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“ Come tutti i fotografi "affamati" di "imparare" o forse meglio "conoscere" la fotografia, mi capita spesso di imbattermi, tra libri, corsi e WS, in tante regole sulla composizione e sulla tecnica fotografica (es. regola dei terzi, posizione del soggetto, profondità, prospettiva ecc ecc). Eppure spesso noto che molte delle foto di fotografi famosi e alcune di quelle più apprezzate qui sul forum, non sempre rispecchiano queste indicazioni.... Voi cosa ne pensate? „
se pensi che i fotografi famosi ormai quasi tutti sono solo creature del marketing,con foto dozzinali inutili,che fino a 20 anni fà non avrebbero nemmeno fatto gli assistenti di studio,ma i baristi che portavano i generi di conforto sul set(ne conosco qualquno non stò scherzando)sei sulla strada giusta a notare che non rispecchiano certe regole.Regole che per infrangere bisogna studiare anni ed anni specialmente sui libri di arte.Strada che evidentemente questi fotografi non hanno percorso.Hanno invece preferito prendere la strada dello sponsor che gli ha fatto prendere in mano una fotocamera e scattare editoriali,campagne,libri,gli fà fare ws,convegni,l'influencer,vincere concorsi.....insomma dei fenomeni da baraccone
Comporre equivale a conferire rigore logico e funzionale alla scena ( e, sotto questo aspetto, nella Fotografia del più volte citato Webb nulla è lasciato al caso ). La variabile umana, nella Street, apporta un perturbabile elemento di aleatorietà capace di segnare la sorte di uno scatto: dal "bello" a "l'ottimo" è, in molti casi, questione di culò. L'alternativa praticabile, ancora una volta, l'approccio procedurale di Webb: definita la scenografia, lasciare gli attori liberi di muoversi per "fermarne" più momenti, tra i quali, successivamente, scegliere quello che maggiormente risponde alle nostre aspettative. Ammesso che ce ne sia almeno uno ...
In ambiti fotografici diversi, chiaramente, le variabili non avranno sembianze umane ma risponderanno al nome di luce, ombre, zampe etc. etc.
user148740
inviato il 17 Marzo 2018 ore 1:40
Per motofoto Questa è la prima intervista che ho trovato di webb
“ Ho cominciato a girare per il paese con la mia fotocamera, fotografando tutto quello che avevo di fronte.
E' stato un pomeriggio pesante, molto caldo, ma ad un certo punto mi sono trovato in questa piazza bianco-azzurra.
C'erano questi bambini che giocavano con una palla, un ragazzo che la faceva roteare sul dito.
Era una composizione perfetta, le strisce blu, le forme dei bambini, l'azzurro della palla.
Quella scena è durata un attimo.
Non sapevo se avevo impostato bene la velocità dell'otturatore per aver preso bene la palla che girava.
L'idea che volevo dare con questa foto era la sensazione che provava il ragazzo di una piccola città del sud del messico.
Sembrava avere il mondo che girava sopra il suo dito.
Per scattare queste foto certe volte serve anche molta fortuna, non sempre sei pronto per fotografare in quell'istante. „
Sei proprio sicuro che l'occhio del fotografo lo usi dopo?
Io quanto meno direi anche dopo. Ma se non c'era lui in quella piazza quella foto semplicemente non veniva, Magari qualcuno ne faceva una altrettanto significativa ma non quella
user148740
inviato il 17 Marzo 2018 ore 1:50
Poi anche lui accenna alla fortuna ma per motivazioni completamente diverse. La fortuna di essere stato pronto a scattarla dopo averla vista. Vuol dire che chissà quante ne ha perse piuttosto che guarda che culo sta foto che ho trovato in sto rullo. Poi magari gli é successo anche quello ma non era sicuramente la prassi
user148740
inviato il 17 Marzo 2018 ore 1:56
Comunque secondo me spiega perfettamente anche la foto di hcb di prima sta intervista. Semplicemente mettendo dritta la coppia ci ha fatto entrare nel loro mondo, tutto il resto del mondo era estraneo e non importante. Un contrasto scelto semplicemente con la rotazione dell'inquadratura. Tutto avvenuto in un nanosecondo mentre scattava perchè lui non aveva bisogno di pensarci
user148740
inviato il 17 Marzo 2018 ore 2:22
e sinceramente non credo nemmeno che ci sia poi tutta questa differenza con wall, certo cambiano le tempistiche di realizzazione ma entrambi la foto la previsualizzano. uno scava nel reale e l'altro nel profondo del suo inconscio, della sua storia poi mi chiedo nella foto di wall tutto viene sorretto dal tipo che guarda i fogli con le braccia aperte. e quello che da forza al tutto ed è l'elemento che lo differenzia dal dipinto giapponese da cui ha preso spunto. quando ha inserito questo elemento? Sian sicuri che non l'abbia "visto" mentre scattava?
Se ti poni questa domanda su wall non hai mai visto dal vero sue foto. Ogni scatto é estremamente studiato, per avere quello che vuole compone anche molti scatti, in alcune é arrivato a 60 foto. Non c'é nulla di casuale o non voluto e nemmeno di scelto a posteriori, la casualità apparente é voluta, ma preparata a tavolino meticolosamente
Al di là dei nomi , queste foto sono quasi tutte superstudiate. Quoto Labirint.....casualità preparata meticolosamente a tavolino.
user148740
inviato il 17 Marzo 2018 ore 8:02
si in effetti dal vivo mai visto purtroppo e sicuramente wall è da vedere assolutamente dal vivo, hai ragione. ma io intendevo che non tutto al 100% magari è "previsualizzato". Qualcosa può essere aggiustato mentre lavora. che unisca più scatti lo sapevo. Ma è impossibile almeno che non te lo dica lui capire cosa viene da prima, cosa mentre scatta e cosa dopo. e in questo secondo me lo accomuna a Webb anche se i primi due passaggi sono per Webb frazioni di secondo. Ma mi rendo conto che è molto tirato come concetto
user148740
inviato il 17 Marzo 2018 ore 8:30
ho ritrovato anche l'intervista a Bresson in effetti ricordavo che non aveva guardato mentre scattava ma non ricordavo che diceva che la foto è casuale siccome non aveva visto la persona
...ma non so se gli credo, sarebbe veramente una botta di culo impressionante visto che l'ha preso proprio nel momento perfetto. sono curioso voi gli credete? secondo me è più probabile che dal quel buco ci abbia guardato, abbia visto che stava per saltare, ha tolto l'occhio per mettere la macchina è ha scattato calcolando il giusto tempo. chiamala "fortuna" se vuoi, per me non lo è
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