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Appunto nerd sui flash da studio


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avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 16:46

La ragione per cui si usa questo valore, invece di quello legato al sistema internazionale (Joule), è solo storico-intuitiva. La scelta di questa unità di misura aiuta (o dovrebbe aiutare ) a capire quanta luce si ha, attraverso i seguenti passaggi mentali.


grazie. ma infatti l'ho capito solo che ho trovato nelle schede di alcuni flash - alcune su ebay alcune su di un sito dove sto per prendere la macchina fotografica - la grandezza W/s e mi sono fatto un po' di domande e mi sono risposto.

2) sono proprio questi aspetti che mi servirebbe capire per decidere quanto valga la pena comprare un flash piuttosto di un altro.

ho letto anche che ci sono flash che permettono di usare tempi più brevi di quelli di sincro e sto cercando di capire come riconoscerli.

Nella valutazione del flash da comprare, le curve o almeno i tempi di scarica, sono importanti, così come quelli di carica. Tutti indicati nelle schede tecniche dei flash seri.


grazie. proprio questi aspetti sto cercando di capire e quanto servono

avatarsupporter
inviato il 08 Aprile 2018 ore 16:49

Hai fatto bene ad approfondire. La luce si impara a maneggiarla anche sapendo come viene prodotta.
Ad esempio, il tema della velocità del lampo richiede un approfondimento proprio sulle tecniche di produzione e interruzione del lampo.

Bisogna differenziare i flash a slitta da quelli da studio, soprattutto quando sono a potenze inferiori a quella massima.
I flash a slitta, solo a massima potenza (1/1) si comportano come quelli da studio, cioè scaricano l'energia secondo una curva che più o meno ha la stessa forma, ma è solitamente più breve in quelli a slitta.

La differenza grossa è quando scendi di potenza: 1/2, 1/4, ecc.
I flash da studio ottengono questo risultato caricando meno i condensatori, ma la curva di scarica è sempre la stessa. In altri termini scaricano sempre per lo stesso tempo (es.: 1/300 di sec). Non sono quindi utili se vuoi fare fotografia per congelare eventi ultrarapidi.
I flash a slitta, invece, sono sempre caricati al massimo, ma la curva di scarica viene interrotta da un dispositivo (il tiristore). Sono quindi curve troncate. Si possono così fare lampi molto brevi (1/20.000 di secondo). Basta mettersi in posa lunga , avvicinare il flash in modo che l'energia da emettere sia minima e lasciar lavorare il TTL: il lampo sarà brevissimo.
Da quello che vedo, escono flash sempre più potenti (quasi da studio) che hanno però la possibilità di troncare la curva.

Diverso invece è il caso in cui vuoi avere lo scatto (tempo di esposizione) breve, invece del lampo breve. Questo ci porterebbe nell'ambito dell'High Speed o High Sync che è ben diverso. In quel caso il problema è di evitare la banda nera dovuta al fatto che le tendine si inseguono. Per ovviare al problema, i flash devono trasformarsi in luci continue. Non fanno più un solo lampo seguendo la curva di scarica. Fanno tanti brevi flash uno dopo l'altro come fossero lampadine. In questa modalità non possono scaricare tutta l'energia con il primo lampo, ma conservarla per i lampetti successivi. Questo spiega perchè quando si va sotto la velocità di sync, i flash diventano meno "potenti".


avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 16:59

:)

ma quindi i flash da studio che permettono velocità di sinc maggiori sono fatti in modo proprio diverso da quelli standard ed è per questo che immagino costino nettamente di più - avevo anche visto infatti che permettono anche di fare strobo... adesso capisco da quello che hai detto perché c'è questa differenza tra modelli

avatarsupporter
inviato il 08 Aprile 2018 ore 17:03

la faccenda è un po' più complessa.
La prima cosa da capire è cosa succede quando sei sotto la velocità di sinc: le tendine si inseguono. In altri termini c'è una fessura più o meno grande che scorre davanti al sensore. Sopra la velocità di sinc invece, c'è sempre un periodo in cui il sensore è completamente esposto. In quel momento il flash scatta e illumina.

