user132777 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 10:57
buogiorno a tutti, vorrei sapere se qualcuno mi può spiegare come fuonzionano questi 2 fattori. Cosi per capire se ho capito! grazie |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 11:32
Prova a spiegarcelo e ti diciamo se hai capito |
user132777 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 11:42
il circolo di confusione riguarda la messa a fuoco dell'immagine, al passaggio della luce sul piano focale viene visualizzato un puntino, se il puntino è piccolo (0,025 mm se non erro) allora avremmo un'imagine messa a fuoco, al variare della distanza focale questo puntino si allarga e avremmo un'immagine non nitida. iperfocale è la distanza che c'è tra un soggetto messo a fuoco e ciò che gli sta oltre. |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:00
Te lo spiego in linguaggio di strada: Il circolo di confusione è come appare un punto di luce sfocato sulla foto. (grossolanamente detto: palla del bokeh) L'iperfocale è il punto di messa a fuoco (con un determinato diaframma) oltre il quale la profondità di campo arriva a infinito. |
user132777 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:15
grazie per l'aiuto! |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:21
Preso direttamente da un libro (quelle cose che non vanno più di moda) di Andreas Feinigner: "Accade sovente che si debba ottenere una fotografia nitida da una certa distanza a infinito. Per farlo senza chiudere il diaframma più del necessario bisogna mettere a fuoco l'obiettivo su una distanza doppia di quella da cui deve cominciare la zona nitida , e il diaframma deve essere chiuso più o meno a seconda della distanza di messa a fuoco. In tal caso si dice che l'apparecchio è a fuoco sulla distanza iperfocale , o più semplicemente iperfocale." La difficoltà, con gli obiettivi moderni autofocus che spesso non sono dotati della scala della PdC, è determinare quale sia il diaframma da impostare; con gli obiettivi a fuoco manuale di una volta invece è semplicissimo. Poi va avanti con ulteriori spiegazioni, formule e schemi esemplificativi, troppo lunghi da riportare. Il libro è questo: https://www.amazon.it/LIBRO-DELLA-FOTOGRAFIA-tecnica-applicazione/dp/B |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:27
Detto in maniera un po' tecnica: Il Circolo di Confusione (CdC) è il parametro che determina cosa è a fuoco da cosa non lo è. È sostanzialmente un diametro: se il punto proiettato dall'obiettivo risulta più piccolo, è a fuoco; se non lo è, risulta sfocato/mosso/fuori fuoco. Il CdC possiamo sceglierlo noi, idealmente in base alla qualità/grandezza di stampa che desideriamo.* Profondità di Campo (PdC) è la misura (di profondità) entro cui ogni punto proiettato dall'obiettivo risulta più piccolo del CdC Iperfocale è la distanza minima di messa a fuoco entro cui la PdC si estende ancora a infinito, questa distanza di MaF è la massima estenzione che si può ottenere della PdC con una precisa focale, diaframma e CdC** *Le tabelle che si trovano in internet o nei libri sulla profondità di campo sono calcolate con un CdC ottimale per la maggior parte dei casi (in base alla acutezza visiva e al rapporto distanza di visione / diagonale stampa) **Ci sono sempre arrotondamenti e tolleranze dell'obiettivo/macchina fotografica e altri piccoli problemi. Sempre meglio impostare la MaF "un po' più in la" rispetto alla misura esatta calcolata per sicurezza |
user132777 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:36
Ma quindi il CdC è un fattore che riguarda la stampa piu che altro |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:42
No, non per forza. È calcolata sul prodotto finito, se le foto le pubblichi su internet a dimensione 900x600 pixel lo puoi calcolare su quello, per fare un esempio. Se stampi in A3 su quello, Se proietti ecc. Diciamo però che “ in base alla acutezza visiva e al rapporto distanza di visione / diagonale stampa „ questa è la forma ideale |
user132777 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 12:57
chiedo scusa ma non capisco come questi 3 fattori, ovvero PdC CdC Iperfocale, lavorino insime! |
user132777 | inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:31
“ Se l'inglese non è un problema, questo articolo spiega tutto in modo molto chiaro e approfondito: web.archive.org/web/20170708060415/http://toothwalker.org/optics/dof.h . „ non si apre il link |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:33
L'ho controllato, si apre senza alcun problema... |
| inviato il 13 Marzo 2018 ore 13:37
La cosa su cui riflettere è che si mira ad avere "tutto a fuoco" da metà distanza iperfocale all'infinito è del tutto equivalente: - mettere a fuoco alla distanza iperfocale - mettere a fuoco all'infinito Solo che se si va ad osservare l'immagine al di fuori delle condizioni definite dal concetto di circolo di confusione, la differenza ovviamente si nota. Se non si ricorre al focus stacking andrebbe quindi valutato a cosa dare enfasi, primo piano oppure sfondo. “ Se l'inglese non è un problema, questo articolo spiega tutto in modo molto chiaro e approfondito: „ web.archive.org/web/20170708060415/http://toothwalker.org/optics/dof.h Riferimento eccellente. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |