dietro le rocce con un diffusore?
Perchè è un po' lì il problema, come nasconderlo, come illuminare tutto e ammorbidire la luce.. |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 23:31
Dunque, facciamo un pochino di ordine.
E' vero che io ho posto l'accento sulla GD ed è vero che per i mezzi che avevo a disposizione in quel momento, la GD della sony mi ha fatto comodo.
Non vorrei però che passasse il messaggio che con la GD si fa meno fatica, non è certo una scorciatoia.
Se la paesaggistica per me è una sorta di terapia che mi fa ammirare il bello della natura, la ritrattistica mi deve servire per creare ambientazioni o lanciare messaggi.
A volte ci riesco, a volte no.
Sfruttamento delle modelle stereotipate magrissime che spinge alcune all'anoressia, ci ho fatto un progetto 10 anni fa, vi metto un paio di foto, il progetto sono 10 foto ma oltre ai giorni che ci abbiamo impiegato per organizzare il tutto, ci sono voluti 3 mesi per ideare le scene.
Sapete quanta fatica?
Qui era il 2008, ho usato una medio formato ed il sistema Profoto come lampeggiatori.
Qui invece volevo ispirare mio figlio alla favola di Tom Sawyer
Canon 6D e luce naturale
Qui invece volevo un'atmosfera bucolica
1ds3 e pannello riflettente sulla bambina
Questa invece è stata un casino.
Atmosfera misteriosa e tre bimbi alla scoperta (purtroppo non tetra come avrei voluto)
Canon 6D 800iso non volevo usare flash per paura delle ombre proiettate sul muro, lo sfondo era luminoso ma volevo leggibilità sui bimbi, ci ho messo un casino per trovare l'esposizione giusta che mi permettesse un recupero accettabile anche a 800iso.
Insomma, personalmente uso quello che ho a disposizione o il mezzo che mi sembra più comodo, flash, pannello o luce naturale.....
Il tutto poi si deve tradurre in un'immagine che si deve avvicinare il più possibile a quello che si ha in testa, a me purtroppo riesce di rado.... |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 14:45
“ Nell ultima foto di paco dove e come l' avresti piazzato il flash? Nascosto dietro le rocce con un diffusore?
Perchè è un po' lì il problema, come nasconderlo, come illuminare tutto e ammorbidire la luce.. „
Non esiste una risposta corretta perchè tutto parte da cosa si vuole ottenere.
Solo Paco sa che risultato avesse in testa.
Ed anche per avere in testa qualcosa bisogna avere molta creatività perchè in ogni testa può balenare qualsiasi tipo di idea diversa. La luce si gestisce in relazione al risultato finale che si vuole ottenere, non esiste mai uno standard.
Il problema grave è che quando si scrive
“ Posso serenamente affermare di non aver saputo mai applicare fino in fondo la luce controllata. Forse anche perché in genere non mi è mai piaciuto il risultato (non solo mio). „
Il tutto parte da un problema di fondo, non si sa cosa è la luce.
Ed è un elemento abbastanza importante da discutere dato che si fotografa proprio con la luce.
E' normale non avere risultati come ci si aspetta, servono anni ed anni di studi per avere il controllo della luce.
Per disegnare nella propria testa un risultato e vederlo finito nello scatto.
“ perché in genere non mi è mai piaciuto il risultato (non solo mio) „
Forse perchè non l'hai mai gestita ed i risultati ottenuti non ti hanno mai spinto a studiare oltre.
Fotografare con la carenza sulla conoscenza dell'illuminazione, è una cosa talmente importante che nessuna fotocamera/gingillo al mondo può colmare.
“ Tornando a paco ed ai suoi scatti non mi sarei mai e poi pai sognato di portarmi stativi ombrelli e pannelli appresso per fare una foto che, come evidente, offre già molto così. „
Credo - ma magari sbaglio - che un forum non sia un luogo dove esporre le proprie foto per ricevere complimenti, non è lo spirito giusto per chi cerca di migliorare.
Sostenere che tu non avresti portato nulla facendo recuperi qua e là non è un buon modo per incentivare la progressione nello studio. Se uno vuole rimanere allo stesso punto di inizio senza avere mai miglioramenti è ok.
Se si vuole avere un'idea in mente e metterla su carta esattamente come si vuole allora bisogna accettare e forse ringraziare chi fa notare che poteva essere svolto in maniera diversa.
Puoi voler comunicare quello che vuoi con la fotografia, ma se ti manca il linguaggio (e quindi la luce) la tua comunicazione sarà sempre distorta.
Disincentivare l'uso della luce a favore dell'uso di gingilli plasticosi è un messaggio che non deve passare. |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 15:32
Grande Made In Italy.
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| inviato il 19 Aprile 2018 ore 15:35
Made, la.luce la si può sostituire con una scritta SONY luminosa |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 15:39
Complimenti per le foto e le idee Paco ;-) |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 15:40
@Paco...molto belle quelle del bimbo!
@Made....straquoto TUTTO!
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| inviato il 19 Aprile 2018 ore 16:00
“ a luce può essere morbida o dura.
La luce ha una temperatura colore.
La luce ha una potenza
Tutti e 3 gli elementi sono perfettamente gestibili con il flash. La durezza viene gestita dai softbox, la potenza viene gestita da comode manopole, ed il bilanciamento del bianco gestito da gelatine di conversione.
Se tu prendi un flash e lo vuoi come la luce diurna otterrai lo stesso identico risultato se imposti tutto a dovere.
Ed è semplicissimo.
E se si afferma il contrario è un problema, perché si fa disinformazione. La luce è luce, non conta da dove proviene. „
Amen.
Made for president!! |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 16:05
“ @Paco...molto belle quelle del bimbo!;-) „
Quelle del bimbo sono spettacolari, vorrei realizzarle al mio ma mi sa che devono inventare il raggio paralizzante! |
| inviato il 19 Aprile 2018 ore 16:11
Made da dove inizio seriamente con la luce? Giuro che non scherzo..
Credo serva un approccio metodico e non casuale....please help |
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