Avendo le tendine che si inseguono, se il flash parte, si ha una striscia illuminata e il resto nero (bande).
Allora ci sono due soluzioni:
1) quella dei flash a slitta. Avendo lampade piccole e rapide, fanno una raffica di flash. Diventano quindi lampadine che restano accese TUTTO il tempo che ci mette la fessura ad attraversare il fotogramma. Non tutti, infatti, capiscono che anche quando scattano a 1/8000, la foto NON dura a un 1/8000, ma sempre il tempo di sinc (es.: 1/250 sec). E' solo l'esposizione che è equivalente a 1/8000 perchè la fessura tra le tendine è strettissima. Sono i futuri otturatori elettronici saranno capaci di fare foto a tempi veramente così brevi.
2) Sfruttare tutta la curva di scarica con una tecnica che anticipa lo scatto del flash. Normalmente, cioè quando i tempi di scatto sono più lunghi del tempo di sync, il flash scatta quando la prima tendina si è aperta e la seconda non è partita. Invece, nella tecnica 1 sopra descritta, il flash "lampadina strobo" parte appena la fessura inizia a muoversi. Nella tecnica 2 (hyper sync), infine, si fa scattare il flash PRIMA che parta la prima tendina, in anticipo sul segnale di sincronizzazione normale. In questo modo, il flash comincia a scaricare e segue la curva di scarica. Sale, sale e quando raggiunge un certo un punto (es.: un terzo), solo in quel momento partono le tendine. Poichè nei flash da studio la curva di scarica è lenta, la fessura riesce a terminare il suo tragitto senza che il flash si sia scaricato del tutto. Quindi la fessura è illuminata da una unica flashata lunga e non uniforme. In questo modo si sfrutta tutta l'energia del flash, avendo però una illuminazione non perfettamente costante. In molti casi, questa non uniformità neanche si nota (es.:soggetto in piedi su fondo scuro. Sembra una vignettatura), e comunque non è come una banda nera come capita con i flash a slitta quando troncano la luce. Infatti, questa seconda tecnica, se usata con i flash a slitta, si usa solo con il flash a massima potenza.

Ci sarebbe anche da parlare degli otturatori centrali (a foglia, come nella Fuji XT100)...ma il discorso si allungherebbe ancora di più.
Spero di essere stato chiaro.
E' un argomento molto interessante e poco trattato.;-)

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 17:05

Qui hanno fatto addirittura un video per spiegare il numero guida
www.fotografiaprofessionale.it/eshop/conoscere-il-numero-guida
e concludere che dopo averne compreso il significato, e quindi scelto grosso modo il flash, la cosa migliore e' andare a provarlo in negozio prima di acquistarlo. E spiegano il perché.

Dovendo andare a comprare un flash da studio, da utilizzare che tale, quindi nelle condizioni in cui si scatta in studio, guarderei ben altro:
1) che si ricarichi rapidamente per essere pronto allo scatto (serve eccome potente!)
2) che non mi vada in protezione facilmente
3) che abbia un buon sistema di batterie (e si alimenti anche da rete)
4) syncro con il mio sistema (uso m43 e i marchi più diffusi snobbavano m43 e fuji)
5) che abbia la massima potenza compatibile con il mio budget, ridurla e' possibile, aumentarla no, al massimo focalizzarla dove di vuole

La questioni fisiche sono interessanti ma utili soprattutto per capire che impatto possono avere sulle foto. Il fatto che conti l'energia e come essa sia modulata dai flash (mentendo il picco di ampiezza inalterata e variando la durata dell'impulso) mi ha permesso di capire come mai un flash più potente, rispetto ad uno che lo e' meno, ridotto in potenza genera un impulso più stretto che permette di congelare meglio il movimento veloce anche oltre i tempi più bassi di macchina!

EDIT: leggo ora l'intervento di motofoto... Quindi i flash da studio, che non conosco, si comportano diversamente da quelli a slitta che adopero. Molto interessante.


avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 17:11

I flash da studio ottengono questo risultato caricando meno i condensatori, ma la curva di scarica è sempre la stessa. In altri termini scaricano sempre per lo stesso tempo (es.: 1/300 di sec). Non sono quindi utili se vuoi fare fotografia per congelare eventi ultrarapidi.

Molto interessante.

avatarsupporter
inviato il 08 Aprile 2018 ore 17:17

Per questo i Godox hanno molto successo. Hanno mescolato due funzionamenti e riescono a usare lampade a bulbo come quelle a parabola.
I loro trigger però non consentono di usare l'hyper sync dei TT1/TT5 di Pocketwizard. Fanno l'HighSpeed Sync (HSS)con la tecnica dei lampetti (Strobo molto veloce).
Bisognerebbe anche parlare della stabilità del colore. I flash da studio, specie quelli cari, sono molto stabili.
I Godox (tanto per citare un esempio), hanno la temperatura che cambia visibilmente quando si passa da flash singolo e Highspeed.
Ci sono tante cose che bisognerebbe valutare prima di comprare un flash. Incluso quale tipo di fotocamera. Le fotocamere con otturatore centrale nell'obiettivo (grandi formati e Fuji XT100) riescono a fare cose che le fotocamere con otturatore verticale non riescono a fare, non avendo le tendine che si inseguono.

EDIT: ho bloccato Made in Italy. Campagna "Chi fa polemica o ironia inutile, danneggia anche te. Blocchiamo senza pietà".

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 17:18

la accetto e ti ringrazio ma la stai rivolgendo alla persona sbagliata. credimi. Siete abituati a parlare con persone che non hanno basi scientifiche e non sono abituate a mettere in relazione quello che percepiscono con i sensi, o quello che usano per fini artistici, con dei modelli matematici della natura che danno conoscenza e consapevolezza.


Mi dispiace che non ci riusciamo a capire.
Quando ho fatto la prima lezione di tennis il maestro mi ha insegnato ad impugnare la racchetta.
Non mi ha spiegato quale racchetta comprare o che studi/ingegneria ci fosse dietro le racchette e sul perchè una Head tirasse una tirasse la palla più forte di una Babolat.
Ne mi ha spiegato perchè la tensione delle corde dovesse essere X piuttosto che Y.

Se mi fossi messo a guardare ste cose la palla dall'altra parte non l'avrei mai tirata.

In questo momento tu sei un allievo che deve imparare a impugnare la racchetta.
E qualsiasi insegnante al mondo ti direbbe di non perdere tempo dietro queste cose perchè la vita è una, ed è meglio fare delle lezioni nella direzione giusta piuttosto che tante lezioni in quella sbagliata.
Questo è quello che differenzia un giocatore di Serie A da un raccattapalle.

Hai detto di voler imparare a gestire la luce.
Fai come farebbe qualsiasi allievo che impara a giocare a tennis.
Compra una racchetta economica, scendi sul campo e comincia a tirare la palla dall'altra parte.
Dopo tante reti che colpirai e dopo tante battute sbagliate, qualcuna dall'altra parte arriverà.

avatarsenior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 17:20

I Godox (tanto per citare un esempio), hanno la temperatura che cambia visibilmente quando si passa da flash singolo e Highspeed.

Altra cosa che non sapevo. Grazie.

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 18:18

Seguo

avatarjunior
inviato il 08 Aprile 2018 ore 20:54

ho molte lacune sui flash, seguo volentieri

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2018 ore 1:10

on tutti, infatti, capiscono che anche quando scattano a 1/8000, la foto NON dura a un 1/8000, ma sempre il tempo di sinc (es.: 1/250 sec). E' solo l'esposizione che è equivalente a 1/8000 perchè la fessura tra le tendine è strettissima. Sono i futuri otturatori elettronici saranno capaci di fare foto a tempi veramente così brevi.


sai che non lo sapevo proprio? mi ero chiesto come facesse un otturatore a scattare a quella velocità ma non mi ero dato risposta

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2018 ore 1:11

Hai detto di voler imparare a gestire la luce.
Fai come farebbe qualsiasi allievo che impara a giocare a tennis.
Compra una racchetta economica, scendi sul campo e comincia a tirare la palla dall'altra parte.
Dopo tante reti che colpirai e dopo tante battute sbagliate, qualcuna dall'altra parte arriverà.


o tu hai letto male il mio primo post o mi sono spiegato io male ma non ho aperto un thread per farmi spiegare come devo usare le luci ma tu continui imperterrito a spiegare queste grandi verità che sono totalmente offtopic, perché semmai quello che devo imparare oltre ad apprenderlo tramite tutorial e libri lo apprenderò in un corso. sto parlando di strumentazione e da neofita mi sono trovato a cercare di capire come funziona della strumentazione dal punto di vista tecnico e ho riscontrato dei nonsense nelle informazioni dei cataloghi. non capisco perché continui ad insistere con questo consiglio della nonna, come se uno che vuole prendere la prima macchina fotografica non dovesse capire perché una fotocamera che ha più dinamica è meglio di quella con meno dinamica o che un obiettivo con una apertura massima maggiore permette di fare cose che quelli chiusi non permettono, così butta via 1000 euro in una macchinetta inutile e un'ottica deludente sotto ogni punto di vista. vabe' non credo risponderò oltre

avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2018 ore 1:17

o tu hai letto male il mio primo post o mi sono spiegato io male ma non ho aperto un thread per farmi spiegare come devo usare le luci


Hai scritto in modo piuttosto comprensibile, ed era anche una cosa sensata!
Ho letto male io? :-P


Mi sto interessando per un acquisto futuro di un paio di flash da studio e sto cercando di studiare autonomamente le tecniche di illuminazione anche se vorrei seguire un corso che per questo semestre ho dovuto saltare. La manipolazione consapevole della luce in studio è un argomento che mi ha sempre affascinato per ritratti e still life e sento molto la lacuna di non averlo mai studiato a fondo.




avatarsenior
inviato il 09 Aprile 2018 ore 1:24

ho editato.

appunto quello che hai riportato è una affermazione. spiego perché ho incrociato solo adesso quel tipo di grossolano errore che ho trovato. non ho chiesto come fare ad imparare l'uso delle luci da studio. so dove andare per quello anche se ogni consiglio in più in merito mi fa solo piacere. non c'è una domanda

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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